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TWF - Tex Willer Forum

[755] La cavalcata del destino


Messaggi consigliati/raccomandati

1 hour ago, Grande Tex said:

E questo é il punto. C era una bella ambiguità che così viene negata

Bisogna essere in grado di vederla, la bellezza di quell'ambiguità.

 

l'ottica "fanzinara" non vede quella bellezza, vede un mistero insiopportabile. Chi la vede così vuole assolutamente SAPERE. Così come vuole sapere come mai l'eroe porta proprio quei pantaloni, l'"origine" del giubbotto e del disegno nella giubba. Fino a togliere qualunque bellezza.

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<span style="color:red">6 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

tutte le copertine originali degli albi Bonelli di settembre contengono la citazione di una vecchia copertina di Tex.

E' per questo che la copertina di Nathan Never mi ha ricordato subito "Fantasmi nel deserto" (Tex 177).

Adesso mi è chiaro ...

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<span style="color:red">16 ore fa</span>, dario63 dice:

Ti sei scelto tu il nickname, vero? Allora, se sei già così convinto che la storia sia una inenarrabile ciofeca (giudizio di cui io non mi credo capace, osservando solo queste primissime vignette), non hai che da passare la mano e lasciare l'albo in edicola. Senza passare dal via! :P

Exit deriva da una canzone capolavoro degli U2, non che fosse importante dirtelo ma non c'entra con Tex.

In quanto al consiglio per una volta sto pensando seriamente di seguirlo.

E di segnalare a tutti i texiani che conosco di fare altrettanto.

Ne è passato di tempo da quando regalavo copie in più per convincere amici a provare Tex.

 

Ci sono storie perfette che devono solo essere citate per far capire chi sono Tex e i pards e ricordare come si deve scrivere e disegnare.

Anche solo nominare Higgins e far sospettare che non sia stato detto e scritto tutto è imho voler distruggere i ricordi cari a generazioni di glbonelliani, e non voglio immaginare che sia sopravvissuto, dopo che il protagonista ne ha decretato la morte, come si evince leggendo i dialoghi di quella storia.

Un'operazione, nel suo piccolo, pari a ritoccare un Michelangelo...

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8 ore fa, Diablero dice:

l'ottica "fanzinara" non vede quella bellezza, vede un mistero insopportabile. Chi la vede così vuole assolutamente SAPERE. Così come vuole sapere come mai l'eroe porta proprio quei pantaloni, l'"origine" del giubbotto e del disegno nella giubba. Fino a togliere qualunque bellezza.

Cioè, non ho capito, stai dando del fanzinaro nerd a Boselli, che vuole a tutti costi sapere che fine ha fatto Higgins perché se no non ci dorme la notte (Higgins di cui, tra l'altro, credo a nessuno, qui o altrove, freghi niente), incapace di vedere la bellezza?:dubbioso:

E meno male che - secondo qualcun altro - questo è un forum di tutti "plauditores" di Boselli... :laugh:

 

8 ore fa, Diablero dice:

Bisogna essere in grado di vederla, la bellezza di quell'ambiguità.

Domanda: la bellezza dell'ambiguità di una storia viene rovinata dal seguito di quella storia e dal suo finale diverso?

Prendiamo "Il figlio di Mefisto", capolavoro assoluto che termina in modo "ambiguo": il vascello su cui è fuggito Yama viene colto da un'improvvisa tempesta e, con le vele stracciate, sparisce tra i flutti, come guidato da forze oscure. Su questo nero veliero maledetto, dice la didascalia finale, nasceranno anche leggende, come quelle che parlano di vascelli fantasma che vagano per i mari. Tex e gli altri assistono dalla riva alla scena e sono convinti che Yama sia sparito per sempre e che non lo rivedranno più. FINE. Bellissimo e poetico finale, con tanto di splendida copertina di Galep. Io, personalmente, la saga di Mefisto e Yama l'avrei chiusa qui per sempre.

Le quindici strisce più celebri della serie regolare di Tex - La Serie e i  Personaggi - TWF - Tex Willer Forum

Poi però ne "Il ritorno di Yama" (e meno male che l'ha scritto GLB, se no sentivi le critiche!) si scende coi piedi per terra e si scopre che Yama non è morto né diventato leggenda, ma è lì che litiga con Loa e alla fine si salverà finendo in Yucatan. Bella storia ma neanche parente con "Il figlio di Mefisto". Non parliamo poi dell'ulteriore seguito: "L'ombra di Mefisto", una delle peggiori di GLBonelli.

Domanda: questi due seguiti, in particolare "Il ritorno di Yama", rovinano la poetica e ambigua bellezza del finale de "Il veliero maledetto"? A mio parere no. Un lettore quando si rilegge "Il figlio di Mefisto" lo apprezza e continua ad ammirarlo dall'inizio alla fine, anche se i suoi seguiti smentiscono il finale (e per di più non sono particolarmente riusciti).

