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TWF - Tex Willer Forum

[755] La cavalcata del destino


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  • co fondatore

Il discorso su Facebook l'avrei fatto anche se l'episodio mi fosse piaciuto. Non ricordo chi qui in passato ha parlato di censure nei commenti e poi c'è tutta la questione degli algoritmi... è un tema complesso.

Modificato da Mister P
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, paco ordonez dice:

Una bella storia di Tex, disegnata benissimo e, questa volta, con colori degni (efficacissimi nella scena del tornado): quindi un'ottima celebrazione del compleanno di questo grande fumetto. L'unico problema è stato in alcune pagine, almeno nella mia copia un po' sfocate - ma in generale la carta buona per il colore è quella del Color con storie brevi.

Passo oltre la polemica sul ritorno di Higgins: a me non ha in alcun modo rovinato la lettura e non sembra affatto il tradimento alla storia di GL Bonelli su cui pochi lettori in questo forum stanno insistendo (sto leggendo anche io i commenti su pagine e gruppi Facebook, e sono tutti generalmente tra il positivo e l'entusiasta). D'altronde che Tex non possa essere sempre infallibile ce lo ricorda proprio "Il Giuramento", dove il nostro lascia scappare Brennan e se ne frega per vent'anni o giù di lì, per poi ritrovarlo solo grazie alla lettura casuale di un giornale (su questo però nessun difensore della texianità ha nulla da ridire - per fortuna, aggiungo).

La parte più emozionante della storia è certamente quella del sogno, aiutata da un Villa in stato di grazia: i rari momenti in cui viene mostrato un Tex più umano, in questo caso ancora sofferente e col rimorso di non aver potuto salutare un'ultima volta Lilith, sono per questo preziosi.

Insomma, un ottimo numero celebrativo, che peraltro ha il merito di introdurre un personaggio interessante come l'agente Pinkerton - sarebbe bello rivederlo in futuro - e che vanta un finale abbastanza inusuale coi 4 pards assenti. Il tocco personale di Boselli, anche in queste piccole scelte, si vede tutto.

Concordo con te Paco sulla "chicca" finale di Boselli. 

<span style="color:red">25 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Su Facebook ci sono commenti entusiastici. Che sia o meno sul viale del tramonto, si tratta di lettori a cui questa storia non è solo piaciuta, ma ha addirittura entusiasmato. Dove sta l'assenza di buon senso nel dire che c'è una larga fetta di lettori che non si fa problemi su Higgins e che ha saputo amare questa storia? 

Paco, ad esempio, non è un lettore della domenica, eppure leggete il suo bel commento.

Io credo che Diablero abbia dimostrato perché Higgins non poteva sopravvivere, e ho trovato questa storia molto, molto infelice, ma evidentemente sono solo una voce in un coro composito e variegato. 

Il buon senso non sta nel sminuire i contributi di Facebook, ma nel prendere atto che ci sono lettori diversi, livelli di lettura diversi, gusti diversi. 

Se addirittura Villa si è commosso, chi siamo noi per dire che lui ha torto e che questa è una ciofeca indigeribile in modo indiscutibile e oggettivo?

 

Ci siamo sovrapposti nel commento. Ciao Paco, è sempre un piacere leggerti ;)

 

 Questa è una parte bellissima. Vignette da incorniciare, da pag.21 a pag.24. Meravigliose.

Infatti...Quella parte è da incorniciare, da 21 a 24. Poi la questione dei "lettori diversi" è sacrosanta. Lo dimostra il forum e lo dimostra Facebook.

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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, MacParland dice:

Facebook è un social acritico. È quasi tutto bello. Capace che la nizzata “Moctezuma” è in top 10 storie all time.

 

Ok che è acritico. Nulla di paragonabile con quello che si può leggere qui, dove c'è una profondità di analisi stupefacente. 

 

Ma è rappresentativo dei lettori? Del gradimento per questa storia? Credo possa esserlo quanto e più del forum. 

 

Con quel metro, Boselli non ha sbagliato poi tanto. Il lavoro di curatore e autore lo ha svolto come doveva. 

 

Per i puristi, è da crocifiggere. Anche per me, in questo caso 😜

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<span style="color:red">18 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Ok che è acritico. Nulla di paragonabile con quello che si può leggere qui, dove c'è una profondità di analisi stupefacente. 

 

Ma è rappresentativo dei lettori? Del gradimento per questa storia? Credo possa esserlo quanto e più del forum. 

 

Con quel metro, Boselli non ha sbagliato poi tanto. Il lavoro di curatore e autore lo ha svolto come doveva. 

