Jump to content
TWF - Tex Willer Forum

[738/740] Il Manicomio del Dottor Weyland


ymalpas
 Share

Recommended Posts

<span style="color:red">4 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

spacer.png

Comunque, lo sviluppo e la scelta di questa bozza proposta da Claudio Villa per la copertina del numero 739 mi avrebbero "allupato" assai. 

 

Molto adrenalinica, al netto di una forte drammaticità. Probabilmente avrebbe anticipato qualcosa di troppo riguardo quel che si legge nell'albo, come osserva @borden, tuttavia è ovvio che se fosse stata prescelta avrebbe spaccato alla grandissima.

Link to comment
Share on other sites

Storia super avvincente.

Sarà dura aspettare ancora 1 mese.

Per ora non faccio altri commenti, a parte

"Sono stato uomo di mondo anch' io..ai miei tempi!"

Un attimo di relax ci voleva.

 

Disegni stupendi.

Quella nebbia a fasce orizzontali!

 

Link to comment
Share on other sites

1 ora fa, borden dice:

 

invece per me è sbagliatissima! Inutilmente spettacolare e spoilerante. Per niente suggestiva. E Il teschio fa  ridere.  Fortunatamente decido io..  :laugh:

L’avverbio inutilmente riferito alla spettacolarità lo trovo gratuito. E’l’unico appunto ad una spiegazione articolata ed esauriente. Soprattutto nella parte finale. La faccina.

Edited by San Antonio Spurs
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">32 minuti fa</span>, Betta 53 dice:

"Sono stato uomo di mondo anch' io..ai miei tempi!"

 

Perchè ora, invece, si è ritirato in un monastero.:laugh:

  • Haha (0) 1
Link to comment
Share on other sites

Tempi durissimi in redazione, visto che anche ogni copertina diviene argomento di critica (sterile!) sui social.

 

Ovviamente nel mio commento non alludo alle preferenze di Franco, che ha espresso un garbato parere soggettivo su una bozza di Villa, bensì su alcuni esagerati commenti su facebook mossi alla copertina del n.739, adesso in edicola, per via della presenza del demone seduto in cassetta.

 

"Troppo horror", "Tex è un western", "Le esagerazioni di Boselli", ma mi chiedo se, chi si prende la briga di perdere minuti preziosi del proprio tempo per scrivere commenti su una pagina pubblica, abbia verificato o mai letto realmente la saga di Tex. 

 

Di demoni Galep ne ha illustrato a bizzeffe nelle metafisiche storie di Bonelli, né tantomeno l'horror è la prima volta che appare nella saga, di conseguenza l'ennesima aria fritta per criticare il marchio e gli autori, senza un briciolo di cognizione di causa. 

 

Le citazioni non vanno bene, i demoni neanche, le immagini troppo spoileranti non ne parliamo, quelle generiche troppo retrò: ma mi chiedo Villa cosa deve disegnare per far contenti questa platea di pseudo lettori?  Fanno prima a lasciarla bianca e ognuno si disegna ciò che vuole! :P:D

 

  • Like (+1) 1
  • Thanks (+1) 1
  • Haha (0) 1
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">11 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Fanno prima a lasciarla bianca e ognuno si disegna ciò che vuole! :P:D

 

Ottimo suggerimento per Villa per una copertina della prima futura storia di Tex ambientata in Alaska.

Una bella bufera di neve dove non si vede un tubo a un metro di distanza.

Naturalmente devono essere bianchi anche il logo "TEX" e il titolo: "NEVE!"

  • Haha (0) 3
Link to comment
Share on other sites

9 hours ago, Condor senza meta said:

"Troppo horror", "Tex è un western", "Le esagerazioni di Boselli", ma mi chiedo se, chi si prende la briga di perdere minuti preziosi del proprio tempo per scrivere commenti su una pagina pubblica, abbia verificato o mai letto realmente la saga di Tex. 

