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(A) MIGLIORE ANNATA DI TEX (FASE FINALE)


ymalpas

MIGLIORE ANNATA - FASE FINALE - GRUPPO A  

31 members have voted

  1. 1. VOTA SOLO DUE ANNATE:


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  • Poll closed on 11/08/2023 at 04:23 PM

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  • Collaboratori

PRIMO DI QUATTRO GRUPPI CHE RAGGRUPPANO LE MIGLIORI ANNATE COME SONO STATE VOTATE PER DECENNIO PRIMA DELL'ESTATE.

 

Si possono votare solo due annate tra le seguenti uscite dal sorteggio:

 

1959

1969

1988

1999

2008

2016

 

Passano le migliori due più votate.

 

Clicca sulle immagini per ingrandirle e vedere gli albi che contengono le storie per ogni annata.

 

1959

 

1959.jpg

 

1969

 

1969.jpg

 

1988

 

1988.jpg

 

1999

 

1999.jpg

 

2008

 

2008.jpg

 

2016

 

2016.jpg

 

 

Le votazioni si concludono venerdì prossimo.

  • +1 2
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Io voto 1969 e 1988... mi sono aggiunto solo ora... cercherò di essere un pò più presente sul forum... in fondo leggo Tex da quando ero bambino...

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Manco chiederlo... 1959 e 1969!

 

A chi sottovaluta il 1959, ricordo che contiene tutta la prima apparizione di Mefisto come "stregone" (il primo numero della collana Mefisto è del 12 dicembre 1958, quindi solo 3 albi su 23 sono stati pubblicati nel 1958) , la storia con in costume de "L'uomo del Teschio" indossato da Tex e Tiger, poi "sangue sui pascoli", l'unica storia in cui Tex non ammazza nessuno (e una delle storie più divertenti dell'epoca, con Tex che si finge allevatore di pecore), la Regina del Cani Rossi e la Città D'oro... una varietà e una fantasia che negli anni 80 ce la sognavamo...

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<span style="color:red">21 ore fa</span>, Augustus McCrae dice:

1969 a occhi chiusi

1999 perchè ho un debole riguardo "Sulla pista di Fort Apache"

Quoto

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Buongiorno a tutti! Sono nuovo nel forum, ma leggo Tex con entusiasmo sin da quando ero bambino.

Quindi, quale migliore discussione di questa per scrivere il mio primo messaggio?

Voto senza dubbio l'accoppiata 1969 - 1988.

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  • co fondatore
<span style="color:red">23 ore fa</span>, Diablero dice:

l'unica storia in cui Tex non ammazza nessun

La pista nel cielo, #257.

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39 minutes ago, Mister P said:

La pista nel cielo, #257.

Quella è una cosa abbastanza strana...  è una storia in cui i pards si scontrano contro rapinatori, pagine e pagine di sparatorie dove i banditi vengono sforacchiati più volte a distanza mentre volano decine di pallottole...  e alla fine, apparentemente per puro caso, sono tutti feriti ad una mano, ad una gamba, ad un braccio, ma ancora vivi...

 

Capita anche nella successiva "uno sporco imbroglio", altra storia di un GL Bonelli ormai appannato, e non vorrei che questa scelta un po' alla "capitan miki" non sia dovuta al fatto che le storie sono state magari frutto di ampie correzioni redazionali...

 

Ovviamente oggi che si sono aggiunte tantissime altre storie anche molto brevi di storie senza morti ce ne sono molte di più, ma per me "Sangue sui Pascoli" è ancora unica. Nella maniera in cui Tex "si diverte", avendo a che fare non con un assassino o con un rapinatore o un rapitore, ma con un prepotente, e da subito vuole fargli semplicemente provare "come si sta dall'altra parte" avendo a che fare con un prepotente...  e guadagnarci anche! :lol:

 

------------------------------------

A parte questo...  sono stupito dal fatto che un anno per me abbastanza "fiacco" come il 1988, un anno puramente "nizziano" di storie che ritengo abbastanza mediocri e di cui l'unica che abbia motivi per essere ricordata è "gli spiriti del deserto" e solo per i disegni di Villa, sia così avanti e superi anni con storie fra le più classiche come "la gola della morte" (per me un assoluto capolavoro e la storia migliore di tutti gli anni 50).

 

Poi ci ripenso e mi meraviglio che mi meraviglio. Sono vittima anch'io delle "false verità rivelate" che vengono dette su Tex troppo spesso, tipo che tutti i lettori sono vecchi che lo leggevano dagli anni 60 o 70. Mentre ormai è abbastanza chiaro che Tex ha preso davvero un sacco di lettori negli anni successivi, specialmente negli anni 80 in cui ancora un sacco di gente (anche se non tanta quanta negli anni 70) iniziava a leggere fumetti, prima dell'arrivo di internet. Si dice (e lo dico a volte anch'io) che Tex perse il 50% dei lettori negli anni 80, passando da 700.000 a 350.000, ma in realtà sarebbe più esatto dire che, se ipotizziamo per esempio che ne abbia presi 200.000 di nuovi in un decennio (sarebbero comunque meno dei lettori presi da Dylan Dog e Nathan Never), i lettori "storici" siano calati da 700.000 a 150.000. L'80% in meno. Per poi calare ancora molto in seguito, e adesso sono davvero pochi. La maggior parte dei lettori attuali quando pensa "al Tex della propria infanzia" pensa a Nizzi.

 

Per chi iniziava negli anni 70, poi, gli anni 50 erano vicini come il numero in edicola. Chi comprava Tex all'epoca lo sa benissimo: le edicole avevano gli arretrati. Andavo in edicola e potevo prendere il numero del mese ma potevo anche chiedere il numero 6, o il 29, o il 72, e l'edicolante ce l'aveva subito, immediatamente, nuovo appena (ri)stampato. Il numero 39 l'ho comprato in edicola come gli altri. Per me ancora dopo tanti anni suona "strano" sentire di persone a cui mancano numeri arretrati o che abbia difficoltà a trovarli o anche che si chiedano "in che edizione prenderli", all'epoca li trovavi apparentemente identici agli originali. Persone per cui le storie "classiche" sono "scoperte" magari fatte molto più tardi, da adulti, quando si sono comprati magari la TuttoTex o la Nuova Ristampa, e non corrispondono al Tex a cui sono abituati...

 

 

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  • co fondatore
<span style="color:red">28 minuti fa</span>, Diablero dice:

A parte questo...  sono stupito dal fatto che un anno per me abbastanza "fiacco" come il 1988, un anno puramente "nizziano" di storie che ritengo abbastanza mediocri e di cui l'unica che abbia motivi per essere ricordata è "gli spiriti del deserto" e solo per i disegni di Villa, sia così avanti e superi anni con storie fra le più classiche come "la gola della morte" (per me un assoluto capolavoro e la storia migliore di tutti gli anni 50).

Non costringermi a fare il difensore di Nizzi, ma le storie di quell'anno sono di buona qualità, principalmente La leggenda della vecchia missione. Poi, va beh, L'uomo serpente ha delle pecche, ma nemmeno quella è un disastro.

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