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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 74/76] La guerra dei Piutes


MacParland

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Ma si tratta dello stesso Joe7 che ha un blog che tratta anche Zagor?

I suoi articoli li ho trovati interessanti e se non ricordo male sono stati anche citati nella collana a colori di rcs dedicata allo spirito con la scure

Edited by Claude
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  • co fondatore
<span style="color:red">2 ore fa</span>, borden dice:

Chiedo un richiamo ufficiale.

@Diablero, non ho ovviamente alcun motivo per dubitare di quanto detto da @borden (purtroppo ora non posso appurare, perché l'albo non sono ancora riuscito a comprarlo, lo farò comunque domani), una cosa è dare il tuo parere sui dialoghi che ti possono piacere o no, un'altra è dare una falsa informazione su ciò che c'è scritto - e sì che tu fai sempre esempi dettagliati su ciò che non ti garba. Se non ti va una cosa che leggi fallo presente, ma evita però di ripetere l'errore che hai fatto stavolta. E spero che questo basti.

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Cioè fatemi capire: @borden ci ha nuovamente mostrato il suo attaccamento tornando sul Forum (poteva tranquillamente non farlo visto la sua rispettabile scelta del passato) e gli si contesta di difendere il suo punto di vista? Cioè un utente può criticarlo (anche a volte non leggendo la storia oggetto della critica, o storpiando titoli a suo piacimento non avendo il minimo rispetto per il suo lavoro, perchè una storia può piacere o meno ma il rispetto non deve mai mancare) e lui non può far valere la sua perchè è un autore?

 

Mi par di capire che si vuol far passare Mauro come una grande minaccia al diritto di critica, ma stiamo scherzando spero! 

Anzi son felice che sia tornato, poichè da tempo si notava una deriva di critiche non sempre costruttive, che senza contraddittorio avrebbero portato a esiti poco felici.

 

Per informazione a chi vorrebbe nuovamente far passare il falso punto che qui siamo tutti succubi di Mauro, sono tanti anni che frequento il Forum e di sue storie ne sono state criticate tante, anche dal sottoscritto, eppure mica ogni volta l'autore ha perso le staffe o non ha accettato le critiche. Se fossi in qualcuno, qualche domanda me la porrei prima di "chiedere la testa dell'autore".

 

Ha detto bene @Carlo Monni, rispettare le opinioni altrui è il miglior modo per guadagnarsi il rispetto e ultimamente non sempre accade.

Poi se si vuole un Forum monopolizzato da dogmi e toni sprezzanti, fate pure, ma non stupitevi se ci sarà "Resistenza".

 

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3 ore fa, joe7 dice:
3 ore fa, Carlo Monni dice:

E chi lo dice a parte te?

 

La libertà di parola e di espressione.

 

Che non è la libertà di insultare dicendo "bigotti" e "bigottismo". Puoi non essere d'accordo con me, ma non con gli insulti.

 

Parla quello che definisce idiozie le storie di fantasmi natalizie e dice in tono sprezzante che sono un controsenso non come se fosse la sua opinione personale , ma un dato di fatto. La libertà di parola è anche libertà di replicare alle affermazioni che si ritengono errate ed è quello che ho fatto e rifarei .

 

  • +1 2
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Ieri mi sono letto il primo albo tutto d'un fiato e alla fine ho pensato: "Che bella storia! Finalmente un'avventura inedita, e per di più appassionante e ben scritta, senza lungaggini e con un buon ritmo, speriamo che i prossimi due albi rimangano a questo livello. Un western classico che mi ha ricordato un po' "Assedio al posto n. 6" (fatte le debite differenze), quindi sicuramente farà contenti tutti, anche i fan di GLB più tradizionalisti".

Ingenuo che sono... :lol: 

Leggo il forum e mi trovo l'ennesima polemica sul nulla. SUL NULLA.

 

Io tutti questi "dialoghi esplicativi" non li ho notati. Sono andato a rileggermi le prime pagine e... sì, ci sono un paio di baloons didascalici a p.  6 che potevano essere evitati e che appaiono un po' forzati, è vero ("Dalla prossima stazione ce lo rimanderanno indietro col corriere diretto a ovest" e anche "Dovrebbe andare nella mochila, ecc. ecc.), ma tutti gli altri dialoghi sono normalissimi e perfettamente funzionali alla storia. Quindi stiamo parlando di 2 balloons in una storia che ne avrà qualche centinaio! :rolleyes: Se questo è il modo di giudicare una storia...

E' come leggersi "Tucson" e, senza parlare dei suoi pregi, lamentarsi che nel secondo albo i dialoghi sono un po' prolissi (è vero, effettivamente sono un po' prolissi, ma chi se ne frega!).

Insomma, a me la storia è piaciuta.

 

Non sono molto d'accordo neanche sulla rivalutazione delle didascalie in Tex.

Parlando in generale: se a volte non convincono certi dialoghi troppo pesanti, che si pretendano dialoghi migliori! Ma ritornare alle didascalie classiche (se non in qualche raro caso) non mi sembra una grande idea. Si vuole una narrazione più scorrevole in Tex? Le didascalie sì che la appesantirebbero! Berardi, Sclavi, Manfredi, Boselli nei loro risultati migliori hanno ampiamente dimostrato che si possono sceneggiare ottimi albi complessi, con tanti personaggi e bei dialoghi senza bisogno di didascalie.

 

Sui tanti riferimenti geografici... Sì, in qualche caso GLB metteva una cartina (per es. nel sopra citato "Assedio al posto n. 6") ma la maggior parte delle volte no. In quante storie abbiamo visto Tex e Carson che discutevano se prendere la strada tal dei tali oppure quell'altra o l'altra ancora perché i banditi erano andati forse a X o magari a Y o chissà forse a Z, a meno che non fossero tornati indietro a W, prendendo la scorciatoia che passava da H. Qualcuno è mai andato a controllare la cartina geografica dell'Arizona?:rolleyes:

In questa storia ci sono una serie di stazioni del Pony Express una dopo l'altra verso Est. Tanto basta sapere.

