Jump to content
TWF - Tex Willer Forum
  • 0

Come rilanciare Tex?


demetrio

Question

A volte mi chiedo: sarà mai possibile rilanciare veramente Tex oggi? (Questione collegata alla possibilità di rilanciare la lettura del fumetto in generale e del western come genere) A questo scopo può servire la realizzazione del parco a tema in Italia di cui si parlò tempo fa (a proposito, sta andando avanti questa cosa?) oppure riproporre i cartoni animati di anni fa su 'Supergulp' e 'Tex & company' o realizzarne di nuovi? Quanto sono servite a smuovere le acque le serie di figurine che sono uscite?

Mi chiedo anche: se nemmeno i grandi film sui supereroi Marvel e DC sono riusciti a rialzare le vendite di quei fumetti cosa ci vorrà? Non c'è più speranza?

Vi prego, ditemi la vostra opinione

Link to comment
Share on other sites

202 answers to this question

Recommended Posts

  • 0
17 minuti fa, Diablero dice:

Se comprano (e soprattutto, se leggono - conosco gente che ormai compra e mette via senza leggere) vuol dire che almeno non sono tanto incavolati da smettere (come noi del forum del resto, che critichiamo e compriamo: visto che più del 50% dei lettori di una trentina di anni fa - quindi quando già c'erano internet e TV commerciali - ha da tempo smesso di leggere Tex, siamo poco rappresentativi anche per quello).

 

Ecco, le vendite possono essere un indicatore. Imperfetto (l'albo che vende meno spesso è vittima del precedente che è è quello che fa decidere di smettere) e legato anche a troppi fattori esterni (molta gente compra per abitudine, se non li fai proprio arrabbiare - vedi Recchioni su Dylan Dog - difficile che smettono) ma comunque meglio che affidarsi ai social.

 

Quello che sappiamo (poco) dalle vendite è che Tex vende molto, molto, molto meno quando non è nella serie regolare. In parte è fisiologico (ci sono sempre quei lettori a cui basta un albo al mese e non cercano altro), in parte è dovuto a aspetti ovvi (tipo quando metti nei maxi disegnatori sgraditi), ma comunque rappresenta un "gap" fra "l'albo che compri ogni mese per abitudine" e "l'albo che devi decidere se comprare o no".

 

Alla fine, chiunque di noi si metta a parlare "a nome di tutti gli altri là fuori", in realtà dà solo aria, non parla per nessuno. Io al massimo parlo per me e per una manciata di persone che conosco, nessuno può parlare "a nome di tutti i lettori", fra cui ci saranno sia ultraentusiasti sia persone che dal mese prossimo non lo compreranno più, vallo a sapere...

Si, dico solo che, a occhio, secondo me, il lettore medio è molto basic. Mi ricordo il mio babbo, ha preso Tex dal numero uno, sempre, tutti i numeri fino a tutti gli anni 80, leggeva, di solito gli piaceva, metteva l'albo da parte, poi se gli chiedevi chi scriveva e disegnava Tex quasi nemmeno lo sapeva:)

Edited by valerio
Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">59 minuti fa</span>, valerio dice:

Si, dico solo che, a occhio, secondo me, il lettore medio è molto basic. Mi ricordo il mio babbo, ha preso Tex dal numero uno, sempre, tutti i numeri fino a tutti gli anni 80, leggeva, di solito gli piaceva, metteva l'albo da parte, poi se gli chiedevi chi scriveva e disegnava Tex quasi nemmeno lo sapeva:)

 

Una fortuna quel "quasi", perché fra le persone mature degli anni Ottanta non credo che ce fossero molte a sapere chi scrivesse o disegnasse Tex.

 

Relativamente a Dylan Dog, @Diablero reputi che le storie "dopo Recchioni" siano migliorate? Io ne ho lette soltanto alcune e mi sembrano di una piattitudine ipnotica. Se non fosse per la notevole parte grafica, ci sarebbe da rimpiangere Recchioni che comunque ha fatto molte cose buone dentro e soprattutto fuori Bonelli.

 

Certamente il suo special su Tex Willer non è stato particolarmente ispirato, mi sfugge come @borden sia arrivato a proporre di scrivere questa storia o ad accettare questa proposta da Recchioni.

A scanso di equivoci, non c'è alcuna malizia nella mia domanda, soltanto curiosità.

 

 

Link to comment
Share on other sites

  • 0
1 hour ago, Jeff_Weber said:

Relativamente a Dylan Dog, @Diablero reputi che le storie "dopo Recchioni" siano migliorate? Io ne ho lette soltanto alcune e mi sembrano di una piattitudine ipnotica. Se non fosse per la notevole parte grafica, ci sarebbe da rimpiangere Recchioni che comunque ha fatto molte cose buone dentro e soprattutto fuori Bonelli.

 

Non lo so, ho proprio smesso di seguire Dylan Dog.

