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[Color Tex N. 24] Mesa Blanca e altre storie


Sam Stone
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  • Rangers

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Color Tex n 24

Uscita: 24 Novembre 2023

Mesa Blanca e altre storie

Cinque fantastiche avventure in technicolor per il Ranger del Texas!

Copertina di Corrado Mastantuono

Mesa Blanca
Testi di Pasquale Ruju
Disegni di Corrado Mastantuono
Colori di Erika Bendazzoli

Nash, per i Navajos, è il Coguaro... e cerca gli uomini che gli uccisero i genitori...
Tex sarà accanto a lui nella vendetta!

 

I fratelli rapinatori
Testi di Gabriella Contu
Disegni di Fabrizio Russo
Colori di Oscar Celestini

Due fratelli hanno scelto la cattiva strada…

 

La leggenda di Porter Rockwell
Testi di Pasquale Ruju
Disegni di Sal Velluto
Colori di Oscar Celestini

Il Sansone dello Utah, invulnerabile per volontà divina...

 

Lunga notte a Cayote
Testi di Mauro Boselli
Disegni di Pedro Mauro
Colori di Laura Piazza

È più utile una preghiera, una Colt... o entrambe?

 

I due volti della legge
Testi di Alessandro Russo
Disegni di Giancarlo Alessandrini
Colori di Erika Bendazzoli

Portare una stella spesso costringe a scelte difficili..

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E che fai, te ne privi ? Io dico di no !

 

PS: Dalla preview mi sembra una colorazione migliore rispetto alla storia completa della scorsa uscita o sbaglio ? Certo c'è da vedere come renderà su carta che su PC funzionano meglio i colori.

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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

Non vedo il logo dei 75 anni, che nel sito SBE compare regolarmente nelle preview di tutte le altre collane di Tex.

Vero, strano che non ci sia, l'altra volta era presente

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1 ora fa, Letizia dice:

Un Color con ben due storie di Ruju proprio si.

 

Specialmente una. :lol:

 

1 ora fa, PapeSatan dice:

Mai giudicare un autore con preconcetto, prima ancora di aver letto le sue storie: si rischiano topiche clamorose.

 

Ben detto.

Modificato da Carlo Monni
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5 hours ago, PapeSatan said:

Mai giudicare un autore con preconcetto, prima ancora di aver letto le sue storie: si rischiano topiche clamorose.

Questa perla di saggezza avrebbe senso se stessimo parlando di un autore nuovo o che non conosco.
Trattandosi di uno sceneggiatore di cui ho letto decine di storie a partire dal 1997 in poi direi che è completamente fuori luogo parlare di preconcetto.

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<span style="color:red">20 minuti fa</span>, MarrFarr dice:

Questa perla di saggezza avrebbe senso se stessimo parlando di un autore nuovo o che non conosco.
Trattandosi di uno sceneggiatore di cui ho letto decine di storie a partire dal 1997 in poi direi che è completamente fuori luogo parlare di preconcetto.

 

 

Non sono per niente d'accordo con te, sia chiaro. Ma sappi che in entrambi i casi ha lavorato su soggetto altrui.

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  • Sceriffi

A casa ho tutti gli albi di questa collana e molte storie sono dei gioiellini, però è incredibile come questa colorazione non mi faccia capire nulla sul disegnatore e anzi lo peggiora! L'altro giorno mi sono imbattuto in una tavola di Di Gennaro in bianco e nero, poi l'ho confrontata con quella dell'albo: la seconda mi dava l'impressione di un qualcosa fatto da un disegnatore normale, la prima era stata fatta da un maestro che si meriterebbe il Texone. E qui con Pedro Mauro e Sal Velluto la stessa cosa.

  • Grazie (+1) 1
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  • 2 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...

Un buon albo questo color con storie brevi... ho apprezzato particolarmente le trame della prima e dell'ultima storia, ma a mio avviso nessuna storia è da bocciare da questo punto di vista; nonostante il numero di pagine ridotte renda il tutto più difficile. 

 

Dal punto di vista grafico la mia preferenza va alla prima storia di Mastantuono e alla quarta di Pedro Mauro... molto bene anche il mio concittadino di nascita Alessandrini... e anche gli altri due disegnatori se la cavano egregiamente...

 

In sintesi un albo promosso!

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Letto…sinceramente, un color che non riprenderò più in mano. Anche la (le) parte grafica, purtroppo, non mi è piaciuta, magari penalizzata dal colore(soprattutto quella di Alessandrini).

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<span style="color:red">51 minuti fa</span>, Black Jim dice:

Be', bello.E un calendario, anche murale e minimal è sempre utile

Beh, visto che ti piace,

texwillerfan.altervista.org/calendarioperpetuo.php

Prova a chiedere l'anno 1582

P.S.: le pasque sono visualizzate a partire dal 1583 (calendario gregoriano) mentre le festività infrasettimanali partono dal 1946 (repubblica). 

