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TWF - Tex Willer Forum

[774/775/776] Rick Master, Detective


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Primo albo perfetto....c'è tutto il manifesto texiano: intrigo, azione, mistero, personaggi che bucano la pagina (comprimari e non, tutti tratteggiati benissimo e "dotati" di spessore), nemici che appaiono invincibili....vado controcorrente e dico che mi sarebbe piaciuto un maxi, in modo da poter leggere il tutto in un'unica soluzione. Il tratto sporco di Benevento mi ricorda quello di Marcello (altro connubio meraviglioso con il buon Mauro....). 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Marcello R. dice:

Primo albo perfetto....c'è tutto il manifesto texiano: intrigo, azione, mistero, personaggi che bucano la pagina (comprimari e non, tutti tratteggiati benissimo e "dotati" di spessore), nemici che appaiono invincibili....vado controcorrente e dico che mi sarebbe piaciuto un maxi, in modo da poter leggere il tutto in un'unica soluzione. Il tratto sporco di Benevento mi ricorda quello di Marcello (altro connubio meraviglioso con il buon Mauro....).

Concordo totalmente, anche sul tratto di Marcello similare a quello di Benevento. Tratto nel quale trovo tracce del Ticci primo periodo, a mio parere. A proposito di questo, proprio oggi mi sono arrivati due albi delle grandi storie Bon(s)elli, Cercatori di Piste e Gli invincibili, che godono di ottima fama. Dopo aver letto la storia per me tra le più belle di sempre su Tex, “La grande invasione”,  le aspettative sono alte:D

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Nel primo albo non c'è traccia del nemico. Credo che sia una delle rare volte in cui ciò accade. A meno che non mi sbagli. L'animaccia nera è un bianco o un cinese? Il titolo del secondo albo dovrebbe darci ragguagli maggiori sull'identità dei rapitori: se Boselli non si smentisce l'aver tirato in ballo i cinesi (e Rick Master) e un passaggio più o meno infruttuoso a Los Angeles sono due elementi che potranno servirci a chiarire il "giallo" prima della lettura del terzo albo.

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<span style="color:red">43 minuti fa</span>, Arthur_Morgan dice:

Concordo totalmente, anche sul tratto di Marcello similare a quello di Benevento. Tratto nel quale trovo tracce del Ticci primo periodo, a mio parere. A proposito di questo, proprio oggi mi sono arrivati due albi delle grandi storie Bon(s)elli, Cercatori di Piste e Gli invincibili, che godono di ottima fama. Dopo aver letto la storia per me tra le più belle di sempre su Tex, “La grande invasione”,  le aspettative sono alte:D

Caro Mr Morgan, soprattutto Gli Invincibili è un capolavoro epocale, quando l'avrai finita ascoltati anche la bellissima canzone che viene cantata in un momento chiave della vicenda, la scoprii proprio leggendo questa storia 

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Chinaski89 dice:

Caro Mr Morgan, soprattutto Gli Invincibili è un capolavoro epocale, quando l'avrai finita ascoltati anche la bellissima canzone che viene cantata in un momento chiave della vicenda, la scoprii proprio leggendo questa storia

Grazie pard, terrò a mente il tuo consiglio^_^

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Comunque, a bocce ferme… primo albo pazzesco! Non una virgola fuori posto, tutto perfetto. Sono davvero impressionato, dato che l’ambientazione urbana e soprattutto le dinamiche tra gang cinesi non mi sono mai andate particolarmente a genio.. dunque, per ora, complimenti @borden

E complimenti ad un sontuoso Benevento! Anche se, ogni tanto, ho trovato un po’ di sproporzioni tra collo e volto soprattutto di Carson

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"Buona la prima!".

La lettura del primo albo mi ha confermato l'idea che mi ero fatto, ovvero che la storia in corso sia di ottima fattura.

Se il Mauro autore (libero da altri impegni) torna costantemente a questi livelli, c'è da leccarsi i baffi. :)

 

Sempre molto ben resa l'atmosfera di Frisco (per l'occasione parallela alla Los Angeles già vissuta nella storia con la figlia di Satania in segno a quella continuity cara all'autore).

