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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N. 33] Laramie County


Sam Stone
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  • Rangers

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Una faida infiamma i pascoli di Laramie County!

 

Maxi Tex n. 33

Periodicità: semestrale

 

Soggetto e Sceneggiatura : Pasquale Ruju

Disegni: Roberto Diso

Copertina: Claudio Villa

 

Una triplice minaccia per Tex e Carson che finiscono in Wyoming per dare la caccia alla spietata banda di Corrigan e a Laramie County si trovano nel bel mezzo dello scontro tra gli allevatori del vecchio Templeton e i contadini dei Foster... Come se non bastasse i banditi si alleano ai predoni di Red Bear... Ma anche i due pard possono contare sull'aiuto di Kit Willer e Tiger Jack!

 

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Purtroppo ho letto questo Maxi. Disegni lo sapevo...e non capisco perchè alla Bonelli si ostinino a far disegnare Tex a Diso. leggendo i vari commenti sulle storie disegnate da lui, mi pare che la stragrande maggioranza non gradisca Diso su Tex...grande disegnatore, ma non su Tex. 

Sulla storia che dire? Un "polpettone" con tante situazioni per allungare il brodo salvo poi arrivare ad un finale affrettato. Io credo che forse solo GLB sapeva rendere divertenti e piacevoli da leggere anche le storie banali....e così tante storie, magari con lo stesso canovaccio, sembravano tutte diverse fra loro. Perchè il suo Tex era Tex ed era lui l'eroe che "stupiva" ed i dialoghi erano speciali. Qui abbiamo Kit Willer che fa il gambler...che bisogno c'è di farne un "clone" di Tex? Confesso che non mi piace Kit Willer e potrei essere "condizionato" da questo nei miei giudizi...ma il Tex che come lui non cera nessuno mi manca. SE Tiger dice a Kit "assomigli sempre di più ad Aquila della notte" e lui risponde "non avrò mai la testa dura come la sua" mi cascano le braccia...la risposta era "nessuno sarà mai come mio padre"...e qui sta il diverso modo di vedere tra me e certe storie che leggo oggi.

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<span style="color:red">29 minuti fa</span>, Carson dice:

Qui abbiamo Kit Willer che fa il gambler...che bisogno c'è di farne un "clone"

 

Mai sentito dire: talis pater talis filius? Kit ha imparato dal padre. Che c'è di strano?

 

<span style="color:red">32 minuti fa</span>, Carson dice:

Confesso che non mi piace Kit Willer e potrei essere "condizionato" da questo nei miei giudizi..

 

Appunto. Ti sei risposto da solo.

 

<span style="color:red">33 minuti fa</span>, Carson dice:

E Tiger dice a Kit "assomigli sempre di più ad Aquila della notte" e lui risponde "non avrò mai la testa dura come la sua" mi cascano le braccia...la risposta era "nessuno sarà mai come mio padre

 

A me sembra una risposta tipicamente da figlio.

 

<span style="color:red">34 minuti fa</span>, Carson dice:

qui sta il diverso modo di vedere tra me e certe storie che leggo oggi.

 

Di nuovo pregiudizio sfavorevole.

Io capisco il tuo punto di vista ma tu devi capire che solo GLB scriveva come GLB e la sua ultima storia è stata pubblicata 33 anni fa (non si può contare, per ovvi motivi, quella in uscita a novembre). Ogni sceneggiatore ha il suo stile, la sua visione delle cose. Quello che ti manca non lo potrai mai più avere, rassegnati.

Cerca di giudicare gli sceneggiatori attuali per quello che sono non per quello che tu vorresti che fossero.

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Sulle due serie principali mensili forse no, ma per queste testate extra ben vengano disegnatori con un tratto meno classico. Essendo extra le si può lasciare sullo scaffale a cuor leggero se il disegnatore o lo sceneggiatore non convincono, o viceversa prendere solo i numeri che coinvolgono artisti che si apprezzano. Io non seguo Maxi Tex, ma per quello di Alessandrini farò un'eccezione appena lo trovo.