 

Stessa cosa per il ritorno di certi personaggi. Io, personalmente, ridurrei al minimo i ritorni, non mi interessano più di tanto. Però molti lettori li vogliono e molti sceneggiatori pensano di avere delle ottime idee per resuscitarli. Spesso non è così, ma i ritorni poco riusciti rovinano la storia precedente? Per quanto mi riguarda no (e questo vale anche per i film: un sequel poco riuscito non mi rovina il film originale, "Blade Runner" e il suo finale continuano a piacermi anche se hanno fatto "Blade Runner 2").

Io Jack Thunder l'avrei lasciato morire nella miniera (e "Winnipeg" tra l'altro non mi è piaciuta molto), ma la sua non-morte non mi rovina la rilettura de "I sette assassini" e il suo finale. Così come il ritorno di Lupe o Manuela Montoya non mi hanno rovinato le versioni originali. Le storie vanno prese anche singolarmente.

Se tornerà Higgins, questo non mi toglierà la bellezza de "L'implacabile" e della scena in cui lui e il suo complice vengono abbandonati nel deserto (che, tra l'altro, particolare non secondario, non è il finale della storia).

 

Poi si dice sempre: "i ritorni vanno bene purché ci sia dietro una buona idea", poi arriva un ritorno e, senza neanche aspettare di vedere se la buona idea c'è davvero, si parte subito con le critiche a priori.

 

Domanda: chi è più nerd? Chi vuole sempre i ritorni dei personaggi o chi invece tutte le volte che viene toccata una sacra storia di GLB grida al tradimento e alla ret-con?:rolleyes:  Forse tutt'e due.

Come se tra l'altro non fosse lo stesso GLB per primo a modificare la storia del personaggio nel corso degli anni con i ritorni di Brennan e Teller e la nuova versione della Guerra Civile e la non-morte di Mefisto, e la non-morte di Yama, ecc. ecc. 

 

La critica che si può fare, semmai, è che i personaggi creduti morti in questo 2023 sono decisamente troppi e uno dietro l'altro: il banchiere di Redrock, Wolfman, Higgins, la Tigre Nera. Anche meno. (Ma probabilmente è una questione di programmazione delle storie determinata dalla velocità dei disegnatori...)

 

Modificato da Poe
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6 ore fa, Poe dice:
14 ore fa, Diablero dice:

l'ottica "fanzinara" non vede quella bellezza, vede un mistero insopportabile. Chi la vede così vuole assolutamente SAPERE. Così come vuole sapere come mai l'eroe porta proprio quei pantaloni, l'"origine" del giubbotto e del disegno nella giubba. Fino a togliere qualunque bellezza.

Cioè, non ho capito, stai dando del fanzinaro nerd a Boselli, che vuole a tutti costi sapere che fine ha fatto Higgins perché se no non ci dorme la notte (Higgins di cui, tra l'altro, credo a nessuno, qui o altrove, freghi niente), incapace di vedere la bellezza?:dubbioso:

E meno male che - secondo qualcun altro - questo è un forum di tutti "plauditores" di Boselli... :laugh:

 

Applausi.:clapping:

il problema di @Diableroè essenzialmente la sua intransigenza, il suo fondamentalismo, se vogliamo, che lo porta a bocciare senza appello certe scelte narrative. 

Una precisazione: non piacciono nemmeno a me le storie fatte apposta per spiegare certe cose, per esempio perché ad un certo punto Tex ha smesso di portare la camicia co le frange, ma se in una storia la cui trama principale è un'altra fosse inserita en passant anche questa spiegazione la cosa non mi darebbe alcun fastidio. 

 

9 ore fa, Valter Favaro dice:
16 ore fa, Carlo Monni dice:

tutte le copertine originali degli albi Bonelli di settembre contengono la citazione di una vecchia copertina di Tex.

E' per questo che la copertina di Nathan Never mi ha ricordato subito "Fantasmi nel deserto" (Tex 177).

Adesso mi è chiaro ...

 

E la copertina di Julia, a mio modesto parere, è ispirata a "Sangue Navajo".

Modificato da Carlo Monni
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<span style="color:red">17 ore fa</span>, Grande Tex dice:

che é quello che succede qui.In questo modo viene meno la bellezza de Il giuramento

E questo é il punto. C era una bella ambiguità che così viene negata

Per scrivere un seguito o almeno una storia che rimanda al passato il "gancio" è necessario, altrimenti veniva una storia

di trafficanti come tante altre e allora era il rimando al "Giuramento" a essere forzato. E' una legge della narrazione.

Che poi molti ne abbiano ormai le scatole piene di tutti questi rimandi al passato è legittimo e spesso mi ci metto anch'io.

