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La Tigre Nera è viva e pronta al ritorno sulle pagine di Tex?


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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, Tim Birra dice:

La persona caduta sulle rocce non è la vera Tigre, ma solo una sua controfigura. Vediamo se ci azzecco.

 

La stessa ipotesi che anche io avevo avanzato in tempi non sospetti... Dobbiamo portare pazienza altri due o tre anni prima di vedere se ci abbiamo preso, Tim ;)..!

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Più precisamente io al tempo avevo  ipotizzato che a morire sfracellato sulla roccia potesse essere stato un sosia, nel senso di un adepto della Tigre camuffato con le sue sembianze, che Tex, nei concitati attimi della lotta, poteva in caso aver riconosciuto come Sumankan. 

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La mia era soltanto una ipotesi, neanche particolarmente fantasiosa. Pensavo solo che la Tigre avesse già pronto il sosia, da utilizzare nel caso le cose si fossero messe male e garantirsi una via di fuga.

La cosa che mi secca è invece il tempo che dovremo aspettare per leggere la storia.

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<span style="color:red;">14 ore fa</span>, Mister P dice:

Se fosse stata una controfigura Tex se ne sarebbe accorto durante la lotta.

Ma è ovvio.

Tex non poteva aggorgersene perché anche lui era una controfigura.

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Secondo me semplicemente la Tigre non è morta nella caduta. Non credo a resurrezioni o sosia, sarebbero tutte idee che non digerirebbe la maggio parte dei lettori. E' sopravvissuta alla caduta seppur conciata male, curata e ristabilitasi scappa e da li ha inizio la nuova avventura.

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La Tigre è viva e lotta con noi. Si sarà sfracellata l'osso del capocollo, ma poi l'hanno rattoppata ed è sempre lui. Non può essere una falsa tigre, non credo proprio.

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<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Letizia dice:

Ma è ovvio.

Tex non poteva aggorgersene perché anche lui era una controfigura.

Verissimo

.. Tex sconfitto nel duello con la Tigre Nera rimane una delle pagine più brutte della storia Texiana!

 

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<span style="color:red;">9 ore fa</span>, laredo dice:

Tex sconfitto nel duello con la Tigre Nera rimane una delle pagine più brutte della storia Texiana!

era scivolato, mamma mia

  • Confused (0) 2
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<span style="color:red;">14 ore fa</span>, Grande Tex dice:

era scivolato, mamma mia

Scivolato? Paperino scivola, Cico scivola e io rido! Se Tex scivola, perde lo scontro, e rischia di essere affettato io m'incazzo! Tex è invincibile! Il suo avversario può batterlo solo giocando sporco, come succede nella mitica "Sconfitta"

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15 minuti fa, laredo dice:

Tex è invincibile! Il suo avversario può batterlo solo giocando sporco, come succede nella mitica "Sconfitta"

eh mamma mia tex e' un essere umano non e' questione di scontro fisico o di abilita' , e'pura sfortuna

Edited by Grande Tex
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Distinguiamo fra la fiction (la "realtà" dei personaggi) e le "regole" di una serie (ignote ai personaggi), che le due cose sono molto differenti ma quando si discute di queste cose si finisce sempre a fare confusione fra queste due cose.

 

Tex è un uomo, non superman. Non è invulnerabile, e ogni volta che affronta un duello o una sfida, rischia di essere ucciso. Il fatto che ci si butti senza paura è quello che lo rende "eroico", se fosse invulnerabile o sicuro di vincere sempre sarebbe un prepotente sbruffone. Questo deve influire sulle scelte dei personaggi, concordo con borden quando diceva che Tex non può andare ad affrontare 20 avversari in campo aperto sapendo che se la caverà "perchè è l'eroe del suo fumetto", quella è la via della "metanarrazione ironica postmoderna" che è un nuovo modo per indicare storie ridicole e pallose.

 

Essendo però Tex una serie a fumetti che vende molto, sappiamo (noi lettori, non lui) che non è possibile che venga davvero ucciso o reso incapace di proseguire le avventure. Però questa conoscenza, esterna alla fiction, è dannosa per il piacere della lettura. Se leggiamo una serie con lo sguardo ironico da "lettore di mondo che non ci casca", non siamo buoni lettori. il lavoro dell'autore sta nel farci dimenticare di stare leggendo una serie a fumetti (per quanto possibile) e farci immergere nelle vicende dei personaggi mentre le leggiamo, e il lavoro del lettore è nel rendersi disponibile a farsi prendere dalla lettura.

