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TWF - Tex Willer Forum

[141/145] In Nome Della Legge


Voto alla storia  

68 members have voted

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Piombo Caldo dice:

Gianluigi Bonelli  = complessa semplicità. 🙋‍♂️

Gianluigi Bonelli = complessa semplicità = semplice complessità ;)

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21 hours ago, Diablero said:

La storia, prima di tutto, riprende una storia precedente, "Dugan il bandito", di cui è un vero e proprio "seguito" (mi viene in mente che ho letto, pochi minuti fa un post nel forum che diceva che nelle vecchie e buone storie di una volta non accadeva mai... )

Riprendo questo punto per un osservazione sui "seguiti"...

 

Questa storia è un ottimo esempio di come si fa un seguito "fatto bene".

 

Parte dalla fine della storia precedente, ne segue le premesse e le conseguenze.

 

Ricordiamo di cosa parla "Dugan il bandito": Dugan viene a sapere che c'è l'oro nella riserva navajo, e si fa condurre fino all'ubicazione esatta, ma poi viene ucciso con tutta la banda.

 

Pensiamo a come è stato fatto recentemente il seguito di "Taglia: 2000 dollari": se Bonelli avesse fatto il seguito di questa storia nella stessa maniera, la trama sarebbe stata probabilmente questa: Dugan che si era salvato sgusciando via sotto il naso di Tex con le tasche piene d'oro, come il banchiere di taglia 2000 dollari, d'accordo con Kelly che si era ricomprato lo stesso saloon, avrebbero dato acqua di fuoco ad ALTRI due Navajo (uno dei quali magari era il fratello di Cane Giallo) per condurli in un'altra grotta piena d'oro nella riserva Navajo...

 

Invece qui GL Bonelli riprende il finale di Dugan il Bandito, senza alterarlo ma anzi costruendo su di esso: se ricordate (o se ricontrollate) quella storia termina con un Tex pessimista che dice che finché avranno a che fare con banditi come Dugan o piccoli cercatori d'oro potranno difendere la riserva, ma che se la notizia arriverà a qualche grosso affarista smuoverà la politica e provocherà la cacciata dei Navajos dalle loro terre.

 

Che è puntualmente quello che avviene (o rischia di avvenire) in QUESTA storia!

 

Questa storia è COMPLETAMENTE DIVERSA da "Dugan il bandito", non ne è un remake mascherato. Le grotte con l'oro non compaiono nemmeno. Solo una piccola parte si svolge nella riserva, e Tex non vi prende parte.

 

Però prende il finale di "Dugan", e SENZA ALTERARLO MINIMAMENTE ne segue le possibili conseguenze: Kelly, che si era salvato, va a raccontare tutto a qualcuno di ben più minaccioso e pericoloso di un comune tagliagole come Dugan: lo racconta al ricco proprietario di un giornale, uno che comanda i media! (insomma, praticamente a Berlusconi...  :P )

 

Anche questa è una "buona norma" nei seguiti: l'escalation. Non solo il "seguito" non deve essere un mero remake e non deve fare ret-con, ma per non deludere, dopo la storia originale, la posta in gioco deve essere più alta, il nemico più pericoloso (pensate a come Mefisto ogni volta sia più forte, e anche Yama anche se dovrebbe essere un novellino si vede fare cose che Mefisto non aveva mai fatto). Quindi, se la prima volta si trattava di un comune bandito e della sua banda, stavolta si tratta di un uomo molto potente, tanto da poter muovere la politica e l'esercito ai suoi ordini (Marcus Parker è, in potere politico e denaro, probabilmente l'avversario più potente mai affrontato da Tex. E per questo mi sa che non avrebbe alcun senso fare un seguito di questa storica, come la fai l'escalation da qui, fai affrontare a Tex direttamente il presidente degli Stati Uniti?)

  • +1 3
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Una cosa che si potrebbe fare è recuperare uno o più personaggi di questa storia ma in un contesto diverso. Qui, però scatta un altro tipo di problematica, ovvero: perché proprio lui? Con alcune eccezioni che riguardano alcuni comprimari abituali, ci deve essere un motivo perché debba tornare proprio quel personaggio ed il suo ruolo non possa essere interpretato da altri creati ad hoc. Una cosa da evitare è il metterlo nella stessa identica situazione della volta precedente. Tempo fa un utente di Facebook ha scritto su uno dei gruppi dedicati a Tex che gli sarebbe piaciuto rivedere Clem al che io gli ho chiesto: per fargli fare cosa? Perché proprio lui e non uno qualunque? Non ho avuto una risposta soddisfacente.

