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[710/711] L'assedio di Mezcali


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L'assedio di Mezcali - Tex 710 cover

 

 

Una stazione di posta assediata dai feroci predoni Yaqui…

TEX

N° : 710

Periodicità: mensile

L'ASSEDIO DI MEZCALI

uscita: 07/12/2019

Formato: 16x21 cm, b/n

Pagine: 112

Codice a barre: 977112156104690710

Soggetto: Claudio Nizzi

Sceneggiatura: Claudio Nizzi

Disegni: Lucio Filippucci

Copertina: Claudio Villa


Gli Yaqui sono in rivolta… Nella remota stazione di posta di Mezcali hanno trovato rifugio una pattuglia di soldati, i viaggiatori di una diligenza, un cercatore d’oro, un fuorilegge e due rangers… Tuti insieme contro il nemico comune… Ma di fronte al pericolo, le diversità vengono a galla…

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Edited by natural killer
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<span style="color:red;">36 minuti fa</span>, Barbanera dice:

Una storia classica OGNI TANTO ci sta,per Giove!

 

Credo proprio che tu abbia ragione, per Bacco!

E credo anche che vedremo il miglior Nizzi e che la trama sia molto appetitosa.

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Sono d'accordo con il concittadino Barbanera e con Letizia. Nonostante il mio stop da collezionista, credo proprio che acquisterò la storia di Nizzi con i disegni stupendi di Filippucci.

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La trama mi ricorda I Diavoli Rossi, ispirata a Ombre Rosse e una delle più belle storie di Nizzi. Se non sarà un deja vu, potrebbe essere una bella storia. Speriamo bene. 

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<span style="color:red;">50 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Se sbagli ti accendiamo un focherello sotto ai piedi  :P :lol:

Andata.

Ma se ci azzecco?

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La vostra fiducia in Nizzi è commovente visti i suoi più recenti precedenti. Io ci vado più cauto e se Nizzi è davvero tornato in forma , non mi aspetto scintille ma una buona e  solida storia.

 

<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Leo dice:

La trama mi ricorda I Diavoli Rossi, ispirata a Ombre Rosse e una delle più belle storie di Nizzi. Se non sarà un deja vu, potrebbe essere una bella storia. Speriamo bene. 

 

Da quello che ho capito, ci saranno abbastanza differenze, per fortuna.

  • +1 1
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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Lo spero, ma siccome l'ultima di Nizzi mi ha parecchio deluso,  rischi...^_^

E tu cosa rischi?

O sei così poco cavaliere che fai rischiare solo una signora?

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Il contesto in cui si troveranno ad agire Tex e Carson mi ricorda vagamente un'avventura memorabile quale I diavoli rossi, sceneggiata proprio da Nizzi. Dettaglio che da una parte mi lascia ben sperare, dall'altra mi induce a non escludere che la trama possa ricordare quella vecchia storia, in ogni caso mi aspetto che Nizzi abbia elaborato un lavoro di livello superiore rispetto alla storia del Color della scorsa estate.

 

Per il momento, mi godo l'ennesima superba copertina di Villa ed i disegni di Filippucci, a mio parere di livello più che buono.

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Anch'io confermo l'immediato collegamento avvenuto a memoria con la bella  avventura de I diavoli rossi, epica e molto coinvolgente. Le premesse per un episodio appassionante ci sono tutte. Ugualmente interessante e stimolante il rientro del "vecchio maestro" Nizzi nella serie ufficiale: la sua prova con Tortu nell'albo estivo a colori a me non era dispiaciuta, anche se non era straordinariamente originale. Spero che, avendo a disposizione almeno un paio di albi, sia riuscito a produrre una storia (e una sceneggiatura) all'altezza se non dei suoi risultati migliori (e ce ne sono stati veramente tanti per cui dobbiamo essergli grati!), almeno in linea con il livello a mio avviso buono delle avventure pubblicate di recente (pur con autori anche molto diversi fra loro).

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La storia, promette bene e adoro i disegni di Filippucci.

 

Solo una domanda: capisco che Tex e Carson, siano due assi nel sparare, ma solo a me, nella prima vignetta della prima tavola, sembra che sparino avendo gli occhi chiusi?.

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Copertina molto bella, con un ma e qualche altra  impressione.
Copertina:  le frecce per essere piantate su un muretto a secco mi fanno presumere che sullo stesso sia stata messa della terra o sia spuntato del muschio; in entrambi i casi, boh?
Tex, non so perché, visto di profilo (e capita raramente di essere disegnato così) mi ricorda Fausto Leali. Copritemi pure di insulti.:D Ed è comunque la rappresentazione di un Tex "maturo", nel senso che dimostra più anni del solito.  
Il personaggio alla sua sinistra, al volo mi ha evocato John Wayne in "Sentieri Selvaggi", sempre senza un perché: tu chiamale, se vuoi, impressioni. E ho citato uno dei miei tre film preferiti. Gli altri due non sono western.
Ah, Filippucci al top, degno erede della "Ligne Claire", oserei dire. Tanto è bravo Ticci nel rendere il Grande Nord delle foreste, tanto è bravo lui a dare l'idea della solarità delle Terre del Sud.
Direi che questo 2019 è stato, nel complesso, un gran bell'anno, molto migliore del 2018 da anniversario, ma anche con qualche caduta; lieve, senza troppe conseguenze.