Ma si tratta di una storia anniversario, un po' come quella del numero 700: occorre essere comprensivi.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Una precisazione: non piacciono nemmeno a me le storie fatte apposta per spiegare certe cose, per esempio perché ad un certo punto Tex ha smesso di portare la camicia co le frange, 

ma se in una storia la cui trama principale è un'altra fosse inserita en passant anche questa spiegazione la cosa non mi darebbe alcun fastidio. 

Probabilmente si era logorata e quel modello non era più in produzione. Potrebbe essere un inciso in una storia che narra le origini e le vicissitudini della Levi & Strauss, taglieggiata fin dagli esordi da una banda di ricattatori cinesi mafiosi ante litteram e difesa da Tex. Il periodo storico è quello, la collocazione geografica potrebbe ubicarsi a San Francisco (quindi una location non inusuale per Tex) dove (leggo da wikipedia) esisteva una grossa filiale della sede di New York.

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<span style="color:red">56 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

scrivere un seguito o almeno una storia che rimanda al passato il "gancio" è necessario, altrimenti veniva una storia

di trafficanti come tante altre e allora era il rimando al "Giuramento" a essere forzato. E' una legge della narrazione.

Che poi molti ne abbiano ormai le scatole piene di tutti questi rimandi al passato è legittimo e spesso mi ci metto anch'io.

Ma si tratta di una storia anniversario, un po' come quella del numero 700: occorre essere comprensivi.

Boselli poteva trovare molte altre soluzioni

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<span style="color:red">53 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Boselli poteva trovare molte altre soluzioni

 

E tu che ne sai della soluzione che ha trovato? Hai letto forse l'albo in anteprima? Magari ha avuto un'idea interessante e soddisfacente o magari no, c'è un solo modio di saperlo: leggere la storia. Troppa fatica eh? Meglio emettere giudizi prima di averlo fatto.

Io sono abituato a giudicare solo dopo aver conosciuto i fatti, ma ormai devo essere una mosca bianca.

 

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<span style="color:red">32 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

E tu che ne sai della soluzione che ha trovato? Hai letto forse l'albo in anteprima? Magari ha avuto un'idea interessante e soddisfacente o magari no, c'è un solo modio di saperlo: leggere la storia. Troppa fatica eh? Meglio emettere giudizi prima di averlo fatto.

Io sono abituato a giudicare solo dopo aver conosciuto i fatti, ma ormai devo essere una mosca bianca.

 

E' giusto, ma fino all'uscita dell'albo di cosa parliamo? Senza passare il segno e sfiorare la rissa ognuno è libero di esprimere la sensazione che gli ha dato l'annuncio di questa storia speciale. Un fatto è che anche un disaffezionato come me aspetta con tiepida attesa (non è un refuso) e comprerà l'albo.

Io sono un convinto sostenitore del colore nei fumetti e dal poco che si è visto (per me) si tratta di una delle colorazioni migliori viste sulla regolare.

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Certo che se ne leggono di cose in questo forum.

Mi dovrò decidere di suggerire un soggetto al Bos:

Un pronipote di Buonarroti, tale Miguel Angel, che, in una serie di affreschi nella cappella Quintina di Ciudad Juarez, narra lo sviluppo cronologico delle casacche di Tex, a partire da quella con le frange, per arrivare, attraverso la camicia rossa, all'attuale camicia gialla.

Modificato da Letizia
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Sto dalla parte di @Poe perché quella che descrive è la realtà.

 

Un seguito può anche essere bruttissimo, ma non per questo si ama di meno il capostipite o lo si "rovina".

Bisogna distinguere l'opera singola dal FINTO universo fatto di continuity, ortodossie e texianità varie ed eventuali.

Non smetto certo di rileggere i primi 100 numeri di Nathan Never pur sapendo come andranno i quasi 300 successivi.

Anzi, per certi versi li apprezzo di più.

 

Poi sarò onesto: non ho mai visto Higgins come quel personaggio così fondamentale, nel senso che la vera vendetta di Tex è indirizzata contro Brennan e Teller, è a loro che dà la caccia implacabilmente. Brennan viene di fatto ucciso a sangue freddo, mentre a Higgins viene concessa una possibilità, per quanto una su un milione.

 

Poi noi possiamo discutere allo sfinimento, ma alla fine sapremo come stanno le cose fra meno di un mese.

 

 

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Sono pienamente d'accordo con coloro che dichiarano che è improprio giudicare senza aver prima letto. Però coloro che giudicano prematuramente sono stati indotti in tentazione, infatti domando: c'era bisogno che la SBE mostrasse una vignetta in anteprima con un nome proprio, quando prima la stessa SBE aveva voluto mantenere il riserbo creando un alone di mistero con la presentazione dell'albo che recita anonimamente  "Tex ritrova sulla sua strada un fantasma del passato"?

