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[Magazine N.06 - 2020] Il ladro gentiluomo - Il grande incontro


natural killer

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Il magazine del nulla! Il western è morto i grandi film del passato sono già stati  sviscerati il resto è noia. Per i soldi spesi meglio inserire una terza storia breve anche se finirà per assomigliare al color. Ho gradito molto Pat e trovo Mignacco sempre all'altezza su ogni testata. Fate un magazine del trap con servizi su Achille lauro e junior Kelly venderete di più tanto nulla in cambio del nulla è sempre nulla 

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Magazine 2020 decisamente tra i più mediocri di sempre. Gli articoli avevano un retrogusto già letto, le due storie - fatto salvo il buon lavoro ai disegni di Russo e Dotti - si sono rivelate senza infamia e senza lode.

 

Ho trovato alquanto insipida e, soprattutto, decisamente prevedibile Il ladro gentiluomo: dico solamente che ho capito già alla settima pagina la piega che avrebbe preso la storia, compreso il finale e lo scontro con un'accozzaglia di nemici rivelatisi, alla prova del fuoco, di un'inconsistenza devastante.

 

Leggermente meglio, ma purtroppo ben lungi dall'avermi lasciato ricordi indelebili, Il grande incontro, se non altro che per la presenza in solitaria del simpatico Par McRyan. Ho apprezzato, in tutto ciò, l'inserimento nella trama delle losche manovre del manager del pugile avversario, che ha consentito alla storia di risultare meno banale di quanto il cliché delle performance di Pat potesse indurre a prevedere.

 

In sostanza, comunque sia, questo albo ha ulteriormente rafforzato la mia personale opinione secondo cui il Magazine è, tra le collane texiane, di gran lunga quella di cui avverto meno la ragion d'essere.

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2 hours ago, juanraza85 said:

In sostanza, comunque sia, questo albo ha ulteriormente rafforzato la mia personale opinione secondo cui il Magazine è, tra le collane texiane, di gran lunga quella di cui avverto meno la ragion d'essere.

 

No, il Color è di gran lunga più inutile...  Il Magazine ha il "problema" generale della Bonelli, il fatto che di sceneggiatori capaci di scrivere buone storie di Tex ne hanno troppo pochi per la loro iper-produzione di albi, ma in sè non ha nulla di "sbagliato" come formula (e l'aggiunta delle storie brevi dei personaggi secondari gli dà una certa unicità... a proposito,  per "preparare" il suo ritorno ci sarebbe stata bene una storia in solitario di Mefisto...). Il Color è davvero insensato, "perchè non facciamo pagare di più i lettori per pagare una colorazione invasiva che rovini i disegni dei autori?"...

 

Idea! Un bel sondaggio sulla "serie di Tex piu inutile!"  :lol:

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<span style="color:red;">20 minuti fa</span>, Diablero dice:

Idea! Un bel sondaggio sulla "serie di Tex piu inutile!"  :lol:

 

In effetti sarebbe un'idea molto simpatica, per quanto se la memoria non mi inganna esiste già un topic sull'argomento, benché da tempo nessuno ci scriva più. Non so dunque se un eventuale sondaggio possa essere compatibile... Chiediamo lumi agli amministratori ;)!

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Diablero dice:

No, il Color è di gran lunga più inutile

Dipende da chi sceneggia...le storie brevi sono interessanti,a patto che chi le scriva sappia farlo davvero bene.e non sempre accade

  • +1 1
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On 31/1/2020 at 08:42, Piombo Caldo dice:

Io ho trovato molte piu forzature e inverisomilianze nel assedio di Mexcali che in questa di Mignacco e Russo.

che mi e' piacuta abbastanza.

beh scusa ma Mezcali e' diecimila volte meglio

  • Confused (0) 1
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Recuperato oggi il Magazine 2020

da un primo sguardo, ho trovato i disegni molto belli. Spero che le storie siano all'altezza, anche se, ho letto pareri molto discordanti.

 

Per quanto riguarda gli articoli, mi accodo a quelli che dicono che se ne potrebbe fare a meno.