 

Per i puristi, è da crocifiggere. Anche per me, in questo caso 😜

Secondo te (è una domanda forse retorica) sono più gli acquirenti del forum o di Facebook (o di quelli che non sono su nessuno dei due)?

Se il presente e il futuro sono dettati dalle vendite (dai ricavi) meglio perdere come lettore qualcuno di noi o mantenere quelli di Facebook?

Scusa off topic però quando ci sono storie così divisive mi vengono in mente queste cose.😅

Detto questo dal forum mi sembra di capire che quasi nessuno ha gradito questo ennesimo ritorno(me compreso).

Poi passiamo dagli estremisti bocciatori, ai moderati bocciatori, a quelli soddisfatti in modo tiepido, a quelli molto soddisfatti. Insomma la solita variegata platea.

E la Tigre Nera è alle porte...😅

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, paco ordonez dice:

Ecco un commento di vero buon senso! E  Leo mi suggerisce di non nascondermi su Higgins.

È vero, il fatto che sia sopravvissuto è inverosimile e addirittura non spiegato. Ma il punto essenziale in questo caso, almeno per me, è: chi se ne frega! Voglio dire che ritorni e resurrezioni strani ne abbiamo visti tanti (come dicevo a Boselli qualche tempo fa, troppi negli ultimi tempi!), e anche gente che resiste ad agguati mortali e trappole di ogni genere (emblematico Tex buttato nel burrone nel Texone di Kubert, o il wolfer che manca Tex svenuto a terra nella Strage di Red Hill). Se avessi usato il metro del realismo per giudicare Tex avrei smesso di leggerlo miriadi di pallottole vaganti fa!

Ma c'è un altro punto, il più importante: se il "prezzo" della sopravvivenza di Higgins è stata una bella storia come questa, in un punto perfino emozionante, ben venga la sopravvivenza.

 

@Leo piacere reciproco!

Stessa lunghezza d'onda Paco😉

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<span style="color:red">23 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Ma è rappresentativo dei lettori? Del gradimento per questa storia? Credo possa esserlo quanto e più del forum. 

 

In senso generale, non mai dato peso al concetto di rappresentativitá nei giudizi soggettivi, a differenza delle situazioni in cui c'é oggettivitá (es. censimenti, statistiche, ecc.).

Per esempio, milioni di persone bevono coca-cola perchè la considerano buona, ma sappiamo tutti che dovremmo dare retta ai medici (moltissimi meno, in proporzione) circa i contenuti non proprio salutari di quella bevanda.

Per Tex è lo stesso: mi fido di più del parere degli specialisti di questo forum che della massa indistinta di facebook.

Riguardo all'albo, lo leggerò tra poco e a seguire mi esprimerò.

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Allora vediamo.

Anch'io avrei preferito non si tirasse in ballo Higgins, ma penso che quando rileggerò la storia, Il giuramento, mi piacerà ancora come tutte le altre volte che la ho letta.

Il destino ha voluto che Higgins sopravviva. Per mè  ci può stare.

Nella vignetta della lancia spezzata si dice che la vendetta è compiuta, ma non che sono tutti morti, e in un altra  Tiger dice - attento tu stai uccidendo quell uomo, e Tex risponde - ai ragione se lo facessi mutilerei la mia vendetta,  e poi dice  -Higgins sta correndo verso la morte-⁰,  dunque Tex  e il destino vuole che viva per farlo soffrire e Higgins soffrirà fino all suo suicidio .  Per quanto riguarda come abbia potuto resistere Higgins nel deserto, qui siamo in un fumetto, e se guardiamo come Tiger si è salvato nella storia Arizona o di quante volte si è salvato Tex senza acqua nel deserto ci può stare che anche lui si salvi.

Tex ha fatto tutto quello che doveva fare ma Il destino ha voluto che Higgins sopravvivesse .

 

 

La cosa è un po forzata, io la vedo un  forzatura che ci può stare, ce chi la vede come una cosa intollerabile. 

Per mè gli incubi di Higgins sono il popolo navajos e Lhilit ne fa parte.🙋‍♂️

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<span style="color:red">16 ore fa</span>, dario63 dice:

Per quanto la situazione sia molto chiara e offra ridottissime, infinitesimali, possibilità di sopravvivenza, pure in quella storia GL Bonelli non ci ha fatto vedere per nulla Sherman e Higgins morti.

 

Anzi!

Cito da: G.L Bonelli - A. Galleppini, "il Giuramento" (Tex Story, Mondadori 2013), prime due vignette a p. 179:

 

Dopo aver lasciato borraccia e pistola con un colpo ad un Sherman in ottima forma (Higgins direi molto meno), Tex li abbandona nel deserto:

- "Vamos"!