Modificato da PapeSatan
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16 hours ago, Poe said:
On 8/10/2023 at 12:57 AM, Diablero said:

l'ottica "fanzinara" non vede quella bellezza, vede un mistero insopportabile. Chi la vede così vuole assolutamente SAPERE. Così come vuole sapere come mai l'eroe porta proprio quei pantaloni, l'"origine" del giubbotto e del disegno nella giubba. Fino a togliere qualunque bellezza.

Cioè, non ho capito, stai dando del fanzinaro nerd a Boselli

 

Lesa Maestà, eh? :laugh:

 

Non lo so se Boselli condivide quell'enfasi tipicamente fanzinara sul rimestare in ogni angolino per eliminare ogni traccia di mistero o di fascino, o semplicemente (come credo) pensa che la condivida una buona fetta di pubblico e non sa piu come riempire 4000 pagine annuali. E non mi interessa particolarmente. Questo non è un processo alle intenzioni, non mi interessa sapere cosa pensano. Mi interessa sapere cosa STAMPANO!

 

Che ci sia una certa fetta di lettori e autori che vedono ogni ambiguità, ogni mistero, come se fosse da una parte una "lacuna" intollerabile ("non hanno mai spiegato le origini della camicia gialla!!!! Bisogna assolutamente raccontarla!") e dall'altra come una domanda fatta A LORO ("Nolitta non ha mai spiegato le origini del Going Going, è ovvio che in questa maniera ha chiesto espressamente ai suoi successori di spiegarlo, visto che Zagor non può resistere se non si sanno le origini del Going-Going") direi che ormai è dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio.

 

L'unico possibile dubbio quindi diventa "gli diamo mano libera anche su Tex? Facciamo fare a Tex la fine che ha fatto Zagor?"

 

Direi che l'andazzo, ormai è chiaro, è quello.  "Ritorni", "origini", a iosa. E si capisce anche da un punto di vista organizzativo: Riempire 4000 pagine annuali di idee nuove è DIFFICILE, si fa molto prima con la minestra riscaldata. Se ci aggiungi che una parte dei lettori da sempre pensa che GL Bonelli "si sia sbagliato a non spiegare tutto", la ricetta per l'affossamento definitivo di Tex nel nerdismo più deteriore è evidente.

 

E vorrei essere chiaro, almeno per quello che mi riguarda: una storia "fiacca" o pure sbagliata ogni tanto si sopporta. Un autore "sbagliato" che sai che fa solo ciofeche lo salti. Ma avere Tex, TUTTO Tex, affogato in questo nerdismo pacioccoso da bimbiminkia, sarebbe il segno che ormai Tex è morto, definitivamente e indipendentemente dall'autore, e posso smettere di pendere rempo a leggerlo cercando trame adulte.

 

16 hours ago, Poe said:
On 8/10/2023 at 12:57 AM, Diablero said:

Bisogna essere in grado di vederla, la bellezza di quell'ambiguità.

Domanda: la bellezza dell'ambiguità di una storia viene rovinata dal seguito di quella storia e dal suo finale diverso?

 

Non capisci o fai finta di non capire. Il problema non è il finale diverso (e vorrei anche vedere, che fai, un remake?), è il fatto sembri non capire una cosa banale come "se tolgo l'ambiguità e il mistero, tolgo l'ambiguità e il mistero". In pratica stai sostenendo che non è vero che per fare una frittata si devono rompere le uova, perchè la frittata a te piace. E se ti piace, non hanno rotto le uova e non hanno manco dovuto fregarle alla gallina! "No, no, no, no, no, mi piace e quindi non è vero niente!!!!"

 

Il tuo esempio poi mi dimostra che non leggi i miei post o non li ricordi...  :rolleyes:

 

16 hours ago, Poe said:

Prendiamo "Il figlio di Mefisto", capolavoro assoluto che termina in modo "ambiguo": il vascello su cui è fuggito Yama viene colto da un'improvvisa tempesta e, con le vele stracciate, sparisce tra i flutti, come guidato da forze oscure. Su questo nero veliero maledetto, dice la didascalia finale, nasceranno anche leggende, come quelle che parlano di vascelli fantasma che vagano per i mari. Tex e gli altri assistono dalla riva alla scena e sono convinti che Yama sia sparito per sempre e che non lo rivedranno più. FINE. Bellissimo e poetico finale, con tanto di splendida copertina di Galep. Io, personalmente, la saga di Mefisto e Yama l'avrei chiusa qui per sempre.