 

Infine un'ultima precisazione. Temo che non servirà a niente, ma la faccio lo stesso

Lo speciale "Fantasmi di Natale" è una bella storia western ambientata alla viglia di Natale. C'è anche un fantasma e ci sono dei racconti fantastici narrati al suo interno. Non c'è niente di blasfemo nei confronti del Natale. C'è ovviamente un lieto fine: il bene trionfa sul male, Tex salva una ragazza in pericolo, ci sono dei bei rapporti umani tra sconosciuti che prima sembravano nemici e invece poi collaborano per il trionfo del bene. C'è una ragazza che prende coscienza di sé e capisce di avere un padre avido e insensibile a cui non vorrebbe mai somigliare. Il finale è ottimista ed edificante.

Cosa c'è di male in una storia come questa se è ambientata alla vigilia di Natale?

Persino i tre raccontini macabri - se uno avesse letto la storia - hanno un senso preciso e non sono fini a se stessi, ma anzi cercano di raccontare la Storia di quelle montagne, in cui davvero sono morti indiani uccisi dai conquistadores e alcune donne sono state considerate streghe, e poveri cercatori d'oro sono stati assassinati e altri hanno visto i loro figli morire di stenti Questi non sono racconti horror, è la Storia delle montagne dell'Utah.

 

E, comunque, visto che alcuni non hanno letto "Fantasmi di Natale", una domanda: se "Colorado Belle (che tutti conoscono) fosse stata ambientata alla vigilia di Natale, sarebbe stato sbagliato, blasfemo o non so cos'altro? Sarebbe stata un'idea stupida solo perché c'era un fantasma? O perché a Natale si devono racconatre solo commedie brillanti?

Se la risposta è sì, allora davvero uno è "bigotto". Bigotto= "chi scrupolosamente osserva le pratiche del culto senza afferrarne l'intima essenza religiosa".

 

 

 

Edited by Poe
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Credevo fosse il thread in cui si discuteva dell'albo La guerra dei Piutes... e, invece, buona parte dei commenti, a un certo punto, si interessa di Joe7...

Utilità per il thread? Nulla.

Boh...

  • +1 1
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Molto semplicemente si può esprimere qualsiasi opinione ma di questi tempi e mica solo qui ogni forum blog chat profilo etc è sempre esposto al rischio della rissa e dell'insulto. Quando anche ci fossero delle ragioni i toni che vengono usati le squalificano in automatico. E se @borden viene indotto da qualcuno a lasciare il forum sinceramente mi arrabbio. Che lui sia qui è una ricchezza inestimabile e non penso affatto che sia qualcosa di dovuto o scontato. A qualcuno _ ben pochi credo _ non piace bene se ne faccia una ragione. 

È mai possibile che non si possa rimanere nei limiti di un civile confronto e su cosa poi su un fumetto. 

 

Sinceramente ci sono interventi che assumono i connotati della guerra di religione e la cosa più saggia sarebbe farci due risate sopra ogni tanto che i problemi seri sono ben altri per tutti,  credo. 

7 minuti fa, Tex_Mat dice:

Credevo fosse il thread in cui si discuteva dell'albo La guerra dei Piutes... e, invece, buona parte dei commenti, a un certo punto, si interessa di Joe7...

Utilità per il thread? Nulla.

Boh...

Bravo quoto. Fra l'altro spesso noto che si va completamente fuori tema e aspetti delle singole storie o personaggi può capitare anche che non vengano mai commentati da nessuno magari lì c'è dietro un lavoro che ha richiesto un sacco di tempo e fatica e nessuno ne parla perché si va sempre a finire sui soliti due o tre temi che portano alla rissa.

 

E anche basta. Siamo appassionati di Tex ed è così bello condividere una comune passione...

 

Almeno dovrebbe 

17 minuti fa, Poe dice:

Leggo il forum e mi trovo l'ennesima polemica sul nulla. SUL NULLA.

Bravo esattamente la penso uguale 

Edited by Tracce358
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6 hours ago, Claude said:

concordo che una piccola mappa sarebbe servita a comprendere la geografia dei luoghi perché a furia di sentir nominare stazioni di posta ho perso l’orientamento.

 

Come volevasi dimostrare...   :lol:

 

Visto che questa per @borden sarebbe una falsità che esiste solo nella mia testa, i casi sono due: o Claude vive nella mia testa, o borden invece di reagire chiedendo richiami a vanvera, le critiche magari dovrebbe ascoltarle...  :rolleyes:

 

E chiarisco una cosa: io non sono joe7 e non la penso come joe7, io VOGLIO CHE BOSELLI SCRIVA SUL FORUM. Anche se poi ci litigo. Perché il dialogo (e sì, pure le polemiche gratuite che stavolta ha fatto borden) è meglio del chiudersi in una torre d'avorio e pensare che "là fuori sono tutti hater".

 

Dispiace che @Mister P mi abbia ammonito così, "sulla fiducia", senza nemmeno attendere di vedere l'albo (se non l'aveva poteva pure chiedere a qualcuno di postare la pagina), ecco comunque la pagina in cui secondo borden non solo è falso che SEI PERSONAGGI compongono un "dialogo esplicativo" unico, ma io avrei "FALSIFICATO" (CON TANTO DI MAIUSCOLE):

 

TXE-WILLER-74-PAGINA-2-EDIT.jpg

 

E noto che... OH, MA GUARDA! Ci sono PROPRIO SEI PERSONAGGI che PARLANO A TURNO per fare un lungo spiegone! li ho pure numerati nell'immagine per chi non sa contare!

 

Non sono dialoghi innaturali?  Vediamo...