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Una storia classica molto ben gestita, la classica lotta tra allevatori e coltivatori con in più 3 bande (razziatori, indiani ribelli e regolatori) ad incrociarsi, con il quartetto gestito bene.
Però questa volta Diso è veramente inguardabile. 
Capisco che per l' età ha fatto anche troppo, ma purtroppo i disegni tolgono punti all' albo.

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A me il Maxi è piaciuto. Una storia che si è lasciata leggere con molto piacere, dall'inizio alla fine. Quanto ai disegni, ho apprezzato Diso che, alla veneranda età di novant'anni, ha realizzato delle tavole di tutto rispetto.

 

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Il 22/10/2023 at 13:07, Carlo Monni dice:

A me sembra una risposta tipicamente da figlio.

 

 

Di nuovo pregiudizio sfavorevole.

Io capisco il tuo punto di vista ma tu devi capire che solo GLB scriveva come GLB e la sua ultima storia è stata pubblicata 33 anni fa (non si può contare, per ovvi motivi, quella in uscita a novembre). Ogni sceneggiatore ha il suo stile, la sua visione delle cose. Quello che ti manca non lo potrai mai più avere, rassegnati.

Cerca di giudicare gli sceneggiatori attuali per quello che sono non per quello che tu vorresti che fossero.

Quella di Kit è una risposta che non mi è piaciuta. Kit Willer che ho conosciuto io, aveva una grande ammirazione per il padre e "testa dura" non mi pare che equivalga a dire per esempio: "nessuno sarà mai in gamba come  padre" che è la risposta che avrei immaginato io...ma oramai Kit lo si mette quasi al pari di Tex...e Tex sta perdendo quel suo "alone" eroico e di inarrivabilità nell'uso delle armi, velocità ed altro...è quasi uno dei quattro oramai (certo il "capo" dei quattro).  Per di più, hanno dato qualche anno in più a Kit (personaggio che non ho mai amato, ma ora sta diventando spesso quasi un clone di Tex e mi piace ancora meno)...per te potrà andare bene così, io amavo un altro tipo di Tex e farlo diventare, sempre più spesso, un personaggio quasi "normale" non è più il Tex che amavo. Tex dovrebbe essere l'eroe e quindi sopra tutti...tallonato dal grande Kit Carson. Non è solo il modo di scrivere che è diverso da GLB (che va accettato) è proprio il personaggio che, sempre più spesso, non è più quel Tex...scusa i sempre più spesso" ripetuti, ma è per evitare fraintendimenti, non voglio generalizzare.

Modificato da Carson
tagli e modifiche al testo
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  • Collaboratori
<span style="color:red">23 ore fa</span>, Tex_Willer90 dice:

Probabilmente comprerò quasi esclusivamente per rispetto al maestro Diso, se poi la storia è pure interessante ben venga.

 

Io invece l'ho comprato questa mattina e per via di Diso l'ho riposto subito nella libreria. Non mi piacciono i buchi nella collezione, però sono dieci euro e la SBE non dovrebbe far troppo affidamento che questo andazzo duri in eterno, non mi piace buttar via soldi che ho guadagnato con il mio sudore e qualche volta il mal di stomaco. Disegni inguardabili.

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Una storiellina, ma che si fa leggere a tal punto che mi sono perfino dimenticato che ai disegni c'era Diso. Perchè, quindi, la storia è stata più importante dei disegni. Ripeto, una storiellina, ma raccontata bene facendomi entrare in empatia con tutti i personaggi positivi e in antipatia con quelli negativi. E, su tutto, aleggiava quel senso di ingiustuzia che stava per cadere sulla testa dei coloni, che invece Tex, comportandosi da Tex, ha spazzato via alla grande.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, ymalpas dice:

 

Io invece l'ho comprato questa mattina e per via di Diso l'ho riposto subito nella libreria. Non mi piacciono i buchi nella collezione, però sono dieci euro e la SBE non dovrebbe far troppo affidamento che questo andazzo duri in eterno, non mi piace buttar via soldi che ho guadagnato con il mio sudore e qualche volta il mal di stomaco. Disegni inguardabili.