 

E l'avevo fatto PRIMA che arrivasse Recchioni. Su Dylan Dog avevo seguito una trafila che temo sarà quella futura su Tex: quando iniziarono ad uscire una tonnellata di albi speciali di Dylan Dog, iniziai a lasciarne sempre di più in edicola. una volta cessata l'idea di "averli tutti", quelli lasciati lì sono aumentati in un lampo (lasciato lì l primo, il resto è facile). Poi anche sulla regolare ho iniziato a lasciare lì quelli di Chiaverotti fregandomene di avere la numerazione "a sbalzi", poi ho iniziato a comprare solo quelli della Barbato o disegnati da Mari e pochi altri. Ed essendo una cosa infrequente, dopo un po' ho smesso anche di controllare gli autori dell'albo in edicola e non ci ho pensato più, senza che Dylan Dog mi mancasse minimamente.

 

Il battage sull'arrivo di Recchioni (e le prime modifiche, tipo la scelta di copertine più d'impatto e meno anonime da far disegnare a Stano) mi aveva spinto a tornare, ma ho visto dopo un po' (troppo, a posteriori, era chiaro già da prima) che era tutta fuffa senza arrosto, le "grandi novità" il solito ciarpame che aveva fatto fallire già la marvel negli anni 90, roba vecchia e stravecchia e fallimentare, e ho mollato di nuovo senza rimpianti.

 

Non sono contrario a tentare il rilancio di un fumetto in crisi, ma "rilanciare" su aspetti ridicolmente nerd tipo "continuity!", "arcinemici!!!", "universi parallelli!!" è una presa in giro, un vero rilancio si basa sulla QUALITÀ, su BUONE STORIE, tipo quello fatto da Miller su Daredevil negli anni 80. E lì è dove il "rilancio" di Recchioni ha fallito. (poi lui ha penso fatto incavolare di brutto il fandom con le sue esternazioni e ha peggiorato le cose, facendo risvegliare i lettori dal letargo in cui compravano senza pensarci troppo)

 

 

1 hour ago, Jeff_Weber said:

Certamente il suo special su Tex Willer non è stato particolarmente ispirato, mi sfugge come @borden sia arrivato a proporre di scrivere questa storia o ad accettare questa proposta da Recchioni.

A scanso di equivoci, non c'è alcuna malizia nella mia domanda, soltanto curiosità.

 

"4000 pagine all'anno da far arrivare in edicola". Spiegano molte cose...  :lol::craniate:

 

Se cerchi nel forum trovi un certo numero di post in cui Boselli volta per volta spiega che ha cercato di far scrivere storie a Berardi, a Medda, etc e cosa è andato male ogni volta. Ma ci sono state storie di Tex scritte da Recchioni, Burattini, Mignacco, Zamberletti, Serra e tanti altri. Sommandoli insieme, per me si capisce che di fronte alle richieste di Airoldi di pubblicare di più, di più, di più, sempre di più, Boselli deve aver frugato in tutta la redazione cercando CHIUNQUE fosse in grado di scrivere Tex. Mi meraviglia che non l'abbia chiesto anche alle segretarie, al magazziniere e al portinaio, ma forse l'ha fatto e non lo sappiamo...  :lol:

 

Se si è ridotto a far tornare Nizzi, significa che era proprio all'ultima spiaggia!

 

Dall'altro lato, Recchioni non ha mai fatto mistero del fatto che gli sarebbe piaciuto scrivere Tex. E ha avuto la sua occasione. Per me fallendola totalmente.

 

 

Edited by Diablero
  • +1 3
Link to comment
Share on other sites

  • 0

C'è poco da fare ragazzi è cambiato il mondo e velo dice uno che un pò di annetti sul groppone ce li ha.

il rilancio di un fumetto come Tex è praticamente impossibile, qualcosa puoi ottenerlo come dice Diablero

lavorando sulla QUALITA' delle storie, quindi ci vogliono sceneggiatori capaci e disegnatori validi (a tutt'oggi

mi pare che non si stia andando in questa direzione a parte qualche eccezione, più apprezzabile sul lato

dei disegni) e chiudendo qualche collana collaterale che sono troppe, il che comporta mettere a disposizione

di Tex un numero rilevante di autori (vedi le categorie di cui sopra), senza contare i copertinisti, i coloristi, gli

addetti al lettering ecc.). Si imbarca di tutto insomma per dare il giro alle pubblicazioni a discapito appunto

della qualità, e anche della qualità delle altre collane.

Il miglioramento però sarebbe molto limitato poichè dobbiamo fare i conti con la società attuale che è molto

cambiata rispetto a quando il sottoscritto, giovincello di buone speranze, comprava e leggeva Tex, Zagor ,

Mister No, il comandante Mark ecc.  Per dire mio figlio che ha 31 anni legge i manga (che allora non esistevano)

e ha il telefono in mano in ogni momento libero (guarda i video) e mia figlia di 28 è praticamente una cellulare

dipendente, così come tutti i giovani di adesso. Ho provato a fargli leggere i "nostri" fumetti, risultato zero.

Una volta acquistavamo fumetti e ce li scambiavamo uno con l'altro, li prestavamo ad altri col risultato che

parecchi andavano persi e te li dovevi ricomprare. Ricordo quand'ero militare a Udine, avevo scoperto una

fumetteria vicino alla caserma e quando tornavo a casa in licenza avevo il borsone pieno di arretrati di Tex.