 

Vignetta 1:

Il pony Express dice che non fa pausa, la farà alla stazione successiva, specificando che è a "a trenta miglia". Un dialogo che avrebbe senso se fosse uno dei citati (a sproposito) dialoghi fra Tex e Carson che vagano per zone dove non passano tutti i giorni, ma qui lo dice IL TIZIO CHE PASSA REGOLARMENTE a CHI LÌ CI ABITA!

Davvero, naturalissimo! Anch'io tutti i giorni quando andavo a scuola alle superiori dicevo a mia madre "ciao, Mamma, vado a scuola come tutti i giorni, a dieci chilometri da qui come tutti i giorni". :lol:

 

Il tizio gli risponde che "suo fratello Oscar" ha già sellato il cavallo fresco. Anche qui, bisogna spiegare al lettore che viene fornito un cavallo fresco (io avrei detto semplicemente "ti ha già sellato il cavallo", altrimenti mi sembra di dire ogni volta che vado al distributore "Ciao, vado a far benzina, a metterci la benzina fresca" :lol:) e bisogna dire al lettore che quello si chiama Oscar (infatti anch'io tutti i giorni quando quando parlo di mio fratello con i suoi amici specifico sempre sia "mio fratello" che il nome di battesimo, altrimenti se invece di "mio fratello Franco" dico "mio fratello" o "Franco" si confondono...  :lol:.

Questo però è un buon esempio di "modica quantità di dialogo esplicativo": si usa normalmente (se non vuoi annoiare il lettore) per informazioni semplici come queste. Ho preso in giro il fatto di chiamare il fratello "mio fratello Oscar", ma è una convenzione fumettistica sì innaturale, ma accettabile, tipo le botte in testa che fanno svenire per un sacco di tempo senza danni. FINO A QUI non ci fa caso nessuno. Anche il fatto di dire che il cavallo è "fresco" ci può stare, innaturale ma è solo un aggettivo, non allunga troppo il testo. Per piccole cose come queste il "dialogo esplicativo" ci va benissimo, è l'ECCESSO che rende i testi pesanti!

 

Vignetta 2:, si spiega che vengono dati dei "Palomino", specificando che "sono cavalli veloci" , ma almeno qui il dialogo esplicativo è più "naturale", nessun problema (anche se insomma, va bene la scarsa fiducia nei lettori, ma pensare necessario chiarire che un cavallo veloce arriva prima...  :P ).

 

Vignetta 3: ricadiamo nel ridicolo: il gestore della stazione dice AL CORRIERE che LORO, I CORRIERI riportano i cavalli facendo il percorso inverso! Come se io al conducente del tram, tranquillo, gli dicessi papale papale "Lo sai che anche se adesso porti il 33 barrato fino al capolinea, poi ci penserà poi un altro conducente a prenderlo e riportarlo indietro? Non te lo saresti mai immaginato, eh?" :laughing:

 

E poi si prosegue con la lettera della madre che consente a Boselli di esporre altre nozioni, tipo "la nochila che fa tutto il viaggio ma è chiusa a chiave", spiegare (che fare un articolo nell'introduzione sui Pony Express era maleducazione) che il capolinea del servizio era nel Missouri (indica Hannibal: a quanto ne so il Pony Express arrivava a St Joseph e il resto della tratta fino ad Hannibal la posta lo percorreva su un treno, mi meraviglia che non ci sia un dialogo esplicativo anche su questo dettaglio...  :P

 

Comunque, adesso hai la pagine, @Mister P, e ti ricordo cosa ho detto io:

 

23 hours ago, Diablero said:

Riaprite l'albo e leggetelo! Ci sono ben SEI personaggi che, parlando come Qui Quo e Qua completando ciascuno la spiegazione del precedente, si spiegano a vicenda come funzionava il Pony Express....  :old::azz: :craniate:

 

Ed ecco cosa ha detto Borden:

8 hours ago, borden said:

Diablero ha perso la bussola.

Intervengo, anche se non vorrei, perché stavolta ha passato il segno.

I dialoghi da lui citati NON ESISTONO. Se avesse citato i VERI dialoghi che lui ritiene didascalici e che sono tre o quattro NELLE PRIME DUE PAGINE sarebbero stati, per esempio "dovrebbe andare nella mochila che fa tutto il viaggio, ma quella è chiusa a chiave", detta dal postino a proposito della lettera consegnata in ritardo, oppure "i pony express non si fermano mai, neanche per andare in bagno!", detta con scherno da uno dei tipacci cattivi (e intende dire che fanno pipì in sella, fuori d'eufemismo).

Vi sembrano didascalici?? Non lo sono neppure se isolati dal contesto,

Diablero ha fatto peggio di Joe7, che ha criticato una storia non letta.

Diablero critica una storia FALSIFICANDOLA e danneggiandola agli occhi di chi magari esita a leggerla! GRAVE!

 

Chiedo un richiamo ufficiale.

 

Ora, a parte che non so DI CHE STIA PARLANDO quando dice che "i dialoghi da lui citati non esistono" (io non ho citato nessun dialogo dalla storia...), qui Boselli dice

1) Che avrei "citato dialoghi" falsificandoli (cosa che puoi verificare facilmente dal mio post, non è vera. Ho citato UNA DIDASCALIA che È citata esattamente alla singola lettera)

2) Che i dialoghi che ho elencato pochi paragrafi sopra non ci sono.

 

Chi è qui che sta davvero "falsificando" quello che ha scritto l'altro?

 

E parliamo adesso di Joe7 che critica una storia senza averla nemmeno letta. Oltretutto quando ha detto che il Natale non aveva nulla a che vedere con le storie di fantasmi penso che Dickens sia venuto in mente a tutti. Quindi benissimo il contestarlo per il suo atteggiamento (anche se avrei preferito che non si scatenasse il solito "mobbing" che capita ogni volta che un utente viene criticato da un autore). @Mister P lì ha fatto benissimo.