Boh, a me il tuo sembra un ragionamento al limite della logica, qui Tex o Diso non c'entrano. Non riesci a fare a meno di comprare un prodotto e te la prendi con chi lo produce. Il tuo messaggio alla Bonelli è: "pubblicate solo cose che mi piacciono perché io le compro anche se non mi piacciono e quindi non dovete pormi nella situazione di quello che compra quello che non gli piace".

Senza offesa, ma penso che sarebbe più salutare per te non buttare via soldi così.

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34 minutes ago, frank_one said:
3 hours ago, ymalpas said:

 

Io invece l'ho comprato questa mattina e per via di Diso l'ho riposto subito nella libreria. Non mi piacciono i buchi nella collezione, però sono dieci euro e la SBE non dovrebbe far troppo affidamento che questo andazzo duri in eterno, non mi piace buttar via soldi che ho guadagnato con il mio sudore e qualche volta il mal di stomaco. Disegni inguardabili.

Boh, a me il tuo sembra un ragionamento al limite della logica, qui Tex o Diso non c'entrano. Non riesci a fare a meno di comprare un prodotto e te la prendi con chi lo produce. Il tuo messaggio alla Bonelli è: "pubblicate solo cose che mi piacciono perché io le compro anche se non mi piacciono e quindi non dovete pormi nella situazione di quello che compra quello che non gli piace".

Senza offesa, ma penso che sarebbe più salutare per te non buttare via soldi così.

 

Beh, non pretendo di sapere cosa pensa Ymalpas, ma essendo stato uno che "si comprava tutto", spiego come funziona (o almeno come funzionava per me)

 

Premessa: anche fra "chi prende tutto" ci sono gradi e gradazioni. Io "prendevo tutto" nel senso che prendevo tutte le storie di Tex inedite. Le ristampe e i gadget a volte li prendevo e a volte no, ma non li consideravo in quel "tutto". Conosco gente che davvero si prendeva "tutto" nel senso che collezionava anche le custodie delle cinture di Tex, i ciondoli, TUTTE le ristampe, e magari si sarà presa ogni edizione delle Limited. Finché non affami i figli per prenderti la quinta edizione della limited non ci vedo nulla di male. Non capisco perchè spendere migliaia di euro per un Rolex sarebbe un acquisto di gran gusto e invece qualche decina per un volume sarebbe una cosa da fissati (per me logica direbbe il contrario). Se fossi miliardario avrei preso anch'io davvero tutto (ma avrei anche un villone enorme dove mettere tutta quella roba e trenta domestici per spolverare...). Comunque questa premessa per ricordare che dire "compro tutto di Tex" può voler dire cose molto diverse, anche come spesa.

 

Fatta questa premessa, questi completisti ultimamente pare vengano schifati e derisi dalla Bonelli, e non mi sembra una mossa tanto intelligente. Hai gente che ti compra tutta la produzione a scatola chiusa e quando si lamentano della qualità gli rispondi "basta non comprare"? Se lo facesse il commesso di un negozio di calzini verrebbe probabilmente licenziato (un dipendente che dice ai clienti migliori che possono comprare i calzini da un altra parte? Come minimo gli detrarrei tutti i mancati guadagno dallo stipendio...), alla Bonelli sembra sia diventata la risposta standard. Boh, a volte ho l'impressione che non vedano l'ora di fallire... (poi vedo le speculazioni sulle limited e realizzo che non hanno nessuna voglia di fallire, semplicemente vogliono vendere roba che non legge nessuno così hanno meno problemi...)

 

Torniamo al mio caso: Tex per tutti gli anni 90 e 2000 mi costa praticamente 2 pizze all'anno e 10 cm all'anno di scaffali. Non mi manderà mai in rovina e ho spazio negli scaffali per altri 20 anni di storie. Perché non avrei dovuto comprare tutto? Solo che gran parte di quegli albi sono del tardo-nizzi e mi fanno incavolare a leggerli.

 

Con il senno di poi, quello era il VERO costo di quegli albi: non i pochi euro, ma il tempo perso a leggere certa roba. E infatti dopo un po' smetto di leggere le storie di Nizzi ma continuo a prenderle. Il tempo vale più di 2 pizze all'anno.

 

Poi la Bonelli continua man mano ad aumentare la produzione e i prezzi. E qui arrivano varie fasi:

1) continuo per un po' a prendere tutto, ma faccio sempre più fatica a giustificarlo a me stesso. Non solo le storie, anche i disegni spesso nei "collaterali" sono penosi. Le cifre annuali aumentano (attualmente solo con gli inediti siamo a circa 50 pizze all'anno, una alla settimana...), lo spazio in libreria me lo hanno occupato con tale velocità che non ne ho più. Qui scatta la fase della "lamentela": spendo e vorrei un prodotto decente.

2) inizio a lasciare in edicola il peggio. La prima volta è uno stacco netto, quasi un addio: dopo 50 anni (li compro tutti dal 1973) esce un Tex e non lo prendo. Anche se prendo gli altri, è il segno di una separazione, si un distacco. E all'inizio te la prendi con l'editore che pubblica dei Tex di livello tanto basso da farteli lasciare lì.

3) Scopri che lasciarli lì ti dà gusto. E man mano che la produzione aumenta per spremerti come un limone, tu ne compri sempre meno "così imparano". E comincio ad avere piacere se pubblicano schifezze nei collaterali perchè il gusto di lasciarli in edicola supera l'eventuale (??) gusto di leggerli.

Attualmente sono in questa fase. Sono contento se mi mettono Nizzi nel Maxi, così risparmio tempo e spazio e il gusto di NON comprarlo è fantastico. E cominci a cercare motivi e scuse per lasciarne sempre di più in edicola. Attualmente un maxi devo avere davvero buoni motivi per prenderlo altrimenti è "no" di default.

4) La prossima fase, immagino, sarà di smettere proprio del tutto.

 

Se Ymalpas si lamenta ma compra è ancora nella fesa 1. Per la casa editrice dovrebbe essere un pre-allarme.  Quando si passa alla fase due poi d una slavina, è un lettore a tempo che in pratica stai perdendo. Eppure sembra che ne siano contenti e insistano per mandarti via, si vede che si preferisce ricevere meno soldi pur di evitare le critiche... (o forse ne ricevono ancora troppi... mi ricordo com'era cambiato l'atteggiamento di Berardi e Milazzo con i lettori una volta che erano diventati editori in proprio e dovevano pagarci le bollette con le vendite senza più un page rate fisso...)

 

Su Diso... boh, non ho mai capito davvero il senso di metterlo su Tex. Non è contento lui, credo (cioè, è contento immagino di lavorare ed essere pagato, ma per me sarebbe più contento a disegnare Miister No. Infatti continua a disegnare Mister No sotto il cappello di Tex). I lettori sarebbero più contenti di vederlo su Mister No, magari su numeri speciali a prezzo speciale che non vadano in perdita. L'idea di metterlo su Tex "perchè Tex vende di più" e quindi può pagarlo ha un senso...  solo finché credi che non ti faccia perdere lettori. Ma se ti fa perdere lettori, alla fine non ti "costa" di più in prospettiva, a lungo termine?

 

(certo, bisogna considerare magari chi hai eventualmente a disegnare il maxi al suo posto... magari te ne faceva perdere di più!)

 

Io quindi non mi lamento del maxi. Perché non lo prendo. L'ho lasciato in edicola con gran gusto e ridendo. Ymalpas invece l'ha comprato e l'ha pagato. E utilizza il suo "diritto acquisito di acquirente pagante" di lamentarsi. Chi fra me e Ymalpas sta comunque rendendo soldi alla Bonelli?

 

Eppure, incredibilmente, sento spesso autori Bonelli che rispondo a quelli come Ymalpas praticamente "perchè non fai come Diablero invece di darci dei soldi?".

 

Boh, credo sia una prospettiva distorta dal page rate fisso. Quando le critiche fanno più dispiacere del calo delle vendite, forse fare qualche annetto ad auto-prodursi rimetterebbe le priorità in chiaro...

 

Quando un lettore smette di lamentarsi, oggi, di solito non è perchè è contento, è perchè non è più un tuo lettore.

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Io vedo solo uno a cui non piacciono i funghi che quando va in pizzeria ordina una pizza coi funghi, la paga ed una volta uscito lancia imprecazioni contro chi gli ha preparato la pizza coi funghi.

Chi vende pizze, scarpe, automobili o fumetti ha solo un modo per capire i gusti dei clienti: i soldi che gli entrano dalla vendita dei prodotti.

Se uno compra un fumetto di Diso, alla Bonelli arriva un segnale positivo nei confronti di Diso. Poco importa se poi viene sul forum a lamentarsene: l'ha comprato, ha dato il suo consenso. Conta solo quello.

 

Non volete Diso? Non compratelo. Il resto sono parole al vento.

 

Con questo non voglio mancare di rispetto a ymalpas o a te, Diablero. Critico solo un modo di pensare ed agire contraddittorio in cui è facile, ahimè, cascare.

Modificato da frank_one
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<span style="color:red">16 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Beh, non pretendo di sapere cosa pensa Ymalpas, ma essendo stato uno che "si comprava tutto", spiego come funziona (o almeno come funzionava per me)

 

Premessa: anche fra "chi prende tutto" ci sono gradi e gradazioni. Io "prendevo tutto" nel senso che prendevo tutte le storie di Tex inedite. Le ristampe e i gadget a volte li prendevo e a volte no, ma non li consideravo in quel "tutto". Conosco gente che davvero si prendeva "tutto" nel senso che collezionava anche le custodie delle cinture di Tex, i ciondoli, TUTTE le ristampe, e magari si sarà presa ogni edizione delle Limited. Finché non affami i figli per prenderti la quinta edizione della limited non ci vedo nulla di male. Non capisco perchè spendere migliaia di euro per un Rolex sarebbe un acquisto di gran gusto e invece qualche decina per un volume sarebbe una cosa da fissati (per me logica direbbe il contrario). Se fossi miliardario avrei preso anch'io davvero tutto (ma avrei anche un villone enorme dove mettere tutta quella roba e trenta domestici per spolverare...). Comunque questa premessa per ricordare che dire "compro tutto di Tex" può voler dire cose molto diverse, anche come spesa.

 

Fatta questa premessa, questi completisti ultimamente pare vengano schifati e derisi dalla Bonelli, e non mi sembra una mossa tanto intelligente. Hai gente che ti compra tutta la produzione a scatola chiusa e quando si lamentano della qualità gli rispondi "basta non comprare"? Se lo facesse il commesso di un negozio di calzini verrebbe probabilmente licenziato (un dipendente che dice ai clienti migliori che possono comprare i calzini da un altra parte? Come minimo gli detrarrei tutti i mancati guadagno dallo stipendio...), alla Bonelli sembra sia diventata la risposta standard. Boh, a volte ho l'impressione che non vedano l'ora di fallire... (poi vedo le speculazioni sulle limited e realizzo che non hanno nessuna voglia di fallire, semplicemente vogliono vendere roba che non legge nessuno così hanno meno problemi...)

 

Torniamo al mio caso: Tex per tutti gli anni 90 e 2000 mi costa praticamente 2 pizze all'anno e 10 cm all'anno di scaffali. Non mi manderà mai in rovina e ho spazio negli scaffali per altri 20 anni di storie. Perché non avrei dovuto comprare tutto? Solo che gran parte di quegli albi sono del tardo-nizzi e mi fanno incavolare a leggerli.

 

Con il senno di poi, quello era il VERO costo di quegli albi: non i pochi euro, ma il tempo perso a leggere certa roba. E infatti dopo un po' smetto di leggere le storie di Nizzi ma continuo a prenderle. Il tempo vale più di 2 pizze all'anno.

 

Poi la Bonelli continua man mano ad aumentare la produzione e i prezzi. E qui arrivano varie fasi:

1) continuo per un po' a prendere tutto, ma faccio sempre più fatica a giustificarlo a me stesso. Non solo le storie, anche i disegni spesso nei "collaterali" sono penosi. Le cifre annuali aumentano (attualmente solo con gli inediti siamo a circa 50 pizze all'anno, una alla settimana...), lo spazio in libreria me lo hanno occupato con tale velocità che non ne ho più. Qui scatta la fase della "lamentela": spendo e vorrei un prodotto decente.

