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TWF - Tex Willer Forum

[774/775/776] Rick Master, Detective


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<span style="color:red">7 ore fa</span>, borden dice:

Temo che spererai invano.  Per costoro anche solo due frasi sono un'intollerabile logorrea, perché vorrebbero solo le figure.

O al massimo una sequenza di bang thuumm ungh e affini :P

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Posted (edited)

Ho provveduto a "seccare" i dialoghi delle prime due pagine, sulla base dei fumetti che leggo abitualmente. E ancora così è troppo verboso.

 

"Sulle tracce dei rapitori del figlio di un senatore, Tex e Carson giungono a Los Angeles, da dove è partita la lettera che conteneva il lobo del ragazzo. Sventando una rapina, scoprono che gli aggressori appartengono alla medesima banda. Intanto a San Francisco, il detective Rick Master assiste due clienti: Miss Dutton, a cui hanno rapito il fidanzato e Ming Long, capo di una tong, organizzazione che però gli ha rapito la figlia. Sul corpo del sicario ucciso Tex scopre un indizio che lo porta in una rinomata sartoria della città…

 

“Ecco… aveva uno sguardo come il vostro….”

“Gran Putifarre, questo ci paragona a…”

“Fa’ silenzio! E non li avete più visti? Pensateci bene!”

“Purtroppo no, non erano di Frisco”

“Al diavolo… era la nostra unica traccia”

“Io… credo che uno di loro portasse le nostre giacche”

“Ne sei sicuro, ragazzo?”

“SIcuro? Sono solo il garzone, ma conosco quello che vendiamo!”

“E dove l’hai vista?”

“Ho fatto un paio di visite al “Four Aces”, l’ho vista lì!”

“Che diavolo ci facevi in quel postaccio? Ecco perché dormi sul lavoro!”

“V…Vede Mister Nicoll, laggiù lavora una ragazza che…”

“Lascia perdere Jim, e dimmi di quell’uomo!”

“E’ un gambler! Non conosco il suo nome ma lo trovate sempre là!”

 

E i disegni sarebbero più valorizzati, comunque un paio di vignette le avrei tolte.

Edited by Dix Leroy
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Posted (edited)

Nella tua versione, caro Dix...

 

Così Nicoll è certo che non fossero di Frisco? Come fa a saperlo?

Subito Tex gli tirerebbe un cazzotto per cavarne di più-

 

E chi è LUI che portava le NOSTRE GIACCHE?  QUANTE ne indossava contemporaneamente?  E di quale LUI parla il tuo garzone? Perché il tuo Tex non glielo chiede?

 

Senza contare che la successiva risposta del garzone a Tex  nella tua versione è secca e arrogante, Tex pesterebbe ben bene anche lui!

Nicoll al suo garzone parla in tono da capo stronzo e pure moralista ("postaccio" sa tanto di paolotto)..

 

Se scrivessi un dialogo così, telegrafico, senz'anima e con errori di discontinuità, mi batterei una mano sulla spalla chiedendo a me stesso di cambiar mestiere...

 

E il tuo riassunto è sbagliato.Tex e Carson NON sventano una RAPINA! 

 

 

E "organizzazione che però gli ha rapito la figlia" nel contesto non ha alcun senso. 

Ma che vuol dire? Rileggiti, va'... 

Edited by borden
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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Ho provveduto a "seccare" i dialoghi delle prime due pagine, sulla base dei fumetti che leggo abitualmente. E ancora così è troppo verboso.

 

"Sulle tracce dei rapitori del figlio di un senatore, Tex e Carson giungono a Los Angeles, da dove è partita la lettera che conteneva il lobo del ragazzo. Sventando una rapina, scoprono che gli aggressori appartengono alla medesima banda. Intanto a San Francisco, il detective Rick Master assiste due clienti: Miss Dutton, a cui hanno rapito il fidanzato e Ming Long, capo di una tong, organizzazione che però gli ha rapito la figlia. Sul corpo del sicario ucciso Tex scopre un indizio che lo porta in una rinomata sartoria della città…

 

“Ecco… aveva uno sguardo come il vostro….”

“Gran Putifarre, questo ci paragona a…”

“Fa’ silenzio! E non li avete più visti? Pensateci bene!”