 

Mi sta piacendo molto l'intreccio con la misteriosa e crudele organizzazione che sui sequestri di persona basa le sue fondamenta. Non mancano le tong cinesi ad assaporire la pietanza e la sceneggiatura che finora corre su due binari paralleli con i due protagonisti è molto fluida e piacevole.

 

Buona la caratterizzazione di Master e dell'assistente giapponese, sul pezzo i due pards. Dialoghi finora funzionali e scorrevoli, non manca nè l'azione nè i colpi di scena. Il tutto impreziosito dagli ottimi disegni di Benevento, molto eleganti e dettagliati.

 

Finito l'albo quasi mi son dispiaciuto all'idea di dover attendere un mese per proseguire la trama e davvero non mi accadeva da tanto tempo.

 

Così come siamo giustamente solerti a non lesinare le critiche qualora gli episodi lo richiedono, credo che dovremmo complimentarci con Mauro per l'ottimo esordio di questo interessante team up. :D

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Ho deciso di aspettare di leggere per intero questa storia di @borden nonostante l'enorme aspettativa, complice il blister che racchiude anche il numero 1 del Tex Book. Consiglio a tutti di guardare l'evoluzione di questa copertina dal sito portoghese e, se questa versione è molto bella ed evocativa, rimarrete esterrefatti dalla versione a china.

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Aloha a tutti! Ho alle spalle poco meno che un centinaio di numeri sparsi quindi per me è tutto nuovo. Questa storia mi ha sorpreso con il suo sapore urbano, così diverso da quanto avevo letto ma perfettamente calato nell’universo di Tex che ho avuto modo di esplorare. Mi ha conquistato scena dopo scena, con atmosfere nuove ma familiari; io ci ho trovato echi della San Francisco sospesa tra mistero, tensione sociale e violenza che tanto avevo amato in Magico Vento. 

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Il 10/04/2025 at 12:26, Letizia dice:

Vedrai, stavolta nessuna critica, guerrafondaio.

Hai visto, @borden?

Stavolta nessuna critica, tutti commenti positivi.

 

............... che abbiano tutti paura di te? :lol2:

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Ma figurati. E poi siete pochi. Mancano ancora i pegg… pardon, gli altri! 😅Forse l’aumento li ha dissuasi

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Da diversi mesi ho saltato l'acquisto della serie regolare, limitandomi a texoni e cartonati alla francese. Ho preso questo numero sia per la curiosità del nuovo team up (dopo quello ben riuscito con i fratelli Bill), sia per quella verso il nuovo formato book del numero 1 allegato all'uscita (che pur trovando accattivante, non penso di proseguire, in primis per ragioni di spazio).

Devo dire che la storia con Rick Master mi ha piacevolmente sorpreso e questo primo albo è decisamente ben riuscito sia nel personaggio del detective che in quello dell'aiutante giapponese Yoko (che avrei detto fosse un nome femminile). Anche l'intreccio, con gli echi bonelliani sempre evocati dallo scenario di San Francisco, tiene desta l'attenzione del lettore, facendo scorrere facilmente la storia, senza digressioni che avrebbero rischiato di appesantirla.

Direi che la parte con Master e Yoko e così ben congegnata, nella sua "novità", da mettere quasi in ombra quella con Tex e Carson, più "ordinaria" per il lettore.

Insomma, la storia promette decisamente bene, tanto che, almeno per un paio di mesi, tornerò a prendere l'albo della serie regolare per completarne la lettura. Buoni anche i disegni di Benevento, che ben si adattano alle atmosfere della storia.

Modificato da Jim Brandon
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Anch'io ho apprezzato il primo albo, veramente riuscito.

I disegni di Benevento, per quanto ottimi, però mi sono sembrati leggermente inferiori a quelli de "La maschera di cera", che erano più evocativi e d'atmosfera, con un uso maggiore dei chiaroscuri. Forse semplicemente ha modificato un po' il suo stile , ma io preferivo quello di prima.

Ne "La maschera di cera" Los Angeles è  una città più tenebrosa e caotica, affollata di gente ovunque. In "Rick Master" i disegni sono più "solari", con meno uso delle ombre e anche meno dettagliati. Es. a p. 14-15 l'Alhambra Hotel (a proposito perché "Hotel" e non "Palace" visto che è un luogo di spettacoli?) sia negli esterni che negli interni è meno ricco di particolari e meno d'atmosfera dell'Alhambra Palace di p. 56-57 de "La maschera di cera", che rende davvero l'idea di un luogo strapieno di gente e più buio.