2) inizio a lasciare in edicola il peggio. La prima volta è uno stacco netto, quasi un addio: dopo 50 anni (li compro tutti dal 1973) esce un Tex e non lo prendo. Anche se prendo gli altri, è il segno di una separazione, si un distacco. E all'inizio te la prendi con l'editore che pubblica dei Tex di livello tanto basso da farteli lasciare lì.

3) Scopri che lasciarli lì ti dà gusto. E man mano che la produzione aumenta per spremerti come un limone, tu ne compri sempre meno "così imparano". E comincio ad avere piacere se pubblicano schifezze nei collaterali perchè il gusto di lasciarli in edicola supera l'eventuale (??) gusto di leggerli.

Attualmente sono in questa fase. Sono contento se mi mettono Nizzi nel Maxi, così risparmio tempo e spazio e il gusto di NON comprarlo è fantastico. E cominci a cercare motivi e scuse per lasciarne sempre di più in edicola. Attualmente un maxi devo avere davvero buoni motivi per prenderlo altrimenti è "no" di default.

4) La prossima fase, immagino, sarà di smettere proprio del tutto.

 

Se Ymalpas si lamenta ma compra è ancora nella fesa 1. Per la casa editrice dovrebbe essere un pre-allarme.  Quando si passa alla fase due poi d una slavina, è un lettore a tempo che in pratica stai perdendo. Eppure sembra che ne siano contenti e insistano per mandarti via, si vede che si preferisce ricevere meno soldi pur di evitare le critiche... (o forse ne ricevono ancora troppi... mi ricordo com'era cambiato l'atteggiamento di Berardi e Milazzo con i lettori una volta che erano diventati editori in proprio e dovevano pagarci le bollette con le vendite senza più un page rate fisso...)

 

Su Diso... boh, non ho mai capito davvero il senso di metterlo su Tex. Non è contento lui, credo (cioè, è contento immagino di lavorare ed essere pagato, ma per me sarebbe più contento a disegnare Miister No. Infatti continua a disegnare Mister No sotto il cappello di Tex). I lettori sarebbero più contenti di vederlo su Mister No, magari su numeri speciali a prezzo speciale che non vadano in perdita. L'idea di metterlo su Tex "perchè Tex vende di più" e quindi può pagarlo ha un senso...  solo finché credi che non ti faccia perdere lettori. Ma se ti fa perdere lettori, alla fine non ti "costa" di più in prospettiva, a lungo termine?

 

(certo, bisogna considerare magari chi hai eventualmente a disegnare il maxi al suo posto... magari te ne faceva perdere di più!)

 

Io quindi non mi lamento del maxi. Perché non lo prendo. L'ho lasciato in edicola con gran gusto e ridendo. Ymalpas invece l'ha comprato e l'ha pagato. E utilizza il suo "diritto acquisito di acquirente pagante" di lamentarsi. Chi fra me e Ymalpas sta comunque rendendo soldi alla Bonelli?

 

Eppure, incredibilmente, sento spesso autori Bonelli che rispondo a quelli come Ymalpas praticamente "perchè non fai come Diablero invece di darci dei soldi?".

 

Boh, credo sia una prospettiva distorta dal page rate fisso. Quando le critiche fanno più dispiacere del calo delle vendite, forse fare qualche annetto ad auto-prodursi rimetterebbe le priorità in chiaro...

 

Quando un lettore smette di lamentarsi, oggi, di solito non è perchè è contento, è perchè non è più un tuo lettore.

Descrizione del "percorso" di un lettore davvero interessante.

La chiusa è una triste verità.

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Finalmente una storia alla vecchia maniera che piacerà molto agli incontentabili texofili del forum! 