Il che, si badi bene, non significa che non si possa o non si debba far tornare un personaggio apparso in una vecchia storia.  Si può e talvolta si deve purché ci sia dietro una buona idea.

A mio parere si potrebbe, tanto per restare in tema, recuperare Myra Solano a patto di; 1) non farle recitare lo stesso identico ruolo che ha in questa storia. 2) non stravolgerne il carattere e credetemi non è facile. Non è nemmeno impossibile però.

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Oltre a questi problemi, nel caso di Clem c'è anche che qualunque malefatta farà in futuro con quei 55000 dollari, sarebbe colpa di Carson.  Si potrebbe metterlo nel ruolo del taglieggiato da qualcun altro, ma (1) Clem non mi pare il tipo che si fa taglieggiare, e (2) come dici tu, quel ruolo da pura vittima potrebbe farlo chiunque altro.

 

Potrebbero forse tornare come "cameo": esempio, Carson in difficoltà, ricercato da tutti, gli serve un rifugio sicuro e vede Clem, che lo ospita. Una roba da poche pagine. Però non ci puoi costruire una storia attorno. Ci vorrebbe una storia che ha già un suo svolgimento e un suo senso, ti serve ad un certo punto un tizio ricco e privo di scrupoli che però ha già collaborato con Carson in cose losche, ti viene in mente "potrebbe essere Clem", e magari funzionerebbe, ma sono troppe coincidenze. il rischio è invece di fare trame complicate e cervellotiche per farlo avvenire, un rischio che è il motivo principale perchè diffido dei "ritorni"..

 

Mi sa che alla fine l'unico utilizzabile potrebbe essere Victorio. Adesso abita nella riserva Navajo, è una specie di fan di Tex tanto che come premio ha voluto solo la sua stretta di mano, e Tex ha un debito di riconoscenza nei suoi confronti... ci sta che in difficoltà si rivolga ad Aquila della Notte. Ma come dici dovrebbe essere un tipo di difficoltà specifica di Victorio, non qualcosa che potrebbe avvenire ad un qualunque altro indiano nella riserva...

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2 hours ago, Carlo Monni said:

A mio parere si potrebbe, tanto per restare in tema, recuperare Myra Solano a patto di; 1) non farle recitare lo stesso identico ruolo che ha in questa storia. 2) non stravolgerne il carattere e credetemi non è facile. Non è nemmeno impossibile però.

Myra Solano anche se ha collaborato con la legge è comunque complice almeno di un omicidio e di chissà cos'altro. Si farà comunque degli anni di galera, e visto che la sua specialità era ingannare il prossimo, non certo cavalcare (gira sempre in calesse) o sparare, non la vedo n`come evasa ne come ex galeotta che ricomincia a fare la povera fanciulla in pericolo.

 

Non è che abbia molti ruoli, se non deve recitare come in questa storia...

 

Una possibilità sarebbe che sia lo stesso governo a offrirle un grosso sconto di pena in una missione come "spia" o agente sotto copertura, e incontri di nuovo Tex come alleata (di cui non fidarsi troppo). Ma anche qui, il grosso rischio è di "partire dalla fine" come fa troppo spesso Ruju e creare trame cervellotiche e piena di coincidenze per ottenere giusto una scena o un incontro che a quel suonerebbe irrimediabilmente "finto"

 

O si ha un idea DAVVERO buona, che non richieda contorcimenti cervellotici, o certi personaggi è meglio lasciarli stare, senza rovinarli (altrimenti poi magari la buona idea ti arriva ma è troppo tardi, il personaggio è già stato sputtanato da maldestri usi precedenti...

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Qualunque cosa si recuperi da questa fantastica storia, a me starebbe bene. Colgo l'occasione per dire che, se dovessi salvare una storia di Tex dalla fine del mondo, sarebbe questa.

E' in assoluto la più bella in 75 anni di belle storie. 

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Il 22/5/2023 at 05:16, Diablero dice:

O si ha un idea DAVVERO buona, che non richieda contorcimenti cervellotici, o certi personaggi è meglio lasciarli stare, senza rovinarli (altrimenti poi magari la buona idea ti arriva ma è troppo tardi, il personaggio è già stato sputtanato da maldestri usi precedenti...

