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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N.39] Per l'onore del Texas


MacParland
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Io li ho notati, e non li ho ritenuti inutili, in particolare quelli di Carson. La situazione è gravissima, Carson non può mettere la testa fuori dall'acqua a cuor leggero. Si muove in apnea, ma ha avuto la prontezza di scorgere un punto nascosto. Lì potrà salvarsi, altrimenti ci sono buone probabilità che sia spacciato.

 

Pensa, Kit, pensa. Come puoi trarti d'impaccio da una situazione così pericolosa? Io ho trovato naturale che Kit si facesse quei ragionamenti, e che li esternasse a beneficio del lettore.

Modificato da Leo
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<span style="color:red">16 minuti fa</span>, Leo dice:

Io li ho notati, e non li ho ritenuti inutili, in particolare quelli di Carson. La situazione è gravissima, Carson non può mettere la testa fuori dall'acqua a cuor leggero. Si muove in apnea, ma ha avuto la prontezza di scorgere un punto nascosto. Lì potrà salvarsi, altrimenti ci sono buone probabilità che sia spacciato.

 

Pensa, Kit  pensa. Come puoi trarti d'impaccio da una situazione così pericolosa? Io ho trovato naturale che Kit si facesse quei ragionamenti, e che li esternasse a beneficio del lettore.

Io non ho criticato il fatto che pensasse, ma la prolissità e l'improbabilita degli stessi: "per fortuna c'è un po' di sabbia sul fondo.... nell'agonia della morte il mio povero animale ha intorbidito l'acqua! Ma questa era vicina". Non ti sembra un pensiero ridondante?  Anche perché dai disegni si direbbe che nuovi in un buon metro d'acqua, invece,  a giudicare dal cavallo, si è no mezzo metro, quindi in mezzo metro, sabbia o non sabbia, sei visibilissimo dalla sponda del fiume altro che ringraziare il cavallo, devi solo sperare in qualche santo che non ti becchino. E riguardo all'insenatura bastava dire che sperava di non essere visto,  non che, guarda un po', l'aveva adocchiata poco prima.  I pensieri è giusto che li abbia, solo meno prolissi e meno improbabili. Poi, oh!,  Boselli può far pensare i suoi personaggi come meglio crede, rimane sempre e soltanto il mio personalissimo punto di vista. 

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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, Bob Rock dice:

nell'agonia della morte il mio povero animale ha intorbidito l'acqua! Ma questa era vicina". Non ti sembra un pensiero ridondante?

 

Beh, diciamo che il fatto che il cavallo avesse introbidito l acqua è un particolare importante per rendere la scena più verosimile. E il fatto che Kit ci pensi mi pare naturale.

 

<span style="color:red">12 minuti fa</span>, Bob Rock dice:

Poi, oh!,  Boselli può far pensare i suoi personaggi come meglio crede, rimane sempre e soltanto il mio personalissimo punto di vista. 

 

Come di tutti, caro compaesano ;) non sto dicendo di avete ragione, lo stesso Boselli ha ammesso di essere stato forse ridondante. A me però non è sembrato, tutto qui :)

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32 minuti fa, Leo dice:

Beh, diciamo che il fatto che il cavallo avesse introbidito l acqua è un particolare importante per rendere la scena più verosimile. E il fatto che Kit ci pensi mi pare naturale

Io avrei visto più naturale  che avesse pensato questo: "San Gesualdo (è il santo protettore dei rangers fino allo scioglimento del corpo nel 1865, dal 1870 è Sant'Ippolito di Camastra) aiutami a sfangarla anche stavolta e giuro che ti accendo un cero tutte le domeniche alla chiesa dell'Annunziata Vergine Maria di Albuquerque" chiaro e conciso, non ti pare "paesano"? Mi ero dimenticato come fosse piacevole discorrere con te, poeticamente,  riusciresti a vendere i ghiaccioli Alaska ai pinguini, agli eschimesi no, sarebbe troppo facile:D

Modificato da Bob Rock
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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Bob Rock dice:

poeticamente,  riusciresti a vendere i ghiaccioli Alaska ai pinguini, agli eschimesi no, sarebbe troppo facile:D

 

Non ho capito se è una frecciatina o un'adulazione :D :D

 

 A parte gli scherzi, un caro saluto Bob

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2 ore fa, Bob Rock dice:

Avevo premesso che sono stato influenzato dalla prefazione

Consiglio valido in generale: le introduzioni vanno lette SEMPRE DOPO la storia, perchè se non sono PREfazioni ma spiegazioni ti spoilerano la storia o comunque ti condizionano la prima lettura. Nel dubbio, io posticipo.