Le quindici strisce più celebri della serie regolare di Tex - La Serie e i  Personaggi - TWF - Tex Willer Forum

Poi però ne "Il ritorno di Yama" (e meno male che l'ha scritto GLB, se no sentivi le critiche!) si scende coi piedi per terra e si scopre che Yama non è morto né diventato leggenda, ma è lì che litiga con Loa e alla fine si salverà finendo in Yucatan. Bella storia ma neanche parente con "Il figlio di Mefisto". Non parliamo poi dell'ulteriore seguito: "L'ombra di Mefisto", una delle peggiori di GLBonelli.

Domanda: questi due seguiti, in particolare "Il ritorno di Yama", rovinano la poetica e ambigua bellezza del finale de "Il veliero maledetto"?

 

Sì, e l'avevo pure già scritto!  :laugh:

 

Che siano due seguito MOLTO inferiori e che (specialmente il secondo) rovinino Yama come antagonista, non lo dico solo io ma è una cosa abbastanza risaputa.

 

Ma la differenza che non cogli è che nel caso di GL Bonelli, è stato un semplice errore (e poi, errore dal punto di vista del valore delle storie, magari invece a lui interessava solo rispettare la scadenza e non aveva altre idee..), erano personaggi CHE AVEVA CREATO LUI. 

 

[uffah, mi è partito il post, spero di finire il seguito in tempo per concatenarlo, altrimenti se viene in un post separato sappiate che doveva essere un unico post...]

 

 

 

 

 

 

Dicevo...

 

Ma la differenza che non cogli è che nel caso di GL Bonelli, è stato un semplice errore (e poi, errore dal punto di vista del valore delle storie, magari invece a lui interessava solo rispettare la scadenza e non aveva altre idee..), erano personaggi CHE AVEVA CREATO LUI. 

 

Idem per Boselli e Jack Thunder. Il ritorno di Jack Thunder sminuisce parecchio il personaggio, e per me è stato un errore. E l'ho pure scritto nella recensione di quella storia. Ma Jack Thunder era un suo personaggio, può rovinarlo quando vuole (io gli boccio comunque la storia, però)

 

Insomma, autore? PRIMA crei dei personaggi iconici, e puoi puoi farci quello che vuoi.

 

Non sei capace? Per tirare fuori pathos devi fare come una zanzara e succhiarlo dal samngue di un capolavoro scritto da altri? Tsk tsk tsk....

 

Torniamo a Mefisto, perchè davvero qua mi sembra di parlare ai sordi, e non capisco se davvero è così incomprensibile o se non si VUOLE capire...

 

Torniamo a Mefisto e a "la gola della morte". Storia indimenticabile. Forse perchè GL Bonelli prende un vecchio personaggio iconico e lo spreme come un limone?

 

No. GL Bonelli fa il contrario. Ha un idea per una nemesi fantastica, potentissima, in grado di impensierire davvero Tex. Gli serve che abbia motivi per volere la vendetta. E allora cosa fa? Prende un vecchio antagonista di mezza tacca, ormai dimenticato, o lo usa per gli scopi di questa storia fichissima che di "succo" ne ha da vendere anche senza spremere la vecchia apparizione (poteva recuperare Satania, cambiava qualcosa?)

 

Nelle apparizioni successive ovviamente Mefisto non è più solo quello, le volte successive sono davvero storie con "il ritorno di", ma ogni volta, c'è una decisa escalation dei suoi poteri, della sua follia, di quello che si vede in scena.  Fino ad arrivare al "figlio di Mefisto": nessuna di queste storie "campa di rendita" sulla precedente. (le successive sì, purtroppo, compresa la Mefistolata e le ultime di Boselli)

 

Vuoi un esempio ancora più "vicino" a questo albo? Brennan e Teller!

 

Sono stati scelti per te per "il giuramento" perchè voleva fare la storia "il ritorno di Brennan e Teller"? Secondo te "il giuramento" è nata come "idea! Facciamo tornare Brennan e Teller! Dobbiamo far tornare tutti, facciamo tornare anche loro! Adesso però devo inventarmi cosa fargli fare..."? Oppure è nata come una storia potentissima per cui sono stati ripresi due avversari di mezza tacca, dimenticati, che sono stati "elevati" con questa nuova storia a livelli mai raggiunti prima?

 

Sai come sarebbero questi "nuovi ritorni", senza tanta ipocrisia e tante menate ridicole sui massimi sistemi?

 

Al nuovo Autore viene un idea. Per una storia figa come "il giuramento". O anche come "il passato di Carson" o "Luna insanguinata". Agli scopi di questa storia gli serve un avversario di Tex che Tex abbia lasciato andare. E allora si va a prenedere un avversario ANONIMO E DIMENTICATO e lo ELEVA dandogli un ruolo superiore in questa nuova storia.

 

Ma non prendetevi per il culo da soli a pensare che siamo di fronte ad un caso come questo, dai!

