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TWF - Tex Willer Forum

[741/744] Sierra Nevada


La storia di Mefisto per gli utenti del forum TWF  

104 members have voted

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Tex e Carson (o era Tiger?) dopo un certo numero di giorni arrivano in una cittadina, vanno a parlare con lo sceriffo e poi si recano in un saloon.

Sono al tavolo con davanti qualcosa da consumare, quando vedono uno che, dalla finestra e colt in pugno, spara verso di loro.

Svelti come due animali selvaggi (forse linci) i due pard aprono a loro volta il fuoco e colpiscono l'attentatore che cade a terra sanguinante.

Esaminano il caduto e lo riconoscono.

Lo consegnano a un signore vestito di nero che si occupi di lui, ma non si capisce bene se un medico o un becchino.

E poi proseguono il loro cammino e giungono in una grande città in riva a un fiume, dove incontrano un loro amico che gli dice tutto quello che sa.

In base a queste informazioni, i due cui nel frattempo si era aggiunto un terzo pard, ritornano da dove erano partiti e uccidono lo sceriffo che si era macchiato del più atroce dei delitti. 

Vanno poi a fort, come si chiamava?, a fare rapporto a un pezzo grosso dell'Est.

Raggiungono infine il quarto pard che li aspettava sulla via del ritorno e finalmente eccoli tutti e quattro insieme nel canion più profondo del Gran Canion.

 

Non c'è neppure uno spiegone.

Non ce n'è bisogno.

Lasciamo il lettore libero di sbizzarrirsi con la fantasia.

Bos, è un'idea per la sceneggiatura di una storia breve, ma non cambiare neanche una virgola e non metterci neanche uno spiegone, mi raccomando.

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In realtà, abilmente borden si è lasciato una scappatoia.  :P

 

in questa storia ha spiegato TUTTO (la storia di Padma, come e perchè è arrivato in America, come ha trovato Mefisto (con addirittura una retcon per stabilire che non ha davvero salvato la vita di Mefisto, e ancora devo capirne il motivo...), cosa ha fatto dopo, che poteri ha rispetto a Mefisto, etc. etc.), l'assenza dello spiegone sul salvataggio di Yama ovviamente deve avere un significato, non può essere un caso. Unita poi al fatto del far rivedere il "caprone" (come lo chiamò GLBonelli) sul trono...

 

Andate a rileggervi il numero 265. Il caprone È MEFISTO TRAVESTITO!  (vedere pagina 50)

 

Quindi abbiamo questi "Yama Nizziano" depresso che appare al fianco della madre senza spiegazione, e un Mefisto "Nizziano" che viene evocato dal regno dei morti, senza alcun accenno al fatto che ormai da anni "regna" sui demoni con le fattezze di un caprone umanoide. E quest'ultimo "mefisto" viene ingannato e ricatturato dal caprone umanoide... che era il Mefisto di GLBonelli travestito.

 

Astutamente, Borden si è lasciato la scappatoia. In una storia futura potrà far tornare Yama e Mefisto a partire dall'ultima storia di GLBonelli dicendo che quelli che si sono visti da Nizzi in poi erano simulacri, impostori, mandati sulla terra come marionette ma che, avendo fallito, sono stati eliminati.  :lol:

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Rileggendo gli interventi di questa discussione, chi ha espresso parere negativo sui sette albi é perché si sarebbe aspettato di leggere una classica storia di Tex contro Mefisto. E trattandosi di Mefisto e di ben 7 albi, si sarebbe aspettato una arcisupermegaepica storia. E' chiaro che non può essere stato accontentato, perché non é una classica storia di Tex contro Mefisto.

Chi invece ha espresso parere positivo (e qui ci sono io e pochi altri, su questo forum) ha colto il senso di tutta l'operazione e il suo giudizio verte sul risultato programmatico, non estetico: doveva essere, e per me lo é stata, una storia volta a rimettere insieme i pezzi, colmare i buchi narrativi, sistemare le lacune aperte da Nizzi e "resettare" l'intera saga ad un momento zero, praticamente quello lasciato in eredità da GLB: tutti i personaggi sono in vita eccetto Mefisto. Ció, teoricamente, permetterebbe di rimettere in circolo in una prossima storia chiunque dei numerosi personaggi visti e sono d'accordo con i più sul fatto che, nella famiglia Dickart, il personaggio che meglio si presta ad un ritorno sviluppato non sia lo stantío Mefisto, né il derelitto Yama, bensí la cinica Lily.