Modificato da PapeSatan
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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

Consiglio valido in generale: le introduzioni vanno lette SEMPRE DOPO la storia, perchè se non sono PREfazioni ma spiegazioni ti spoilerano la storia o comunque ti condizionano la prima lettura. Nel dubbio, io posticipo.

E come fai quando rileggi un albo per la seconda volta?

Ti fai sparaflashare dai MIB?:lol2:

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Bob Rock dice:

Io non ho criticato il fatto che pensasse, ma la prolissità e l'improbabilita degli stessi: "per fortuna c'è un po' di sabbia sul fondo.... nell'agonia della morte il mio povero animale ha intorbidito l'acqua! Ma questa era vicina". Non ti sembra un pensiero ridondante?  Anche perché dai disegni si direbbe che nuovi in un buon metro d'acqua, invece,  a giudicare dal cavallo, si è no mezzo metro, quindi in mezzo metro, sabbia o non sabbia, sei visibilissimo dalla sponda del fiume altro che ringraziare il cavallo, devi solo sperare in qualche santo che non ti becchino. E riguardo all'insenatura bastava dire che sperava di non essere visto,  non che, guarda un po', l'aveva adocchiata poco prima.  I pensieri è giusto che li abbia, solo meno prolissi e meno improbabili. Poi, oh!,  Boselli può far pensare i suoi personaggi come meglio crede, rimane sempre e soltanto il mio personalissimo punto di vista. 

Proprio perché a te e sicuramente ad altri sembra improbabile, è stato necessario spiegarlo. Questo stesso tuo intervento lo ha dimostrato! :lol:

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In generale anch'io a volte critico certi dialoghi di borden (i difetti principali sono da sempre una certa enfasi poco adatta al discorso parlato, e più di recente un eccessivo spiegazionismo), ma per me quelli fatti da Bob Rock non sono buoni esempi.

 

1) Sono pensieri. In generale (almeno per me, e vedo che è una cosa abbastanza comune sia nei fumetti che nei romanzi), il "pensiero" può essere più complesso ed elaborato rispetto al dialogo che deve essere più secco e conciso, più botta-e-risposta (mentre il pensiero è sempre un monologo).

 

2) Sono situazioni che oggettivamente sono più difficili da descrivere solo con le immagini. Dalle immagini non capisci se l'acqua è torbida, se Carson è visibile, etc.  e anche il fatto che non gli sparano subito appena esce dall'acqua va spiegato e se non lo descrive a parole ti tocca fare la mappa con la posizione di tutti, che va bene per le battaglie campali ma qui sarebbe stata un po' ridicola... (non parliamo poi dello spiegare che la discesa è stata tanto difficile che non si può risalire da lì... senza quell'informazione, tutto il piano di Tex non ha senso, i prigionieri potevano semplicemente risalire le corde...)

 

È vero che anche qui il discorso poteva essere più conciso. Pagina 91 vignetta 5, "Per fortuna l'acqua è torbida", non è che per noi lettori cambi molto il fatto che l'abbia resa torbida il cavallo (che comunque in un fiume con l'acqua che scorre quanto può durare ed essere estesa l'area oscurata?) o che sia proprio il fiume (cosa che giustificherebbe meglio Carson che non si vede andare verso riva a metri e metri dal cavallo). Ma appunto perchè qui SERVE, non mi dà alcun fastidio il fatto che sia stato eccessivamente spiegazionistico. (oltretutto, nella pagina successiva deve spiegare tutta la faccenda delle pistole e quindi anche restringere un po' un singolo baloon non è tutto questo gran miglioramento)

 

Personalmente, i punti dove avverto questi difetti del "parlato" sono le situazioni magari più tranquille, tipo a tavola, dove discorsi troppo enfatici suonano più innaturali, o le volte in cui davvero la cosa da spiegare è così evidente dai disegni che davvero non serviva spiegarla (ma non ho trovato esempi eclatanti di questo problema in questa storia specifica, sarà che il numero di cose che serviva davvero spiegare ha "saziato" la fame di Boselli o che già era fatica far stare nei baloon le spiegazioni utili, che qui questo difetto non l'ho visto. L'enfasi un po' si invece)

 

In generale, il fumetto quando lo leggi richiede "collaborazione" fra autori e lettori. Gli autori non possono spiegarti TUTTO, comunque devono fare una sintesi delle cose necessarie per la storia, ma quelle devono dirtele. A me dà un po' fastidio quando nei dialoghi ci vengono date un sacco di informazioni inutili, o che addirittura già sappiamo dai disegni o da altre parti di testo. Ma allo stesso tempo, se l'autore deve darci informazioni utili per capire la storia, e per farlo è costretto a gonfiare un po' troppo i dialoghi, ci passo sopra: se serve, serve.