 

Queste storie "zanzara" nascono proprio PER FAR TORNARE HIGGINS! (o il suo socio, per ora non è chiaro). Il processo è "cavolo, arriva l'anniversario, chi posso far tornare? Chi posso spremere per tirar fuori qualche goccia di commozione dai fan fanzinari? Questo no che l'ho già fatto tornare, Mefisto no che se lo rifaccio mi linciano, questo no che torna tre mjesi dopo... IDEONA! Facciamo tornare Higgins! Così non mi devo nemmeno sforzare per dare Pathos ad un cattivo, spremo quello che gli ha dato GL Bonelli..."

 

E tranquilli, che se vi va bene questo, potete essere SICURI che una delle prossime volte torna Fraser, o Lucero! Perchè quando inizi a sfogliare la margherita e dire "questo no, questo sì, questo no, questo sì" sei già entrato nell'ottica da fanzinaro, e ti stai cercando mille giustificazioni. Per arrivare a Lucero poi te ne basta una e arrivi a milleuna. A quel punto posterai dicendo "poerchè Higgins sì e Lucero no?"

 

Non siate fanzinari, rispettatevi di più, pretendete di più, non fatevi trascinare su questa china e dite subito no.

 

 

P.S.:

2 hours ago, Laramie said:

Un seguito può anche essere bruttissimo, ma non per questo si ama di meno il capostipite o lo si "rovina".

Bisogna distinguere l'opera singola dal FINTO universo fatto di continuity, ortodossie e texianità varie ed eventuali.

Non smetto certo di rileggere i primi 100 numeri di Nathan Never pur sapendo come andranno i quasi 300 successivi.

 

Certo. Basta IGNORARE i numeri successivi che ROVINANO le vecchie storie.

 

Ma io cosa c'ho scritto, "Jo-Condor" che spendo dei soldi per storie "da ignorare"?

 

E io che pensavo di comprare Tex per leggere storie da RICORDARE... :rolleyes:

 

Sai che soddisfazione, "le vecchie storie non rovinano le storie nuove, basta che non ne tieni alcun conto, anzi, fai prima, non le leggere nemmeno, anzi, non le comprare neanche".

 

Che è la soluzione che avevo già detto, non dici nulla di nuovo: si smette di comprare Tex, e le storie classiche non saranno più rovinate....

 

 

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">31 minuti fa</span>, Diablero dice:

Queste storie "zanzara" nascono proprio PER FAR TORNARE HIGGINS! (o il suo socio, per ora non è chiaro). Il processo è "cavolo, arriva l'anniversario, chi posso far tornare? Chi posso spremere per tirar fuori qualche goccia di commozione dai fan fanzinari? Questo no che l'ho già fatto tornare, Mefisto no che se lo rifaccio mi linciano, questo no che torna tre mjesi dopo... IDEONA! Facciamo tornare Higgins! Così non mi devo nemmeno sforzare per dare Pathos ad un cattivo, spremo quello che gli ha dato GL Bonelli..."

 

Mi piace questa tua assoluta sicurezza che sia andata così.

Nessun dubbio, nessuna esitazione: è così che è sicuramente andata, è questo il processo mentale seguito da Frediani e Boselli per elaborare la trama. Deve essere andata così per forza visto che lo dici tu e tu non sbagli mai, non è così?

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P.P.S.:

 

Su Higgins.

 

Tex non uccide mai. Ma lascia Higgins a morire (per adesso dò per scontato che sia Higgins per semplicità, ma vale alche per il suo compare). Ma non si vede, se preferisci puoi pensare che si salvi.

 

Tex non può lasciare andare chi ha provocato la morte di lilith e tanti lutti nel villaggio Navajo. Ma si può stare tranquilli, Higgins morirà.

 

Lasciando l'ambiguità, GL Bonelli riesce ad esprimere la rabbia di Tex e la sua volontà di ucciderli (cioè, di agire al di là dei parametri tipici del personaggio, per farci capire quanto sia forte il suo dolore), senza farci vedere Tex che uccide a sangue freddo (lo farà dopo, alla fine, ma quello è il culmine della storia)

 

Narrativamente è una soluzione brillante.

 

Ma il fanzinaro si contorce come una biscia. Non legge le storie come storie, vuole leggere il giornale e avere la notizia. Vuole sapere se Higgins è morto o no.

 

Far vedere Higgins dopo, anche se poi lo fai fuori, anche se poi lo fa fuori Tex, è una schifezza. Fa felice il fanzinaro proprio per quello. Elimina il mistero, elimina l'ambiguità, elimina il fascino, ma così il fanzinaro può aggiungere "1" alle sue statistiche su quanti personaggi erano uccisi da Tex, che quell'ambiguità non gli faceva tornare i conti!

 

Vuoi dirmi che Boselli NON ERA CAPACE di scrivere una storia celebrativa senza fare questo danno?