Sono cose adesso ininmaginabili perchè i nostri giovani si conoscono tra di loro tramite social, ma per

rapporti personali siamo al minimo sindacale, manco conoscono i ragazzi della loro età che abitano lungo

la nostra stessa via.

In conclusione credo sia facile comprendere che la diffusione dei fumetti che c'era allora oggi è un'utopia,

il che costringe gli editori a vivere sfruttando (brutta parola) i lettori che sono rimasti illesi dall'erosione del

tempo. Tenendo conto anche che negli anni c'è stato un continuo calo delle nascite e di tutte le opzioni che

hanno attualmente i giovani per trascorrere il tempo libero, il miglioramento della qualità a cui alludevo prima

servirebbe solo a contenere la perdita di vecchi lettori, stanchi di leggere ciofeche, ma quanto a catturarne

di nuovi i risultati sarebbero comunque risibili.

Perdonate la prolissità di un pover vecchio...

Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">5 ore fa</span>, Winter Snake dice:

C'è poco da fare ragazzi è cambiato il mondo e velo dice uno che un pò di annetti sul groppone ce li ha.

il rilancio di un fumetto come Tex è praticamente impossibile, qualcosa puoi ottenerlo come dice Diablero

lavorando sulla QUALITA' delle storie, quindi ci vogliono sceneggiatori capaci e disegnatori validi (a tutt'oggi

mi pare che non si stia andando in questa direzione a parte qualche eccezione, più apprezzabile sul lato

dei disegni) e chiudendo qualche collana collaterale che sono troppe, il che comporta mettere a disposizione

di Tex un numero rilevante di autori (vedi le categorie di cui sopra), senza contare i copertinisti, i coloristi, gli

addetti al lettering ecc.). Si imbarca di tutto insomma per dare il giro alle pubblicazioni a discapito appunto

della qualità, e anche della qualità delle altre collane.

Il miglioramento però sarebbe molto limitato poichè dobbiamo fare i conti con la società attuale che è molto

cambiata rispetto a quando il sottoscritto, giovincello di buone speranze, comprava e leggeva Tex, Zagor ,

Mister No, il comandante Mark ecc.  Per dire mio figlio che ha 31 anni legge i manga (che allora non esistevano)

e ha il telefono in mano in ogni momento libero (guarda i video) e mia figlia di 28 è praticamente una cellulare

dipendente, così come tutti i giovani di adesso. Ho provato a fargli leggere i "nostri" fumetti, risultato zero.

Una volta acquistavamo fumetti e ce li scambiavamo uno con l'altro, li prestavamo ad altri col risultato che

parecchi andavano persi e te li dovevi ricomprare. Ricordo quand'ero militare a Udine, avevo scoperto una

fumetteria vicino alla caserma e quando tornavo a casa in licenza avevo il borsone pieno di arretrati di Tex.

Sono cose adesso ininmaginabili perchè i nostri giovani si conoscono tra di loro tramite social, ma per

rapporti personali siamo al minimo sindacale, manco conoscono i ragazzi della loro età che abitano lungo

la nostra stessa via.

In conclusione credo sia facile comprendere che la diffusione dei fumetti che c'era allora oggi è un'utopia,

il che costringe gli editori a vivere sfruttando (brutta parola) i lettori che sono rimasti illesi dall'erosione del

tempo. Tenendo conto anche che negli anni c'è stato un continuo calo delle nascite e di tutte le opzioni che

hanno attualmente i giovani per trascorrere il tempo libero, il miglioramento della qualità a cui alludevo prima

servirebbe solo a contenere la perdita di vecchi lettori, stanchi di leggere ciofeche, ma quanto a catturarne

di nuovi i risultati sarebbero comunque risibili.

Perdonate la prolissità di un pover vecchio...

No, hai ragione secondo me. Non è rilanciabile Tex, non in quanto Tex ma in quanto fumetto antico. Giusto lavorare sulla qualità, perchè Tex è e deve essere un fumetto di qualità, non è pensabile che non lo sia, ma questo non porta nuovi lettori, semmai accontenta gli aficionados, che comunque è fondamentale.

  • Thanks (+1) 1
Link to comment
Share on other sites

  • 0
Il 14/12/2024 at 21:15, Diablero dice:

Non sono contrario a tentare il rilancio di un fumetto in crisi, ma "rilanciare" su aspetti ridicolmente nerd tipo "continuity!", "arcinemici!!!", "universi parallelli!!" è una presa in giro, un vero rilancio si basa sulla QUALITÀ, su BUONE STORIE, tipo quello fatto da Miller su Daredevil negli anni 80. E lì è dove il "rilancio" di Recchioni ha fallito. (poi lui ha penso fatto incavolare di brutto il fandom con le sue esternazioni e ha peggiorato le cose, facendo risvegliare i lettori dal letargo in cui compravano senza pensarci troppo)

 

Prima dell'arrivo di Recchioni, comunque, DD non era in crisi, perdeva si copie ma mai come con la "cura Recchioni". E i lettori persi, a differenza di quanto pensavano, non sono stati sostituiti da lettori nuovi. Quindi i "rilanci" sono molto delicati, perchè se sbagli qualcosa invece di rilanciare un fumetto lo puoi affossare del tutto...