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Esatto, se serve serve. I pensieri sostituiscono le didascalie. In un fllm avresti fatto vedere l'acqua torbida. E mi fa piacere che non hai trovato ridondanze tra testo e immagini, difetto che detesto e che quindi non credo di avere, sinceramente. Se i dialoghi sono lunghi è perchè ho molte informazioni da dare e che per me sono tutte necessarie.

 

in quanto alla non recitabilità di certi dialoghi, forse hai ragione. Nelle mie prime storie, se badi, sono più recitabili perchè tenevo che lo fossero, Ma poi ho realizzato: nei fumetti i dialoghi sono da fumetto, non da teatro. Non da film. Il contento semantico dev'essere maggiore. Quindi, al diavolo!  Lo sforzo di renderli recitabili non era solo inutile, era controproducente. E comunque, avendo realizzato i fumetti in Tv, ti posso assicurare che i dialoghi di Nolitta e di GL non erano per nulla recitabili e andavano molto adattati. Quelli del perfezionista Berardi, invece, erano perfetti da recitare quasi così com'erano sulla pagina!

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Lettura in corso. A pag. 100 ho sorriso nel vedere l'ufficio dello sceriffo, identico a quello di "un dollaro d'onore", perfino nei manifesti affissi nella bacheca. Anche la posa e l'abbigliamento del vice ricordano il personaggio di Wayne. Peccato che l'insegna reciti "Presidio County", come quella del film, mentre la scena del texone si svolge da tutt'altra parte. Non è una critica scassamaroni, semplicemente quando noto queste curiosità mi fa piacere condividerle 😄

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Buonasera a tutti.

Sarò lapidario, anche perché comprendo che ci si stanchi a leggere troppe cose.

 

Soggetto e sceneggiatura: sono di Mauro Boselli? Non ho bisogno neppure di leggerlo, mi basta annusarlo. Avete mai visto un grande regista cinematografico che peggiora con il tempo? La risposta non può che essere una: no. In ogni ultima opera si fa tesoro di intuizioni, esperienze e parallelismi, maturazione artistica. Questo vale per i grandi autori; e qui, mi pare, siamo in questo ambito.

In più, l'ambientazione svela scenari per i quali non si può essere indifferenti, se si è veri seguaci dell'epopea di Tex.

 

Disegni: Dotti è un animale da western; uno che studia armamenti e divise con una meticolosità e passione da primato. A un livello di approfondimento non paragonabile con quanto svolgono altri illustratori western oggi. E, credo che i risultati siano lì, in bella mostra. Uno dei maestri che più sono cresciuti negli ultimi dieci anni.

 

Un saluto,

Carlo.

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Il 30/6/2023 at 22:37, mangiatortillas dice:

Lettura in corso. A pag. 100 ho sorriso nel vedere l'ufficio dello sceriffo, identico a quello di "un dollaro d'onore", perfino nei manifesti affissi nella bacheca. Anche la posa e l'abbigliamento del vice ricordano il personaggio di Wayne. Peccato che l'insegna reciti "Presidio County", come quella del film, mentre la scena del texone si svolge da tutt'altra parte. Non è una critica scassamaroni, semplicemente quando noto queste curiosità mi fa piacere condividerle 😄

Peste! Complimenti, pard! Che occhio! Avrò  visto un centinaio di volte "Un dollaro d'onore" ma l'omaggio di pag.100 mi  era proprio sfuggito ..

Un punto in più per il grande Dotti!

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  • 2 settimane dopo...

Qualcosa non mi tornava... Oggi finalmente sono andato a verificare.