“Purtroppo no, non erano di Frisco”

“Al diavolo… era la nostra unica traccia”

“Io… credo che uno di loro portasse le nostre giacche”

“Ne sei sicuro, ragazzo?”

“SIcuro? Sono solo il garzone, ma conosco quello che vendiamo!”

“E dove l’hai vista?”

“Ho fatto un paio di visite al “Four Aces”, l’ho vista lì!”

“Che diavolo ci facevi in quel postaccio? Ecco perché dormi sul lavoro!”

“V…Vede Mister Nicoll, laggiù lavora una ragazza che…”

“Lascia perdere Jim, e dimmi di quell’uomo!”

“E’ un gambler! Non conosco il suo nome ma lo trovate sempre là!”

 

E i disegni sarebbero più valorizzati, comunque un paio di vignette le avrei tolte.

Mancano gli "stop" a conclusione di ogni frase :lol:

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Il 09/05/2025 at 14:00, borden dice:

Temo che spererai invano.  Per costoro anche solo due frasi sono un'intollerabile logorrea, perché vorrebbero solo le figure.

 

Letto il nuovo albo. 

 

Confermo la notevole scorrevolezza di questo numero, ricca d'azione nell'ambito di diverse ambientazioni, che consiglio tuttavia di leggere di seguito al primo. 

 

L'inizio infatti, se non letto subito dopo il primo numero, potrebbe a torto apparire un pò lento, mentre a ben guardare serve proprio a creare quella crescente suspense che porterà, da pagina 40 in poi ad ogni sorta di "avventura", fra sparatorie, agguati, nascondigli, naufragi, arrembaggi, salvataggi in mare, ecc., ovvero di tutto l'armamentario possibile e immaginabile che @borden sapientemente ha utilizzato per far procedere la trama, in realtà... le trame. 

 

Trame con ben due protagonisti come Tex e Rick in perfetto equilibrio in termini di scene che li coinvolgono, i rispettivi loro compagni d'avventura, gli ulteriori aiutanti e la folla di antagonisti tutti caratterizzati al meglio, anche soltanto con una frase, oppure con disegni suggestivi che aiutano tantissimo a rendere il tutto oltremodo piacevole, sebbene a questo punto interrotto. 

 

Mi riprometto che per l'albo finale ripartirò dalla rilettura del primo numero, credo ciò sia la soluzione migliore per apprezzare per intero la vicenda concepita per essere letta tutta d'un fiato.

 

Il voto sulla storia certamente positivo, ovviamente alla fine. Per le tavole di Benevento soltanto elogi grazie ai magnifici disegni e alla perfetta sinergia, direi simbiosi, con la sceneggiatura di Mauro Boselli.

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Mi ha dato una grande soddisfazione anche questo secondo numero: intrigo, azione, bei personaggi con gustose caratterizzazioni e, naturalmente, disegni stratosferici!

L'unica critica che mi sento di muovere (di poco conto, beninteso) è che ci vuole una sospensione dell'incredulità maggiore del solito per accettare un'organizzazione malavitosa ramificata, ma in cui i capi mandamento non si conoscono tra loro, quindi sostanzialmente segreta, ma con una divisa di appartenenza.

Epperò, accettate queste caratteristiche, la stessa organizzazione malavitosa, con il suo capo misterioso (ma ho l'impressione che il Borden già ce l'abbia fatto vedere) e gli scagnozzi più tosti che mai si siano visti (merito di  Benevento: guardate come si è dedicato a vestire ognuno di loro!) risulta davvero un bell'avversario per i nostri.

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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Il sassaroli dice:

Mi ha dato una grande soddisfazione anche questo secondo numero: intrigo, azione, bei personaggi con gustose caratterizzazioni e, naturalmente, disegni stratosferici!

L'unica critica che mi sento di muovere (di poco conto, beninteso) è che ci vuole una sospensione dell'incredulità maggiore del solito per accettare un'organizzazione malavitosa ramificata, ma in cui i capi mandamento non si conoscono tra loro, quindi sostanzialmente segreta, ma con una divisa di appartenenza.

Epperò, accettate queste caratteristiche, la stessa organizzazione malavitosa, con il suo capo misterioso (ma ho l'impressione che il Borden già ce l'abbia fatto vedere) e gli scagnozzi più tosti che mai si siano visti (merito di  Benevento: guardate come si è dedicato a vestire ognuno di loro!) risulta davvero un bell'avversario per i nostri.