  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">1 ora fa</span>, Magic Wind dice:

 

Prima dell'arrivo di Recchioni, comunque, DD non era in crisi, perdeva si copie ma mai come con la "cura Recchioni". E i lettori persi, a differenza di quanto pensavano, non sono stati sostituiti da lettori nuovi. Quindi i "rilanci" sono molto delicati, perchè se sbagli qualcosa invece di rilanciare un fumetto lo puoi affossare del tutto...

E dire che in alcune pagine dei social Recchioni veniva visto come l'eroe salvatore dai suoi fans fredelissimi. 

 

Non me ne voglia Recchioni, ma il suo esempio ha dimostrato che non basta cavalcare una corrente favorevole sui social, (con una buona dose di spocchia diciamo!), i fatti sono tutt'altra cosa. Il suo fallimento su DyD ha fatto molto clamore e rischiato di affossare definitivamente la serie.

 

 

Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">27 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

E dire che in alcune pagine dei social Recchioni veniva visto come l'eroe salvatore dai suoi fans fredelissimi. 

 

Ma anche da me. Finalmente si chiudeva l'"era Gualdoni" fatta di storielle piatte e insignificanti. Eravamo tutti convinti che il nuovo curatore avrebbe portato una ventata di novità sulla serie, con gli autori che avrebbero avuto di nuovo piena libertà di esprimersi.

Invece:

1) gli autori hanno dimostrato che il problema non era che non avevano la libertà di dire quello che volevano, ma che non avevano niente da dire

2) la ventata di novità si è tradotta in un mucchio di specchietti per allodole e perline colorate 

3) il nuovo curatore anzichè mettersi al servizio del personaggio, ha piegato questo al suo egocentrismo servendose per fare parlare di se stesso

  • +1 2
Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">25 minuti fa</span>, Magic Wind dice:

 

Ma anche da me. Finalmente si chiudeva l'"era Gualdoni" fatta di storielle piatte e insignificanti. Eravamo tutti convinti che il nuovo curatore avrebbe portato una ventata di novità sulla serie, con gli autori che avrebbero avuto di nuovo piena libertà di esprimersi.

Invece:

1) gli autori hanno dimostrato che il problema non era che non avevano la libertà di dire quello che volevano, ma che non avevano niente da dire

2) la ventata di novità si è tradotta in un mucchio di specchietti per allodole e perline colorate 

3) il nuovo curatore anzichè mettersi al servizio del personaggio, ha piegato questo al suo egocentrismo servendose per fare parlare di se stesso

 

Tutto vero, ma sempre meglio dell'era Gualdoni. Avessero continuato in quella direzione, Dylan Dog sarebbe stato già ricordo di un incubo del passato prossimo.

Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Tutto vero, ma sempre meglio dell'era Gualdoni. Avessero continuato in quella direzione, Dylan Dog sarebbe stato già ricordo di un incubo del passato prossimo.

 

Non credo. Recchioni ha fatto veramente arrabbiare e di conseguenza disaffezionare una larga fetta di lettori come Gualdoni non sarebbe mai riuscito 

  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">15 ore fa</span>, valerio dice:

No, hai ragione secondo me. Non è rilanciabile Tex, non in quanto Tex ma in quanto fumetto antico. Giusto lavorare sulla qualità, perchè Tex è e deve essere un fumetto di qualità, non è pensabile che non lo sia, ma questo non porta nuovi lettori, semmai accontenta gli aficionados, che comunque è fondamentale.

Esattamente, un discorso ineccepibile condensato in rtre righe.

Link to comment
Share on other sites

  • 0

Se Tex non è rilanciabile allora perchè si parla e si è sempre parlato di rilancio (o con il risibile termine, senza offesa, ultimate) quando si parla del giovane Tex Willer ?

Io ho 34 anni e a Tex mi ci sono avvicinato anche grazie a quell'albetto snello, che poi mi ha convinto a continuare a proseguire i numeri inediti dal 400 (che ereditai dal Nonno anni prima).

Poi ovviamente io sono l'eccezione che non conferma la regola a quanto leggo, ma è stato provato a fare qualcosa e va lodato il tentativo.

  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">1 ora fa</span>, Tex_Willer90 dice:

Se Tex non è rilanciabile allora perchè si parla e si è sempre parlato di rilancio (o con il risibile termine, senza offesa, ultimate) quando si parla del giovane Tex Willer ?

Io ho 34 anni e a Tex mi ci sono avvicinato anche grazie a quell'albetto snello, che poi mi ha convinto a continuare a proseguire i numeri inediti dal 400 (che ereditai dal Nonno anni prima).

Poi ovviamente io sono l'eccezione che non conferma la regola a quanto leggo, ma è stato provato a fare qualcosa e va lodato il tentativo.