 

Questo a grandi linee, poi è ovvio che logiche commerciali e fiction si influenzano l'un con l'altra. Il fatto che Tex vince sempre non può non renderlo famoso e temuto in fiction (notare comunque che ai tempi di GL Bonelli, TEX PERDEVA, ma sempre "fuori scena": quante volte nelle sue storie diceva cose tipo "abbiamo sudato sangue per tre mesi dietro a quei razziatori ma ci sono sfuggiti!"? Diverse storie iniziano così, o ci sono riferimenti nei dialoghi: l'idea è che il fumetto sia una "selezione" delle avventure di Tex, quelle "migliori", e le volte che passa tre mesi a cercare dei razziatori e ne perde le tracce non ce le fanno vedere)

 

Una delle cose che a furia di vederla nel fumetto ormai si è imposta come caratteristica del personaggio, è che Tex non può perdere uno scontro LEALE. Questo non vuol dire che Tex è invincibile e nessuno al mondo può batterlo. Come nel caso dei razziatori citati prima, come nel caso delle volte in cui Tex va a mignotte fra un'avventura e l'altra, come le scene in cui avranno da fare i loro bisogni corporali la mattina prima di mettersi a cavallo, così le volte in cui Tex incontra qualcuno che gliele suona in uno scontro leale non ce le fanno vedere, o perchè sono avvenute "fuori scena" o perchè "per puro caso", quelle persone non hanno mai menato Tex (tanto per fare un esempio, per me Pat MacRyan sarebbe in grado di battere Tex, ma non ha motivi per menarlo...).

 

Il motivo per cui queste cose (razziatori, sesso, bisogni corporali e gente che mena Tex) possono avvenire solo fuori scena, è SEMPRE LO STESSO in ciascuno di questi casi: Tex non va mai ridicolizzato, sminuito, rimpicciolito, umiliato.  (e infatti, sia Nolitta che Nizzi hanno "violato" diverse volte questa "regola", e Tex ogni volta ne è risultato sminuito e irriconoscibile)

 

Ma anche tenendo conto di questa "regola"...   il termine "scontro leale" è molto lasco e interpretabile. NON vuol dire che nessuno può battere Tex a pugni, vuol dire che quel qualcuno, per riuscirci, o usa trucchi, ho ha un vantaggio dato dalla situazione, oppure lo scontro "non è leale" anche in altri sensi: è perfettamente possibile mettere in una storia una persona tanto forte e massiccia che Tex non lo possa battere a mani nude... basta che la sua stazza sia così enorme, che il lettore lo percepisca come "non normale", sovrumano, e quindi lo scontro non è leale.

 

Quando serve che Tex le prenda e venga magari stordito a catturato, insomma, le maniere sono tante (dall'azione di eventi casuali a trucchi o a quello che è successo a Tex prima o al tipo di avversario) che davvero, se uno sceneggiatore SCEGLIE di non usarne nessuno, è chiaro che lo fa per EVIDENZIARE la sconfitta di Tex. Cioè sminuirlo.

 

Ma questa è la volontà di QUELLO sceneggiatore, non è assolutamente un "limite" per qualunque generico sceneggiatore che voglia far stordire o catturare Tex, visto che di maniere ce ne sono innumerevoli. (e questo permette anche di gettare nella spazzature lamentele tipo "come si fa a fare una storia con un personaggio che vince sempre?", visto che quei personaggi sono stati scritti per secoli da migliaia di autori senza tanti problemi e fisime...)

  • +1 3
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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, Diablero dice:

che davvero, se uno sceneggiatore SCEGLIE di non usarne nessuno, è chiaro che lo fa per EVIDENZIARE la sconfitta di Tex. Cioè sminuirlo.

ancora con questa storia... ma non pensi che Nizzi non lo facesse apposta? che lo scrivesse cosi' , a caso? secondo me tu fai troppo credito sul fatto che ogni vignetta sia ragionevolmente pensata a tavolino dallo  sceneggiatore

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<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Diablero dice:

Distinguiamo fra la fiction (la "realtà" dei personaggi) e le "regole" di una serie (ignote ai personaggi), che le due cose sono molto differenti ma quando si discute di queste cose si finisce sempre a fare confusione fra queste due cose.