 

Si tratta de I Tredici di balzacchiana memoria che riportano in versione negativa all'immagine del Messia e dei dodici Apostoli. Anche i terribili Tredici di Balzac non si conoscevano tutti vicendevolmente. In una vignetta di Dampyr n. 300 invece appaiono 13 Maestri della Notte tutti insieme. Sarebbe bello se @borden utilizzasse riferimenti religiosi e letterari conosciuti per impostare una storia libera proprio su I Tredici.

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Per finire ... per coloro che sono rimasti "scandalizzati" dal fatto che nel numero scorso Tex e Rick fossero stati rappresentati statici e molto grandi, come nei vecchi fumetti Nerbini e con i nomi invertiti per sottolineare la loro affinità, invito a vedere la prossima copertina dove sembrano quasi formiche nel contesto generale dell'azione, ma molto agguerriti.

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Ottima seconda parte, con Master che si dimostra credibilissimo come co-protagonista. Anzi, auspico una sua miniserie...pensaci, Borden.

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  • co fondatore

Acc... dannaz... malediz... non ho ancora letto la seconda parte della storia... e non per mancanza di tempo (ieri era domenica) ma per la mia solita pigrizia :lol:.

Ho però sfogliato l'albo e i disegni mi sono piaciuti. Ora devo solo muovere il culo, il primo albo in fondo mi era piaciuto molto.

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Il 11/05/2025 at 08:04, Il sassaroli dice:

la stessa organizzazione malavitosa, con il suo capo misterioso (ma ho l'impressione che il Borden già ce l'abbia fatto vedere)

Direbbi proprio anche io me... 

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Buon secondo albo, forse la sparatoria al Four aces un pò esagerata,ma va bene, sembra di essere ritornati alle prime storie.

Master più che un fratello gemello di Tex sembra un clone.:old:

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, piesse dice:

Direbbi proprio anche io me... 

Direi che è chiarissimo chi sia….

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, Marcello R. dice:

Anzi, auspico una sua miniserie...pensaci, Borden.

Non mi dispiacerebbe!

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Marcello R. dice:
<span style="color:red">10 ore fa</span>, piesse dice:

Direbbi proprio anche io me... 

Direi che è chiarissimo chi sia….

 

Non saprei... ho pensato anch'io la stessa cosa, almeno credo, poi mi è venuto un pensiero.: i capi di questa malefica organizzazione sono tredici  e non abbiamo già conosciuto in passato un "Club dei Tredici" con un capo misterioso? E se...?

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<span style="color:red">6 ore fa</span>, Piombo Caldo dice:

Dopo molti albi finalmente mi piace  di più la storia sulla regolare che quella su Tex Willer, non che quella su Tex Willer sia male però èh.👋

 

Anch'io la penso come te. 

 

La storia regolare di @borden ha un ritmo sincopato come non succedeva da un pò, o meglio il ritmo presente anche nelle altre storie era finalizzato essenzialmente verso certe dinamiche ed una ambientazione, cioè quella western od esotica. 

 

Qui invece, come ho descritto parecchi post addietro, si passa dal romanzo investigativo, a quello d'avventura e specificatamente marittimo, passando dal romanzo gotico, ecc., il tutto supportato da un capolavoro di disegni. 

 

La storia di Giusfredi è piacevole, approfondisce il passato dei comprimari del passato di Tex (tematica un pò burattiniana), ma ciò che non attrae particolarmente è la parte grafica, dignitosissima ma anonima e in alcune vignette tirata via forse velocemente. 

 

Nel video di @borden e Giusfredi, il bravissimo Benevento disquisiva sul fatto che per questa storia regolare di Tex avesse scelto, come i maestri del passato (vedi Raymond e Foster), di disegnare delle tavole di grandi dimensioni, poi ridotte a fini editoriali. 

 

Ebbene, ciò permette di avere una risoluzione e un carattere ben distinto anche, ad esempio, per i volti delle figure in piccolo.

 

Certi disegnatori non hanno bisogno di essere particolarmente dettagliati, mentre un tratto come quello di  Valdembrini forse necessitava di tavole ampie come ha sperimentato Benevento e di maggior dettaglio, ma forse anche tempo.

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