- Il compagno indio: "Un indiano forse potrebbe salvarsi, ma non quel bianco" (Sherman; Higgins è spacciato!). 

- Tex, in grassetto: "QUIEN SABE?"

 

Secondo me: fosse sopravvissuto solo Sherman, credo che lo "scandalo" (che comprendo e riconosco: quando lessi la prima volta "il Giuramento", per quanto mi riguarda morirono tutti) al quale gridano alcune frange di lettori, sul forum e fuori, si sarebbe manifestato più fievole e pacato, tutto sommato accettabile.

 

Conclusione soggettiva (dopo rilettura dei passi di contatto tra "Il Giuramento" e l'albo): Higgins clinicamente morto nel giro di qualche ora; Sherman invece,  Quien Sabe? (GLB).

 

P.S. In una delle mie storie preferite, ("L'oro del Colorado"), i colpevoli superstiti sulle canoe nelle rapide avrebbero, secondo Tex (che certamente non è un infallibile veggente), una su mille probabilità di cavarsela senza pagaie: personalmente sono convinto siano tutti morti annegati e mangiati dai pesci!😂😂😂😂

 

Disegni: non classificabili (non oso immaginare in b/n!)

Storia: 6-

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Oh sì! Questa storia Borden l'ha scritta per me!

Per me e tutti quelli che leggono un albo per gustarsi l'avventura.

Magari non saremo i custodi della verità della 75ennale saga texiana, ma a noi lettori occasionali -vecchi reprobi come siamo- ce ne importa pochino. 

 

È una bella storia? Sì, lo è perché c'è tutto quello che si può volere in una storia di Tex di 120 pagine.

È una storia ben disegnata? No, non è ben disegnata, è MAGNIFICANTE disegnata! Quanti "bellissimi" cattivi ha creato Claudio Villa per questa storia!

E per finire è eccellente anche la colazione. Colorare Villa può rivelarsi un'operazione inutile e invece qui i colori esaltano l'atmosfera. Bravissimo il Matteo Vattani!

Modificato da Il sassaroli
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Ci posso tranquillamente credere che su Facebook la maggior parte dei commenti sia stra-posiotiva. Anche perchè nessuno dei commenti negativi scritti in questo thread lì sarebbe rimasto. I commenti negativi delle pagine "istituzionali" tipo quella di Tex vengono regolarmente cancellati mentre quelli positivi vengono messi in evidenza, dopo un po' il pubblico impara...

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12 minutes ago, paco ordonez said:

Quindi la Bonelli cancellerebbe i commenti negativi?

Non solo la Bonelli. TUTTI.

 

Sono pagine aziendali, pagate dalle ditte a scopo promozionale, un gestore che lascia i post negativi senza cancellarli regolarmente ogni giorno (lasciandone qualcuno qua e là, scelti fra i più blandi o fra quelli più stupidi per sputtanare i critici) sta battendo la fiacca e non fa il suo lavoro.

 

Aspettarsi qualcosa di diverso da una pagina aziendale vuol dire non capire la differenza fra l'ufficio reclami e una pagina pubblicitaria pagata dall'editore...

 

Anche le pagine non aziendali, tipo quelle su You Tube, controlla sempre se ricevono "dritte" in anticipo o fanno interviste o hanno materiale da recensire in anteprima... sono "aiutini" che rendono molto in termini di views ma si "pagano". Anche per questo è difficile trovarne che criticano la Bonelli, non "conviene"

 

È noto che ai tempi di Sergio Bonelli faceva un tipo di "moral suasion" morbida... se ti ricordi prendeva pagine pubblicitarie su TUTTO, anche una fanzine stampata in cinquanta copie a canicattì vedevi aveva una pubblicità della Bonelli, accesso agli autori, poteva riprodurre materiale di copyright della casa editrice, etc.  Così da una parte Bonelli sosteneva i giovani fanzinari (cosa che credo gli facesse piacere) ma dall'altra, la rivista aveva a bilancio quei soldi per sopravvivere. Se ospitavano un articolo sgradito e la Bonelli tagliava i sostegno, di colpo andavano in perdita e non potevano più utilizzare il materiale che attirava più lettori. Anche per questo all'epoca era davvero RARISSIMO trovare un articolo critico sulla Bonelli (ma ve li ricordate gli anni di lodi sperticate e peana ad ogni ciofeca di Nizzi?) e se lo trovavi, di solito era sempre l'ultimo numero della rivista...

 

E adesso pare che al poliziotto buono si sia sostituito il poliziotto cattivo, che va più sulle minacce che sui biscottini (bisogna vedere se saranno più efficaci, per me no, anche se magari costeranno meno...)