 

Solo che poi, subito dopo aver stigmatizzato chi critica una storia senza leggerla (cosa che, ricordo a tutti, è capitata UN SACCO DI VOLTE nel thread della Cavalcata con gente che che ammetteva tranquillamente che IL GIURAMENTO NON L'AVEVANO LETTO O NON SE LO RICORDAVANO ma che pontificavano su come sicuramente le retcon di boselli l'avevano migliorato...), poi @Mister P mi fa un ammonizione "sulla fiducia" SENZA AVER LETTO LA STORIA! :rolleyes:

 

5 hours ago, Mister P said:
8 hours ago, borden said:

Chiedo un richiamo ufficiale.

@Diablero, non ho ovviamente alcun motivo per dubitare di quanto detto da @borden (purtroppo ora non posso appurare, perché l'albo non sono ancora riuscito a comprarlo, lo farò comunque domani), una cosa è dare il tuo parere sui dialoghi che ti possono piacere o no, un'altra è dare una falsa informazione su ciò che c'è scritto - e sì che tu fai sempre esempi dettagliati su ciò che non ti garba. Se non ti va una cosa che leggi fallo presente, ma evita però di ripetere l'errore che hai fatto stavolta. E spero che questo basti.

 

Qui adesso sarebbe il momento in cui, per adeguarmi all'andazzo, dovrei chiedere sanzioni per le "falsificazioni" che Boselli ha fatto del mio post e per aver chiesto (e ottenuto!) un intervento dei mod "sulla fiducia" per una cosa INESISTENTE...

 

...ma, sarò strano io, no, non chiedo che i moderatori intervengano contro nessuno! le mie battaglia me le combatto da solo!  :mazza: (di solito dimostrando, con post come questo, che quello che dico corrisponde a quello che è davvero stampato. Carta canta! :furiosi75:)

 

(ovviamente adesso arriveranno gli attacchi perchè sono troppo pedante e dettagliato nel citare le storie! :rolleyes::craniate::laugh:

 

 

Edited by Diablero
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  • co fondatore

La difesa delle proprie posizioni è ben accetta, ma mi sembra strano che uno cresciuto a pane e GLB non conosca il dono della sintesi :P.

 

Ti ricordo che dovevo fare tempestivamente il lavoro di mod e non potevo aspettare uno scan della pagina. Se l'autore della storia si sente danneggiato è mio dovere tutelarlo, anche se si trattasse di Nizzi.

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<span style="color:red">6 ore fa</span>, Diablero dice:

(ovviamente adesso arriveranno gli attacchi perchè sono troppo pedante e dettagliato nel citare le storie! :rolleyes::craniate::laugh:

 

Sai come si chiama questa modalità dialogica? "Avvelenamento di pozzi". Cioè mettere le mani avanti e dire "i miei avversari mi attaccheranno dicendo che sono troppo prolisso e pedante" per delegittimare la loro opinione quando la pronunceranno e nascondere la realtà dei fatti, cioè che sei VERAMENTE prolisso e pesante :P

<span style="color:red">6 ore fa</span>, Diablero dice:

Ora, a parte che non so DI CHE STIA PARLANDO quando dice che "i dialoghi da lui citati non esistono" (io non ho citato nessun dialogo dalla storia...), qui Boselli dice

1) Che avrei "citato dialoghi" falsificandoli (cosa che puoi verificare facilmente dal mio post, non è vera. Ho citato UNA DIDASCALIA che È citata esattamente alla singola lettera)

2) Che i dialoghi che ho elencato pochi paragrafi sopra non ci sono.

 

Chi è qui che sta davvero "falsificando" quello che ha scritto l'altro?

 

Non è che, banalmente, borden ha preso per buona la caricatura dei suoi dialoghi che tu hai fatto nel tuo post, per scimmiottarli e prenderlo in giro (altra tua modalità dialogica abituale)? :rolleyes:

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La ripetizione dei nomi dei vari personaggi nelle storie a fumetti per mè e molto importante perche aiuta a facilitare la lettura della storia. Io spesso mentre leggo una storia devo tornare alle pagine precedenti per memorizzare i nomi, sopratutto dei personaggi meno caratterizzati e meno importanti.

Ovvio che nella vita reale quando fai un discorso con una persona conosciuta non la chiami ogni volta per nome.🍷🙋🏻‍♂️

  • +1 1
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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

La ripetizione dei nomi dei vari personaggi nelle storie a fumetti per mè e molto importante perche aiuta a facilitare la lettura della storia. Io spesso mentre leggo una storia devo tornare alle pagine precedenti per memorizzare i nomi, sopratutto dei personaggi meno caratterizzati e meno importanti.

Ovvio che nella vita reale quando fai un discorso con una persona conosciuta non la chiami ogni volta per nome.🍷🙋🏻‍♂️

Quoto e faccio pure un esempio, su Diabolik ci saranno milioni di Mayer ricchi sfondati presenti in quasi tutte le storie :D, quella della ripetizione di nomi/cognomi è un falso problema semplicemente esistono gli omonimi e quindi va bene comunque.

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<span style="color:red">21 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

La ripetizione dei nomi dei vari personaggi nelle storie a fumetti per mè e molto importante perche aiuta a facilitare la lettura della storia. Io spesso mentre leggo una storia devo tornare alle pagine precedenti per memorizzare i nomi, sopratutto dei personaggi meno caratterizzati e meno importanti.

Ovvio che nella vita reale quando fai un discorso con una persona conosciuta non la chiami ogni volta per nome.🍷🙋🏻‍♂️

 

A me da fastidio, invece. Anche perché è un espediente narrativo che mette in dubbio le capacità di comprensione del lettore, trattato come un bambino che deve essere agevolato in tutto nella lettura. Non c'è niente di male a scorrere indietro qualche pagina se non si ricorda un nome o un passaggio, lo si fa coi romanzi, lo si può fare anche coi fumetti. 