Siccome amo follemente questa storia (per me la più bella di tutta la saga per distacco) vorrei che non venisse mai ripresa, nemmeno il più inutile dei comprimari.

Anche solo come spunto per qualcosa di completamente diverso.

Nulla.

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<span style="color:red">40 minuti fa</span>, Juan Ortega dice:

Siccome amo follemente questa storia (per me la più bella di tutta la saga per distacco) vorrei che non venisse mai ripresa, nemmeno il più inutile dei comprimari.

Anche solo come spunto per qualcosa di completamente diverso.

Nulla.

Sono d'accordissimo con te pard; pietre miliari come questa non necessitano alcun tipo di sequel. Anche riprendere un personaggio minore della trama non ha poi tutta quella importanza. Di solito sono favorevole ai "ritorni", ma i classici è meglio non toccarli. Scottano!

 

Nizzi volle recuperare i fratelli Glendon della mitica "Terra Promessa" e, sebbene fece meno peggio della sua media del periodo, fu un azzardo che non pagò. Capolavori bonelliani di questa risma è meglio che rimangano un unicum. 

  • +1 1
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Ma, a proposito di altri capolavori GLBonelliani, sono stati recuperati in modo indolore Dick e Rod... Perchè non potrebbe    accadere altrettanto per In nome della legge? 

 

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Una grande storia ma non credo abbia senso prenderla come esempio riguardo al fatto se Glb scrivesse storie complesse o meno

Si tratta di una storia particolare che non puo' essere presa a modello di come GLB scrivesse di solito,se non per qualche aspetto

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21 minutes ago, Grande Tex said:

Una grande storia ma non credo abbia senso prenderla come esempio riguardo al fatto se Glb scrivesse storie complesse o meno

Si tratta di una storia particolare che non puo' essere presa a modello di come GLB scrivesse di solito,se non per qualche aspetto

Perché, quando si critica Boselli perchè "ci mette troppi personaggi", si prendono come esempio le storie dove ne mette di meno? Dove ne mette in media? o si parla sempre invece di quelle dove ne ha messi di più?  :rolleyes:

 

Con quali storie si dovrebbe fare il confronto, con quelle da 32 pagine? :laugh:

 

Inoltre si può facilmente verificare che GL Bonelli ci mette sempre tanti personaggi, e se questa è quella che ne ha di più è solo perchè è quella più lunga, in proporzione alla lunghezza anche le altre del periodo d'oro sono zeppe di personaggi. Ma stavolta il conto se vuoi verificare quello che ti dico lo fai te, basta con il pretendere la pappa pronta...  :P

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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, Diablero dice:

Perché, quando si critica Boselli perchè "ci mette troppi personaggi", si prendono come esempio le storie dove ne mette di meno? Dove ne mette in media? o si parla sempre invece di quelle dove ne ha messi di più?  :rolleyes:

In effetti anche con Boselli si é un po' ingiusti da questo punto di vista.Non é vero che riempe tutte le sue storie di personaggi

Ma in media,rispetto a Glb, lo fa sicuramente di più

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11 minutes ago, Grande Tex said:

Ma in media,rispetto a Glb, lo fa sicuramente di più

Ma perchè fai di queste dichiarazioni senza suffragarle con i numeri? io il conto dei personaggi che ci metteva GL Bonelli l'ho fatto, non sono andato a "sentimento" basandomi sulle mie "impressioni" (e pregiudizi)

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sì hai contato quelli in questa e va bene ma se facessimo la media di tutto sinceramente non so cosa uscirebbe( e comunque é una discussione abbastanza pleonastica,non siamo in tribunale e figuriamoci se ho voglia di andare a contare tutti i personaggi di tutte le storie di Glb o Boselli)

Senza contare che non é solo questione di numero: se in una storia ci metti 20 personaggi che fanno poco o niente( NON PARLO DI QUESTA) sarà meno complessa di una in cui di personaggi ce ne sono 10 ma che fanno ognuno venti cose importanti

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  • 3 months later...

Riletta oggi dopo anni. Che dire, all'unanimità uno dei capolavori. 