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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Diablero dice:

Non solo la Bonelli. TUTTI.

 

Sono pagine aziendali, pagate dalle ditte a scopo promozionale, un gestore che lascia i post negativi senza cancellarli regolarmente ogni giorno (lasciandone qualcuno qua e là, scelti fra i più blandi o fra quelli più stupidi per sputtanare i critici) sta battendo la fiacca e non fa il suo lavoro.

 

Aspettarsi qualcosa di diverso da una pagina aziendale vuol dire non capire la differenza fra l'ufficio reclami e una pagina pubblicitaria pagata dall'editore...

 

Anche le pagine non aziendali, tipo quelle su You Tube, controlla sempre se ricevono "dritte" in anticipo o fanno interviste o hanno materiale da recensire in anteprima... sono "aiutini" che rendono molto in termini di views ma si "pagano". Anche per questo è difficile trovarne che criticano la Bonelli, non "conviene"

 

È noto che ai tempi di Sergio Bonelli faceva un tipo di "moral suasion" morbida... se ti ricordi prendeva pagine pubblicitarie su TUTTO, anche una fanzine stampata in cinquanta copie a canicattì vedevi aveva una pubblicità della Bonelli, accesso agli autori, poteva riprodurre materiale di copyright della casa editrice, etc.  Così da una parte Bonelli sosteneva i giovani fanzinari (cosa che credo gli facesse piacere) ma dall'altra, la rivista aveva a bilancio quei soldi per sopravvivere. Se ospitavano un articolo sgradito e la Bonelli tagliava i sostegno, di colpo andavano in perdita e non potevano più utilizzare il materiale che attirava più lettori. Anche per questo all'epoca era davvero RARISSIMO trovare un articolo critico sulla Bonelli (ma ve li ricordate gli anni di lodi sperticate e peana ad ogni ciofeca di Nizzi?) e se lo trovavi, di solito era sempre l'ultimo numero della rivista...

 

E adesso pare che al poliziotto buono si sia sostituito il poliziotto cattivo, che va più sulle minacce che sui biscottini (bisogna vedere se saranno più efficaci, per me no, anche se magari costeranno meno...)

Eh, no , tutto il resto si accetta, ma questo no!

 

La Bonelli non influenza Facebook e io tanto meno!

La prova?

A proposito dell'ultima storia di Mefisto su Facebook i commenti negativi erano più della metà!!

 

Continuate a parlare di Higgins vivo, morto e moribondo, dell'infallibilità assoluta di Tex e del Papa, ma siete diffidati dal sostenere simili STRONZATE! 

 

 

 

 

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Ho appena finito di leggere il “famigerato” albo celebrativo per i 75 anni di Tex.

 

Vedendo la lunghissima discussione che ne è scaturita sul topic, ammetto che è alquanto complicato scrivere un commento. Se mi passate la similitudine, sembra di essere un avventore giunto sulla soglia di un polveroso saloon in cui all’interno è in corso una gigantesca rissa; fra botte da orbi, sedie e tavoli sfasciati e bottiglie volanti come aquiloni, ci si chiede se vale la pena metterci piede e farsi risucchiare dalla feroce mischia.

Che fare? Il buon senso consiglierebbe di starne fuori e osservarne gli sviluppi, ma la tentazione di “tirare a propria volta qualche cazzotto” è forte. :D

 

Il lungo thread mi ricorda quello che si scatenò all’uscita di un altro albo celebrativo, quello per i settant’anni dell’eroe, con ai pennelli il maestro Ticci. Io nuovo iscritto allora, con poca esperienza, mi tuffai a capofitto e ne uscii con le ossa rotte. La memoria di quella brutta esperienza mi consiglierebbe di starmene alla larga stavolta, ma evidentemente il buon senso non è una mia dote spiccata. :D

 

Non è una coincidenza: evidentemente gli albi celebrativi, che stanno spopolando negli ultimi decenni sulla collana, dividono totalmente la platea dei fans e rappresentano rischiosi azzardi per gli autori, costretti a tirar fuori dal cilindro qualcosa di particolare, che diviene sempre più difficile escogitare, visto la mole mastodontica di tavole annuali che l’attuale produzione impone.

 

Comunque in questo “polveroso saloon” ci entrerò in punta di piedi e per prima cosa mi soffermerò sull’aspetto grafico, che in maniera unanime ha raccolto la piena approvazione dei lettori.