Ciao. E' molto bello che tu abbia cominciato a leggere Tex ora. Certamente ci sono anche alcuni nuovi lettori, ma credo siano pochi pochi. La serie Tex Willer io non la leggo perchè non ho un grande interesse per le avventure retrodatate di Tex, ma è solo una cosa mia. Insomma, mi piace vedere Tex nel suo presente e non nel suo passato, con nuove avventure. Ma da quanto sento è una serie valida e certamente snella, forse più in linea con le tendenze attuali dove  tutto deve essere veloce e breve.

Resto dell'idea che sia comunque difficile interessare i giovani a Tex. Fosse solo per il fatto che il western è ormai cosa da anni 60 o 70...non si fanno nemmeno più film western in pratica. E' pur vero che Tex trascende il western, essendo un eroe con cui tutti potremmo voler identificarci, essenso un giusto e uno che non ha nessun timore ad andare anche contro i regolamenti per assicurare verità e giustizia. Ma agisce in un ambito ben preciso, che difficilmente incontra l'interesse di persone giovani.

Link to comment
Share on other sites

  • 0
  • co fondatore

Valerio, detto senza intenzione di offenderti, ma certe tue affermazioni mi lasciano perplesso. Certo, il western non ha più il richiamo di un tempo, ma non è mica morto, semmai è scomparso l'afflato epico in nome di un maggior realismo/revisionismo. Magico Vento ad esempio è durato 130 numeri + miniserie successive perché maggiormente legato ai gusti attuali (al di là della contaminazione con l'horror, molti episodi sono puro western, come quelli dedicati alle guerre indiane). Tex paradossalmente riesce a catturare qualche nuovo lettore pur essendo legato a un tipo di western più classico. Boselli su TW ha trovato IMHO il giusto equilibrio tra vecchia e nuova scuola.

Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">8 minuti fa</span>, Mister P dice:

Valerio, detto senza intenzione di offenderti, ma certe tue affermazioni mi lasciano perplesso. Certo, il western non ha più il richiamo di un tempo, ma non è mica morto, semmai è scomparso l'afflato epico in nome di un maggior realismo/revisionismo. Magico Vento ad esempio è durato 130 numeri + miniserie successive perché maggiormente legato ai gusti attuali (al di là della contaminazione con l'horror, molti episodi sono puro western, come quelli dedicati alle guerre indiane). Tex paradossalmente riesce a catturare qualche nuovo lettore pur essendo legato a un tipo di western più classico. Boselli su TW ha trovato IMHO il giusto equilibrio tra vecchia e nuova scuola.

Bisognerebbe vedere quanti sono i nuovi lettori. A me pare che, fisiologicamente, i lettori calino sempre (restando fortunatamente ancora tanti). Il topic parla di rilancio. Qualche nuovo lettore non significa rilancio, per questo dico che non vedo la possibilità di acquisire molti nuovi lettori.

Oddio, magari mettendo Tex nell'horror o nella fantascienza ci si riuscirebbe anche, ma giustamente Tex ha i suoi paletti.

Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Mister P dice:

Magico Vento ad esempio è durato 130 numeri + miniserie successive perché maggiormente legato ai gusti attuali (al di là della contaminazione con l'horror, molti episodi sono puro western, come quelli dedicati alle guerre indiane). 

 

Quanto tempo fa? Dubito che, se pubblicato adesso, MV farebbe quei numeri. A fine anni '90 / inizio 2000 i fumetti vendevano ancora tantissimo e le nuove serie Bonelli venivano comprate di default dai lettori storici, tanto che perfino una serie come Brad Barron viaggiava sopra le 80.000 copie. Adesso la situazione è molto diversa, un po' è cambiato il pubblico, un po' in Bonelli ce l'hanno messa tutta per disaffezionare i loro clienti storici...

  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

  • 0

Se il problema fosse il western, Nathan Never sarebbe il fumetto Bonelli più venduto, non Tex.

 

Anche il discorso che i lettori di Tex sarebbero tutti quelli rimasti degli anni 70, non sta molto in piedi. Basta vedere questo forum, o un incontro pubblico, o parlare con un edicolante, per capire che i lettori non hanno tutti più di 60 anni. (Io penso, anche alla luce di varie interazioni e all'evidenza di lettori con gusti diversi se non opposti, che in realtà il crollo dei lettori GLBonelliani degli anni 80 non si sia mai fermato, e siano arrivati invece man mano sempre nuovi lettori dalle storie all'inizio divertenti e comiche di Nizzi, e poi da quelle "epiche" di Boselli, semplicemente sono sempre stati meno di quelli che smettevano. Ma Tex ha continuato ad attirare NUOVI lettori con numeri sempre maggiori di quelli di testate come Nathan Never o Martin Mystere, altrimenti non sarebbero messe così male (o Tex sarebbe messo peggio)

 

I supereroi al cinema per più di dieci anni hanno fatto sfracelli, sbaragliando qualunque altro gente. I fumetti di supereroi non hanno aumentato le vendite in maniera percepibile, anzi a causa dei prezzi alti le vendite sono ulteriormente calate. Oggi i volumi dei supereroi Marvel vendono così poco che campano solo perchè pagare i diritti costa molto meno che non far disegnare nuovi fumetti come fa la Bonelli.