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Il 23/12/2024 at 03:07, Diablero dice:

 

 

"Cioè, Jack, come si sta bene a William Station stamattina. Come è fresca l'aria del Nevada, lo stato in cui siamo, in questo giorno di maggio 1860. Vedo che sta arrivando il Pony Express, è stata una buona idea diventare una stazione del servizio pony express"...  :lol2:

 

 

 

Ovviamente mi riferivo a questa, che un lettore distratto può prendere  per buona.

 

Nonostante la tua chilometrica spiegazione, io (come altri che hanno postato) non trovo affatto innaturali i dialoghi di cui parli, che sono OVVIAMENTE un  compromesso tra il realismo e la "necessità scenica", come le didascalie parlate dai personaggi di Shakespeare (che paragone, eh?:D). Se non sei in grado di accettare questi clichès, leggiti un romanzo, dove le descrizioni accompagnano i dialoghi. Il fumetto, come i radiodrammi o il teatro, non ha descrizion, e le didascalie non possono sostituire i dialoghi che talvolta "stabiliscono" il contesto. 

Non credo proprio che tutti i lettori siano geni eruditi (di questi tempi, poi) che sappiano dove ci troviamo , a che serve una stazione di posta ecc.. e credo che quasi tutti SALTEREBBERO una pesante e goffa (e mai vista!) didascalia esplicativa introduttiva. Quindi si fa così. C'è chi lo fa meglio e chi lo fa peggio, può riuscire meglio o peggio, ma attaccarsi a questo è , IN MY OPINION, una menata assurda e gratuita da insopportabile pignolo quale ti ritengo da alcuni mesi a questa parte.

Mia opinione, Punto. La chiudo qui, non ho altro tempo da sprecare su un argomento così sciocco e pretestuoso.

 

Edited by borden
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<span style="color:red">8 ore fa</span>, Diablero dice:

Ci sono ben SEI personaggi che, parlando come Qui Quo e Qua

Vedi @Diablero, a volte non è tanto la sostanza che dà fastidio, ma la forma.

La pagina che hai postato era parsa anche a me non molto naturale e, nel mio ultimo commento, l'avevo già espresso, ma non ne avevo rilevato la fragilità. 

L'accostamento dei dialoghi di @borden con i nipotini di Paperino io l'ho trovato irriverente e probabilmente l'autore l'ha trovato molto di più.

Potevi usare mille altri modi per esprimere il concetto: la lingua italiana, nella sua versatilità, si presta molto e tu hai una gran padronanza dell'idioma più bello del mondo.

Potevi dire "Ci sono ben SEI personaggi che, parlando per una pagina intera..." e il tuo commento non avrebbe perso nulla, anzi ne avrebbe guadagnato.

Se si esagera con l'ironia (e tu lo fai spesso) si sconfina nel sarcasmo e, a volte, questo causa una perdita di stile.

 

Bada bene, questo non vuole assolutamente essere un appunto, perché anch'io a volte esagero, però vai in chiesa, siediti fuori e dentro il confessionale, enumera a te stesso i tuoi "peccati" e confessa: sono prolisso e sarcastico.

Se poi ti guardi in giro, troverai due me che, in un altro confessionale, fanno come te e sentirai: sono sarcastica e nevrastenica.

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Si potrebbero citare infiniti usi e abusi delle voci fuori campo nel cinema ad esempio. Anche in capolavori assoluti. Bene, dopo che si è più che legittimamente espressa e argomentata la propria opinione si riesce magari ad andare avanti e soffermarsi su molte altre cose che meriterebbero attenzione?

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1 hour ago, borden said:

Non credo proprio che tutti i lettori siano geni eruditi (di questi tempi, poi) che sappiano dove ci troviamo , a che serve una stazione di posta ecc.. e credo che quasi tutti SALTEREBBERO una pesante e goffa (e mai vista!) didascalia esplicativa introduttiva. Quindi si fa così. C'è chi lo fa meglio e chi lo fa peggio, può riuscire meglio o peggio, ma attaccarsi a questo è , IN MY OPINION, una menata assurda e gratuita da insopportabile pignolo quale ti ritengo da alcuni mesi a questa parte.

Mia opinione, Punto. La chiudo qui, non ho altro tempo da sprecare su un argomento così sciocco e pretestuoso.

 

Questa è una falsa dicotomia, in realtà i metodi non sono solo "sei personaggi si spiegano fra di loro il loro lavoro di tutti i giorni a favore di un lettore invisibile" o "una pesante e goffa didascalia introduttiva", i metodi sono tanti (e lo sai benissimo) in base a contesto e al tipo (e quantità) di informazioni che devi dare.

 

Ma per non fare discorsi teorici, ecco un esempio pratico Altri autori bonelliani hanno dovuto spiegare il Pony Express nelle loro storie. Ecco come ha fatto D'Antonio nella Storia del West, l'albo è  "la lunga cavalcata":

 

SdW21-01.jpg
SdW21-02.jpg
SdW21-03.jpg
SdW21-04.jpg

 

Vorrei sottolineare il RANGE DI TECNICHE utilizzato qui da D'Antonio: inizia con note storiche, dando informazioni da "narratore onnisciente" (e sì, CI METTE LA MAPPA! :P ), poi passa ad un intervista dove Lincoln PARLA AL LETTORE (del quotidiano, nella fiction, ma in realtà al lettore del fumetto) poi passa al dialogo esplicativo in una situazione dove ha senso in fiction (uno dei due sta raccontando all'altro cose che l'altro NON SA e che DEVE SAPERE PER COMPIERE LA SUA MISSIONE), e subito dopo fa vedere una scena "storica" utilizzando abilmente una didascalia (quarta vignetta della quarta pagina) dove un autore "moderno" avrebbe utilizzato dodici pagine per far vedere tutta la scena delle campane partendo dalla prima...