Ripeterò quello che ho scritto personalmente all’autore sulla sua pagina Facebook, ovvero i disegni di Villa sono sontuosi e rappresentano l’ulteriore conferma (se ce ne fosse bisogno!) che è un autentico fuoriclasse nel panorama del fumetto mondiale. Tavole stupende, espressive come poche, panneggi superbi, sfondi accattivanti, dinamismo grafico strabordante, un tratto magistrale. Riassumendo: un maestro delle nuvole parlanti, senza se e senza ma. Ho peraltro gradito oltremodo il regalo con le ultime pagine contenenti schizzi e bozzetti del grande Claudio, una vera perla per chi, come me, ama da sempre il disegno e lo deve in parte anche all’opera magnifica di questo impareggiabile autore sulle pagine del mio personaggio fumettistico preferito.

 

Confermo comunque il mio giudizio espresso dopo aver visionato le anteprime; per quanto Vattani sia un grandissimo colorista (alcune sue colorazioni sui cartonati le ho praticamente adorate) al cospetto di uno stile possente e perfetto come quello di Claudio, aggiunge poco e anzi in alcuni casi forse penalizza la vignetta. Cerco di spiegarmi: autori dalla linea chiara come Del Vecchio, Cossu, Letteri in passato etc. con una colorazione ad hoc possono veder ancor più valorizzati i propri disegni, ma disegnatori del calibro di Villa, che eccellono nei chiari scuri, nei panneggi e dosano ottimamente il bilanciamento dei neri, lasciano poco spazio al collega e personalmente, li preferisco alla lunga in Bianco e Nero. Tuttavia la sequenza del tornado e della fine di Higgins rappresenta un buon connubio fra disegnatore e colorista, ma non basta del tutto a far cambiare la mia idea. Il mio voto al comparto grafico è 10. Ormai Villa lo vediamo sempre meno sulle tavole, ma non sbaglia praticamente un colpo.

 

Veniamo ora al nodo spinoso della questione, ovvero il soggetto e la trama dell’albo.

 

Senza grossi giri di parole (sarebbero inutili dopo pagine e pagine di commenti di altri utenti) anche il sottoscritto è dell’idea che ripescare Higgins sia stata una scelta azzardata che alla fine si è rivelata controproducente. Capisco la necessità di dover avere un soggetto importante per la celebrazione, ma andare a pescare da un caposaldo della produzione bonelliana molto amato dai lettori, recuperando un nemico che, ambiguità narrativa o meno, faceva parte della giusta ed efferata vendetta di Tex verso i coyotes che uccisero la moglie, è a mio avviso un errore.

Oltretutto non funzionano i tempi; fermo restando che è alquanto improbabile che Higgins esca vivo dal deserto visto come era conciato, reputo inopportuno che debbano trascorrere decenni (arco di tempo in cui riesce ancora a delinquere e provocare altre morti di innocenti fra cui donne e bambini) prima che su di lui cali nuovamente la mannaia della giustizia divina.

Se si voleva riutilizzarlo, era meglio in una storia di Tex Willer, quando erano passati solo pochi mesi dalla scena del deserto e di conseguenza prima della morte di Brennan.

 

Ammetto che la scena della sua morte è a effetto e da amante dello stile gotico, trovo sia ben sceneggiata, ma Higgins doveva essere messo fuori circolazione svariati anni prima. Così, vuoi o non vuoi, realmente si rischia di veder depotenziata l'efficacia della splendida vignetta finale della lancia spezzata partorita da Bonelli nella sua celeberrima storia.

 

Valeva davvero la pena giocare tanto col fuoco? Mauro e Frediani hanno avuto il fegato di puntare l’All In ma in fondo era prevedibile che una frangia di lettori si sarebbero allarmati. Se già il soggetto del pard Barbanera con il ritorno a Redrock aveva fatto storcere abbastanza il muso ed erano personaggi bonelliani minori di una storia secondaria, come pensare che non succedesse il finimondo dopo aver attinto da un capolavoro come “Il giuramento”?

 

Al netto della scelta errata, la storia e lineare e scorrevole. Qualche buona sequenza (la fine di Higgins, la scena finale contro il senatore), dialoghi più asciutti e qualche buon personaggio di contorno (stavolta però meno valorizzato, forse a colpa pure della brevità della foliazione). Senza la presenza di Higgins l’avremmo giudicata diversamente anche sul forum, ma avendo “resuscitato” un villain così odiato, prendendosi l’onere di ribaltare una sequenza madre bonelliana, per trovare un’attenuante valida bisognava creare un gioiello narrativo, e non me ne voglia Borden, ma questa trama di routine non lo è affatto. Per me, il rischio non ha pagato e la storia non è da sufficienza. Il mio voto finale è 5

 

P.s.  Proprio di recente avevo contestato una percentuale relativa ai fans boselliani acritici  su questo Forum. Dopo le ferme critiche a questa storia (a volte quasi troppo feroci a dire il vero) nei confronti del nostro caro curatore, ancora qualcuno ha il dubbio che questo forum sia frequentato solo da "lecchini compiacenti"? :D

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39 minuti fa, paco ordonez dice:

Quindi la Bonelli cancellerebbe i commenti negativi? Fosse vero sarebbe davvero di cattivo gusto.