 

Oggi il cinema di supereroi è in netta crisi. Come mai? Vedo un elenco di motivi... e somigliano un sacco ai motivi per cui non vendono più i fumetti!

 

I fumetti oggi costano troppo, assolutamente fuori mercato, e non divertono: perchè un giovane dovrebbe spendere per annoiarsi?

 

Prima di preoccuparsi della reclame, servirebbe occuparsi del prodotto.

 

  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

  • 0
8 ore fa, Tex_Willer90 dice:

Se Tex non è rilanciabile allora perchè si parla e si è sempre parlato di rilancio (o con il risibile termine, senza offesa, ultimate) quando si parla del giovane Tex Willer ?

Io ho 34 anni e a Tex mi ci sono avvicinato anche grazie a quell'albetto snello, che poi mi ha convinto a continuare a proseguire i numeri inediti dal 400 (che ereditai dal Nonno anni prima).

Poi ovviamente io sono l'eccezione che non conferma la regola a quanto leggo, ma è stato provato a fare qualcosa e va lodato il tentativo.

Hai una storia che somiglia molto alla mia... ho ereditato la collezione di Tex da mio papà e mi sono riavvicinato di recente proprio grazie agli "albetti snelli"... 

 

Unica differenza con te gli anni, che nel  mio caso sono alquanti di più .... :old:

<span style="color:red">8 ore fa</span>, Diablero dice:

 

 

<span style="color:red">8 ore fa</span>, Diablero dice:
<span style="color:red">8 ore fa</span>, Tex_Willer90 dice:

o con il risibile termine, senza offesa, ultimate

 

Mica l'ho inventato io. Prenditela con il reparto marketing della Marvel! :lol:

Qui confesso la mia ignoranza.... cosa sarebbe un "ultimate"??... grazie per i lumi :rolleyes:

Edited by Tracce358
Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">7 ore fa</span>, Magic Wind dice:

 

Quanto tempo fa? Dubito che, se pubblicato adesso, MV farebbe quei numeri. A fine anni '90 / inizio 2000 i fumetti vendevano ancora tantissimo e le nuove serie Bonelli venivano comprate di default dai lettori storici, tanto che perfino una serie come Brad Barron viaggiava sopra le 80.000 copie.

Confermo, io comprai anche Demian, che, con tutto il rispetto, non valeva Tex.

 

<span style="color:red">32 minuti fa</span>, Diablero dice:

Se il problema fosse il western, Nathan Never sarebbe il fumetto Bonelli più venduto, non Tex.

 

...

Basta vedere questo forum, o un incontro pubblico, o parlare con un edicolante, per capire che i lettori non hanno tutti più di 60 anni. (Io penso, anche alla luce di varie interazioni e all'evidenza di lettori con gusti diversi se non opposti, che in realtà il crollo dei lettori GLBonelliani degli anni 80 non si sia mai fermato, e siano arrivati invece man mano sempre nuovi lettori dalle storie all'inizio divertenti e comiche di Nizzi, e poi da quelle "epiche" di Boselli, semplicemente sono sempre stati meno di quelli che smettevano.

 

Ma Tex ha continuato ad attirare NUOVI lettori con numeri sempre maggiori di quelli di testate come Nathan Never o Martin Mystere, altrimenti non sarebbero messe così male (o Tex sarebbe messo peggio)...

 

Concordo con @Magic Wind e @Diablero: negli ultimi venti anni le serie Bonelli sono, mediamente, peggiorate.Tex si difende ma come e per quanto?

E certo 😬l'attuale capacità di concentrazione 😬

- leggasi dipendenza da smartphone - non aiuta nè la lettura dei libri nè dei fumetti, specie se corposi.

 

Resta il fatto che le belle storie e le storie belle soltanto sono l'unico modo per uscirne o ... per finire in bellezza ! Tra qualche decennio, però 😄

Link to comment
Share on other sites

  • 0
1 hour ago, Tracce358 said:

Qui confesso la mia ignoranza.... cosa sarebbe un "ultimate"??... grazie per i lumi :rolleyes:

Ti metto il link, che se lo riscrivo poi borden mi accusa di ripetere sempre le stesse cose...  :lol:

 

In questo post spiego brevemente cos'è e perchè Tex Willer per me è una versione "ultimate" di Tex:

https://texwiller.ch/index.php?/topic/4988-tex-willer-n-10-13-pinkerton-lady/&do=findComment&comment=210745

 

Qui spiego con più dettagli perchè lo ritengo:

https://texwiller.ch/index.php?/topic/5164-cronologie-semplificate-del-giovane-tex-willer/&do=findComment&comment=207955

 

E qui già rispondevo ad una obiezione di Tex_Willer90:

https://texwiller.ch/index.php?/topic/5164-cronologie-semplificate-del-giovane-tex-willer/&do=findComment&comment=207967

 

Se vuoi più dettagli sulla storia dell;universo ultimate, qui c'è la pagina di wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Ultimate_Marvel

 

 

Link to comment
Share on other sites

  • 0

Tex per fortuna, essendo un fumetto mitico e mantenendo comunque, per quanto si possa dire, una certa qualità, al momento regge. Però il topic parla di rilancio....di rilancio di vendite (perchè se si parla di qualità dobbiamo fare un discorso tutto diverso), perchè comunque anche Tex perde lettori, come li perdono tutti i fumetti. E ne acquista pochi nuovi.