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Letto oggi, visto che il color arriva ogni sei mesi, lo prendo di solito come una lettura leggera, in cui mi concentro sulla colorazione, che ho trovato molto bella in tutte le storie. Ho notato che la colorista Bendazzoli specialmente nella prima storia si è impegnata molto. Nell'altra in cui ha lavorato (l'ultima) si è dovuta adeguare a paesaggi aperti e con la luce del sole e, a mio avviso, non avendo luci soffuse e possibilità di sfumare il colore come nella storia di Mastantuono, i disegni di Alessandrini sono sembrati penalizzati ma questo non influisce più di tanto. 

 

Nota sulle trame (PICCOLI SPOILER):

 

Nella prima storia un po' forzato il finale con Tex teletrasportato alla fattoria e con Slater che aspetta di spalle che gli sparino vicino le tombe. In "Lunga Notte a Cayote" invece mi aspettavo qualcosa in più visto che gli ingredienti buoni c'erano. Per esempio per me è inverosimile il comportamento dello sceriffo: sapendo di essere minacciato lascia la moglie in casa da sola (con la luce accesa , proprio per farsi trovare) e il figlio piccolo appostato a difendere la città (da solo) mentre lui e il suo vice sono nell' ufficio con il prigioniero. È vero che l'obiettivo è il prigioniero ma se (da come sembra) il fratello del prigioniero conosceva la casa della moglie dello sceriffo si doveva trovare una soluzione alternativa. Lo dice il bandito stesso a pag 104: "è stato un gioco da ragazzi !"

Quindi idea carina anche per l'ambientazione notturna ma trama difettosa purtroppo. Per il resto tutto abbastanza scorrevole, bel personaggio il pistolero mormone, per una volta uno che non si rivela in realtà corrotto o doppiogiochista. 

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  • Collaboratori
Il 31/10/2023 at 09:51, Letizia dice:

Un Color con ben due storie di Ruju proprio si.

 

Credo di aver intuito che dietro una delle storie ci sia la tua zampetta, dato che mi sono piaciute entrambe, ti dico quindi: brava!

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<span style="color:red">8 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

Credo di aver intuito che dietro una delle storie ci sia la tua zampetta, dato che mi sono piaciute entrambe, ti dico quindi: brava!

Complimenti immeritati.

Ruju ci ha messo del suo.

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Non ho preso questo albo, come non ho preso i color immediatamente precedenti. Con i Color ho chiuso. Però ho avuto occasione di leggerlo "a sbafo", e la tentazione...

 

...mi ha fatto perdere del tempo per niente! Avevo fatto bene a lasciarlo in edicola! :rolleyes:

 

Non so quale soggetto sia di Letizia, ma come spesso accade nelle storie sceneggiate da Ruju, è la sceneggiatura il punto debole.

 

Storia 1: l'unica ben disegnata, l'unica colorata con una certa personalità (molto bella la prima tavola. Erica Bendazzoli ha colorato anche l'ultima storia ma forse lì i disegni semplicistici di Alessandrini si prestavano di meno...però anche lì la prima tavola si salva), ma la sceneggiatura di Ruju fa venire il latte alle ginocchia... tutto già visto e stravisto e tutto "finto". Non so cos'è, non saprei descrivere bene come mai, ma a volte leggi Tex e Carson che fanno le solite battutine ed è tutto finto e stereotipato. Non mi capita ovviamente mai con GL Bonelli e nemmeno con Boselli, e persino con Nolitta (odiavo i suoi testi su Tex ma per altre ragioni). Mi capita spesso con Nizzi e Ruju e mi capitava con Faraci. Sembrano recitare in un teatrino, senza nemmeno sforzarsi troppo. Vedi Tex che in una scena in cui gli sparano addosso dalla pagina precedente dice "mano alle colt" e anche se è una battuta "da Tex", messa in quel punto non ha senso. Fa ridere. TUTTI hanno già tirato fuori la colt certamente senza aspettarlo. Come fa ridere il solito clichè usato SEMPRE da Ruju, con Tex e pards che hanno già le pistole spianate, intimano la resa... e i "villain" hanno tutto il tempo di estrarre e sparare senza che Tex faccia in tempo a sparare un colpo, perchè oggi evidentemente in tempi di politicamente corretto Tex deve sempre sparare per secondo...:rolleyes:

 

Storie 2-5: disegni improponibili, forse rovinati dal colore, non so, ma comunque il risultato è pessimo, al servizio di storie anemiche. Banale e prevedibilissima quella di Gabriella Contu, e dispiace dirlo, anche quella di Boselli. la seconda di Ruju presenta l'unico guizzo dell'albo nella presentazione di Porter Rockwell, ma risolta in così poche pagine sembra una delle schede finali della Storia del west allungata con una sparatoria (e ha purtroppo i disegni peggiori dell'intero albo), quella di Russo oltre ad essere banale presenta di nuovo un immagine di Tex "sbirro inflessibile" che sembra uscita dritto dritto dalle storie di Nizzi e Nolitta.

 

Boh, non basta aver smesso di comprarlo, dovrò anche impormi di smettere di perder tempo a leggerli...  :angry:

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