Comunque anche in gruppi (quindi non legati alla Bonelli) i commenti sono generalmente molto positivi. 

 

 

Appunto. E anche lì di solito non ce le mandano a dire.

 

Qualcuno (non faccio nomi :rolleyes:) qui ha perso la trebisonda e per delirio d'onnipotenza crede che la sua opinione corrisponda a quella della maggioranza.  Ma non è così. 

 

Oh, non per questo la maggioranza deve avere per forza ragione...

 

 

Modificato da borden
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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Appunto. E anche lì di solito non ce le mandano a dire.

 

Qualcuno (non faccio nomi :rolleyes:) qui ha perso la trebisonda e per delirio d'onnipotenza crede che la sua opinione corrisponda a quella della maggioranza.  Ma non è così. 

 

Oh, non per questo la maggioranza deve avere per forza ragione...

 

 

Grazie per la precisazione, Borden! 

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A riprova ho copiato questo commento

 

Una c....a pazzesca ! Siete andati a intaccare una delle più belle storie di G.L.B. , che avrebbe dovuto essere unica e intoccabile , lì avrebbe dovuto finire , tutto perché non avete più idee ? I disegni poi lasciamo perdere ... delle caricature ... dulcis in fundo ora ci aspetta un'altro ritorno al passato con la tigre nera ! Da vecchio lettore di Tex , dalle strisce , ho pur diritto a delle critiche ? Il Texone che porta una storia di Tex da giovane , e Tex Willer da giovane e gli extra che vanno a riprendere una storia anni 70 , l'inedito ne abbiamo già parlato , poi la Tigre nera ... due ⚽️⚽️ ! Arruolate nuovi soggettisti !

 

 

Costui, che si firma Steve Dickart, la pensa come alcuni del forum (in pratica Exit e Diablero, i due più accesi). Diciamo che definire i disegni di Villa caricature è però un po' forte... :laugh:

 

Ma nessuno ha cancellato questa critica -- e un paio d'altre più accettabili. Le uniche.

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<span style="color:red">23 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Appunto. E anche lì di solito non ce le mandano a dire.

 

Qualcuno (non faccio nomi :rolleyes:) qui ha perso la trebisonda e per delirio d'onnipotenza crede che la sua opinione corrisponda a quella della maggioranza.  Ma non è così. 

 

Oh, non per questo la maggioranza deve avere per forza ragione...

 

 

 

Non sappiamo se sia la maggioranza, e non sappiamo se abbia ragione. Se tu, Frediani e Villa avete realizzato questa storia, forse qualche domanda sul fatto che sia veramente errata o meno dovremmo porcela. Io me la pongo, altri no e apprezzano la storia così come è.

 

Io me la pongo, e continuo a darmi la stessa risposta. Higgins non poteva essere vivo (per ragioni puramente materiali, di resistenza fisica, di ore passate senza acqua nel deserto, di condizioni fisiche già fiaccate dal pestaggio di Tex) e soprattutto Higgins non DOVEVA essere vivo per ragioni puramente "metafisiche", immateriali. Perché quella lancia spezzata stava ad indicare che la vendetta era compiuta, ma compiuta davvero, senza strascichi che in futuro avrebbero prodotto altra morte con le stesse modalità della povera Lilyth. Questo è il passaggio che continuo a contestare con forza, sia perché lo ritengo impossibile (vedi il lungo post di Diablero) sia perché lo ritengo non corretto, quasi sacrilego!

 

Epperò guardate Paco Ordonez, che non si fa guastare la lettura, come i tanti su Facebook che postano felici: perché non siamo tutti uguali, e se io devo farmene una ragione, deluso, per il fatto che un aspetto per me così evidente e inaccettabile tale non è per altri, ebbene me ne faccio una ragione ed esprimo qui la mia incazzatura. Senza fare guerre di religione ma esprimendo con fermezza il dissenso per una soluzione per me detestabile. 

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16 minuti fa, Leo dice:

 

Non sappiamo se sia la maggioranza, e non sappiamo se abbia ragione. Se tu, Frediani e Villa avete realizzato questa storia, forse qualche domanda sul fatto che sia veramente errata o meno dovremmo porcela. Io me la pongo, altri no e apprezzano la storia così come è.

 

Io me la pongo, e continuo a darmi la stessa risposta. Higgins non poteva essere vivo (per ragioni puramente materiali, di resistenza fisica, di ore passate senza acqua nel deserto, di condizioni fisiche già fiaccate dal pestaggio di Tex) e soprattutto Higgins non DOVEVA essere vivo per ragioni puramente "metafisiche", immateriali. Perché quella lancia spezzata stava ad indicare che la vendetta era compiuta, ma compiuta davvero, senza strascichi che in futuro avrebbero prodotto altra morte con le stesse modalità della povera Lilyth. Questo è il passaggio che continuo a contestare con forza, sia perché lo ritengo impossibile (vedi il lungo post di Diablero) sia perché lo ritengo non corretto, quasi sacrilego!

 

Epperò guardate Paco Ordonez, che non si fa guastare la lettura, come i tanti su Facebook che postano felici: perché non siamo tutti uguali, e se io devo farmene una ragione, deluso, per il fatto che un aspetto per me così evidente e inaccettabile tale non è per altri, ebbene me ne faccio una ragione ed esprimo qui la mia incazzatura. Senza fare guerre di religione ma esprimendo con fermezza il dissenso per una soluzione per me detestabile. 

 

 

Mi spiace di averti dato un forte dispiacere. No, dico sul serio.

 

Ma noi si lavora all'ingrosso, per molte persone.

 

Sono sicuro che anche gli autori di Dallas, Star Trek, 007, Blueberry o Ken Parker abbiano spesso deluso una parte dei loro fans. 

Sono rimasto molto più male dell'accoglienza ricevuta dalla storia di Mefisto. 

Questa, che a parte i disegni di Villa, è una storia "normale", avrà certamente un successo di critica e, soprattutto, di vendite, superiore ai meriti effettivi della sceneggiatura (ma ci sono i disegni!!).

 

E il motivo? La produzione. Albo speciale, a colori, pagine in più, la seconda storia completa di Villa in vent'anni e poi... il richiamo alla morte di Lilyth (chi scrive che senza Higgins la storia avrebbe funzionato meglio, sbaglia grossolanamente il bersaglio). Questo era il GADGET che mi ha convinto a sceneggiare il soggetto. Neppure mi ricordo se ho sollevato dentro di me la tua obiezione. Forse un attimo. Ma in me ha vinto l'editor. L'albo venderà di più e ci sarà l'edizione speciale. Il mio lavoro editoriale è vincente, più che per Mefisto.

E' questo è mettersi al servizio, anche del grande pubblico, cui è piaciuta. A volte si riesce a volte no. A volte ci si riesce con una storia meno sentita e "di mestiere".

 

Non sono un poeta che scrive solo per se stesso. Ci mancherebbe altro! 

 

 

Ma il lettore che stavolta ho prediletto e accontentato è stato Claudio Villa.

 

 

E tra un paio di mesi vedrete ancora come...

 

Modificato da borden
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Sono pagine aziendali, pagate dalle ditte a scopo promozionale

 

Sono iscritto ad almeno due gruppi di Tex, conosco personalmente gi amministratori e so con assoluta certezza, se mai l'ho avuta su qualcosa, che nel loro caso ti sbagli e quanto ai commenti negativi, sai quanti ne trovi. Di intelligenti e di stupidi. C'è ampia scelta.

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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, borden dice:

Albo speciale, a colori, pagine in più, la seconda storia completa di Villa in vent'anni e poi... il richiamo alla morte di Lilyth (chi scrive che senza Higgins la storia avrebbe funzionato meglio, sbaglia grossolanamente il bersaglio). Questo era il GADGET che mi ha convinto a sceneggiare il soggetto. Neppure mi ricordo se ho sollevato dentro di me la tua obiezione. Forse un attimo. Ma in me ha vinto l'editor. L'albo venderà di più e ci sarà l'edizione speciale. Il mio lavoro editoriale è vincente, più che per Mefisto.

E' questo è mettersi al servizio, anche del grande pubblico, cui è piaciuta. A volte si riesce a volte no. A volte ci si riesce con una storia meno sentita e "di mestiere".

 

Apprezzo la franchezza. Non è la prima volta che una storia celebrativa "lega" le mani all'autore, che si sente in dovere di inserire un quid in più, con i connessi rischi. Qui dici addirittura che la storia forse è "di mestiere", scritta piu da editor che da autore. Apprezzo la franchezza, ripeto. 