I disegni di Nicolò perfetti per l'occasione, Tex che nel mitico album "La cella della morte" appare solo all'inizio e alla fine, ma che nonostante ciò è sempre protagonista; il rispetto e l'onorabilità di Aquila della notte alleggiano tra indiani, cowboys e militari durante i loschi traffici del nuovo agente indiano, e questo è meraviglioso.

Anche la questione dell'uomo di Flagstaff è stata orchestrata alla grande da Bonelli e la sua uscita di scena a mio modo di vedere è stata emozionante (il nemico che allo specchio si dice :"È stata una bella partita, Marcus Parker" prima di premere il grilletto").

L'unico vero grande rammarico di questa storia resta uno soltanto, ed anche piuttosto imperdonabile: che quel gran gradasso di Murdock non sia finito riempito di piombo. Era il minimo che si meritava...

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In effetti, con capisco questa mania di far tornare personaggi che Tex ha ucciso o incarcerato per decenni (smentendo le vecchie storie) quando la saga è piena di farabutti che si potrebbero recuperare benissimo senza smentire le vecchie storie...  :rolleyes:

 

Murdock per esempio non è legato a nessuna scelta da parte di Tex, che al momento è solo un evaso, anzi ci si immagina che non sia finita così fra loro (sono assolutamente contrario a far tornare non solo i cattivi che Tex ha "ucciso", ma anche quelli che ha "perdonato" o lasciato andare, in ogni caso qualunque malafatta compiono è colpa di Tex: notare che Mefisto non viene mai "perdonato" e in nessuna circostanza la sua sopravvivenza è imputabile a mancanze di Tex Tranne la Mefistolata, ovvio, ma Nizzi non lo conto)

 

(per chiarirsi: continuo a ritenere la mania dei "ritorni" un po' una nerdata, ma se proprio devono cedere a questa forma di "tossicodipendenza", meglio farlo legalmente che non andando a scassinare le vecchie storie per rubarci dentro...  :lol: )

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  • 1 year later...

A leggere diversi miei messaggi non mi stupirei che fosse sorto il dubbio se io sia o no un fan sfegatato di Tex.

E allora perché mi piace vincere facile, dirò qualcosa su questo CAPOLAVORO insuperabile scritto tanti anni fa dal grande Giovanni Luigi Bonelli e disegnatore magistralmente dal maestro Erio Nicolò.

 

Non è che dichiarandosi di essere di parte si può salvarsi dall'accusa di partigianeria, però ancora adesso quando apro un Tex realizzato da questi due loschi figuri :D, i miei autori preferiti, so che c'è tutto quello che voglio leggere in un fumetto e non solo.

 

Il grande intrigo con può essere giudicato con semplici voti. Primo perché non ce ne sarebbe uno idoneo, poi perché un giudizio così sintetico non rende giustizia della bellezza e grandiosità di questa incredibile vicenda.

Secondo me, siamo di fronte a uno dei vertici del fumetto non solo italiano e nonostante questo a seconda del periodo ogni tanto scende dal primo gradino del mio virtuale podio, sostituito da un altro gioiello Bonelliano altrettanto meritevole. Pensa la sfortuna che abbiamo avuto noi bambini texiani...

 

E dopo aver lodato, non abbastanza, non come meriterebbe, questo racconto, vediamo di dire qualcosa a riguardo, non certo originale.

 

Diceva bene Diablero che è una specie di seguito. Però è anche vero che questa peculiarità viene sfruttata il giusto, senza appesantire la narrazione.

L'oro dei navajo è un'ottima scusa per causare problemi al popolo di Aquila della Notte, senza per questo riscrivere Dugan, il bandito.

E infatti qui di banditi classici, pistoleri o criminali efferati, in pratica non se ne vedono e invece troviamo quelli altrettanto pericolosi che tramano nell'ombra, usando mezzi come potere, denaro e conoscenze per preparare La trappola perfetta per incastrare Tex, l'ostacolo più grande, assieme ai pards, interposto al tesoro nascosto nella riserva.

 

Nella storia ci sono diversi prima e diversi dopo. Es. Prima della cattura, dopo di questa, prima dell'entrata in carcere e il seguito...

L'inizio è tutto di Tex che all'oscuro si fa incastrare dalla bellissima ragazza - nel realizzare quella vipera di Myra Solano Nicolò compie un miracolo - e dalla vista insopportabile di Kelly.

Si potrebbe pensare che fosse più logico farlo fuori subito, ma così non è. Era più sensato screditarlo, stiamo parlando di un ranger famoso e stimato da tutte le persone per bene , e sperare finisse condannato all'impiccagione.