Edited by San Antonio Spurs
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<span style="color:red;">12 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Copertina molto bella, con un ma e qualche altra  impressione.
Copertina:  le frecce per essere piantate su un muretto a secco mi fanno presumere che sullo stesso sia stata messa della terra o sia spuntato del muschio; in entrambi i casi, boh?

 

Ipotizzo sia lo stesso impasto di paglia e fango usato per gli adobe dei villaggi messicani :)

E' la freccia più distante che pare infilzata nei mattoni, quella proprio boh :D 

 

<span style="color:red;">12 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Tex, non so perché, visto di profilo (e capita raramente di essere disegnato così) mi ricorda Fausto Leali.

 

A me ricorda il Tex di Gilbert/Giolitti...

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  • 3 weeks later...

Letto tutto d'un fiato !!! Storia senza pretese,però un primo albo con i controfiocchi,con 5-6 linee narrative concomitanti (i Pards,i circensi,il giocatore,i militari,il cercatore,gli Yaquis),tutte onestamente molto intriganti e coinvolgenti. Chi saranno "i vigliacchi e chi gli eroi" ?!

Due gravi inesattezze di Filippucci/Nizzi : 1) la Cavalleria non era dotata di carabine Winchester 2) le divise dei sottufficiali non prevedevano le mostrine sulle spalle.

Edited by Havasu
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Prima di tutto, beato te che l'hai già trovato in edicola. Poi, "storia senza pretese" e "albo con i controfiocchi", suonano un tantino in contraddittorio.....

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<span style="color:red;">20 minuti fa</span>, francob dice:

 "storia senza pretese" e "albo con i controfiocchi", suonano un tantino in contraddittorio.....

 

Con "storia sena pretese" intendevo che,dalle premesse (solito assedio al solito trading post),mi sarei aspettato un raccontino con il sentore di "già visto e già letto".

Ed invece questo primo albo mi è piaciuto assai.

Così va meglio ?!

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  • Collaboratori

Letto anche io. Storia senza pretese, per riprendere le parole di Marco (Havasu), ma albo comunque solido e privo dei difetti che avevano caratterizzato il Nizzi dei primi anni duemila (e con un curatore alla regia come Borden non credo che vedremo più cinturoni slacciati). Tutto il succo della storia, vuoi perché la stazione di Mezcali è ben fortificata, vuoi perché non mancano al suo interno dei buoni tiratori, vuoi perché gli yaquis non mi sembrano particolarmente agguerriti, è contenuto nel titolo del secondo albo che per me non è stato scelto a caso. Se Nizzi, comunque buon creatore di figure umane (basta leggere i suoi ultimi romanzi), non fa cavolate scivolando nella banalità, la storia si lascerà ben ricordare. Non spoilero altro.

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Storia decisamente interessante con un primo albo teso a far convergere tutti i protagonisti nella stazione di Mezcali, dove nel secondo albo si svilupperà la trama principale.

E il forzato incontro di una tale variegata umanità mi fa tornare alla memoria il trading post di Dry Creek de Il cowboy senza nome (Tex 203)

Finora Nizzi si lascia leggere con piacere e Filippucci fa la sua parte ai pennelli.

Vedremo alla resa dei conti chi saranno i vigliacchi e chi gli eroi.

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Ottimo primo albo della doppia di Nizzi & Filippucci. Più procedevo nella lettura, più mi ricordava la mitica I diavoli rossi, per via dei tanti elementi in comune che ho ravvisato: indiani in subbuglio, pericoli per i bianchi che si avventurano nei loro territori, esemplari di variegata umanità che si ritrovano a convergere in uno stesso luogo e, volenti o nolenti, si ritrovano costretti a collaborare per fronteggiare il pericolo. Caratteristiche che, è bene chiarirlo, per me sono state uno stimolo ad un'avida lettura, ed oltretutto i personaggi che Nizzi ha creato per questa vicenda lasciano presagire che la stessa possa dipanarsi in maniera sostanzialmente differente dalla storica avventura sopracitata: sarà interessante scoprire la loro natura nella seconda parte in uscita a gennaio, quando la vicenda entrerà davvero nel vivo, per ora coltivo la sensazione che, a differenza del Color estivo, stavolta Nizzi abbia costruito una storia all'altezza dei bei tempi. A me, ripeto, sembra che gli elementi per ben sperare ci siano tutti.

 

Concordemente con l'impressione che avevo tratto dalle tavole postate in anteprima ad inizio del topic, confermo con decisione anche l'ottimo livello dei disegni di Filippucci, a mio avviso superiore rispetto alla sua precedente prova di circa un paio di anni e mezzo addietro. Con una sola imprecisione, relativa alle due vignette superiori della tavola di pagina 54: non anticipo altro, leggere per constatare, ma ciò non pregiudica il mio grande apprezzamento per la prova di Filippucci.

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