Sistemare le cose al loro posto ha certamente costretto l'autore a far muovere la vicenda entro vincoli di quadratura, ad incastro (perfetto, a mio modo di vedere), accentuando in alcuni passaggi lo spiegazionismo, ma non aveva altra scelta... o, meglio, sì, l'aveva: inventarsi una classica storia di Tex contro Mefisto, come quella attesa dai critici negativi. Ma non era questo il suo intendimento. 

Probabilmente l'aspettativa di una arcisupermegaepica storia di Tex contro Mefisto é stata creata dal martellante battage pubblicitario (con tanto di bollino in copertina e 130 pagine in conclusione), realizzato ad arte dal punto di vista del marketing ma fuorviante nel costruire l'humus nella platea di lettori.

 

Edited by PapeSatan
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Mefisto, se non erro, è l'unico personaggio verso il quale Tex & Co. sparano a vista. E ciò costituisce un'eccezione, visto che ad altri avversari solitamente è concesso di battersi ad armi pari, cosa in effetti impossibile con il negromante.

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Il 14/10/2022 at 20:10, Diablero dice:

E su questo punto, rispondo su un aspetto a borden, quando dice

Vero, ma anche quei 2 esempi non sono che due facce della stessa medaglia: l'horror di chiaverotti non "non spiegato", è "privo di senso e logica". Da bravo nerd segue l'andazzo generale: si spiega tutto, con un puntiglio ossessivamente pignolo, poi la spiegazione può avere un senso o, se sei Chiaverotti...  non avere alcun senso.

 

Mi viene in mente ora, dato che citi spesso Chiaverotti come esempio deteriore; e protesto! Va bene, Claudio non è autore molto raffinato, è ripetitivo e tutto quello che si vuole... Ma citarlo come autore scarso poteva andare bene negli anni Ottanta: rispetto a moltissimi giovanotti venuti dopo di lui è un gigante del fumetto :D ; e anche persona di rara umiltà, per giunta.

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Quella di Nolitta più che una fissa è uno sfottò affettuoso verso lo zio a cui vuoi un mondo di bene, personaggio fenomenale, icona della tua infanzia, ma che quando finisci in coppia con lui a briscola ti fa indefettibilmente perdere nei modi più meschini. :D

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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, virgin dice:

Quella di Nolitta più che una fissa è uno sfottò affettuoso verso lo zio a cui vuoi un mondo di bene, personaggio fenomenale, icona della tua infanzia, ma che quando finisci in coppia con lui a briscola ti fa indefettibilmente perdere nei modi più meschini. :D

Mah, alla fine pur concordando sul fatto che non rientra tra i tre più importanti sceneggiatori di Tex della storia (e però è di importanza vitale nelle sue diverse cariche), devo dire che trovo abbia un suo perchè...

Opere come la strage di Red Hill, El Muerto o i ribelli del Canada, se si chiude un occhio su certa "originalità" (chiamiamola così...) texiana e ammettiamo che esistano vari Tex, sono sceneggiature formidabili.

Comunque nè Ruju, nè Manfredi, nè tantomeno Faraci hanno mai scritto nulla di paragonabile su Tex.

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  • Collaboratori

Comunque qual autore oggi sulla scena italiana sarebbe capace di mantenere alto l'interesse per ben sette albi consecutivi e giungere a un finale extra che rappresenta la classica ciliegina sulla torta? Mi chiedo quali aspettative potesse nutrire quella fascia di lettori che dal ritorno di Mefisto si aspettava un'arcimegaepicagalattica storia ? Per molti versi questa storia è un capolavoro. D'altronde mai in queste pagine Boselli si è spinto a dire che riponeva molte delle sue speranza su questa storia, ben al contrario si è chiesto come il pubblico avrebbe accolto quest'operazione che su Tex non ha precedenti. Certo il battage pubblicitario della casa editrice è stato imponente, ma qui le ragioni sono puramente di marketing. E solo dati alla mano, cioè numeri di vendita per i mesi del 2022, in termini negativi, possono corroborare tesi disfattiste e ripensamenti che se fossì nell'autore sarei lontano dall'avere.

 

E sul "trionfo" di Mefisto, grandioso e effimero, appagante quanto beffardo, che segna il ritorno del negromante all'inferno, non c'è solo l'unica soluzione possibile per rispedircelo (cioè Narbas e la formula recitata al contrario) ma anche la pena del contrappasso, per un nemico che si è sempre servito dell'illusione, della magia, quindi del non vero, del non tangibile, che assapora un successo che come la sua arte e i suoi poteri è artefatto, illusorio, e che nella realtà dei fatti è invece un totale fallimento: perché invece di vedere morire Tex e i suoi pards è lui alla fine che si ritrova nell'aldilà. Questo era tutto da scrivere e, soprattutto, non era facile da scrivere.