 

Nel preciso momento che Tex si ritrova incarcerato succede però qualcosa di assolutamente inaspettato. Fino a quel momento il ranger pareva in balia degli eventi, cosa naturale essendo all'oscuro del complotto, ma ora torna nel pieno controllo della situazione sebbene drammatica.

Ai pards che non escludono l'uso della forza, dice no. Sospetta subito quale sia lo scopo dei criminali che l'hanno fatto finire in galera e assieme ai pards organizza le contromisure.

Inizia una delle più belle partite a scacchi fumettistiche...

 

Il resto del racconto, che poi è stranoto a tutti, può non essere raccontato, ma vale la pena mostrare tutti gli elementi che rendono questa epopea inarrivabile.

 

La trama. È allo stesso tempo complicatissima - tante location, tanti personaggi, tanti avvenimenti - e semplice. Infatti viene detto solo l'indispensabile e nulla più, lasciando liberi i lettori di farsi un'idea del resto, SE LO VOGLIONO.

 

Il registro. È drammatico come non mai, forse comparabile con il giuramento e il finale di tramonto rosso, ed è giusto che sia così stante la situazione, ma Tex e I pards sono sempre propositivi, fiduciosi, sfidano le avversità con un piglio al di fuori del comune, in fondo sono eroi, e tu lettore pur soffrendo per le ingiustizie ti senti lì assieme a loro a combattere per la giustizia altrettanto fiducioso.

Tutto molto catartico :P...

 

I dialoghi. Sono tantissime tavole piene zeppe di dialoghi eppure non cambieresti nulla. Si raggiungono vette altissime con Carson, sia quando interloquisce col banchiere Pelton, sia con il Clem. Due personaggi molto diversi, eppure ad entrambi mostra "plasticamente" il modo di pensare dei nostri.

A Pelton dice espressamente che se non sarà In nome dela legge per la quale lui e gli altri hanno sempre combattuto a fare giustizia, la otterranno con le colt in pugno e a Clem chiarisce senza troppi giri di parole che per salvare Tex possono essere generosi come nessun altro vista la posta in gioco, ma averli come nemici non è da augurarlo a nessuno.

 

I nemici. Cosa si può chiedere di più dagli avversari. Mettono in estrema difficoltà Tex e soci e chi ha avuto la fortuna di leggere la storia mese per mese, sarà stato nel dubbio fino alla fine che andasse per il verso giusto. Perché Parker le prova davvero tutte per far finire Tex sotto un metro di terra, non gli si può rimproverare nulla.

E alla critica sul finale che alcuni definiscono affrettato o insoddisfacente  rispondo che è superlativo. GLB non chiude come forse se lo aspettavano in molti, perché appunto era scontato.

Questa è la storia del nemico "normale" più pericoloso di sempre ed è giusto che sia finita per mano sua che aveva dato il via alle danze.

E la scelta di Tex di volerlo in prigione e non morto è chiara: soffrirà più a vedere crollare il suo potere e sarà confermato al gesto drammatico finale (preferisce la morte).

Una menzione speciale va a Myra, la più bella, affascinante, intelligente, pericolosa e diabolica avversaria di Tex. Alzi la mano chi non è rimasto ammaliato da tanta grazia diabolica. Perché per credere che riesca a far fesso Tex il personaggio deve essere assolutamente credibile e lei è perfetta. Merito della sceneggiatura, ma soprattutto della realizzazione grafica che l'ha fatta "amare" nonostante tutto ai lettori.

 

I pards. Leggo spesso che gli sceneggiatori si trovano in difficoltà a gestire quattro eroi come i nostri. Qui si dimostra che non sarà facile, ma avere tre pards come Kit Carson, Kit Willer e Tiger Jack è una manna dal cielo. Se Tex è immenso e inarrivabile, leggete le pagine che si svolgono a Vicksburg per capire come si costruisce l'aura di eroicità di un personaggio, forse che gli amici sono da meno?

Carson stratega, altroché vecchio rinco*lionito, che organizza l'evasione. Soprattutto monumentale la scena con Redwood dai Mohaves, dove io credo avrebbe fatto scuoiare vivo il tizio pur di farlo parlare, anche se poi pare soddisfatto della sua resa "spontanea".