Ne "La maschera di cera" gli interni sono arredati in modo minuzioso (ma non pesante), vedi p. 30-31, qui invece sono talvolta anonimi e spogli.  In "Rick Master" solo lo sconto a fuoco notturno dei pards nella vecchia Los Angeles ricorda la prova precedente... Almeno questa è la mia impressione.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

Ma figurati. E poi siete pochi. Mancano ancora i pegg… pardon, gli altri! 😅Forse l’aumento li ha dissuasi

C'è anche un'altra possibilità: siamo sotto Pasqua e in questo periodo, lo sanno tutti, simo tutti buoni.

Dal 22 in poi, sono aperte le "danze".

Pazientate ancora una settimanina e poi... fuoco sul pianista. :lol2::indiano::colt:

 

Che bravo Villa con i colori!!!

As-cores-originais-de-Claudio-Villa-para

 

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Mah. Quel completo 

marrone:huh: 


 

 

 

Se c’è la scritta Hotel per Alhambra è errore dí Benevento e poi di chi non se ne è accorto. Quorum ego. 

Modificato da borden
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<span style="color:red">30 minuti fa</span>, Letizia dice:

C'è anche un'altra possibilità: siamo sotto Pasqua e in questo periodo, lo sanno tutti, simo tutti buoni.

Dal 22 in poi, sono aperte le "danze".

Pazientate ancora una settimanina e poi... fuoco sul pianista. :lol2::indiano::colt:

 

Che bravo Villa con i colori!!!

As-cores-originais-de-Claudio-Villa-para

 

 

E soprattutto senza colori, come è possibile vedere nel sito portoghese.

 

Alla fine ho deciso di aprire il blister prima della conclusione della storia, così @borden avrà una recensione in più del primo albo ... immagino entro domattina.

 

Intanto, apprezzamenti anche a  Benevento per la bellezza di ciascuna vignetta. Quanto avrà impiegato a disegnare un albo così ricco come questo? Grande stile, simile a quello dei mitici Cestaro.

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<span style="color:red">46 minuti fa</span>, borden dice:

Mah. Quel completo 

marrone:huh: 

A parte il colore del completo di Master, parlavo della colorazione in generale, più curata e sfumata (la camicia di Tex che non è gialla canarino e ha sfumature arancioni).

Ma anche il colore di Master mette più in risalto il doppio bavero che quasi sparisce nella versione stampata.

Sarà poi che a me i manichini in blu non piacciono, cos'ha di brutto un completo color tabacco?

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Eccomi ... letto il primo albo di "Rick Master, Detective" di primissima mattina, quindi a mente totalmente sgombra da stanchezza e problemi vari. 

 

Per la parte grafica mi ero già espresso, posso dare senza esitazione voto 10.

 

Relativamente a soggetto e sceneggiatura di @borden innanzitutto un giudizio telegrafico costituito da tre aggettivi: appassionante, articolato e culturale.

 

Appassionante. L'incipit a mio avviso lo è poco, dato che mi sembrava assistere ad un Dylan Dog di un secolo prima, ma subito dopo l'albo comincia a carburare con scene d'azione, altre esplicative, ritorno di personaggi da altre storie e citazione di ulteriori figure che hanno costituito il mito di Tex. Poi, da pagina 60 circa e fino al termine dell'albo, una vera sarabanda di mille ingredienti, parte ad ambientazione cittadina, western, esotica ... con rimembranze di autori popolari dell'800 e inizio '900. Al netto di alcuni convenevoli fra i personaggi forse leggermente dilatati per approfondire, ma anche ripetere e ribadire cosa stia succedendo, tutto l'albo si mantiene appassionante, senza infastidire o annoiare.

 

Articolato. Una storia certamente complessa per la molteplicità di temi, situazioni, personaggi presentati e altri soltanto citati. Riprendere Lavinia e il marito in un contesto di delinquenti di vario livello e grado, una sfilza di personaggi positivi, fatta di Tex e Carson, Rick Master e il suo Lothar asiatico, sindaci, capi della polizia, l'agenzia Pinkerton, ragazzini aiutanti, ecc., rende tutto a me particolarmente gradito per quanto complesso. Tale complessità è resa di livello superiore anche per un vocabolario fatto di termini desueti e una costruzione dei dialoghi piuttosto articolata per esigenze di plot, ma anche dalla volontà di @borden di farci conoscere la Storia e le ulteriori mille storie. Un sedicenne dei giorni d'oggi a mio avviso potrebbe uscir fuori catatonico dopo un'esperienza come questa. Ovviamente fra i giovani vi sono innumerevoli eccezioni, quindi speriamo che qualcuno di loro legga Tex e soprattutto storie di questo livello e qualità.

 

Culturale. Credevo prima della lettura che avrei affrontato qualcosa come il capolavoro di maxi dedicato ai Tre Bill, per quanto ad ambientazione cittadina, essendo il fulcro della storia radicato a San Francisco. Mi ero sbagliato totalmente e lo spessore del trittico si nota da subito. Ad ogni tavola @borden s'impegna a concepire i dialoghi al fine di approfondire gli aspetti culturali di questa storia, infarcendola di mille ingredienti e nozioni su qualsiasi ambito storico del tempo. Un pò come faceva Salgari in alcuni romanzi, assolutamente pretesti per elencare usi e costumi locali, nomi, città, cose, piante, animali, ecc.

 

Fatto, per adesso può bastare. Grande @borden !

 

Voto 9, mi riservo di rettificare in più o in meno al proseguio della vicenda.

 

P.S. Nonostante qualche termine desueto, a differenza di precedenti storie, non ho trovato neppure un "sinché" ... marchio di fabbrica del nostro Mauro.

 

 

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Anche a me e' piaciuto questo primo albo, come lettore occasionale, e comprero' gli altri due. Buona idea quella di resuscitare Rick Master.

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Mi accodo ai pareri positivi, attendo con ansia il seguito, per me ottima la storia, molto buoni i disegni, non ecessivamente verboso e ottima la copertina. 

Punti negativi: 

Separati alla nascita, Tex e Rick se non fosse per gli abiti potrebbero confondersi, un po' scontata la figura del "secondo", ma il personaggio era già così quando lo pensò Bonelli, anche a me non piace il completo marrone in copertina.

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Buongiorno!

 

Storia che parte nel migliore dei modi con un primo albo ricco di scene e personaggi. L'alternarsi di questi è gestito con sapienza e a fine albo ho pensato che, se messi nelle mani di altri autori, questi ingredienti sarebbero stati spalmati minimo su una saga di venti numeri! 

Sicuramente l'intreccio è complesso, ma non complicato, a parer mio, in quanto tutto è gestito con grande chiarezza per il lettore.

 

Lato disegni: Benevento sempre più bravo con Tex, la sua versione del ranger un po' più muscolare del solito mi piace moltissimo ed è stato molto bravo a rappresentare tutti gli ambienti cittadini differenziandoli gli uni dagli altri. Finezze alle quali magari un tempo non avremmo fatto caso, ma che oggi sono un valore aggiunto, per me.

 

Buona la prima e avanti con la seconda.

Buongiorno!

 

Storia che parte nel migliore dei modi con un primo albo ricco di scene e personaggi. L'alternarsi di questi è gestito con sapienza e a fine albo ho pensato che, se messi nelle mani di altri autori, questi ingredienti sarebbero stati spalmati minimo su una saga di venti numeri! 

Sicuramente l'intreccio è complesso, ma non complicato, a parer mio, in quanto tutto è gestito con grande chiarezza per il lettore.

 

Lato disegni: Benevento sempre più bravo con Tex, la sua versione del ranger un po' più muscolare del solito mi piace moltissimo ed è stato molto bravo a rappresentare tutti gli ambienti cittadini differenziandoli gli uni dagli altri. Finezze alle quali magari un tempo non avremmo fatto caso, ma che oggi sono un valore aggiunto, per me.

 

Aggiungo che, in quanto praticante di arti marziali, ho apprezzato moltissimo le scene di combattimento. Prima che qualcuno avanzi il dubbio: NO, certi voli che fa Yoko NON sono affatto esagerati, tamarri o impossibili, ho visto di persona gente capacissima di farli con scioltezza anche se non aveva più 20 anni.

 

Buona la prima e avanti con la seconda.

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