 

Tex è un uomo, non superman. Non è invulnerabile, e ogni volta che affronta un duello o una sfida, rischia di essere ucciso. Il fatto che ci si butti senza paura è quello che lo rende "eroico", se fosse invulnerabile o sicuro di vincere sempre sarebbe un prepotente sbruffone. Questo deve influire sulle scelte dei personaggi, concordo con borden quando diceva che Tex non può andare ad affrontare 20 avversari in campo aperto sapendo che se la caverà "perchè è l'eroe del suo fumetto", quella è la via della "metanarrazione ironica postmoderna" che è un nuovo modo per indicare storie ridicole e pallose.

 

Essendo però Tex una serie a fumetti che vende molto, sappiamo (noi lettori, non lui) che non è possibile che venga davvero ucciso o reso incapace di proseguire le avventure. Però questa conoscenza, esterna alla fiction, è dannosa per il piacere della lettura. Se leggiamo una serie con lo sguardo ironico da "lettore di mondo che non ci casca", non siamo buoni lettori. il lavoro dell'autore sta nel farci dimenticare di stare leggendo una serie a fumetti (per quanto possibile) e farci immergere nelle vicende dei personaggi mentre le leggiamo, e il lavoro del lettore è nel rendersi disponibile a farsi prendere dalla lettura.

 

Questo a grandi linee, poi è ovvio che logiche commerciali e fiction si influenzano l'un con l'altra. Il fatto che Tex vince sempre non può non renderlo famoso e temuto in fiction (notare comunque che ai tempi di GL Bonelli, TEX PERDEVA, ma sempre "fuori scena": quante volte nelle sue storie diceva cose tipo "abbiamo sudato sangue per tre mesi dietro a quei razziatori ma ci sono sfuggiti!"? Diverse storie iniziano così, o ci sono riferimenti nei dialoghi: l'idea è che il fumetto sia una "selezione" delle avventure di Tex, quelle "migliori", e le volte che passa tre mesi a cercare dei razziatori e ne perde le tracce non ce le fanno vedere)

 

Una delle cose che a furia di vederla nel fumetto ormai si è imposta come caratteristica del personaggio, è che Tex non può perdere uno scontro LEALE. Questo non vuol dire che Tex è invincibile e nessuno al mondo può batterlo. Come nel caso dei razziatori citati prima, come nel caso delle volte in cui Tex va a mignotte fra un'avventura e l'altra, come le scene in cui avranno da fare i loro bisogni corporali la mattina prima di mettersi a cavallo, così le volte in cui Tex incontra qualcuno che gliele suona in uno scontro leale non ce le fanno vedere, o perchè sono avvenute "fuori scena" o perchè "per puro caso", quelle persone non hanno mai menato Tex (tanto per fare un esempio, per me Pat MacRyan sarebbe in grado di battere Tex, ma non ha motivi per menarlo...).

 

Il motivo per cui queste cose (razziatori, sesso, bisogni corporali e gente che mena Tex) possono avvenire solo fuori scena, è SEMPRE LO STESSO in ciascuno di questi casi: Tex non va mai ridicolizzato, sminuito, rimpicciolito, umiliato.  (e infatti, sia Nolitta che Nizzi hanno "violato" diverse volte questa "regola", e Tex ogni volta ne è risultato sminuito e irriconoscibile)

 

Ma anche tenendo conto di questa "regola"...   il termine "scontro leale" è molto lasco e interpretabile. NON vuol dire che nessuno può battere Tex a pugni, vuol dire che quel qualcuno, per riuscirci, o usa trucchi, ho ha un vantaggio dato dalla situazione, oppure lo scontro "non è leale" anche in altri sensi: è perfettamente possibile mettere in una storia una persona tanto forte e massiccia che Tex non lo possa battere a mani nude... basta che la sua stazza sia così enorme, che il lettore lo percepisca come "non normale", sovrumano, e quindi lo scontro non è leale.

 

Quando serve che Tex le prenda e venga magari stordito a catturato, insomma, le maniere sono tante (dall'azione di eventi casuali a trucchi o a quello che è successo a Tex prima o al tipo di avversario) che davvero, se uno sceneggiatore SCEGLIE di non usarne nessuno, è chiaro che lo fa per EVIDENZIARE la sconfitta di Tex. Cioè sminuirlo.

 

Ma questa è la volontà di QUELLO sceneggiatore, non è assolutamente un "limite" per qualunque generico sceneggiatore che voglia far stordire o catturare Tex, visto che di maniere ce ne sono innumerevoli. (e questo permette anche di gettare nella spazzature lamentele tipo "come si fa a fare una storia con un personaggio che vince sempre?", visto che quei personaggi sono stati scritti per secoli da migliaia di autori senza tanti problemi e fisime...)

Si.

Un esempio può essere i due mastodontici "bodyguard" della Tigre nera, che riescono a sbatacchiare i nostri, proprio in virtù della loro stazza.

 

Sul Tex che scivola, boh, non mi pare così scandaloso quello scontro finale con la Tigre (la storia intera, invece, non è granchè). Anzi, trovo che sia un finale ben congegnato. Tex è, appunto, un essere umano, e può anche scivolare, l'importante è che alla fine vinca, infatti in un modo o nell'altro è la Tigre che finisce spiaccicata nel burrone.

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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Grande Tex dice:

secondo me tu fai troppo credito sul fatto che ogni vignetta sia ragionevolmente pensata a tavolino dallo  sceneggiatore

 

 

A parte la ragione del contendere, su cui non mi pronuncio, che cosa pensi che facciano gli sceneggiatori, che scrivano con la scrittura automatica come i surrealisti o la scimmia della barzelletta? O che pensino invece a quello che stanno facendo?

 

 

 

 

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Ovviamente per ora non puoi dire nulla.

Però, a mio parere, dopo che la tigre nera ha dato non pochi problemi in ben 3 avventure, penso sia impensabile che Tex non abbia controllato che fosse davvero morto, e che fosse davvero lui.

Poi nel fumetto tutto è possibile.

Io però scommetterei su un figlio che magari costringe Tex ad aiutarlo ricattandolo dopo che ha fatto rapire Kit, o in un altro modo

 

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1 ora fa, borden dice:

 

 

A parte la ragione del contendere, su cui non mi pronuncio, che cosa pensi che facciano gli sceneggiatori, che scrivano con la scrittura automatica come i surrealisti o la scimmia della barzelletta? O che pensino invece a quello che stanno facendo?

 

 

 

 

nel senso che di sicuro gli sceneggiatori ( forse tu si' , in effetti, avevo in mente l'esenpio di Nolitta) non si mettono li' a soppesare col bilancino ogni singola vignetta che scrivono

ci sono quelli che scrivono totalmente di getto

Nolitta e l' ultimo Nizzi ad esempio

Edited by Grande Tex
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Ci sarebbe un altro punto dubbio che si aggiunge allo schianto: il colpo sparato da Devlin. Un colpo poco grave o potenzialmente grave? 

Detto questo, non ci resta che attendere. 

Ma una domanda che mi son sempre posto: perché le orecchie a punta? 

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<span style="color:red;">22 ore fa</span>, Grande Tex dice:

ci sono quelli che scrivono totalmente di getto

Nolitta e l' ultimo Nizzi ad esempio

Lo scrivere di getto è un'arma a doppio taglio a mio avviso; se da un lato ti permette di dar sfogo alle molteplici idee che la fantasia partorisce in quel momento, dall'altro, se questa operazione non è seguita da una fase più razionale di riordino e stesura mirata (come accennato da Borden), si rischia di proporre opere non coese o alquanto strampalate. Se Nolitta scrivesse di getto senza rileggersi, ovviamente non lo so, forse il suo totale affidarsi all'ispirazione momentanea gli permetteva di creare sequenze emozionali intense, ma spesso anche lungaggini inopportune e passaggi poco texiani che con maggior "studio" potevano essere revisionati. L'ultimo Nizzi secondo me, scriveva controvoglia e con poche idee e purtroppo l'esito era sotto gli occhi di tutti. In merito al ritorno della Tigre Nera, spero solo che l'episodio sia all'altezza dell'esordio, a prescindere dell'escamotage che studieranno gli autori per riesumarla, mi seccherebbe una prova scialba come "Il castello Nero". 

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  • 1 year later...

Dopo il figlio di Mefisto, la figlia di Satania, Il nipote di lord Brooke, ora arriverà il nipote della Tigre nera? 

Edited by Angelo1961
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