Nel texone "per l'onore del Texas", pagina 172, Kit Carson giovane incrocia Tex e Dick, e si presentano...
Nel classico Bonelliano "Tra due bandiere", a pagina 35, prima vignetta in alto, Carson dice "e così siete stati alla guerra insieme, voi due"... Carson incontra Dick durante la guerra, ma quando si reincontrano non lo riconosce più? Prime avvisaglie di demenza senile?
Una piccola buccia di banana, compensata però da un inizio di risposta ad una domanda che feci a Boselli qualche mese fa... (alla quale rispose con una frase tipo "aspetta e vedrai") mi sembra di capire quindi che cronologicamente le cose continuano ad incastrarsi ed abbiamo Tex che entra nei rangers, avventura con mefisto la spia e suo arresto, Tex lascia i rangers e si mette ad allevare manzi, guerra di secessione...

On 6/26/2023 at 12:10 AM, Diablero said:

La nascita di kit, quella sì sarà un casino da mettere in continuity, se mettono lilith dopo la guerra Kit non può avere l'età che gli danno oggi, se la mettono prima incasina tutta la continuity...   per me la serie Tex Willer non arriverà mai a quel punto, troppi casini, e se dura ad un certo punto "fermeranno il tempo" come nella serie regolare...

Mah... se nasce subito dopo la guerra, tipo 66-67, i suoi eterni 20 anni li avrebbe nell'86-87, ci potrebbe anche stare. Invece nella cronologia texiana abbiamo un buco enorme che va dalla morte di Lilith a Kit 12enne/14enne, con in mezzo un Kit di 4-5 anni mostrato da Bonelli rapito in canada, o la recente storia del ritorno di Lupe che fa riferimento ad un Kit bambino lasciato al villaggio da un Tex "disperato" e sempre in giro, passando per la storia che racconta quando diventa agente della riserva... Una decina-dozzina di anni dove si può davvero raccontare di tutto.

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Tra l altro anche in questa storia si é visro Tex che spara a un soldato sudista per intimorirlo,senza colpirlo...come mai non ho visto le critiche degli integralisti? 😋

Scherzo,eh

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1 hour ago, Grande Tex said:

Tra l altro anche in questa storia si é visro Tex che spara a un soldato sudista per intimorirlo,senza colpirlo...come mai non ho visto le critiche degli integralisti? 😋

Scherzo,eh

Questa cosa del chiamare chi si ricorda e capisce le vecchie storie "integralisti" inizia a starmi sui cosiddetti. Penso che per instaurare finalmente un clima di franchezza e parità inizierò a chiamare chi lo fa "bambaccione bimbominkia".

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<span style="color:red">14 ore fa</span>, Grande Tex dice:

Tra l altro anche in questa storia si é visro Tex che spara a un soldato sudista per intimorirlo,senza colpirlo...come mai non ho visto le critiche degli integralisti? 😋

 

Perché non lo ha colpito ed è stato intenzionale.

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<span style="color:red">22 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Perché non lo ha colpito ed è stato intenzionale.

lo so

é questo il punto siccome c era chi si lamentava anche del fatto che Tex sparasse in generale contro i sudisti amche senza colpirli

Il 18/7/2023 at 01:21, Diablero dice:

Questa cosa del chiamare chi si ricorda e capisce le vecchie storie "integralisti" inizia a starmi sui cosiddetti. Penso che per instaurare finalmente un clima di franchezza e parità inizierò a chiamare chi lo fa "bambaccione bimbominkia".

é un MODO DI DIRE

in modo leggero,dai

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L'attesa è stata il punto cardine di questo notevole texone.

 

Già le firme (e l'innata qualità) dei due autori all'opera, contribuivano a stuzzicare la curiosità dei lettori.

Attesa resa ancora più viva grazie all'anteprima della copertina di Dotti, molto bella ed efficace: ulteriore conferma del valore dell'artista nei panni di copertinista, già mostrato in crescendo sulla serie Tex Willer.

 

Per il sottoscritto la pazienza è stata ancor maggiore, visto che ho dovuto attendere quasi una settimana per trovare l'albo in edicola e un'altra per poter trovare lo spiraglio giusto di tempo per potermelo leggere e goderlo adeguatamente.

Come se non bastasse, il lungo black out del forum, occorso nei giorni scorsi, mi ha costretto a un'attesa aggiuntiva, per poterlo commentare in questo topic. 

 

Dopo una simile premessa, la domanda che sorge spontanea è la seguente: tutta questa attesa è stata ripagata?