-trama classica vecchio stampo allevatori Vs zappaterra (vista 1000 volte, ottima anche per gli 80 anni di Tex) 

- copertina vecchia riciclata da un albo del 1964 scritto da G. L. Bonelli, peccato senza i risvolti rossi della camicia il Top! 

Disegnatore vecchio di 90 anni contemporaneo di G. L. Bonelli (che nostalgia mi commuovo) 

-Nessun ritorno oltre i pards (ma quelli ci devono essere per forza) 

-Niente alieni di Boselli

-Non c'è Zagor e neanche la sua scure

-Nessun collegamento a qualche storia vecchia che possa rovinarne la sacralità 

-Non c'è Higgins né vivo né morto! 

-Carson non ha preso stivali in faccia! 

CA-PO-LA-VO-RO!!!! 

Boselli impara! 

 

 

 

Dimenticavo un apprezzamento particolare da parte mia per il pupazzo di pagina 63 che dice: mmm... Fate attenzione, in ogni caso. :D

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<span style="color:red">17 ore fa</span>, ymalpas dice:

 

Io invece l'ho comprato questa mattina e per via di Diso l'ho riposto subito nella libreria. Non mi piacciono i buchi nella collezione, però sono dieci euro e la SBE non dovrebbe far troppo affidamento che questo andazzo duri in eterno, non mi piace buttar via soldi che ho guadagnato con il mio sudore e qualche volta il mal di stomaco. Disegni inguardabili.

Legittimo, io l'ho visto all'opera recentemente sullo Zagor + "Lo spirito del Lupo" e non mi era parso malissimo come sto sentendo per questo numero, forse quella storia era meno recente di quanto non lo sia questa ? A questo punto valuterò in edicola quando avrò il tempo di passare.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Magic Wind dice:

Probabilmente sono in controtendenza, ma per quanto mi riguarda Diso è l’unico motivo per cui acquistare questo Maxi (come Alessandrini lo era per quello precedente)

Più guardo quelle tavole in anteprima e più sono d'accordo con te. Non lo prenderò ora perché ho già in mente di prendere il nuovo Magazine e forse anche Zagor 700, ma insieme a quello di Alessandrini prima o poi recupero anche questo.

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<span style="color:red">24 minuti fa</span>, frank_one dice:

Non lo prenderò ora perché ho già in mente di prendere il nuovo Magazine e forse anche Zagor 700

 

I fumetti sono come l'amore. Non si sottraggono, non si dividono. Si sommano. 

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<span style="color:red">16 ore fa</span>, Befankio dice:

Dimenticavo un apprezzamento particolare da parte mia per il pupazzo di pagina 63 che dice: mmm... Fate attenzione, in ogni caso. :D

Quello?

E' stato preso da Topolino.

E' il famoso ispettore Occhialini, un po' pasticcione ma simpatico.

E' molto amico di Manetta.

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Quando ha disegnato questa storia Diso aveva probabilmente 84 o 85 e devo dire che ha fatto un buon lavoro. Io sono di quelli che non apprezzano Diso su Tex ma, nonostante questo e nonostante il fatto che sia contento che non disegni più Tex, non posso che onestamente ammettere che qui non se l'è cavata male e ci sono alcune vignette, diciamo così, panoramiche che sono decisamente belle. 

Se vi interessa saperlo, al momento Diso, alla bella età di 91 anni, è impegnato nientemeno che su una sceneggiatura di Mister No scritta da, udite udite, Guido Nolitta ritrovata di recente, scritta ancora a mano e pure di difficile decifrazione, così dice lui. Fonte: lo stesso Diso.:laugh:

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Letto il Maxi, non l'ho trovato affatto malvagio... nessuna tematica innovativa ma la sceneggiatura a mio avviso non ha punti deboli e la storia si lascia leggere molto volentieri rappresentando un buon intrattenimento di un'oretta circa.

 

Capitolo disegni: Diso non è il mio preferito, nonostante ciò è innegabile che qualche bell'animale qua e la lo piazza. 

 

 

 

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Che bello una storia di Mister No scritta da Sergio Bonelli, confesso che il Tex di Sergio Bonelli mi lasciava sempre un po' perplesso invece Mister No mi e sempre piaciuto.:)

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