E che dire di Kit e Tiger. Il figlio è il navajo reggono da soli le sorti della riserva. Proteggono il loro popolo e non attaccano gli incolpevoli militari. Dimostrano l'innocenza loro e dei pellerosa per i fatti occorsi al ranch e in pratica convincono gli ufficiali dell'esercito, ben contenti alla fine di non macchiarsi le mani con il sangue di innocenti.

Il figlio davvero degno del padre e un giorno di prendere le redini della riserva, capace di attaccare Lyman e di far spianare le armi ai militari ricordando che sono a casa sua.

Poi Tiger, il Tiger di Nicolò, è l'emblema del più grande guerriero, fiero rappresentate della tribù. Il coltello piantato nel cactus è il simbolo dell'amicizia che lo lega a Tex. La rinuncia, a malincuore, a far fuori Myra è solo perché è il pard che glielo chiede...

Il quartetto più famoso del West è riassunto nelle indimenticabili vignette prima dell'ingresso di Tex nel carcere. Ci sono poche parole eppure c'è dentro un mondo.

 

Tutto questo non è ancora niente. L'uscita di Tex dalla vedova, l'assalto del ranger a quel bastardo di Mister Murdock Nella cella della morte da cui alla fine fugge con l'aiuto di quei galeotti che magari aveva fatto finire lui al fresco.

Le colonne di militari in marcia verso la riserva, le non apparizioni del grande manovratore che parla senza mai essere inquadrato (scelta geniale), il comandante del carcere interessato solo alla fornitura di whisky e i pards che salvano coloro che hanno mandato Tex ad un passo dal L'ombra del patibolo.

 

Ebbene cosa chiedere di più?

Pensare che io ho letto per primo l'albo conclusivo, senza per questo perdere nulla della bellezza di tutto questo. Alla faccia di chi detesta gli spoiler...

 

La rabbia che provo da anni è perché si è perso questo Tex. Perché si cerca di farlo diverso, più moderno, più umano, quando non può esserlo più di allora.

 

Non ci sono ringraziamenti sufficienti da offrire agli autori. Ho avuto la fortuna di avere tra le mani gli albi da bambino, ma ancora oggi, alla milionesima rilettura trovo un particolare che mi era sfuggito, un'inquadratura che non avevo ben osservato e la apprezzo ancor di più.

 

Io voglio "troppo bene" a questo fumetto e vederlo imho tradito mi manda, letteralmente, in bestia.

Ma sono e lo sarò sempre, uno dei texiani più duri e irriducibili :D

Edited by Exit
  • +1 1
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Questa è una dichiarazione d'amore, non un semplice commento.....analisi lucidissima ed esaustiva, complimenti. Dico solo che ritengo IL GRANDE INTRIGO la seconda storia più bella di Tex, superata solo da IL GIURAMENTO per l'impatto dei fatti raccontati, che coinvolgono non soltanto un'avventura bensì l'intera saga sia per l'importanza che per i risvolti emotivi.

Tornando al GRANDE INTRIGO, io ogni anno me la rileggo...

Edited by Marcello R.
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Alcuni parlano di finale affrettato, del grande manovratore privo di spessore, ma chi è questo Parker, chi l'ha mai coverto e così via.

Ebbene io la penso in modo diametralmente opposto.

Per 500 pagine (dicansi cinquecento) questo misterioso individuo ci ha indotto a mille considerazioni, ha tenuta accesa la nostra curiosità, ci ha portato fuori pista per mesi.

Abbiamo immaginato mille avversari passati di Tex e addirittura, poiché certe volte la memoria fa brutti scherzi e se, naturalmente, non abbiamo letto gli albi di Tex in stretta sequenza di pubblicazione (ma chi può dire di averlo fatto?), abbiamo anche immaginato avversari futuri che al momento non siamo riusciti a inquadrare cronologicamente.

E alla fine che succede?

Scopriamo tutta la genialità creativa di GLB.

Il grande manovratore è... Parker.

E chi è?

È come scartare il regalo della Befana.

L'attesa del regalo è mille volte meglio del regalo stesso.

Il colpo di scena finale è maggiore di quanto ci aspettassimo.

Siamo rimasti delusi?

Ma neanche un po'.

C'è lo aspettavamo?

Ma neanche per sogno.

È stata una sorpresa?

Enorme.

Ma che vogliamo di più?

 

 

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