  • +1 1
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Ymalpas, come spesso accade la verità sta nel mezzo. I 7 albi non sono piaciuti affatto alla maggioranza, se devo giudicare dai giudizi che vedo in giro e non solo qui, molti parlano della sua conclusione come una sorta di liberazione. Questo non può certo dirsi un successo. Di contro, a te o a pochi altri è parso quasi un capolavoro.

Non è nè una ciofeca nè un capolavoro. In questo seguendo le sorti del ritorno precedente di una ventina di anni fa.

Sono quelle storie che è come scherzare col fuoco. Mefisto sarebbe meglio lasciarlo dove sta, a giudicare dagli esiti e dalle reazioni soprattutto, delle ultime sortite del personaggio.

Bonelli ne concluse ingloriosamente la sua personale saga, e forse sarebbe stato bene comprenderne i cattivi auspici.

L'unico consiglio che mi sentirei di dare a Boselli è di inventare personaggi nuovi e lasciar perdere i vecchi, che gli riesce molto meglio, e soprattutto le aspettative sono troppe.

Ok, ora arriva anche la Tigre Nera, boh, speriamo bene.

Per il resto, torniamo con fiducia al western e spero che ci sarà ancora da divertirsi.

  • +1 4
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<span style="color:red">58 minuti fa</span>, valerio dice:

Ymalpas, come spesso accade la verità sta nel mezzo. I 7 albi non sono piaciuti affatto alla maggioranza, se devo giudicare dai giudizi che vedo in giro e non solo qui, molti parlano della sua conclusione come una sorta di liberazione. Questo non può certo dirsi un successo. Di contro, a te o a pochi altri è parso quasi un capolavoro.

Non è nè una ciofeca nè un capolavoro. In questo seguendo le sorti del ritorno precedente di una ventina di anni fa.

Sono quelle storie che è come scherzare col fuoco. Mefisto sarebbe meglio lasciarlo dove sta, a giudicare dagli esiti e dalle reazioni soprattutto, delle ultime sortite del personaggio.

Bonelli ne concluse ingloriosamente la sua personale saga, e forse sarebbe stato bene comprenderne i cattivi auspici.

L'unico consiglio che mi sentirei di dare a Boselli è di inventare personaggi nuovi e lasciar perdere i vecchi, che gli riesce molto meglio, e soprattutto le aspettative sono troppe.

Ok, ora arriva anche la Tigre Nera, boh, speriamo bene.

Per il resto, torniamo con fiducia al western e spero che ci sarà ancora da divertirsi.

Concordo sulla "pericolosità " do certi personaggi. Si scherza con il fuoco. GLB già aveva dato questi nefasti segnali.

Comunque io ho apprezzato il tentativo del Boss.

<span style="color:red">2 ore fa</span>, valerio dice:

Mah, alla fine pur concordando sul fatto che non rientra tra i tre più importanti sceneggiatori di Tex della storia (e però è di importanza vitale nelle sue diverse cariche), devo dire che trovo abbia un suo perchè...

Opere come la strage di Red Hill, El Muerto o i ribelli del Canada, se si chiude un occhio su certa "originalità" (chiamiamola così...) texiana e ammettiamo che esistano vari Tex, sono sceneggiature formidabili.

Comunque nè Ruju, nè Manfredi, nè tantomeno Faraci hanno mai scritto nulla di paragonabile su Tex.

Concordo.

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1 ora fa, valerio dice:

 

L'unico consiglio che mi sentirei di dare a Boselli è di inventare personaggi nuovi e lasciar perdere i vecchi, che gli riesce molto meglio, e soprattutto le aspettative sono troppe.

 

 

 

E' la seconda volta che mi date questo consiglio sui personaggi "vecchi" di GL che non saprei far tornare. Prendo atto dunque che anche le altre mie storie con Morisco o Jim Brandon o Gros-Jean o Montales sono da considerare dei fallimenti...  Per tacere dei Tre Bill, di Ken e Sam Willer, Gunny Bill. Posso toccare Kit Willer e Tiger Jack? Ah, già, ho fatto danni anche con Kit Carson, è notorio.

Edited by borden
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1 ora fa, ymalpas dice:

Comunque qual autore oggi sulla scena italiana sarebbe capace di mantenere alto l'interesse per ben sette albi consecutivi e giungere a un finale extra che rappresenta la classica ciliegina sulla torta? Mi chiedo quali aspettative potesse nutrire quella fascia di lettori che dal ritorno di Mefisto si aspettava un'arcimegaepicagalattica storia ? Per molti versi questa storia è un capolavoro. D'altronde mai in queste pagine Boselli si è spinto a dire che riponeva molte delle sue speranza su questa storia, ben al contrario si è chiesto come il pubblico avrebbe accolto quest'operazione che su Tex non ha precedenti. Certo il battage pubblicitario della casa editrice è stato imponente, ma qui le ragioni sono puramente di marketing. E solo dati alla mano, cioè numeri di vendita per i mesi del 2022, in termini negativi, possono corroborare tesi disfattiste e ripensamenti che se fossì nell'autore sarei lontano dall'avere.