 

Temo di no. Ho scoperto negli ultimi anni, con un certo stupore, che molti lettori attuali di Tex non solo hanno iniziato dopo l'abbandono di GL Bonelli (e fino a qui, era abbastanza ovvio e prevedibile, per tutti i lettori che hanno meno di 40-50 anni), ma che non hanno mai letto le storie classiche (e questo lo trovo incredibile, vista la vastissima disponibilità di ristampe). Quindi per loro Tex è uno "sbirro ligio alla legge" in storie in cui non ci deve essere nulla di sovrannaturale (va da sè che con questa idea non solo Boselli, ma persino GL Bonelli "stravolge Tex" mettendoci cose "non texiane" come Mefisto, Zelda, Diablero, El Morisco, etc.)

 

E invece, i lettori più vecchi potrebbero avere problemi di inizio di demenza, perdere i ricordi, ed essersi scordati quelle storie che non rileggono da anni...

 

Da qui certe assurde pataccate che si leggono di gente che spara affermazioni roboanti su cosa ci deve essere su Tex, facilmente smentibili citando le storie classiche. Che non hanno letto o non ricordano.. .:rolleyes:

 

(certo, oltre a questi ci sono anche i soliti "fenomeni del web" che sparano idiozie su tutto e su tutti, magari senza aver mai letto un Tex, quelli non mancano mai, anche per i fumetti di cui sono usciti a malapena 3 numeri...)

  • +1 2
Link to comment
Share on other sites

Più che altro è una curiosità, condita con un po' di ironia, su una trovata - ancora più ambigua perché "italianissima" nella costruzione - di Borden.
Ma visto che sono il primo ad andare nello specifico del secondo albo, mi cautelo per eventuali tiratine di orecchie (il mio compleanno è giovedì, farlo prima porta male)...


S

P

O

I

L

E

R

S

P

O

I

L

E

R

 

Carson si interroga sul significato di quella F. fra Stephen e Weyland: «Ferdinand? Frederic? Faust?».

Buonasera, Dottore.

 

Edited by San Antonio Spurs
Link to comment
Share on other sites

Tex nel suo periodo classico si trovava in situazioni fantastiche, horror (stemperato) e sovrannaturale molto più che in atmosfere prettamente western. Anche le storie con gli indiani erano piene di riferimenti a tesori nascosti, creature più o meno mitiche...

E devo dire che era la marcia in più che me lo faceva preferire rispetto ai soliti assedi al forte di turno, agli inseguimenti agli svaligiatori di banche o razziatori di mandrie che si trovavano in tutti gli altri fumetti dell'epoca.

Link to comment
Share on other sites

Un albo spettacolare secondo me! Mi piace il fatto che

Spoiler

La classica trama canonica delle storie di Mefisto venga finalmente stravolta: ovvero la trama che prevede il rapimento degli altri pards affinchè poi Tex li salvi. Una trama che, dopo la storia di Nizzi, aveva stufato visto che in quell'ultima storia era stata davvero troppo telefonata.

Ma qui finalmente è Tex, inseme a Carson, che viene rapito. E lo vediamo finalmente disperato e con la paura negli occhi (stessa cosa per Carson) a differenza delle altre storie dove lo vediamo sempre sicurissimo di se.

Complimenti!

  • Like (+1) 1
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">1 ora fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Più che altro è una curiosità, condita con un po' di ironia, su una trovata - ancora più ambigua perché "italianissima" nella costruzione - di Borden.
Ma visto che sono il primo ad andare nello specifico del secondo albo, mi cautelo per eventuali tiratine di orecchie (il mio compleanno è giovedì, farlo prima porta male)...


S

P

O

I

L

E

R

S

P

O

I

L

E

R

 

Carson si interroga sul significato di quella F. fra Stephen e Weyland: «Ferdinand? Frederic? Faust?».

Buonasera, Dottore.

 

 ???  Mica capito quel che credi di aver capito-

 

La citazione qui nascosta è prettamente WESTERN.

 

 

 

Link to comment
Share on other sites

16 minuti fa, borden dice:

 ???  Mica capito quel che credi di aver capito-

 

La citazione qui nascosta è prettamente WESTERN.

 

 

 

 

In effetti il nome Frederick Faust aveva fatto risuonare una campanella nel mio cervello ed è bastata una veloce ricerca per scoprire che era il vero nome di un famoso autore di libri e racconti western e non solo il cui pseudonimo, guarda caso, ha le tue stesse iniziali.:laugh:

 

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">48 minuti fa</span>, borden dice:

 ???  Mica capito quel che credi di aver capito-

 

La citazione qui nascosta è prettamente WESTERN.

 

 

 

Se quello che non hai capito è il riferimento al termine "italianissima" nella costruzione della battuta, la spiegazione è semplice. Nel mio supporre un voluto riferimento al Dottor Faust, mi riferivo al fatto che in inglese il nome del personaggio  è Doctor Faustus, non Faust come qui da noi (e come a dire il vero anche per Goethe e Gounod).
Dice: perché non sceneggerai mai un Tex? Perché nella sfilza di nomi supposti da Carson avrei inserito Franz prima di Ferdinand e che citazione inutilmente non western sarebbe stata quella di un imperatore e/o di un gruppo rock?

Link to comment
Share on other sites

A me questa storia sta piacendo molto, è normale sono un tifoso di Mefisto. Comunque ritengo di aver letto un Horror classico, torno con la mente agli anni 70 dei Cavedon ecc., sicuramente il Tex più Horror da sempre.

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">1 ora fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Se quello che non hai capito è il riferimento al termine "italianissima" nella costruzione della battuta, la spiegazione è semplice. Nel mio supporre un voluto riferimento al Dottor Faust, mi riferivo al fatto che in inglese il nome del personaggio  è Doctor Faustus, non Faust come qui da noi (e come a dire il vero anche per Goethe e Gounod).
Dice: perché non sceneggerai mai un Tex? Perché nella sfilza di nomi supposti da Carson avrei inserito Franz prima di Ferdinand e che citazione inutilmente non western sarebbe stata quella di un imperatore e/o di un gruppo rock?

 

 

Non l'hai colta, ma Monni sì. Frederick Faust era MAX BRAND.

Link to comment
Share on other sites

Ho letto il secondo albo e l'ho trovato molto avvincente, Mefisto è ritornato proprio in forma smagliante sia nell'uso dei suoi poteri e sia nella sua personalità megalomane votata al male assoluto. Finito l'albo si ha l'impressione che il vecchio negromante questa volta riuscirà ad ottenere la sua vendetta. Merito della sceneggiatura di Boselli che mette parecchio in difficoltà i nostri eroi e gli amici ricorrenti. I disegni dei Cestaro sono perfetti per i tratti horror di questa storia e anche nella rappresentazione dei bassifondi di Frisco avvolti nella nebbia. 

Ps se fossi nei panni di Willy dopo quest'avventura chiederei al mio datore di lavoro di non darmi mai più orari notturni per vendere i giornali.

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Arthur Morgan dice:

Ps se fossi nei panni di Willy dopo quest'avventura chiederei al mio datore di lavoro di non darmi mai più orari notturni per vendere i giornali.

 

Ossia a Sam Brennan, grande assente tra gli amici di Frisco in  questa storia.

Link to comment
Share on other sites

Capisco benissimo Mefisto che si chiede se anche Tex abbia fatto un patto con il diavolo, ancora più potente del suo, per salvarsi sempre... il dubbio sarebbe venuto anche a me!  :laugh:

 

(comunque Tex e pards l'hanno sempre detto, che il diavolo gli era riconoscente per tutte le anime nere che gli mandavano all'inferno...  forse è quello...)

  • Haha (0) 4
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">8 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Ossia a Sam Brennan, grande assente tra gli amici di Frisco in  questa storia.

Accidenti è vero, il direttore del San Francisco Examiner.

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">9 ore fa</span>, borden dice:

 

 

Non l'hai colta, ma Monni sì. Frederick Faust era MAX BRAND.

Ma Monni è di un'altra categoria, come paragonare Pirlo (lui) ad Arthur (me). Ed in ogni caso, la casualità della citazione del nome Faust usato in "quel" senso si insinua latente, resta: oh, è capitato, credevo non fosse un caso...

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">6 minuti fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Pirlo (lui)...