Assolutamente sì, e dopo la lettura di questo valevole volume è cresciuto pure il rimpianto per aver mancato di un soffio (un solo giorno!) l'incontro a Etnacomics con Dotti, autore che albo dopo albo è entrato nella lista dei disegnatori da me stimati, e non aver potuto inoltre incontrare nemmeno Borden, che purtroppo ha dovuto declinare l'invito alla fiera.

 

Prendendo spunto da un fatto storico avvenuto in Texas durante la guerra civile, Mauro è riuscito a tirar fuori una storia molto bella e coinvolgente, facendo leva su una sceneggiatura ben calibrata e una trama complessa ma tutto sommato scorrevole e con un'ottima opera di rifinitura, che ha permesso all'autore di annodare tutti i fili dell'intricata matassa con i giusti tempi narrativi e con sequenze molto ben scritte e dal sapore aulico.

 

Anche stavolta Tex narrerà al figlio (e a noi lettori) un episodio della sua gioventù, ma stavolta il racconto sarà a due voci, visto che anche Carson parteciperà alla stesura verbale dei ricordi, creando un'originale e ben riuscita trovata di sceneggiatura.

 

Il bell'episodio che riguarda la rocambolesca azione dei nostri per salvare un gruppo di immigrati tedeschi texani fedeli all'unione, si fa apprezzare per ritmo, azione e la consueta ricchezza di comprimari e comparse. Mauro come sua attitudine pone sulla scacchiera ottimi personaggi e mischia con molta bravura fantasia e storia propriamente detta, e lo fa così bene che una sola lettura non permette di godere appieno il valore del complesso intreccio. Una seconda lettura è doverosa e, personalmente mi ha impressionato come, quasi per incanto, tutte le tessere del puzzle sono andate al suo posto ed eventuali punti meno chiari si sono appianati mostrando il valore di una grande opera.

 

Si è parlato molto del record raggiunto da Mauro con il presente albo, ma visto la freschezza e l'ottima fattura del texone, sorprende che un autore riesca ancora a mantenere così alta la sua qualità dopo il numero enorme di 50.000 tavole in carriera. Oltre al talento indiscutibile, è la passione per il fumetto (e Tex in particolare) il carburante che spinge il nostro inossidabile Borden a tenere così alto il suo livello, appunto per questo, come scrivevo di recente in un altro topic, sarà davvero proibitivo per la Bonelli un domani (il più lontano possibile!) sostituire un artista di questo calibro.

 

Tornando alla storia, la presenza di personaggi come Damned Dick e Kate Warne rende ancora più stuzzicante l'appetitosa pietanza e oscura alcuni dialoghi un po' verbosi in alcune sequenze (già individuati ed esposti da alcuni forumisti prima di me), davvero piccole inezie in un complesso molto corposo e funzionale di un texone bello, che meritava alla grande le attese.

 

I disegni di Dotti sono perfetti per la storia: secchi, espressivi, ben bilanciati e molto validi in termini di narrativa di immagini. Oltre a una costante e possente miglioria stilistica dell'artista e ben palese l'assoluta affinità con lo sceneggiatore e non è un caso che ogni collaborazione fra i due, porti a risultati memorabili.

A tratti mi viene da pensare che con Dotti, Mauro abbia trovato il degno sostituto del compianto Marcello per creare il magico tandem, alla base di ottime storie e piccoli capolavori della saga.

 

Piccole curiosità che mi è parso di notare: Damned Dick in alcune espressioni mi ricorda proprio Dotti: che abbia preso spunto da se stesso per la caratterizzazione del pard creato decenni fa da Gianluigi Bonelli?

L'abitudine di Tex e l'amico Konrad di "salutarsi" a suon di sganassoni mi ha lievemente ricordato la medesima originalità usata da Zagor e il trapper Rojas a ogni loro incontro. Un caso? :D

 

L'attesa è stata lunga per molti aspetti, ma se l'esito è sempre così, ben venga. Un texone da ricordare a lungo. Il mio voto finale è 9     

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<span style="color:red">21 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

L'abitudine di Tex e l'amico Konrad di "salutarsi" a suon di sganassoni mi ha lievemente ricordato la medesima originalità usata da Zagor e il trapper Rojas a ogni loro incontro. Un caso? :D

 

 

Anche a me ha ricordato la stessa cosa.:D

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Che dire ogni volta è un piacere leggerti. :ok:

Grazie Loriano :)

 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Anche a me ha ricordato la stessa cosa.:D

In effetti le similitudini ci sono.

Un tocco di sana leggerezza che ben sta in mezzo a una trama così tesa e drammatica.

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