Forse, avevano senso fino a quando la testata si è chiamata "Almanacco del West". Ora, trattandosi di un "Tex Magazine", sarebbe più logico parlare del nostro amato Ranger.

Si potrebbe impostare una parte su racconti di retroscena redazionali passati e non (insomma una sorta di dietro le quinte) corredata di aneddoti e curiosità sulla testata, ed una parte, vista l'uscita ad inizio anno, su cosa ci aspetta nel nuovo anno. tipo quella che viene fatta sul sito SBE, ma più dettagliata.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, max70 dice:

Recuperato oggi il Magazine 2020

da un primo sguardo, ho trovato i disegni molto belli. Spero che le storie siano all'altezza, anche se, ho letto pareri molto discordanti.

 

Per quanto riguarda gli articoli, mi accodo a quelli che dicono che se ne potrebbe fare a meno.

Forse, avevano senso fino a quando la testata si è chiamata "Almanacco del West". Ora, trattandosi di un "Tex Magazine", sarebbe più logico parlare del nostro amato Ranger.

Si potrebbe impostare una parte su racconti di retroscena redazionali passati e non (insomma una sorta di dietro le quinte) corredata di aneddoti e curiosità sulla testata, ed una parte, vista l'uscita ad inizio anno, su cosa ci aspetta nel nuovo anno. tipo quella che viene fatta sul sito SBE, ma più dettagliata.

Daccordissimo.

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  • 2 months later...
On 5/2/2020 at 17:50, Piombo Caldo dice:

Daccordissimo.

Concordo. Più aneddoti su storie vecchie (origine etc), su anteprime e sugli autori. Poi in passato sugli almanacchi e su qualche magazine ci sono stati articoli gustosi (sulle armi, sui registi, sugli attori etc) ma se non inventi qualcosa l'acqua è poca.

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Sono passati 26 anni dal primo almanacco, penso che certi argomenti (come i registi e film più famosi) potrebbero pure essere ripresi... :)

Edited by kento
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<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, kento dice:

Sono passati 26 anni dal primo almanacco, penso che certi argomenti (come i registi e film più famosi) potrebbero pure essere ripresi... :)

 

Non avrebbe senso, dal momento che, avendo tutti i numeri degli almanacchi (e penso che la stragrande maggioranza gli abbia), basta andare a rileggere quelli.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, max70 dice:

 

Non avrebbe senso, dal momento che, avendo tutti i numeri degli almanacchi (e penso che la stragrande maggioranza gli abbia), basta andare a rileggere quelli.

 

Come direbbe qualcuno, "puro vangelo pard".

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, max70 dice:

 

Non avrebbe senso, dal momento che, avendo tutti i numeri degli almanacchi (e penso che la stragrande maggioranza gli abbia), basta andare a rileggere quelli.

 

 Ma dopo 26 anni o quelli che sono qualcosa potrebbe meritare un aggiornamento non credi?

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  • 1 year later...

La befana quest'anno ha portato nella sua calza, la lettura del Magazine dello scorso anno.

A voler usare una freddura ironica, una puntualità degna di Trenitalia :P:D.

Battute a parte, ho avuto modo di recuperare questo numero e ammetto che il mio interesse è sempre rivolto più alle due storie a fumetti che agli articoli che infarciscono la pubblicazione. Poi se si considera una lettura postuma, gli articoli perdono ulteriore interesse. 

 

Non sarebbe male svariare un po' rispetto al consueto palinsesto, inserendo retroscena della nostra saga preferita o magari programmare pure qualche piacevole diversivo, come la pubblicazione di racconti di narrativa western, richiamando vagamente la formula già apparsa settantadue anni fa sulle prime strisce, ove nella terza di copertina, capeggiava a puntate qualche breve storia in prosa.

 

Finita la sessione "pensieri in libertà" :D, mi accingo a scrivere qualche riga di commento sulle due prove fumettistiche del volume, affidate per l'occasione ai testi di Mignacco, autore di lungo corso che da anni ho avuto modo di conoscere su saghe come Dylan Dog, del BVZM e Zagor

 

 

Il ladro gentiluomo  

 

Storia convenzionale e nella media. Una prova lineare che non fa gridare allo scandalo ma che, finita la lettura, mi ha lasciato alquanto freddo.

I personaggi grigi (Boselli docet) possono essere un valore aggiunto alle storie, se sapientemente dosati e resi plausibili.

Qui l'autore ci propina un simpatico bandito alla "Robin Hodd" che però a differenza del celebre personaggio letterario, ruba ai ricchi per pagarsi l'ipoteca.

Primo aspetto che richiede uno sforzo per essere accettato: capisco se l'uomo fosse stato con le pezze al deretano e di conseguenza, in preda alla disperazione costretto a compiere una simile follia, ma si dà il caso che il nostro bandito gentiluomo abbia un ranch con tanto di operai a carico, trovare un'altra soluzione per risolvere, no?

 

Anche ammettendo che non uccide nessuno e ci viene mostrato simpatico, ma rimane comunque un ladro, che peraltro coinvolge Tex per farsi fare da "guardia del corpo" per sfuggire alla posse dello spietato banchiere: magari si poteva evitare quel finale stucchevole da libro cuore prima dell'arresto.

 

La sceneggiatura fila ma non decolla e anche il presunto colpo di scena iniziale (ovvero la reale identità del ladro), appare molto telefonato.

 

Storiellina non da bocciatura ma nemmeno indimenticabile, tanto è vero che, dopo tre pochi giorni trascorsi dalla lettura, sono pochissimi gli elementi che si sono intrattenuti nel caotico magazzino della mia memoria.

 

Davvero performanti i disegni di Russo, artista molto dettagliato e raffinato. Le sue vignette mostrano una cura quasi maniacale e buona espressività ed equilibrio. Tipico disegnatore moderno, che predilige il dettaglio al dinamismo di "lettura". Proprio qualche giorno fa @Diablerofaceva notare questo aspetto non trascurabile al giorno d'oggi, difatti, al netto di un'ottima valenza grafica, spesso l'eccessiva presenza di elementi riempie l'occhio ma rallenta il ritmo della lettura. Il mio voto finale è 6

 

 

Il grande incontro

 

Anche l'erculeo Pat ha trovato il suo momento di gloria, con un episodio in solitaria. Soggetto prevedibile, reso più gustoso dal piano dell'infido manager.

Ironia, papagni e tanta azione: in fondo non era facile cucire una storia diversa sulla stazza del nostro mister muscolo.

Parentesi piacevole ma facilmente dimenticabile, come tutto il Magazine che la contiene.

 

Mignacco da promuovere ma con il minimo sindacale. Abituati a tutt'altro spessore qualitativo con Borden, simili prove rischiano di apparire all'occhio dei lettori più sbiadite di quelle che sono realmente.

 

Dotti? Una roccia! Il suo tratto conserva tutta la freschezza e la dinamicità ideale per un universo importante come quello del nostro Tex.

Che la storia sia breve o chilometrica, il suo contributo è costante e valevole. La sua velocità una manna per la redazione, visto che non è un caso che la sua mano appaia sempre nelle storie più lunghe ma al contempo pure in uscite collaterali come la presente o il bis estivo del 2021. Il mio voto finale è 6 

 

 

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11 ore fa, Condor senza meta dice:

La befana quest'anno ha portato nella sua calza, la lettura del Magazine dello scorso anno.

@Diablero

Diciamo pure anche due. :P

Comunque come sempre, almeno per me, recensione da condividere, forse la sufficenza è un po generosa, diciamo un 5/6, ma la cosa non cambia molto. 

 

P. S. Diablero non c'entra nulla. Ma non so come si fa a toglierlo. Se qualcuno mi aiuta.... ;)

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<span style="color:red">8 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Diciamo pure anche due. :P

Comunque come sempre, almeno per me, recensione da condividere, forse la sufficenza è un po generosa, diciamo un 5/6, ma la cosa non cambia molto. 

Ahahah evidentemente la befana ha riempito entrambi le calze con i Magazine degli ultimi anni (a breve leggerò pure quello del 2021). Non è una tipologia di pubblicazione che mi fa impazzire, ma sempre meglio del carbone... :P:D

 

Comunque ti ringrazio Loriano sei sempre molto gentile. :) 

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