 

Vorrei che questo post non fosse equivocato: non sto dicendo che Boselli deve scrivere come d'Antonio o che D'Antonio è più bravo, sto facendo vedere come D'Antonio, dovendo mettere in un fumetto come Storia del West UN SACCO di informazioni storiche, utilizza per tutta la serie un VASTISSIMO range di tecniche per dare queste informazioni (in quattro pagine qui se ne vedono SEI contando separatamente le didascalie e la folla che grida informazioni, e la mappa come tecnica a sé stante)

 

L'obiezione tipica a questo punto sarebbe che La Storia del West ha scopi didattici (anche se ottenuti con storie appassionanti) e Tex Willer no: ma siamo sicuri che sia ancora vero? O che sia mai stato vero? Se guardiamo al numero di informazioni storiche inserito da Boselli in certi numeri, siamo a livello della Storia del West e oltre.

 

Solo che Boselli (SECONDO ME, ovvio che non è una cosa matematica, alla fine è sempre un giudizio estetico del lettore, se si diverte, se si annoia, se trova la lettura facile o difficile, etc.) abusa troppo di un solo metodo, il "dialogo descrittivo", quando invece altri metodi (sempre SECONDO ME, ovvio) sarebbero meno "pesanti" da leggere e più efficaci. (L'avevo già notato nei Dampyr che avevo letto, altra serie dove vengono date informazioni al lettore, nei dialoghi dove Dampyr per presentarsi "al lettore" rivelava ogni volta ai suoi avversari nome, cognome, poteri, debolezze e numero fiscale...  :P )

 

Si può fare? Certo! Mica è una tecnica "proibita". Anche D'Antonio la usa come tecnica, insieme alle altre cinque, nelle pagine di esempio che ho postato. Ma è una tecnica DIFFICILE quando devi dare UN SACCO di informazioni, riuscire a inserire nella fiction dei momenti in cui ABBIA SENSO che i personaggi si raccontino la storia e la geografia dei luoghi non è sempre immediato. E ho l'impressione che Boselli sempre più spesso non se ne curi, dando per scontato che il lettore di un fumetto accetti sempre la cosa in maniera convenzionale "perchè è un fumetto", con il risultato che i suoi dialoghi stanno diventando sempre più pesanti e innaturali.

 

Ecco, tornando a rispondere a lui: Mauro, questa è l'opinione di un lettore, fanne quello che ti pare, fregatene, ritieni pure che sono un analfabeta con il livello d'attenzione bruciato dagli spot televisivi, ma per favore non pensare che ti accusi in malafede "perchè sono un detrattore". Sono detrattori TUTTI quelli che OVUNQUE si stanno lamentando DA MESI che i tuoi testi stanno diventando sempre più pesanti? (Poi, non ho idea di quanti siano, magari una minoranza trascurabile, ma io commenti simili li leggo - o me li dicono di persona - da davvero un sacco di gente)

 

Personalmente, l'effetto di questa "predilezione" di Boselli per i dialoghi esplicativi varia. Prima di tutto perchè anche lui non lo usa ovviamente sempre alla stessa maniera, ci sono scene in cui funziona,. altre meno. Poi dipende (1) da quanto ne so di un argomento e (2) quanto mi interessa. Da queste dipende il livello di "sopportazione" che sono disposto a sopportare per avere quelle informazioni. Quando ho sentito davvero una maria di gente lamentarsi per le informazioni inserite in storie come quella della giovinezza di Cochise, l'ho difeso perchè a me interessava davvero molto l'argomento e trovavo tutto interessante. Ma anche perchè in quel caso il dialogo era SENSATO dal punto di vista della coerenza dei personaggi: Cochise stava raccontando a Tex cose che Tex non sapeva.

 

Anche i Pony Express mi interessano, ma in questo caso è andava a svantaggio: visto che mi interessavano, ero già informato, erano tutte nozioni che non mi servivano, e addirittura mi rendo conto che quello che sapevo già era CONTROPRODUCENTE: per esempio ho riconosciuto il dialogo che mi "informava" del capolinea esatto del servizio Pony Express (una città del Missouri, normale che se ne parli nel Nevada...  :P ) e mi ha dato fastidio, se avessi pensato che parlava di un posto qualunque a poche miglia da lì mi avrebbe dato meno fastidio perchè sarebbe parso meno "esplicativo e innaturale"

 

Questo ASSOCIATO alla mancanza di informazioni importanti che INVECE MI SERVIVANO, come la posizione spaziale dei vari gruppi, affidata solo a nomi di luoghi che non riuscivo ad associare a nulla.

 

Da qui nasce l'irritazione: non SOLO dalla presenza di dialoghi esplicativi così innaturali, ma dal contrasto fra, da una parte, dialoghi che mi spiegano il servizio del pony express fino a dire in Nevada il nome del capolinea nel Missouri (tutte info che già sapevo), dall'altra NON C'È UNO STRACCIO DI MAPPA per far capire dove sono tutti i luoghi citati nei dialoghi sulla posizione degli indiani, di Carson e delle varie stazioni. Non è solo "troppi dialoghi esplicativi", è il CONTRASTO fra troppe informazioni che non mi servono e la mancanza di informazioni che mi servono.

 

 

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<span style="color:red">39 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Questa è una falsa dicotomia, in realtà i metodi non sono solo "sei personaggi si spiegano fra di loro il loro lavoro di tutti i giorni a favore di un lettore invisibile" o "una pesante e goffa didascalia introduttiva", i metodi sono tanti (e lo sai benissimo) in base a contesto e al tipo (e quantità) di informazioni che devi dare.