I giovani che conosco io leggono tutti i manga giapponesi o qualcosa di americano. Confesso di non conoscere più molta gente che legge Bonelli, se non un paio che comunque leggevano Nathan Never e Dylan Dog e continuano a dirmi che non capiscono come sia possibile che quel rudere western di Tex continui a sostenere quasi da solo tutta la baracca:D. Io, naturalmente, vado molto fiero della mia passione per Tex e dico loro che non sanno cosa si perdono.

Comunque, a parte questo, mi riallaccio all'ultimo post di black jim dove dice che bisogna attaccarsi alla qualità. Certo, quello sempre! Tex ha bisogno dei migliori disegnatori e di sceneggiatori che lo sappiano scrivere (valli a trovare...), ma non è la qualità che oggi attira un giovane lettore. Come dice, mi pare,  Diablero, i giovani hanno una capacità di concentrazione bassissima, hanno bisogno di prodotti brevi e veloci, e dico la brutta parola "moderni". Non sono così sicuro che Tex sia un prodotto moderno, per come viene visto dai ragazzi.

Forse si dovrebbe abbassare il prezzo dei fumetti, per attirare pubblico, ma temo che la casa editrice abbia sempre bisogno di molti soldi per far fronte a tutto....

Io, da parte mia, spero solo di non veder chiudere la testata prima di morire. Sarebbe un duro colpo. Non accadrà.

  • Like (+1) 2
Link to comment
Share on other sites

  • 0
<span style="color:red">28 minuti fa</span>, valerio dice:

Io, da parte mia, spero solo di non veder chiudere la testata prima di morire. Sarebbe un duro colpo. Non accadrà.

 

Questo entra nella lista dei messaggi più commoventi che abbia mai letto sul forum.

  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

  • 0
1 hour ago, valerio said:

I giovani che conosco io leggono tutti i manga giapponesi o qualcosa di americano.

 

Gli americani (in Italia) vendono molto meno dei Bonelli.

 

Alla Bonelli Tex vendeva 150.000 copie (ultime cifre ma sono vecchie, credo sia calato molto anche lui se la Bonelli nel 2021-2023 secondo il suo stesso bilancio depositato ha perso in tutto il 25% delle copie vendute pur avendo aumentato il numero di uscite), si sussurra di testate not-texiane scese sotto le 10.000 copie, anni fa se scendevano sotto le 15.000 andavano in passivo ma con gli aumenti di prezzo degli ultimi anni non ho idea di quale sia il nuovo punto di pareggio.

 

Quando alla Bonelli sotto le 15000 copie le chiudevano, l'Uomo Ragno, la testata più venduta della Marvel in Italia, non superava le 5000 copie. In seguito ho saputo che era sceso circa a 2000, oggi non so. In ogni caso, vende cifre ridicole rispetto alla Bonelli (c'è da dire però che escono UN SACCO di serie di Supereroi, e fanno "massa" da vedere in edicola.

 

Dimmi, i fumetti li compri in fumetteria? Perché c'è questo peculiare "strabismo da fumetteria" che vedo in azione sin dagli anni 90 quando nacquero le prime fumetterie. In fumetteria I BONELLI NON LI TENEVANO NEMMENO. Non erano distribuiti. Qualche fumetteria per "fidelizzare" i lettori si metteva d'accordo con un edicola vicina e prendeva dei Bonelli in conto-vendita, ma dovendo dividere il guadagno con l'edicola non facevano sconti (mentre il materiale americano in qualunque fumetteria te lo davano minimo al 10% di sconto con la tessera, di più se contrattavi). Quindi di Bonelli se ne vendavano pochissimi.

 

Stiamo parlando di tempi in cui Tex vendeva 350.000 copie (tutte in edicola) e i supereroi marvel al massimo (all'epoca) 20.000, di cui la maggior parte nelle fumetterie.

 

Quindi il fan entrava in fumetteria, vedeva vendere decine di copi di Spider-man (con il piccolissimo numero di fumetterie in italia, poche centinaia, all'epoca meno dell'1% delle edicole, la minuscola tiratura dei supereroi faceva comunque vendere decine di copie pro-capite), poi andava nei newsgroup dell'epoca (che i forum ancora non esistevano) tipo it-art.fumetti a sparare corbellerie tipo "ma perchè la Bonelli non fa supereroi che vendono un casino (20.000 copie) invece che roba come Tex (350.000 copie) che non la compra nessuno?" :laughing::laughing::laughing:

 