 

E sul "trionfo" di Mefisto, grandioso e effimero, appagante quanto beffardo, che segna il ritorno del negromante all'inferno, non c'è solo l'unica soluzione possibile per rispedircelo (cioè Narbas e la formula recitata al contrario) ma anche la pena del contrappasso, per un nemico che si è sempre servito dell'illusione, della magia, quindi del non vero, del non tangibile, che assapora un successo che come la sua arte e i suoi poteri è artefatto, illusorio, e che nella realtà dei fatti è invece un totale fallimento: perché invece di vedere morire Tex e i suoi pards è lui alla fine che si ritrova nell'aldilà. Questo era tutto da scrivere e, soprattutto, non era facile da scrivere.

Ma è quello il problema. Per molti non è stato mantenuto alto l'interesse, ma la gente si è annoiata.

25 minuti fa, borden dice:

 

 

E' la seconda volta che mi date questo consiglio sui personaggi "vecchi" di GL che non saprei far tornare. Prendo atto dunque che anche le altre mie storie con Morisco o Jim Brandon o Gros-Jean o Montales sono da considerare dei fallimenti...  Per tacere dei Tre Bill, di Ken e Sam Willer, Gunny Bill. Posso toccare Kit Willer e Tiger Jack? Ah, già, ho fatto danni anche con Kit Carson, è notorio.

Ma dai, Borden:D, Kit Carson o Tiger sono i personaggi cardine, mica nemici o personaggi che tornano saltuariamente.

Ma nemmeno si parla di Morisco o di Brandon, quelli sono amici e comuque si parla di nemici e direi anche di quelli ripescati così tipo la Montoya (per dire la prima che mi viene in mente), che sono davvero difficili da far tornare a distanza di anni e in modo plausibile. Può essere interessante ripescare un vecchio nemico o un personaggio apparso in una vecchissima storia di 60 anni fa, ma è quasi impossibile tirarci fuori una gran storia, o almeno la penso così.

Comunque ripeto, un plauso al tuo coraggio, come dissi ieri.

Edited by valerio
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, valerio dice:

Ymalpas, come spesso accade la verità sta nel mezzo. I 7 albi non sono piaciuti affatto alla maggioranza, se devo giudicare dai giudizi che vedo in giro e non solo qui, molti parlano della sua conclusione come una sorta di liberazione. Questo non può certo dirsi un successo. Di contro, a te o a pochi altri è parso quasi un capolavoro.

Non è nè una ciofeca nè un capolavoro. In questo seguendo le sorti del ritorno precedente di una ventina di anni fa.

Sono quelle storie che è come scherzare col fuoco. Mefisto sarebbe meglio lasciarlo dove sta, a giudicare dagli esiti e dalle reazioni soprattutto, delle ultime sortite del personaggio.

Bonelli ne concluse ingloriosamente la sua personale saga, e forse sarebbe stato bene comprenderne i cattivi auspici.

L'unico consiglio che mi sentirei di dare a Boselli è di inventare personaggi nuovi e lasciar perdere i vecchi, che gli riesce molto meglio, e soprattutto le aspettative sono troppe.

Ok, ora arriva anche la Tigre Nera, boh, speriamo bene.

Per il resto, torniamo con fiducia al western e spero che ci sarà ancora da divertirsi.

Io evidenzierai che quella di cui parli e la minoranza rumorosa che può o non può corrispondere alla maggioranza. 

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25 minuti fa, KitWiller dice:

Io evidenzierai che quella di cui parli e la minoranza rumorosa che può o non può corrispondere alla maggioranza. 

Ma non credo sai. E' la gente che scrive su FB, piuttosto che quella che fa i video su YT o che trovi su instagram. Che sono poi spesso quelli che fanno davvero maggioranza, a differenza nostra qui che siamo pochi rombicojoni che ci picchiamo di dare giudizi critici a volte anche cervellotici e che siamo davvero minoranza.

Che poi anche qui la percentuale di gente che non è stata entusiasta non è così distante da quella dei social eh, sicchè...

Edited by valerio
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6 hours ago, valerio said:

C'ha le sue fisse...Chiaverotti, Nizzi, Burattini...

E tu Nolitta:D

 

Invece, evidentemente la tua "fissa" sono io...

 

Quale onore! Avere qualcuno che invece di parlare delle storie pubblicate, OGNI VOLTA si mette a parlare dei miei post... 

 

Ma mi raccomando, non dimenticarti poi di strillare e lamentarti se ti rispondono con "attacchi personali" facendoti notare quello che scrivi, quella è sempre la ciliegina sulla torta...

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@Diablero, ho parlato io del tuo post, per fare una battuta su Chiaverotti/insultare tutti gli sceneggiatori con meno di cinquantacinque anni.

Sono giustificato perché manco ho letto questa storia, parlarne mi sarebbe un po' difficile. :D

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Ho votato al sondaggio e non ho alcun problema a palesare le mie scelte, d'altronde rimarcano in gran parte ciò che avevo scritto nel mio giudizio finale alla storia:

 

1 - Sufficiente

2 - Padma

3 - Basta, la saga di Mefisto può considerarsi conclusa con il finale di questa storia

4 - Così così... La storia non mi ha pienamente soddisfatto, ma tutto sommato sono contento di averla letta

5 - L'uso dei poteri magici o della magia più in generale che è stato fatto

6 - No.

 

Comprendo che l'evento di tale portata era ovvio che scatenasse varie reazioni, ma penso che forse stiamo un po' troppo drammatizzando la cosa. Una lunga cavalcata narrativa come questa di Mefisto, vuoi o non vuoi divide le platee.

 

Personalmente sono tra quelli che, anche non ritenendosi totalmente soddisfatto dell'esito complessivo, non pensa affatto che sia una ciofeca o un fallimento. Mauro ha avuto coraggio e non si è risparmiato, ma come spesso può capitare a ogni artista, non tutto gli è riuscito al top. A mio avviso, ci sono buone idee e qualche passaggio meno riuscito, ma di certo non sono stati fatti sfracelli, dai!

 

Anche la tematica particolare non lo ha aiutato, visto che già una parte di lettori partiva prevenuti (chi non ama la magia e Mefisto nello specifico sulla saga). Ma i giudizi sommari o "tribunali d'inquisizione" non hanno senso, poichè sono tutti figli della soggettività e lasciano il tempo che trovano. Nè tantomeno deve passare il messaggio che se qualche ritorno celebre non sia stato eccelso, l'autore debba titubare in futuro per utilizzarli.

 

Cantava De Gregori che Luca non deve aver paura di calciare il rigore, e Mauro si è preso l'onere di batterlo quel penalty. Per alcuni lo ha realizzato, per altri no, ma la professionalità e il coraggio non gli sono mancati e noi lettori dobbiamo dirgli grazie a prescindere.

 

Un fan dei fumetti deve apprezzare e portare rispetto per gli autori che, al netto delle difficoltà quotidiane e un settore sempre più pericolante, dedicano gran parte del loro tempo per fare questo splendido (e difficile!) mestiere e farci sognare, che si chiamino Boselli, Ruju, Nizzi o Faraci. Non tutti saranno bravi allo stesso modo e magari anche alcuni avranno caratteri particolari e scorbutici, ma senza il loro infaticabile lavoro, non staremmo qui ad atteggiarci da critici.  

 

 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Invece, evidentemente la tua "fissa" sono io...

 

Quale onore! Avere qualcuno che invece di parlare delle storie pubblicate, OGNI VOLTA si mette a parlare dei miei post... 

 

Ma mi raccomando, non dimenticarti poi di strillare e lamentarti se ti rispondono con "attacchi personali" facendoti notare quello che scrivi, quella è sempre la ciliegina sulla torta...

La differenza tra chi mi risponde con una controbattuta (Virgin) e chi mi risponde piccato mi pare evidente.

Non a tutti è dato avere senso dell'umorismo e sportività.

 

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Il 16/10/2022 at 15:54, borden dice:

 

 

E' la seconda volta che mi date questo consiglio sui personaggi "vecchi" di GL che non saprei far tornare. Prendo atto dunque che anche le altre mie storie con Morisco o Jim Brandon o Gros-Jean o Montales sono da considerare dei fallimenti...  Per tacere dei Tre Bill, di Ken e Sam Willer, Gunny Bill. Posso toccare Kit Willer e Tiger Jack? Ah, già, ho fatto danni anche con Kit Carson, è notorio.

Infatti, non concordo per nulla con chi ti dice di non usare i personaggi di GL Bonelli. In genere li usi bene, e chi te lo dice per me sbaglia completamente la "diagnosi" del problema.

 

Quello che dovresti fare è non usare più LA MAGIA nelle storie: anche in questa i personaggi che per me hai usato benissimo sono quelli "non magici": i forzuti della palestra, Devlin, Ruth (almeno nella storia dei Cestaro, poi viene messa un po' da parte dalla folla in scena), Lily.

 

La stessa cosa per me non si può dire (come ho già ampiamente spiegato fino alla noia) per Mefisto, Yama, Padma, e persino El Morisco e i vari demoni dell'inferno.

 

Fare anche NUOVI personaggi "magici" comporterebbe lo stesso "problema" (che è un problema per me ma evidentemente non per te), lo spiegarne i "superpoteri", facendo in effetti una storia di supervillains e non di stregoni., quindi metterci personaggi nuovi avrebbe solo il "vantaggio" di non avere il confronto con le apparizioni precedenti, ma sarebbe comunque un tipo di magia per me fuori posto su Tex.

 

Solo che... niente più storie "magiche" su Tex? Mi sembrerebbe un rimedio peggiore del male. Probabilmente la soluzione migliore sta nel mezzo: usarla con parsimonia, alternando magari "finta magia" di imbroglioni con storie low magic o dove la magia (o comunque il sovrannaturale) è un contorno o comunque qualcosa che Tex non deve affrontare in una sfida colt-contro-superpoteri (per un buon esempio, Colorado Bell, o la GLBonelliana "la dama di picche")

 

 

 

Valerio è quello che si chiama in genere un "animale da social", scrive in base al bilancino delle reazioni, un colpo al cerchio e uno alla botte, fino a dare opinioni diverse sulle stesse storie in base all'umore del pubblico, per cercare di "fare il simpatico": ovvio che quando vede qualcuno per cui una ciofeca `e comunque una ciofeca, pensa che sicuramente "ce l'ho con l'autore", l'idea che possa esistere un senso critico indipendente dal voler avere "like" non lo sfiora neppure.

 

Guarda in questo thread: lo stesso borden ha detto più e più volte che questa storia DOVEVA essere fatta per "sanare" il casino fatto da Nizzi, ma se ti azzardi a citare questa cosa parlando di Nizzi arriva Valerio a cercare di prendere punti e "like" ergendosi a suo difensore, poi magari in altri thread dice le stesse cose che critica qui perchè in quei thread vuole darsi un aria da diplomatico. Io per sgamare il giochino avevo iniziato a quotare suoi vecchi post ma si offende a morte, quindi ho smesso, ma basta avere un po' di memoria...

 

È vero comunque che è un atteggiamento che mi irrita: preferisco persone con cui magari ci litigo, ma ci litigo perchè hanno davvero opinioni forti e le vogliono difendere, non perchè recitano per il pubblico...

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Ho letto la storia con la stessa passione e con lo stesso amore che porto avanti per Tex dall'età di 6 anni.. e a mio modesto parere è perfetta così, regalando una degna conclusione a questa saga epica che è lo scontro tra Tex e Mefisto. Aggiungo che (sempre parere personale) Boselli ha dato a Tex, e continua a dare con tutte le sue storie, un'enorme quantità di linfa vitale, avendo creato una continuità con luoghi e personaggi che rende tutto ancora più reale ed interessante. Concludo dicendo che spero di poter leggere in futuro molte altre storie del calibro di quest'ultima. Grazie Boselli😊

  • +1 2
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<span style="color:red">31 minuti fa</span>, Diablero dice:

Infatti, non concordo per nulla con chi ti dice di non usare i personaggi di GL Bonelli. In genere li usi bene, e chi te lo dice per me sbaglia completamente la "diagnosi" del problema.

 

Quello che dovresti fare è non usare più LA MAGIA nelle storie: anche in questa i personaggi che per me hai usato benissimo sono quelli "non magici": i forzuti della palestra, Devlin, Ruth (almeno nella storia dei Cestaro, poi viene messa un po' da parte dalla folla in scena), Lily.

 

La stessa cosa per me non si può dire (come ho già ampiamente spiegato fino alla noia) per Mefisto, Yama, Padma, e persino El Morisco e i vari demoni dell'inferno.

 

Fare anche NUOVI personaggi "magici" comporterebbe lo stesso "problema" (che è un problema per me ma evidentemente non per te), lo spiegarne i "superpoteri", facendo in effetti una storia di supervillains e non di stregoni., quindi metterci personaggi nuovi avrebbe solo il "vantaggio" di non avere il confronto con le apparizioni precedenti, ma sarebbe comunque un tipo di magia per me fuori posto su Tex.

 

Solo che... niente più storie "magiche" su Tex? Mi sembrerebbe un rimedio peggiore del male. Probabilmente la soluzione migliore sta nel mezzo: usarla con parsimonia, alternando magari "finta magia" di imbroglioni con storie low magic o dove la magia (o comunque il sovrannaturale) è un contorno o comunque qualcosa che Tex non deve affrontare in una sfida colt-contro-superpoteri (per un buon esempio, Colorado Bell, o la GLBonelliana "la dama di picche")

 

 

E lui subito ha colto la palla al balzo per dire le sue solite fregnacce sul fatto che non è Nizzi che ha sbagliato la Mefistolata, ma sono io che "ce l'ho con lui"...

 

Vedi, Valerio è quello che si chiama in genere un "animale da social", scrive in base al bilancino delle reazioni, un colpo al cerchio e uno alla botte, fino a dare opinioni diverse sulle stesse storie in base all'umore del pubblico, per cercare di "fare il simpatico": ovvio che quando vede qualcuno per cui una ciofeca `e comunque una ciofeca, pensa che sicuramente "ce l'ho con l'autore", l'idea che possa esistere un senso critico indipendente dal voler avere "like" non lo sfiora neppure.

 

Guarda in questo thread: lo stesso borden ha detto più e più volte che questa storia DOVEVA essere fatta per "sanare" il casino fatto da Nizzi, ma se ti azzardi a citare questa cosa parlando di Nizzi arriva Valerio a cercare di prendere punti e "like" ergendosi a suo difensore, poi magari in altri thread dice le stesse cose che critica qui perchè in quei thread vuole darsi un aria da diplomatico. Io per sgamare il giochino avevo iniziato a quotare suoi vecchi post ma si offende a morte, quindi ho smesso, ma basta avere un po' di memoria...

 

È vero comunque che è un atteggiamento che mi irrita: preferisco persone con cui magari ci litigo, ma ci litigo perchè hanno davvero opinioni forti e le vogliono difendere, non perchè recitano per il pubblico...

 

La "sportività" richieda una gara e una sfida.

 

Ma sei solo tu che vedi il forum come un ring in cui "sportivamente"hai "avversari" che devi "colpire" appena vedi un apertura..

 

Io avere qualcuno che continua girarmi intorno in calzoncini a cercare di fare a botte (e che poi corre a piangere dai moderatori se provo a reagire) lo trovo irritante, boh, sarò strano io...

Molto strano. Come l'incomprensibile panegirico che mi hai costruito qui sopra e che boh, non so nemmeno che significa e quindi mi ci faccio una risata. D'altra parte oltre alla mancanza di umorismo c'è anche quella cronica di concisione e brevità, ma forse hai anche dei pregi. :D.

 

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Non è semplice cercare di ragionare su una storia che ha ottenuto già ben 23 pagine di commenti, in cui tutte le possibili opinioni sono state già proposte.

Ma mi ci provo ugualmente, visto che il senso principale della partecipazione al forum è, a mio giudizio, proprio quello di condividere le impressioni sulle varie pubblicazione.

 

Mi scuso, però, per il fatto che la recensione vera e propria sarà più breve di tre, lunghe premesse.

 

I) Più volte ho affermato che, pur riconoscendo la canonicità della magia - o meglio, del soprannaturale - su Tex, nondimeno le storie in cui essa appare sono quelle che meno si accordano con i miei gusti. Anzi, devo essere più preciso: il soprannaturale può anche piacermi, ma se si colloca in quella striscia crepuscolare che esiste tra racconto verisimile e racconto fantastico. La già citata Colorado Belle è l'esempio paradigmatico del soprannaturale che a me piace trovare su Tex. Quindi, il mio approccio ai sette volumi sullo scontro definitivo tra Tex e Mefisto è viziato da questo bias cognitivo.

 

II) Come detto anche da Boselli, l'ultima apparizione di Mefisto, a cura di Nizzi e Villa, aveva lasciato un grave strappo nella serie. La nemesi di Tex che fugge alla cattura, senza che il nostro eroe e i suoi compagni si preoccupino minimamente di andare alla sua ricerca, adagiandosi sulla convinzione che tanto sarebbe tornato a cercarli, ma senza pensare a tutto il male che egli avrebbe potuto fare a innocenti. Un affronto al senso di giustizia di Tex. Così come un affronto alla storia della serie è la beffa finale di Mefisto.

Ebbene, riconosco a Boselli il coraggio di tentare la sutura di questo strappo, cogliendo l'occasione per rimettere insieme le varie smagliature che le epopee di Mefisto e Yama avevano lasciato. E' un po' il lavoro che sta facendo sul passato di Tex, dove sta rimettendo insieme una biografia tutto sommato coerente, facendoci dimenticare che, in realtà, le prime avventure del nostro fuorilegge sono ambientate sul crepuscolo del XIX secolo.

Devo inoltre riconoscere al nostro Curatore anche un impegno e una dedizione fuori dal comune. La cura con cui ha messo mano alla saga di Mefisto è evidente. Trasuda (troppo, come dirò ultra) da ogni vignetta.

 

III) Infine, è mia opinione che il battage pubblicitario che la Casa editrice ha messo in piedi sulle due storie dedicate a Mefisto abbia penalizzato la valutazione dell'opera realizzata. Se le aspettative vengono fatte artificialmente lievitare, è poi difficile soddisfarle in pieno.

 

Veniamo, dunque, alla valutazione.

Gli aspetti negativi che ho riscontrato nei due capitoli dell'unica storia si possono facilmente evincere già dalle mie premesse.

 

In primo luogo, l'uso del soprannaturale è sfacciato. Non si colloca nella zona d'ombra di cui ho parlato. E nemmeno, aggiungo, si tratta di forze magiche, orrende e oscure, che anche l'inconscio di una persona razionale può comprendere  istintivamente e temere.

No, qui si vedono poteri magici da Dragon Ball Z e scontri tra Super Sayan (nella specie Padma e Yama), che mai avrei voluto vedere sulla saga del mio ranger preferito.

 

Il secondo difetto si àncora al primo e già tanti lo hanno sottolineato: tutto il soprannaturale viene spiegato per filo e per segno; siamo di fronte a una specie di Manuale delle Giovani Marmotte della Magia Nera. Ecco, se ancora posso accettare che nel mondo di Tex operino presenze oscure, mi sembra poi eccessivo giungere a un soprannaturale perfettamente codificato.

 

Allo stesso modo, la grande cura nel dare coerenza a tutte le storie su Mefisto e Yama che si sono succedute nel tempo ha finito per rendere troppo, come dire, meccanico lo sviluppo della storia. Mi spiego meglio: poiché occorreva rimettere insieme i vari pezzi, la fantasia di Boselli mi è sembrata imbrigliata in una gabbia che ha finito per penalizzarla.

 

Infine, mi pare che una caratteristica tipica di Boselli, la presenza di molti personaggi nelle sue storie e l'intreccio di vicende autonome, sia stata in questi sette volumi accentuata sino a divenire un difetto. Ci sono quasi tutti: Mefisto e Yama, Padma e Narbas, Lily e Morisco, Tom Devlin e gli amici energumeni di Frisco. Troppi per la credibilità della storia.

 

E' tutto da buttare, dunque? Penso di no. La sceneggiatura non ha non sense narrativi (i proiettili deviati dal Pistolero Vudu, il cannone di Old South) e, comunque, leggere i sette albi - che pur non penso di riprendere presto in mano - non mi è costata fatica.

Tutto sommato, concluderei per un 5,5, pur provando rammarico per non poter premiare di più il sincero sforzo dello sceneggiatore.

 

Poche parole per il comparto disegni.

Molto, molto bene i Cestaro.

Sbagliata, per la seconda parte, la scelta di Civitelli, che ha reso molto bene nelle scene ariose, ma che non mi pare a suo agio con il mostruoso, tanto che assegnargli questa storia è stato forse un torto nei suoi confronti.

 

Edited by F80T
  • +1 3
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9 ore fa, valerio dice:

chi mi risponde con una controbattuta (Virgin)

 

Ma non era una controbattuta... Ero serissimo. :DNolitta è il creatore di uno dei miei personaggi preferiti (Mister No), nonché editore del mio personaggio preferito e nome che collego istintivamente all'affabilità, alla pacatezza e alla modestia che emanavano gli editoriali firmati (anche se non scritti, va bene) da lui. Proprio in virtù dell'affetto collegato a questi aspetti mi permetto di stroncare le sue storie di Tex in modo veemente e parodistico. Cosa che altrimenti non farei.

Idem con Nizzi: mi ha fatto così divertire con le sue avventure migliori che un bell'affettuoso "viva la merda!" a quelle peggiori si può ben riservare.

Non per nulla con Ruju e con Faraci, anche quando toppano di brutto, sono ben meno colorito; perché non essendo colonne della saga di Tex l'intento burlesco non si vedrebbe.

Ciò detto...

 

8 ore fa, valerio dice:

Molto strano. Come l'incomprensibile panegirico che mi hai costruito qui sopra e che boh, non so nemmeno che significa e quindi mi ci faccio una risata. D'altra parte oltre alla mancanza di umorismo c'è anche quella cronica di concisione e brevità, ma forse hai anche dei pregi. :D.

 

È meglio chiuderla qui, che ne dici? La tua prima battuta sulle fisse era simpatica, qui si rischia di andare oltre.

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