 

Ma per non fare discorsi teorici, ecco un esempio pratico Altri autori bonelliani hanno dovuto spiegare il Pony Express nelle loro storie. Ecco come ha fatto D'Antonio nella Storia del West, l'albo è  "la lunga cavalcata":

 

SdW21-01.jpg
SdW21-02.jpg
SdW21-03.jpg
SdW21-04.jpg

 

Vorrei sottolineare il RANGE DI TECNICHE utilizzato qui da D'Antonio: inizia con note storiche, dando informazioni da "narratore onnisciente" (e sì, CI METTE LA MAPPA! :P ), poi passa ad un intervista dove Lincoln PARLA AL LETTORE (del quotidiano, nella fiction, ma in realtà al lettore del fumetto) poi passa al dialogo esplicativo in una situazione dove ha senso in fiction (uno dei due sta raccontando all'altro cose che l'altro NON SA e che DEVE SAPERE PER COMPIERE LA SUA MISSIONE), e subito dopo fa vedere una scena "storica" utilizzando abilmente una didascalia (quarta vignetta della quarta pagina) dove un autore "moderno" avrebbe utilizzato dodici pagine per far vedere tutta la scena delle campane partendo dalla prima...

 

Vorrei che questo post non fosse equivocato: non sto dicendo che Boselli deve scrivere come d'Antonio o che D'Antonio è più bravo, sto facendo vedere come D'Antonio, dovendo mettere in un fumetto come Storia del West UN SACCO di informazioni storiche, utilizza per tutta la serie un VASTISSIMO range di tecniche per dare queste informazioni (in quattro pagine qui se ne vedono SEI contando separatamente le didascalie e la folla che grida informazioni, e la mappa come tecnica a sé stante)

 

L'obiezione tipica a questo punto sarebbe che La Storia del West ha scopi didattici (anche se ottenuti con storie appassionanti) e Tex Willer no: ma siamo sicuri che sia ancora vero? O che sia mai stato vero? Se guardiamo al numero di informazioni storiche inserito da Boselli in certi numeri, siamo a livello della Storia del West e oltre.

 

Solo che Boselli (SECONDO ME, ovvio che non è una cosa matematica, alla fine è sempre un giudizio estetico del lettore, se si diverte, se si annoia, se trova la lettura facile o difficile, etc.) abusa troppo di un solo metodo, il "dialogo descrittivo", quando invece altri metodi (sempre SECONDO ME, ovvio) sarebbero meno "pesanti" da leggere e più efficaci. (L'avevo già notato nei Dampyr che avevo letto, altra serie dove vengono date informazioni al lettore, nei dialoghi dove Dampyr per presentarsi "al lettore" rivelava ogni volta ai suoi avversari nome, cognome, poteri, debolezze e numero fiscale...  :P )

 

Si può fare? Certo! Mica è una tecnica "proibita". Anche D'Antonio la usa come tecnica, insieme alle altre cinque, nelle pagine di esempio che ho postato. Ma è una tecnica DIFFICILE quando devi dare UN SACCO di informazioni, riuscire a inserire nella fiction dei momenti in cui ABBIA SENSO che i personaggi si raccontino la storia e la geografia dei luoghi non è sempre immediato. E ho l'impressione che Boselli sempre più spesso non se ne curi, dando per scontato che il lettore di un fumetto accetti sempre la cosa in maniera convenzionale "perchè è un fumetto", con il risultato che i suoi dialoghi stanno diventando sempre più pesanti e innaturali.

 

Ecco, tornando a rispondere a lui: Mauro, questa è l'opinione di un lettore, fanne quello che ti pare, fregatene, ritieni pure che sono un analfabeta con il livello d'attenzione bruciato dagli spot televisivi, ma per favore non pensare che ti accusi in malafede "perchè sono un detrattore". Sono detrattori TUTTI quelli che OVUNQUE si stanno lamentando DA MESI che i tuoi testi stanno diventando sempre più pesanti? (Poi, non ho idea di quanti siano, magari una minoranza trascurabile, ma io commenti simili li leggo - o me li dicono di persona - da davvero un sacco di gente)

 

Personalmente, l'effetto di questa "predilezione" di Boselli per i dialoghi esplicativi varia. Prima di tutto perchè anche lui non lo usa ovviamente sempre alla stessa maniera, ci sono scene in cui funziona,. altre meno. Poi dipende (1) da quanto ne so di un argomento e (2) quanto mi interessa. Da queste dipende il livello di "sopportazione" che sono disposto a sopportare per avere quelle informazioni. Quando ho sentito davvero una maria di gente lamentarsi per le informazioni inserite in storie come quella della giovinezza di Cochise, l'ho difeso perchè a me interessava davvero molto l'argomento e trovavo tutto interessante. Ma anche perchè in quel caso il dialogo era SENSATO dal punto di vista della coerenza dei personaggi: Cochise stava raccontando a Tex cose che Tex non sapeva.

 

Anche i Pony Express mi interessano, ma in questo caso è andava a svantaggio: visto che mi interessavano, ero già informato, erano tutte nozioni che non mi servivano, e addirittura mi rendo conto che quello che sapevo già era CONTROPRODUCENTE: per esempio ho riconosciuto il dialogo che mi "informava" del capolinea esatto del servizio Pony Express (una città del Missouri, normale che se ne parli nel Nevada...  :P ) e mi ha dato fastidio, se avessi pensato che parlava di un posto qualunque a poche miglia da lì mi avrebbe dato meno fastidio perchè sarebbe parso meno "esplicativo e innaturale"

 

Questo ASSOCIATO alla mancanza di informazioni importanti che INVECE MI SERVIVANO, come la posizione spaziale dei vari gruppi, affidata solo a nomi di luoghi che non riuscivo ad associare a nulla.

 

Da qui nasce l'irritazione: non SOLO dalla presenza di dialoghi esplicativi così innaturali, ma dal contrasto fra, da una parte, dialoghi che mi spiegano il servizio del pony express fino a dire in Nevada il nome del capolinea nel Missouri (tutte info che già sapevo), dall'altra NON C'È UNO STRACCIO DI MAPPA per far capire dove sono tutti i luoghi citati nei dialoghi sulla posizione degli indiani, di Carson e delle varie stazioni. Non è solo "troppi dialoghi esplicativi", è il CONTRASTO fra troppe informazioni che non mi servono e la mancanza di informazioni che mi servono.

 

 

 

Condivisibile. La tecnica "i personaggi si raccontano tra di loro cose che già sanno a beneficio del lettore" è una delle varie possibili per dare il via al racconto - forse la più semplice, ma anche la più a rischio di risultare artificiosa -, ma ce ne sono altre... 

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Intervengo brevemente per dare anche la mia opinione in quanto sollecitato dalla tematica, soltanto tangenzialmente connessa a questa nuova storia del Tex Willer che si apre stimolando la curiosità del lettore, certamente un pregio delle vicende della testata.

 

Confermo che negli ultimi due anni i dialoghi nelle storie di scritte da @borden siano talvolta eccessivamente esplicativi, quasi a voler giustificare a priori eventuali critiche sulle dinamiche presentate. Non è però questo il caso, dove nella migliore tradizione affabulatoria, quando si vuol fare anche divulgazione storica, si utilizza una tecnica come questa di dialoghi incrociati.

 

Nulla di strano pertanto, nulla di noioso e neppure di particolarmente artefatto.

 

Anche la questione didascalie (anch'io sono favorevole alla reintegrazione, quando realmente servono a spiegare velocemente il contesto del racconto) in questo specifico caso sarebbe totalmente fuori luogo, a differenza di quanto palesemente necessario per quelle tavole de La Storia del West.

 

Se proprio voglio trovare un difetto in quella tavola mostrata, da me letta in prima battuta su cartaceo senza trovare nulla oggetto di critica, potrebbe essere soltanto la frase: "I pony express non si fermano mai, neppure per andare in bagno". Avrei sostituito con "neppure per i loro impellenti bisogni" di norma soddisfatti all'aperto, oppure più esplicitamente citando la "latrina".

 

Ma questo è il frutto teratogeno della tecnica necrofila di sezionamento degli albi in singole tavole e ciascuna di esse in vignette singole, a loro volta analizzate dialogo per dialogo. Questione di cosiddetta "lana caprina" !!

 

Le storie però non sono concepite per il macabro smembramento, ma come piacere ludico e talvolta culturale da leggere per intero, preferibilmente su supporto cartaceo, valutando alla fine soltanto l'appagamento complessivo.

 

Buone Feste

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Dimenticavo...

 

3 hours ago, borden said:
On 12/23/2024 at 3:07 AM, Diablero said:

 

 

"Cioè, Jack, come si sta bene a William Station stamattina. Come è fresca l'aria del Nevada, lo stato in cui siamo, in questo giorno di maggio 1860. Vedo che sta arrivando il Pony Express, è stata una buona idea diventare una stazione del servizio pony express"...  :lol2:

 

 

 

Ovviamente mi riferivo a questa, che un lettore distratto può prendere  per buona.

 

Cioè, non hai preteso che venissi ammonito dalla moderazione per QUELLO CHE HO SCRITTO...  ma per QUELLO CHE UN LETTORE DISTRATTO POTEVA FRAINTENDERE?  :blink:

 

Ma che senso ha?

 

Adesso posso accusarti di mettere parolacce su Tex perchè scrivi "mazzo di carte" e "un lettore distratto potrebbe capire male la prima lettera?"  :rolleyes:

 

Non è che in questo caso... il "lettore distratto" che ha totalmente frainteso quello che leggeva eri tu? :P

 

 

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Saltati a piè pari i post autocelebrativi su quanto si è bravi e belli, dico due cose: 

1-Mi passa la voglia di leggere il topic e di commentare (purtroppo) un bellissimo primo albo.

2-Che palle.

Edited by Marcello R.
  • Confused (0) 1
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

 

 

 

 

Personalmente, l'effetto di questa "predilezione" di Boselli per i dialoghi esplicativi varia. Prima di tutto perchè anche lui non lo usa ovviamente sempre alla stessa maniera, ci sono scene in cui funziona,. altre meno. Poi dipende (1) da quanto ne so di un argomento e (2) quanto mi interessa. Da queste dipende il livello di "sopportazione" che sono disposto a sopportare per avere quelle informazioni. Quando ho sentito davvero una maria di gente lamentarsi per le informazioni inserite in storie come quella della giovinezza di Cochise, l'ho difeso perchè a me interessava davvero molto l'argomento e trovavo tutto interessante. Ma anche perchè in quel caso il dialogo era SENSATO dal punto di vista della coerenza dei personaggi: Cochise stava raccontando a Tex cose che Tex non sapeva.

 

Anche i Pony Express mi interessano, ma in questo caso è andava a svantaggio: visto che mi interessavano, ero già informato, erano tutte nozioni che non mi servivano, e addirittura mi rendo conto che quello che sapevo già era CONTROPRODUCENTE: per esempio ho riconosciuto il dialogo che mi "informava" del capolinea esatto del servizio Pony Express (una città del Missouri, normale che se ne parli nel Nevada...  :P ) e mi ha dato fastidio, se avessi pensato che parlava di un posto qualunque a poche miglia da lì mi avrebbe dato meno fastidio perchè sarebbe parso meno "esplicativo e innaturale"

 

 

 

 

A parte l'assurdo accostamento tra due storie completamente diverse che abbisognano di tecniche diverse...

 

Fammi capire.

 

 

La tecnica usata ti andava bene su Cochise perché non conoscevi l'argomento...

Ma non ti va bene sui Pony Express perché in questo caso l'argomento già lo sai?

 

Ma ti rendi conto di quel che dici?

 

Cioè dovrei scrivere PER TE... e non per tutti?:D:laugh::laughing:

Sei completamente egoriferito (non che sia una sorpresa per nessuno)

 

Va là...Buon Natale! E piantiamola, perchè di nuovo il topic così sta ammorbando parecchi.

 

Solo che dici cose sempre più enormi, come si fa a non replicare. Sei peggio dei pistacchi o dei TUC, dai assuefazione!

 

 

 

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