 

P.P.S.S.:

 

9 minutes ago, Carlo Monni said:

Mi piace questa tua assoluta sicurezza che sia andata così.

Nessun dubbio, nessuna esitazione: è così che è sicuramente andata, è questo il processo mentale seguito da Frediani e Boselli per elaborare la trama. Deve essere andata così per forza visto che lo dici tu e tu non sbagli mai, non è così?

 

Su quello che davvero ha davvero pensato Boselli, non mi pronuncio. Quella era un invettiva, non una ricostruzione.

 

Ma sui risultati di queste scelte narrative, abbiamo ampio campionario di esperienze.

 

E prima o poi, bisognerebbe imparare a far tesoro dalle esperienze. E smettere di credere sempre alla reclame.

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<span style="color:red">14 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

E tu che ne sai della soluzione che ha trovato? Hai letto forse l'albo in anteprima? Magari ha avuto un'idea interessante e soddisfacente o magari no, c'è un solo modio di saperlo: leggere la storia. Troppa fatica eh? Meglio emettere giudizi prima di averlo fatto.

Io sono abituato a giudicare solo dopo aver conosciuto i fatti, ma ormai devo essere una mosca bianca.

 

scusa se te lo dico ma c é poco da giudicare: se Higgins é vivo,per me é un errore.E rimane un errore anche se Boselli ci avesse costruito intorno la storia più bella del mondo

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Per me il fulcro di questo episodio celebrativo è rappresentato dalla presenza di certe atmosfere del "Giuramento" e dal ritorno di Lilith stessa, un personaggio molto amato che nei 70 anni trascorsi dalla sua creazione è apparso sulla serie, per forza di cose, con il contagocce.

Il riutilizzo di tale Higgins (sinceramente faccio un po' di fatica a ricordare chi sia), se mai ci sarà, lo vedo come semplice espediente narrativo necessario a quanto sopra. 

 

Sinceramente credo che un lettore medio texiano sia più contento di rivedere in scena la moglie di Tex piuttosto che tirare giù tutti i santi per un personaggio secondario creduto morto più di cinquant'anni fa. :indianovestito:

 

Poi da lettore posso rimanere perplesso per la pubblicazione di quattro avventure di fila, o quasi, in cui tornano un avversari dati per morti... Però, d'altro canto, posso capire le esigenze di programmazione e le sue casualità. :)

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Sto seguendo questa discussione e mi sto divertendo molto. Ma naturalmente, se sarà necessario spendere due parola a difesa degli autori, tra cui il sottoscritto, lo farò solo ad albo pubblicato e letto.

 

Per ora, posso solo chiarire, per evitare probabili equivoci nei distratti, che l'origine della camicia gialla tirata in ballo da Diablero è solo una sua fantasia (delirio?:P) polemica che non c'entra una mazza con questa storia... Con NESSUNA storia  :laugh:  E che nessuno si è mai sognato di spiegare perché Tex a un certo punto cambierà d'abito nel remake della Mano Rossa in uscita tra meno di un anno...:rolleyes:  Idioti sì, ma non fino a questo punto...:D

Modificato da borden
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

Per ora, posso solo chiarire, per evitare probabili equivoci nei distratti, che l'origine della camicia gialla tirata in ballo da Diablero è solo una sua fantasia (delirio?:P) polemica che non c'entra una mazza con questa storia... Con NESSUNA storia  :laugh:  E che nessuno si è mai sognato di spiegare perché Tex a un certo punto cambierà d'abito nel remake della Mano Rossa in uscita tra meno di un anno...:rolleyes:  Idioti sì, ma non fino a questo punto...:D

 

A difesa di Diablero, con cui in altre cose sono e rimango piuttosto polemico, devo dire che sono convinto che lui abbia usato la camicia come puro e semplice esempio di cose da non fare e non perché fosse convinto che si fosse fatto in quella storia che tutti attendiamo. Io so che quello era il mio intento quando l'ho citata.

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Seguo Tex da qualche tempo un po' alla lontana, e di conseguenza commento poco, però forse su quanto si sta dibattendo una visione "a distanza" può avere una qualche utilità.

Sulla questione dei ritorni io sono un po' meno drastico di Diablero anche perché a me alcuni ritorni recenti sono piaciuti più degli episodi "originari", penso ad esempio a Jack Thunder o alla storia, per me tra le più belle degli ultimi anni, sulla figlia di Satania. Insomma, resta vero il fatto che ogni storia va giudicata singolarmente.

Però è anche vero che gli ultimi anni della serie regolare sembrano dominati dai "ritorni", e questo dà effettivamente l'impressione di una mancanza di idee e di uno spremere il limone: dal n. 700 a oggi, quanti sono stati i ritorni? Sensazione tanto più aumentata quando si fanno tornare non solo grandi nemici (e personalmente spero che con Mefisto e Yama si sia chiuso per sempre), ma anche mezze tacche come quelle dell'ultima di Ruju, ritorno di cui francamente non capisco il senso; l' impressione è che manchino le idee per nuovi nemici, o che forse - e qui Diablero per me ha ragione - ci sia una iper produzione che costringe a qualche riciclo. 