Idem per i manga. il massimo successo manga almeno fino a pochi anni fa (non so le cifre di One Piece, non lavoro più nel settore da vent'anni, le cifre che dico risalgono a quando con i manga ci lavoravo) era Dragonball di cui si vantavano 100.000 copie MENSILI con la stampa... tralasciando il piccolo fatterello che era un QUINDICINALE che quindi vendeva (al massimo, poi è calato) 50.000 copie. In un momento in cui Tex ne vendeva comunque più di 300.000. Ma non potevi spiegarglielo, già all'epoca le edicole erano INVISIBILI ai lettori manga che andavano solo in fumetteria, le vendite stratosferiche di Tex non le vedevano proprio (oltretutto "spalmate" su oltre 50.000 edicole le vendite di Tex non erano molto visibili, non quanto la pila di Dragonball che arrivava in ciascuna delle 200 fumetterie...), ed erano convintissimi che "i bonelli non li legge più nessuno" in un periodo in cui la Bonelli era arrivata ai 20 milioni di copie annuali...  :laughing::laughing::laughing:

 

Sapete perché escono ancora Manga e Supereroi? SOLO perchè non li pagano un ca##o! Alla Marvel e alla DC danno un "fisso" annuale quindi ogni nuova serie la pubblicano praticamente gratis (a parte il costo di traduzione, lettering e ovviamente stampa e redazionali), i manga a parte i pochissimi titoli per cui c'è un minimo di "asta" costano tanto poco che se volessi (e sapessi il giapponese) potrei pubblicarne uno pure io rinunciando a qualche pizza.  Se Manga e Supereroi dovessero scriverli e disegnarli in Italia come fa la Bonelli, il costo dei disegnatori li manderebbe in bancarotta! (i 300 euro - sì, se non è una serie nota si può arrivare a queste cifre - dei diritti di un volumetto manga non sono paragonabili ai 100.000 euro che costa produrre un Tex. O un manga in giappone)

 

Cosa leggono oggi "i giovanissimi" non lo so (temo niente, o quasi) perchè quando dichiarano le cifre di vendita gli editori non differenziano i lettori in base all'età) ma quello che vende DAVVERO in Italia è (dal più venduto al meno venduto):

- Zerocalcare (240.000 copie ogni volume, allegati da edicola, statuette, film e serie TV, etc)

- Tex (l'ultimo dato, vecchio, era di 150.000 copie, oggi sarà calato ma non penso sia crollato)

- altri bonelli ben piazzati (Zagor, Dylan Dog nonostante il crollo recente, etc._)

- Sio (Scottex) che ha dichiarato recentemente 20.000 copie vendute della sua rivista con Fraffrog e altri.

- la maggior parte dei manga (sono tanti che è difficile dare cifre, anche perchè ormai non conosco più nessuno del settore, ma la maggior parte vende davvero poco)

- supereroi (non più di 2000 copie, spesso meno)

- Graphic Novel (molte arrivano a malapena a 200-300 copie)

 

Le cifre esatte possono cambiare (le uniche che cito da dichiarazioni "ufficiali" sono quelle di Zerocalcare, Sio e di Tex ma quella è vecchia, quella dei supereroi non è ufficiale ma è notissima nell'ambiente, quella delle graphic novel viene da incontri alle mostre con autori ed editori, sui manga avevo una volta cifre precise ma sono vecchie di vent'anni, adesso ho voci di terza mano), ma l'ordine comunque è quello.

 

A parte fenomeni che capitano ogni generazione come Zerocalcare, non esiste ancora nessuno che venda quanto i Bonelli (la Panini vende di più in totale perchè pubblica molto di più, ma ogni cosa vende pochissimo a parte cose come una volta Rat--man e l'album delle figurine dei calciatori), quindi è assurdo dire che "la Bonelli deve fare come gli altri che vendono persino meno" (roba tipo l'Audace che scopiazzava un formato che in Italia non funziona da trent'anni). L'unica speranza della Bonelli è imitare... la Bonelli. La Bonelli di un tempo che vendeva molto di più e creava boom come quelli di Dylan Dog o Tex.

 

Impossibile? Con gli autori attuali sì. Un GL Bonelli, uno Sclavi o uno Zerocalcare non arrivano tutti i giorni. Intanto che aspetti che ne arrivi un altro (e sperando che stavolta arrivi a te e non alla Bao), quello che puoi fare è non scacciare via i lettori che ti hanno regalato (come purtroppo ha fatto Recchioni con Dylan Dog)

 

 

Edited by Diablero
  • Thanks (+1) 1
  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

  • 0

No, compro in edicola.

 

Sarebbe interessante sapere i numeri dei giovani, cioè capire cosa leggono davvero i giovani.

Naturalmente sono statistiche credo impossibili da fare, comunque il discorso è che Tex, secondo me, ha ancora una enorme base di persone ultra cinquantenni che lo leggono, anzi, direi che gli ultracinquantenni che leggono fumetti, leggono in gran parte Tex, e non è poco.

Se consideriamo solo boh...diciamo gli under 40, penso che Tex vada un pò nelle retrovie, ed è qui che ci si deve preoccupare, perchè tra 20 anni io spero che saremo ancora tutti vivi, ma insomma...

 

Link to comment
Share on other sites

  • Recently Browsing   0 members

    • No registered users viewing this page.
×
×
  • Create New...

Important Information

Terms of Use - Privacy Policy - We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue.