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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N.39] Per l'onore del Texas


MacParland
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12 minuti fa, Leo dice:

 

1) il pentimento di Macrae, che a me è piaciuto molto, è farina del tuo sacco o è verità storica?

 

Ma chiaramente me lo sono inventato. Questo non vuole dire che sia "perdonato", come ha equivocato qualcuno. E schiatta pure!

12 minuti fa, Leo dice:

2) qual è la tua interpretazione circa la frase lasciata a metà di Kate su Carson. Secondo te, che cosa voleva dire? Non lo sto chiedendo all'autore Boselli, ma al lettore forumista Borden.

 

Ma se avessi voluto finire la frase, l'avrei fatto.

12 minuti fa, Leo dice:

 

 

12 minuti fa, Leo dice:

 

 

Infine, ancora complimenti. C'è un profluvio di post entusiastici. Storia magnifica, comincio a credere che tu non sia del tutto umano, e la cosa mi fa un po' paura 😱 

E vi ringrazio.

 

Ma credimi, l'unanimità non esiste. C'è un piccolo forum che trova questa storia anatema per Tex. Quelli sono naturalmente haters...

 

 

Ma altri pareri discordi è pacifico e normale che ci siano

Modificato da borden
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<span style="color:red">14 minuti fa</span>, borden dice:
<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Ma se avessi voluto finire la frase, l'avrei fatto.

 

Ma infatti io ti chiedevo un'interpretazione da lettore, non da autore :D

 

<span style="color:red">15 minuti fa</span>, borden dice:

credimi, l'unanimità non esiste. C'è un piccolo forum che trova questa storia anatema per Tex. Quelli sono naturalmente haters...

 

Un altro forum? Quale sarebbe? Capisco se non vuoi fare pubblicità agli haters, ma sarei curioso di leggere i loro commenti.

 

Ci sta che la storia non piaccia a tutti. Qui abbiamo @gilas2 che non ama Il Passato di Carson, @Grande Tex che trova poca cosa Gli Invincibili. Gente da ban, insomma.

Ma da qui a vedere anatema, non capisco. Su quali aspetti, poi? Boh.

 

Io l'ho letta sabato, e negli ultimi due giorni ci son tornato spesso con il pensiero. Perché è una storia che non mi ha solo preso, mi ha proprio colpito. Mi ha colpito questo episodio storico su cui sei riuscito a imbastire una doppia narrazione, due storie in una, entrambe molto belle e che poi confluiscono in un unico canale. Mi ha colpito il coefficiente di difficoltà che dovrebbe avere una simile operazione, e la solidità della narrazione nonostante questa difficoltà (che a me pare enorme). Mi ha colpito come tutto si incastri, come tutto funzioni, come tutto si incastri poi con un episodio storico, come tu sia riuscito a incastrarci anche Tramonto Rosso. Uso volutamente il termine "incastro" in maniera ripetuta, perché questa storia è un puzzle complicato ma perfetto, il cui esito finale è strabiliante. Non lo dico con la logica da fan club, lo dico invece col cuore in mano. Perché questa è una storia poderosa, preziosissima, perché fonda Glb con una storia odierna, perché esalta Carson senza sminuire Tex, perché rappresenta in maniera così efficace e partecipe un evento storico così drammatico eppure poco conosciuto. 

 

Cosa si deve chiedere a una storia? A un autore? Non ringraziarti è da ingrati.

 

 

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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Ma infatti io ti chiedevo un'interpretazione da lettore, non da autore :D

 

Mi associo alla richiesta, avendolo domandato per primo agli amici forumisti come gioco.

 

La mia versione immaginaria:  "... e salutami Carson. Digli che...  LUI NON E' COME GLI ALTRI" 

Sottinteso:  gli altri che sono costretta a frequentare per mestiere (di spia, a scanso di equivoci), cioè Carson per me non è (stato) un burattino.

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Insomma, va a finire che è tutta colpa mia che ho iniziato la disquisizione.
Sono io che ho istigato il buon @Leo a giudizi così negativi anche se poi sembra gli sia piaciuta di più una Kate stupendamente baldacca piuttosto che un'insipida pulzella puritana.
Già mi immagino la faccia sorniona del Bos che, prima di fornire l'interpretazione autentica, si è divertito un sacco con le nostre analisi ginecologiche della sua Kate.
Ma ci sta anche il caso in cui si sia fracassato le meningi per trovare una soluzione che la sua fervida immaginazione non gli ha fornito lì per lì.
E, poiché la miglior difesa è l'attacco, il Bos, forte del fatto che è lui che detta legge (l'interpretazione autentica, per quanto strampalata possa apparire, è sempre quella dell'autore), parte all'attacco e ci rimprovera tutti "ma cosa avete capito? È così ovvio quello che (non) è successo! Waldrip non ha sentito neanche l'odore".
E noi tutti a dire "meno male, poverina, ma cosa siamo andati a pensare, siamo proprio maliziosi, un angelo così"  e già mi immagino i capelli bianchi di Leo diventati grigi per la cenere copiosamente sparsa.
Io comunque l'avatar di Kate non lo rimetto.

 

A Leo che me lo ha chiesto, sì anche se è una foto molto photoshoppata con una colorazione completamente rifatta e marcata.

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3 hours ago, Carlo Monni said:

Per far tornare tutto bisognerebbe pensare che nel mondo di Tex i Navajos siano rientrati prima da Bosque Redondo o addirittura non ci siano mai stati. Non sarebbe nemmeno la prima licenza storica su Tex, quindi non mi preoccupa, Kit Willer nato nel 1866 sarebbe perfettamente in linea con l'età che dimostra nell'eterno 1885/1886 in cui si svolgono in n genere le attuali avventure di Tex.

Credo che non ci siano mai stati visto che in questo "mondo texiano" il Kit Carson storico non è mai esistito (nessuno ha mai parlato di un altro carson il 75 anni di pubblicazioni), e quindi non esistono molte delle sue imprese.

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<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Letizia dice:

Io comunque l'avatar di Kate non lo rimetto.

Non entro in merito nelle questioni, non avendo ancora letto l'albo, ma tuttavia fai benissimo a non rimettere l'avatar di Kate (che peraltro sia De Angelis che Dotti hanno abbellito di non poco rispetto alle foto storiche :D), visto che il tuo profilo photoshoppato è molto più carino ed espressivo.

 

A dire il vero la nostra cara Letizia è sempre avvolta nel mistero (nome, firma su soggetti, date di nascita ecc.), ma se stavolta non bleffa, c'è da dire che è una "bedda figghiola", come diciamo noi siculi. :D

 

P.s. Sto facendo una fatica non comune a evitare il post, non avendo ancora potuto leggere l'albo, purtroppo gli impegni lavorativi (e non) mi costringono sempre a recuperare le letture in mostruoso ritardo. Mannaggia a me e quando non sono nato ricco! :P:D

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39 minuti fa, Diablero dice:

Credo che non ci siano mai stati visto che in questo "mondo texiano" il Kit Carson storico non è mai esistito (nessuno ha mai parlato di un altro carson il 75 anni di pubblicazioni), e quindi non esistono molte delle sue imprese.

 

Questa è anche la mia tesi. Del resto, Tex vive in un mondo dove non solo lui è capo dei Navajos con buina pace di quello che lo furono veramente, ma Cochise è vissuto almeno dodici anni in più di quello storico ed Ely Parker è rimasto Commissario agli Affari Indiani per almeno 15 anni invece che due perfino con un Presidente Democratico.

E non dimentichiamo l'Affare Bascom anticipato di almeno un anno rispetto alla realtà storica su Tex Willer, Si tratta comunque sempre di personaggi e vicende storiche sostanzialmente marginali. La Storia con la S maiuscola è in genere rispettata-

Modificato da Carlo Monni
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<span style="color:red">50 minuti fa</span>, Letizia dice:

disquisizione.
Sono io che ho istigato il buon @Leo a giudizi così negativi anche se poi sembra gli sia piaciuta di più una Kate stupendamente baldacca piuttosto che un'insipida pulzella puritana.

 

Non mi è piaciuta Kate. Mi è piaciuto il personaggio non edulcorato. Poi Borden ha detto che è ovvio che non abbia consumato (ma ovvio, dalle vignette della storia, non era) e qui mi taccio. Kate riabilitata, ai tuoi occhi, e un po' edulcorata, ma senza patemi, per me. 

 

<span style="color:red">52 minuti fa</span>, Letizia dice:

e già mi immagino i capelli bianchi di Leo diventati grigi per la cenere copiosamente sparsa.

 

Non me li cospargo perché ritengo che la storia lasciasse poco spazio all'immaginazione, e se accetto la tesi di Borden è solo perché l'ho letta qui, non lì.

 

E comunque, io ho tutti i capelli neri. Completamente. :D

 

<span style="color:red">53 minuti fa</span>, Letizia dice:

Leo che me lo ha chiesto, sì anche se è una foto molto photoshoppata con una colorazione completamente rifatta e marcata.

 

Mi hai fatto riflettere che parliamo tanto ma non sappiamo nemmeno come sono fatti i nostri volti, a meno che non siamo anche  amici di Facebook. Che peccato

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<span style="color:red">13 minuti fa</span>, Leo dice:

Mi hai fatto riflettere che parliamo tanto ma non sappiamo nemmeno come sono fatti i nostri volti, a meno che non siamo anche  amici di Facebook. Che peccato

Non ho un utente Facebook.

A parte quelli che ho qui, ho qualche amico virtuale su una mia piattaforma web dove ci conosciamo di più.

Il mio volto lo conosci, anche se dubito che mi riconosceresti incontrandomi.

Ma non ho usato photoshop per mostrarmi troppo diversa o più carina.

Capelli neri? Fai un selfie alla nuca e postalo.

 

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Se anche lo sapessi fare, poi non saprei postarlo :D

 

Comunque è vero, fidati ;)

<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Letizia dice:

Non ho un utente Facebook.

A parte quelli che ho qui, ho qualche amico virtuale su una mia piattaforma web dove ci conosciamo di più.

Il mio volto lo conosci, anche se dubito che mi riconosceresti incontrandomi.

Ma non ho usato photoshop per mostrarmi troppo diversa o più carina.

Capelli neri? Fai un selfie alla nuca e postalo.

 

1 ora fa, Letizia dice:

 

<span style="color:red">4 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

Dopo Carson e Lena Parker, Kit Willer e Fiore di Luna, Tex e Lilyth, Tiger Jack e Taniah, sta nascendo una nuova storia rosa: quella tra @Leo e @Letizia :wub: 

 

È nata da tempo. Come è nata anche con voialtri :P

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Leo dice:

Ci sta che la storia non piaccia a tutti. Qui abbiamo @gilas2 che non ama Il Passato di Carson

Non è che 'non lo amo', ma non trovo nulla per cui arrivare ai parossismi da svenimento :P (idem per Gli Invincibili o La Storia Che Non Si Può Nominare di Colui Che Non Si Può Nominare*), con la (per me) 'aggravante' dei disegni di Marcello che non ho mai digerito e non digerirò mai (non ci posso far niente, la sua prima apparizione con Thonga il Tiranno mi ha lasciato un trauma indelebile che si è trascinato per tutte le sue opere successive).

 

*ma facilmente indovinabile perchè ogni volta partono discussioni talmente interminabili che ammazzerebbero di vecchiaia persino C'tulhu e tutta la genìa degli Antichi.

 

(si perdoni l'OT ma se mi si cita, non posso esimermi ;) )

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<span style="color:red">48 minuti fa</span>, Doudou dice:

In tutto questo, di chi è figlio il militare che saluta Tex nelle prime pagine, prima dell'intervento di Frau Bock?

 

 

Della figlia di Frau Bock, che abitava col marito.

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Leo dice:

Qui abbiamo @gilas2 che non ama Il Passato di Carson, @Grande Tex che trova poca cosa Gli Invincibili

ma cosa dici? é nella mia top 5

Vai a leggerti la mia recensione

Come osi calunniarmi in questo modo? 😉

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<span style="color:red">11 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

ma cosa dici? é nella mia top 5

Vai a leggerti la mia recensione

Come osi calunniarmi in questo modo? 😉

 

Allora era Il Passato di Carson ;)

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IMHO Tex è morto.

Non ucciso come si conviene da uno dei tanti sicari o rapinatori o da qualche indiano sul sentiero di guerra. Una fine certo tragica e nonostante ciò degna di un grande eroe.

No, assassinato dalla volontà di renderlo più verosimile perché invischiato in eventi riscontrabili. Dalla Storia, per farla breve. E il killer è il giovane Tex Willer della nuova serie che ormai evade e invade tutte le altre testate.

 

Non è più il tempo di nemici che si chiamano Bill, Tom, Clem, Jack. Hanno funzionato bene per i quarant'anni di regno bonelliano e poteva essere un buon motivo per continuare la tradizione.

E gli indiani o pellerossa (la parola nativi è di recente conio) avevano bei nomi come Grande Alce e Nuvola Rossa.

I bambini dei miei tempi erano soddisfatti, sebbene fossero Inventati di sana pianta e non rintracciabili su google.

Markus Parker è probabile che non sia mai esistito, così come Golfield, Mefisto, Brennan & Teller e nessuno se ne preoccupava.

E in questa storia forse gli unici (o quasi) personaggi con nomi simili sono Dick, Rod (solo citato) e i Willer, creazioni di un tempo.

 

Da un po' invece persino l'ultima delle comparse è garantita dal bollino D.O.C.: sono tutti davvero esistiti! Manca giusto un rimando a piè di pagina. Un vedasi biografia su wikipedia, che è fra l'altro rispettata nel testo.

 

Tex era fantasia. Era un mito moderno. Viveva un suo universo con qualche lontano aggancio al West. Minimo. E Bonelli se doveva violava tutti i precetti da enciclopedia Traccani.

 

A nessuno fregava quando era nato, se le avventure erano ambientata nel 1870 o dieci anni dopo. Si poteva andare avanti e l'albo dopo tornare indietro. I navajo vivevano nei teepee e la riserva dei Pawnee era in Arizona invece dello Stato giusto.

Sembra impossibile, ma niente popolo inferocito per le sviste.

Col tempo è vero che lo stesso GLB prestasse più attenzione, però se gli andava di far scorrazzare i Dakotas liberi lo faceva e basta, disinteressandosi del fatto che nella realtà più o meno coeva ormai vivessero rinchiusi in riserve o fossero sterminati.

 

Nelle varie osservazioni fatte in questa discussione rilevo che ormai questo gioco intitolato "trova l'informazione lasciata dell'autore" ha sostituito la lettura avventurosa.

C'è il tal personaggio e inizia la gara per scoprire per primo tutto su di lui.

Seguono i complimenti meritati al vincitore.

 

Tex e soci servono, in primis, per soddisfare questo scopo. Poi viene il resto.

Prendiamo Kate. Il Tex degli anni '60 avrebbe potuto annoverare tra le frequentazioni una donna del genere? Direi di no.

Avrebbe potuto questa impartire lezioni di vita a Tex? Assolutamente no.

Ma la Storia ci dice - o dice al narratore - che era una donna che è reperibile negli annali e ce la dobbiamo sorbire anche se zittisce l'eroe della serie. Le palle le ha lei.

 

E qui all'interpretazione fedele alla realtà, se ne aggiunge un'altra. Quella ultramoderna che vuole le signore emancipate e più cazzute dei maschietti.

Non che nell'Ottocento fossero delle mammolette e tutte intente a cucire e ricamare, ma la Rambo con i coltelli pure negli slip forse è un tantino sopra le righe.

Quindi anche se è più probabile che una pulzella (Oddio illibata non è) del genere probabilmente sarebbe stata presa a cinghiate dall'uomo rude del periodo, si può pensare che operassero già le Commissioni ministeriali per garantire la parità di trattamento...

 

Per concludere. Mi sarei aspettato che ci fossero delle osservazioni almeno sul fatto che si sta andando per la tangente. Riempire Tex di tutti questi orpelli non è positivo. A quale bambino di 10 anni può fregare del fatto che Houston è stato defenestrato, ma non perseguitato, perché fedele all'Unione nonostante fosse un patriota texano?

 

Invece vedo che le questioni poste sul tappeto sono le prossime mosse.

Con quale carpiatura con avvitamento si riuscirà a far convivere Tex con il tal fatto e con tal altro?

Però, per l'appunto, sono questioni che solo al sottoscritto non interessano un accidenti e allora è possibile che io sia quello in contromano sull'autostrada che si lamenta degli altri che gli vanno in contro.

E con questo vi lascio continuare a complimentarvi con gli autori (per Dotti mi associo volentieri).

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@Exitvorrei poter rispondere a tono alla tua filippica, ma alla fine non ne vale la pena. L a sola cosa che mi sento di dirti è: tieni fede al tuo nome ed esci. Cosa ci fai qui se il Tex attuale è evidente che non ti piace, peggio lo ritieni ormai morto?

Non sarebbe meglio per  dedicare il tuo tempo e le tue energie a cose che davvero ti interessano?

Modificato da Carlo Monni
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33 minuti fa, Exit dice:

Prendiamo Kate. Il Tex degli anni '60 avrebbe potuto annoverare tra le frequentazioni una donna del genere? Direi di no.

Avrebbe potuto questa impartire lezioni di vita a Tex? Assolutamente no.

Ma la Storia ci dice - o dice al narratore - che era una donna che è reperibile negli annali e ce la dobbiamo sorbire anche se zittisce l'eroe della serie. Le palle le ha lei.

 

Kate è solo liberamente ispirata ad un personaggio realmente esistito. Ma il suo carattere, il suo modo di essere, li crea Boselli, in fieri. Se invece di chiamarsi Kate Warne avesse un altro nome, non cambierebbe assolutamente nulla e potrebbe continuare a zittire il protagonista. Perché è una peperina, perché Tex glielo lascia fare, perche quello è il suo personaggio, perché in definitiva non c' e' lesa maestà. 

 

Quanto agli altri personaggi storici, dai tedeschi a Duff a Macrae, in un mio precedente post esprimevo tutta la mia ammirazione per il modo in cui Boselli è riuscito a fondere l'elemento storico con la fiction, rendendo quello funzionale a questa senza stravolgerne i tratti essenziali.

 

E il risultato qual è? Una bella, bellissima storia. Questa, dovremmo giudicare. Una storia che non è da meno di quelle di Glb, e il fatto che antagonisti e comprimari siano attinti dalla storia è un particolare che, per un lettore come me, è un (grande) valore aggiunto; ma uno che non volesse tutti questi "orpelli" potrebbe a mio parere godersi la storia dimenticandosi che essa ha basi storiche. L'importante è sempre la storia, e quella dobbiamo giudicare. 

 

Sì, ma Glb creò un mondo di fantasia non vincolato alla Storia, e quello era il vero Tex. Al di là del fatto che una certa coerenza cronologica, un certo rispetto della Storia, non a tutti dispiace, in realtà anche Boselli è flessibile, e non si impicca alla cronologia degli eventi storicamente accaduti. In questo episodio, sfrutta un evento storico per raccontarne una versione puramente romanzata, e lo fa scrivendo una storia che funziona.

Anche Glb qualche volta lo ha fatto (vedi Apache Kid), ma nessuno si è mai sognato di parlare di morte di Tex.

 

Io credo che, ad essere morto, non sia un personaggio vitale più che mai, ma sia la tua passione per quel personaggio, nel quale non ritrovi più quello che hai amato da bambino, un po' perché questo è inevitabilmente cambiato, un po' perché sei cambiato tu. 

<span style="color:red">54 minuti fa</span>, Exit dice:

A quale bambino di 10 anni può fregare del fatto che Houston è stato defenestrato, ma non perseguitato, perché fedele all'Unione nonostante fosse un patriota texano?

 

Molti lettori di Tex non hanno più dieci anni, e apprezzano anche questi particolari. Perché, nel frattempo, sono cresciuti, e con loro è cresciuto il personaggio, da quei lontani tempi pionieristici in cui la documentabilita' era ardua...

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Io penso che Exit abbia ragione.

La realtà storica non deve incanalare Tex in binari prestabiliti

La fantasia deve vincere sulla realtà.

E io, in perfetta sintonia con questa logica, sto preparando la scenografia (sì sì, la scenografia e non il solo soggetto) di una storia in cui si scoprirà che Tex è infallibile non solo con colt e winchester, ma anche con la spada laser.

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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Letizia dice:

Io penso che Exit abbia ragione.

La realtà storica non deve incanalare Tex in binari prestabiliti

La fantasia deve vincere sulla realtà.

E io, in perfetta sintonia con questa logica, sto preparando la scenografia (sì sì, la scenografia e non il solo soggetto) di una storia in cui si scoprirà che Tex è infallibile non solo con colt e winchester, ma anche con la spada laser.

 

All'inizio ho avuto paura che facessi sul serio, poi hai scritto scenografia invece di sceneggiatura ed hai parlato di spada laser. :lol:

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1 ora fa, Exit dice:

Da un po' invece persino l'ultima delle comparse è garantita dal bollino D.O.C.: sono tutti davvero esistiti! Manca giusto un rimando a piè di pagina. Un vedasi biografia su wikipedia, che è fra l'altro rispettata nel testo.

 

Tex era fantasia. Era un mito moderno. Viveva un suo universo con qualche lontano aggancio al West.

Mi sembra, la tua, una lettura molto tendenziosa. Non ti piace più Tex, mi par di capire, (meno che meno Tex Willer), non ti piacciono gli sceneggiatori post- GL Bonelli, né le loro storie, con rare eccezioni, quindi per te è tutto sbagliato.

 

Le storie con agganci alla realtà ogni tanto ci sono, ultimamente, ma sono poche, non la maggioranza come dici tu. Vediamo gli ultimi Texoni: quelli di Manfredi e Ruju (Freghieri e Casertano) non avevano alcun aggancio con la realtà storica, e neanche i due precedenti di Boselli (di Villa e Carnevale), non si parlava della Storia, era tutta pura fantasia, tutta avventura con personaggi inventati. E ultimamente nella serie regolare? Abbiamo avuto Mefisto, i Chupacabras, un western a Redrock, i Fratelli di sangue e prossimamente Wolfman e la Tigre: dove sarebbe la Storia minuziosa del West a ogni piè sospinto?

 

1 ora fa, Exit dice:

A nessuno fregava quando era nato, se le avventure erano ambientata nel 1870 o dieci anni dopo. Si poteva andare avanti e l'albo dopo tornare indietro.

Guarda che anche adesso è così. Tu confondi un gruppo esiguo di forumisti che si divertono a mettere in fila la cronologia della vita di Tex (e non ci vedo niente di male), con la stragrandissima maggioranza dei lettori che continua a leggere le storie senza farsi troppi problemi di continuità.

Io personalmente sono tra questi ultimi: non m'importa molto sapere quando è nato Kit Willer o se Tex è diventato ranger prima o dopo il tale avvenimento, ma non penso che chi si pone queste domande si perda il divertimento della storia. Perché mai? Puoi fare entrambe le cose: leggere con passione e poi ragionarci sopra e divertirti a mettere in fila le cronologie...

 

1 ora fa, Exit dice:

Nelle varie osservazioni fatte in questa discussione rilevo che ormai questo gioco intitolato "trova l'informazione lasciata dell'autore" ha sostituito la lettura avventurosa.

Io mi sono letto tutti i commenti e non mi sembra che sia come dici tu: chi ha apprezzato il Texone - come me - l'ha motivato con tanti argomenti che riguardano la trama, i personaggi, le belle scene d'azione, le sequenze emozionanti,  i dialoghi, ecc.  Come si è fatto sempre, come in tutte le storie di Tex.

 

1 ora fa, Exit dice:

Prendiamo Kate. Il Tex degli anni '60 avrebbe potuto annoverare tra le frequentazioni una donna del genere? Direi di no.

Avrebbe potuto questa impartire lezioni di vita a Tex? Assolutamente no.

Ma la Storia ci dice - o dice al narratore - che era una donna che è reperibile negli annali e ce la dobbiamo sorbire anche se zittisce l'eroe della serie. Le palle le ha lei.

Qui non ti seguo più. E mi viene il dubbio che forse tu il Texone non l'hai letto. Ti sei letto (male) solo i commenti del forum. Altrimenti non diresti quello che hai detto: "zittisce l'eroe" "le palle le ha lei". Ma quando mai??!...

 

1 ora fa, Exit dice:

E qui all'interpretazione fedele alla realtà, se ne aggiunge un'altra. Quella ultramoderna che vuole le signore emancipate e più cazzute dei maschietti.

1 ora fa, Exit dice:

Non che nell'Ottocento fossero delle mammolette e tutte intente a cucire e ricamare, ma la Rambo con i coltelli pure negli slip forse è un tantino sopra le righe.

E' chiaro adesso: non hai letto il Texone.

(E' anche vero che leggendo solo i commenti qui sopra, uno un po' di confusione sulla figura di Kate Warne ce l'ha, perché su di lei è stato detto tutto e il contrario di tutto dai forumisti. E anche un bel po' di sciocchezze, a mio parere, e qualcuna anche sessista... ma vabbè).

 

Concludendo: senza offesa, davvero, ma secondo me sei tu che hai perso il gusto dell'avventura e il piacere della lettura di belle storie, accecato dai pregiudizi negativi sul Tex post-GLBonelli. Perché questo Texone è pieno di fantasia, di western, di azione e d'avventura. Ok, è' ambientato in un periodo storico ben preciso e con personaggi reali, e allora? Come lo erano le splendide storie di Gino D'Antonio in Storia del West. Anni '70. 

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50 minuti fa, Leo dice:

Se invece di chiamarsi Kate Warne avesse un altro nome, non cambierebbe assolutamente nulla

 

50 minuti fa, Leo dice:

il fatto che antagonisti e comprimari siano attinti dalla storia è un particolare che, per un lettore come me, è un (grande) valore aggiunto; ma uno che non volesse tutti questi "orpelli" potrebbe a mio parere godersi la storia dimenticandosi che essa ha basi storiche. L'importante è sempre la storia, e quella dobbiamo giudicare.

 

50 minuti fa, Leo dice:

In questo episodio, sfrutta un evento storico per raccontarne una versione puramente romanzata, e lo fa scrivendo una storia che funziona.

 

@Leo, concordo con molte delle cose cha hai scritto (fatto salvo che  @Exit ha pienamente diritto alla sua rispettabile opinione).

 

Mia moglie, che non è una "lettrice professionista" di fumetti come il sottoscritto, non ha mai seguito la serie regolare di Tex e non sa nulla della serie Tex Willer, ma non disdegna divagazioni nella nona arte (dall'Eternauta di Oesterheld ai Texoni, da Corto Maltese ai noir di Brubaker e Phillips, dai Classici Disney a Dampyr) ha letto questo albo in maniera "fine a se stessa" (senza riferimenti texiani, senza cronologia, senza background dei personaggi, senza conoscere la "Storia") e si è divertita moltissimo, costringendomi fra l'altro a rimandare la lettura... :D

 

A volte (non sempre) una storia può avere più livelli di lettura, dal più "elementare" (la storia "in sè") a quelli più stratificati (riferimenti storici, continuity, tesi filosofico-morali e così via), il primo banalissimo esempio che mi viene è quello de "Il nome della rosa".

 

Uno può saltare le parti in latino ed appassionarsi solo al "giallo", qualcun altro può appassionarsi per le lotte tra gli ordini religiosi, un altro ancora all'aspetto filosofico della diffusione della cultura o al gioco dei rimandi borgesiani, ma alla fine tutti possono essere soddisfatti, perchè la storia raccontata è "bella".

 

Qui credo sia la stessa cosa, la storia è "bella" (bei personaggi, tensione, dramma, emozioni), fila via bene ed è disegnata magistralmente.

Penso sia difficile (anche se legittimo) chiedere di più.

 

Modificato da Augustus McCrae
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