Modificato da paco ordonez
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

 

A difesa di Diablero, con cui in altre cose sono e rimango piuttosto polemico, devo dire che sono convinto che lui abbia usato la camicia come puro e semplice esempio di cose da non fare e non perché fosse convinto che si fosse fatto in quella storia che tutti attendiamo. Io so che quello era il mio intento quando l'ho citata.

 

 

Ok, ma sai come va... Alcuni leggono distrattamente e secondo me in questo caso Diablero l'ha fatta fuori del vaso, perché la ricomparsa di un avversario (che NON è morto) non c'entra il benemerito fico secco con la storia della camicia a frange o della scure o del piffero magico: questo genere di eziologia fanzinara  in Tex non ha cittadinanza. I due esempi appartengono a  CATEGORIE DIVERSE. Confonderli è un grave errore di logica, retorica e qualdirsivoglia...

<span style="color:red">23 minuti fa</span>, paco ordonez dice:

Seguo Tex da qualche tempo un po' alla lontana, e di conseguenza commento poco, però forse su quanto si sta dibattendo una visione "a distanza" può avere una qualche utilità.

Sulla questione dei ritorni io sono un po' meno drastico di Diablero anche perché a me alcuni ritorni recenti sono piaciuti più degli episodi "originari", penso ad esempio a Jack Thunder o alla storia, per me tra le più belle degli ultimi anni, sulla figlia di Satania. Insomma, resta vero il fatto che ogni storia va giudicata singolarmente.

Però è anche vero che gli ultimi anni della serie regolare sembrano dominati dai "ritorni", e questo dà effettivamente l'impressione di una mancanza di idee e di uno spremere il limone: dal n. 700 a oggi, quanti sono stati i ritorni? Sensazione tanto più aumentata quando si fanno tornare non solo grandi nemici (e personalmente spero che con Mefisto e Yama si sia chiuso per sempre), ma anche mezze tacche come quelle dell'ultima di Ruju, ritorno di cui francamente non capisco il senso; l' impressione è che manchino le idee per nuovi nemici, o che forse - e qui Diablero per me ha ragione - ci sia una iper produzione che costringe a qualche riciclo. 

 

 

Questo invece è un fatto reale. Ma pura e semplice coincidenza dovuta al fatto che si pubblica quello che è pronto. Il caso ci ha messo lo zampino, ma si tratta di storie molto diverse tra loro. E nella stragrande maggioranza l'IDEA, come deve essere, precede il "ritorno". Parlando di me, PRIMA ho l'idea e poi scrivo la storia, chi solo ipotizza il contrario mi fa offesa grave... :old::laugh:  Pensare per pigrizia di fare il ritorno di.. senza avere lo straccio di un'idea non mi è mai passato per la capa!   Per es, a prescindere dai per me inaspettatamente e ingiustamente deludenti risultati di gradimento, vi sembra che la storia di Mefisto-Cestaro mancasse di un'idea originale  di partenza...?

 

 Per questo motivo non avete ancora letto la storia del ritorno di Lena e Donna (in effetti però l'idea ce l'ho da un po' e, da poco, ho anche il disegnatore...)

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

 Per questo motivo non avete ancora letto la storia del ritorno di Lena e Donna (in effetti però l'idea ce l'ho da un po' e, da poco, ho anche il disegnatore...)

:indiano::bisonte::D

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

 

Questo invece è un fatto reale. Ma pura e semplice coincidenza dovuta al fatto che si pubblica quello che è pronto. Il caso ci ha messo lo zampino, ma si tratta di storie molto diverse tra loro. 

D'accordo, però ammetterai che, a prescindere dalla casualità delle storie pronte, in questi ultimi anni c'è stato un vero e proprio exploit di ritorni, una quantità credo mai vista prima. E ciò porta secondo me a un altro effetto: se in passato l'annuncio del ritorno di un grande nemico era una cosa veramente grossa (ricordo quando da ragazzino vidi l'annuncio del primo ritorno della Tigre Nera, fu esaltante!) ora rischia di annoiare a priori (sensazione amplificata, poi, se a tornare sono mezze tacche).

Ti dico sinceramente che la sensazione di ritorni un po' gratuiti li ho avuti per Manuela Montoya e per l'ultima di Ruju.

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, borden dice:

Sto seguendo questa discussione e mi sto divertendo molto. Ma naturalmente, se sarà necessario spendere due parola a difesa degli autori, tra cui il sottoscritto, lo farò solo ad albo pubblicato e lettore.

Perfetto! :old:

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