 

Per la storia di Mefisto, al di là del richiamo che una saga in 7 albi con l'arcinemico può avere per i lettori, credo invece che tu abbia ragionato innanzitutto da poeta che scrive per sé stesso,  prima ancora che da curatore. Lo si vede negli albi dei Cestaro, gotici e dampyreschi, li hai scritti con godimento. Ma anche là non è andata benissimo forse perché, al di là dei tuoi eventuali demeriti, è proprio il personaggio di Mefisto che funziona meno ormai. 

 

Così come funzionano poco i ritorni, sia quello di questa storia, clamoroso, che quelli delle storie precedenti, che riesumavano invece personaggi già in sé privi di carisma. 

 

Non è facile, lo so. Alcune ciambelle riescono, altre no. Anche se ciò non toglie che anche queste ultime possano poi piacere ai più. 

 

Da parte mia, c'è sempre rispetto per il vostro lavoro. 

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1 hour ago, borden said:

Eh, no , tutto il resto si accetta, ma questo no!

 

La Bonelli non influenza Facebook e io tanto meno!

La prova?

A proposito dell'ultima storia di Mefisto su Facebook i commenti negativi erano più della metà!!

 

Continuate a parlare di Higgins vivo, morto e moribondo, dell'infallibilità assoluta di Tex e del Papa, ma siete diffidati dal sostenere simili STRONZATE!

 

Conosco personalmente persone a cui sono stati cancellati diversi commenti nelle pagine aziendali Bonelli (e non per turpiloquio od offese).

 

Visto che parliamo di stronzate...  io pensavo che tu fossi estraneo alla gestione delle pagina web, ma se ci sei dentro, hai detto esplicitamente ai curatori di NON cancellare commenti negativi? Visto che farlo è la condotta "standard" di un gestore... (lavoro in un ambito contiguo. Non mi occupo normalmente di pagine web, ma abbastanza contiguo che mi è stato chiesto se volevo occuparmi anche delle pagine Facebook. Ho rifiutato. Se avessi accettato fra i miei compiti ci sarebbe stato il NORMALISSIMO "pruning" dei commenti negativi che ci si aspetta normalmente da un gestore)

 

E l'ho detto che NON SI CANCELLANO TUTTI. Sarebbe quantomeno "strano" e controproducente.

 

Per chi vuole verificare, segnatevi in una qualunque pagina facebook aziendale (attivamente gestita, non abbandonata a sé stessa) un certo numero di commenti negativi, un numero sufficiente da fare statistica, subito appena postati prima che possano essere cancellati. Poi controllare dopo alcuni giorni se sono ancora tutti lì...

 

40 minutes ago, borden said:

E il motivo? La produzione. Albo speciale, a colori, pagine in più, la seconda storia completa di Villa in vent'anni e poi... il richiamo alla morte di Lilyth (chi scrive che senza Higgins la storia avrebbe funzionato meglio, sbaglia grossolanamente il bersaglio). Questo era il GADGET che mi ha convinto a sceneggiare il soggetto. Neppure mi ricordo se ho sollevato dentro di me la tua obiezione. Forse un attimo. Ma in me ha vinto l'editor. L'albo venderà di più e ci sarà l'edizione speciale. Il mio lavoro editoriale è vincente, più che per Mefisto.

E' questo è mettersi al servizio, anche del grande pubblico, cui è piaciuta. A volte si riesce a volte no. A volte ci si riesce con una storia meno sentita e "di mestiere".

 

Era chiaro che le vendite erano il (legittimo) motivo, come è chiaro che l'albo è abbastanza "ruffiano" che i fan di questa storia così "poetica" (sono sarcastico, se non si capisse) saranno molti di più di quei quattro gatti che ancora ricordano il Tex di GL Bonelli (che siano ormai una piccola minoranza dei lettori si era capito da tempo)

 

Ma il fine (le vendite) giustificano i mezzi? Valeva la pena sventrare e confutare una delle storie più iconiche di GL Bonelli per avere gli applausi per un mese di lettori probabilmente molto meno "fedeli" di quelli che hanno seguito la serie per decenni?

 

Anzi, fanculo i lettori e anche le mie critiche: valeva la pena di sventrare e confutare una delle storie più iconiche di GL Bonelli, anche se nessun lettore avesse protestato?

 

Domanda retorica, il fatto che hai scritto questa storia è già la risposta.

 

Ma allora, per fare una storia come questa, non bastava un Recchioni o un Chiaverotti? A che serve avere un autore che Tex lo conosce, se poi comunque conta solo il vendere questo mese?

 

47 minutes ago, borden said:

E tra un paio di mesi vedrete ancora come...

 

Torna Fraser?

 

Sono sicuro che sarebbe un gran successone fra molto lettori...

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