Sicuro di aver chiuso la parola con la vocale giusta? :)

  • Haha (0) 1
Link to comment
Share on other sites

Cominciamo dalla cosa piú importante: l'albo che ho comprato ieri all'IperCoop non si spagina alla minima apertura, come invece avevo constatato su TUTTA la pila presente sabato scorso sia al Carrefour che al Conad, ai quali mi ero perciò astenuto dal devolvere i miei 4,40 euro.

Proseguo astenendomi dal commentare la trama per evitare spoiler, riservandomi una valutazione tecnica complessiva al termine del terzo albo.

Qua voglio peró esprimere due aspetti di "atmosfera", diciamo due suggestioni, che il mio animo ha intimamente percepito:

1) una celata infatuazione, ben più che ammirazione, di Ruth nei confronti del dottor Weyland/Mefisto?

2) se Ruth non fosse Ruth, potrebbe (o, secondo i punti di vista, avrebbe potuto) essere Lily Dickart?

Sono curioso di vedere se Boselli metterà in scena, qui o nella quadrupla seguente, fratello, sorella e figlio di lui contemporaneamente: finora non ci é mai stato dato sapere se zia e nipote si sono mai conosciuti, tantomeno li abbiamo mai visti agire insieme, sempre che la "damnatio memoriae" a cui ho sottoposto l'indegna mefistolata nizziana non mi inganni...

Edited by PapeSatan
Link to comment
Share on other sites

Seconda parte ancor più coinvolgente e superlativa della già coinvolgente e superlativa prima parte. A fare la differenza, sostanzialmente, l'azione e l'adrenalina presenti in dosi massicce, oltre ad un assaggio concreto di quanto notevolmente Mefisto abbia ancor di più affinato la sua già incredibile conoscenza delle arti magiche, riuscendo a maneggiarle con l'abituale nonchalance unita, stavolta, ad un'invidiabile recuperata lucidità (parlerei, più precisamente, di pazzia sin troppo lucida), e tale da comportare pericoli a mio parere assai più concreti che in passato per Tex ed i pards.

 

Contestualmente, va sempre più assumendo contorni precisi e ben definiti il suo piano criminale, in apparenza privo di punti deboli. Mi ha piacevolmente sbalordito, inoltre, la decisione di Boselli di rispolverare una delle vecchie identità fittizie di Mefisto, una finezza che non mi sarei aspettato.

 

P.S. se questo secondo albo a me è sembrato migliore del primo, ho fondate speranza che il terzo possa essere ancora migliore (e, perché no, che la prossima storia possa essere ancora migliore di questa) :D.

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">17 ore fa</span>, Diablero dice:

Capisco benissimo Mefisto che si chiede se anche Tex abbia fatto un patto con il diavolo, ancora più potente del suo, per salvarsi sempre... il dubbio sarebbe venuto anche a me!  :laugh:

 

La cosa buffa è che sembra che la cosa lo diverta. In fono, oltre all'odio c'è anche una sorta di rispetto per il suo avversario.

 

<span style="color:red">17 ore fa</span>, Diablero dice:

(comunque Tex e pards l'hanno sempre detto, che il diavolo gli era riconoscente per tutte le anime nere che gli mandavano all'inferno...  forse è quello...)

In effetti... potresti non aver torto.:laugh:

 

<span style="color:red">3 ore fa</span>, PapeSatan dice:

se Ruth non fosse Ruth, potrebbe (o, secondo i punti di vista, avrebbe potuto) essere Lily Dickart?

 

Ruth è Ruth e nessun'altra, è fin troppo ovvio ormai visto che gli da del voi e lo chiama Professore anche quando sono soli. Ti faccio uno spoiler coisì ti metti l'animo in pace: Lily non c'è in questa storia.

 

<span style="color:red">3 ore fa</span>, PapeSatan dice:

finora non ci é mai stato dato sapere se zia e nipote si sono mai conosciuti,

 

Considerate le loro età e che è palese che Mefisto ha abbandonato Myriam e Blackie poco dopo la nascita di quest'ultimo, io penso che non si si siano mai visti.

 

 

 

Link to comment
Share on other sites

 Share

  • Recently Browsing   0 members

    • No registered users viewing this page.
×
×
  • Create New...

Important Information

Terms of Use - Privacy Policy - We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue.