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TWF - Tex Willer Forum

[755] La cavalcata del destino


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Non solo, anche il finale del Texone "Per l'Onore del Texas" fa vedere Tex in azione in quel periodo...

 

E sono 2 storie che già contraddicevano "il giuramento", anche se su un punto meno drammatico...

 

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1 ora fa, Carlo Monni dice:

 

Ahem... pag, 126 prima vignetta.

 

Rip Ford: "... so che Tex ha una famiglia in Arizona..."

Tex; "E non vedo l'ora di tornare da loro.."

 

Secondo te che significa?

Vero, ma la vicenda si è già di fatto tutta sviluppata prima, infatti quella pagina 126 introduce solo l'epilogo, presentato nella pagina precedente dalla didascalia "Qualche tempo dopo...". . Potrebbero essere trascorsi anche diversi mesi... troppo tempo per asserire che le precedenti 124 pagine (praticamente la totalità dei fatti) di "Minstrel Show" vedano sicuramente un Tex già sposato. 

Ecco perciò che solo queste ultime pagine, e non necessariamente tutto l'albo, come ho presunto che intendesse @Claude, sarebbero da collocarsi tra il matrimonio di Tex e il suo ritorno stabile e duraturo (due anni!) alla riserva, si presume da dimissionario o in aspettativa dal corpo dei rangers (se vale quello che ha scritto GLB, cioè che Tex ha oziato tutto il tempo).

Se non fosse che GLB ne "Il giuramento" fa dire a Tex che lui tornò in pianta stabile alla riserva navajo dopo aver fatto imprigionare Brennan e Teller per traffico d'armi, mentre invece Carson si recò in missione al nord, avrei detto che fosse esattamenre questo epilogo di "Minstrel Show" la circostanza in cui Tex decide di tornare alla riserva e restarci a oziare per due anni.

Modificato da PapeSatan
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Letto. Non so, mi è rimasto un po' di amaro in bocca. Per 80 pagine si parla molto di colazioni, dormite, russamenti, treni comodi, velocità,.. Poi scoppiano i fuochi d'artificio, ma i nemici sono davvero inconsistenti. 

Questo in superficie. Dietro, prendono consistenza i sentimenti di Tex e c'è quel finale davvero bello. 

Insomma, sono in difficoltà nell'archiviare tra le cose positive o negative.

Aggiungiamo che non sono un fan di Villa e che il colore, in questo caso, mi disturba.

Personalmente reputo inutili le pagine con gli schizzi.

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  • co fondatore
<span style="color:red">16 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Cosa ci dice questa narrazione? Che da quando Tex prende la "residenza" al villaggio navajo per vivere con Lilyth fino a quando Lilyth muore, Tex praticamente resta in pantofole.

A-hem... Nell'ormai lontano 2002, all'inizio della storia La grande invasione, Tex contraddice questo assunto.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Angelo1961 dice:

Per 80 pagine si parla molto di colazioni, dormite, russamenti, treni comodi, velocità,.. 

 

Personalmente reputo inutili le pagine con gli schizzi.

Quelli penso siano stati aggiunti per pure esigenze di impaginato.

 

Io comunque nel Carson di questa storia non ho trovato niente di strano. Sarebbe stato invece anomalo se non avesse fatto nessun commento sul treno, visto il suo noto astio. 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Angelo1961 dice:

Aggiungiamo che non sono un fan di Villa e che il colore, in questo caso, mi disturba.

Personalmente reputo inutili le pagine con gli schizzi.

 

Per quanto mi riguarda Villa non si discute e mi rammarico sempre che il suo impegno incessante con le cover non gli permetta di essere più prolifico nelle storie, va detto che la colorazione di una storia nata in B/N rende sempre meno di una nata per il colore e colorata magari dallo stesso disegnatore.

Ma i numeri celebrativi sono sempre stati a colori e va bene così, Vattani fa un buon lavoro anche se secondo me non raggiunge i livelli che di solito si vedono nei cartonati, forse influisce anche la carta utilizzata.

Gli schizzi aggiunti a fine albo credo siano una novità assoluta (non ne sono sicuro) e io li ho graditi molto e spero che l'operazione si ripeta in futuro.

Tra l'altro ieri sera stavo vedendo uno speciale sul yuotube proprio su Villa che parlava di questa storia, ho ascoltato solo la parte iniziale dove il disegnatore mostrava il lungo lavoro di studio per la cover e le diverse versioni disegnate, nelle tavole finali degli schizzi è inoltre interessare notare come una scena in particolare (quella di Tiger che spara al tizio salito sul tetto) sia stata cambiata per volontà di Boselli, e avere presente nell'albo la prima versione disegnata da Villa (anche se schizzata) credo sia un valore aggiunto indiscutibile.

 

Chiudo sul discorso dei due indiani innocenti, per me la loro unica colpa è stata quella di imbattersi in due serpenti a sonagli come Sherman e Higgins (che dovevano essere morti e sepolti ma questa è un'altra storia), quando trovano Sherman pensano sia un cadavere ma non si fidano, poi Sherman prova a fregarli puntandogli la pistola per rubargli acqua e cavallo, non ci trovo niente di male che in un secondo tempo il più giovane dei due provi a portagli via gli stivali...del resto ripagavano Sherman con la stessa moneta.

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Kamoose dice:

 

Per quanto mi riguarda Villa non si discute e mi rammarico sempre che il suo impegno incessante con le cover non gli permetta di essere più prolifico nelle storie, va detto che la colorazione di una storia nata in B/N rende sempre meno di una nata per il colore e colorata magari dallo stesso disegnatore.

Ma i numeri celebrativi sono sempre stati a colori e va bene così, Vattani fa un buon lavoro anche se secondo me non raggiunge i livelli che di solito si vedono nei cartonati, forse influisce anche la carta utilizzata.

Gli schizzi aggiunti a fine albo credo siano una novità assoluta (non ne sono sicuro) e io li ho graditi molto e spero che l'operazione si ripeta in futuro.

Tra l'altro ieri sera stavo vedendo uno speciale sul yuotube proprio su Villa che parlava di questa storia, ho ascoltato solo la parte iniziale dove il disegnatore mostrava il lungo lavoro di studio per la cover e le diverse versioni disegnate, nelle tavole finali degli schizzi è inoltre interessare notare come una scena in particolare (quella di Tiger che spara al tizio salito sul tetto) sia stata cambiata per volontà di Boselli, e avere presente nell'albo la prima versione disegnata da Villa (anche se schizzata) credo sia un valore aggiunto indiscutibile.

 

Chiudo sul discorso dei due indiani innocenti, per me la loro unica colpa è stata quella di imbattersi in due serpenti a sonagli come Sherman e Higgins (che dovevano essere morti e sepolti ma questa è un'altra storia), quando trovano Sherman pensano sia un cadavere ma non si fidano, poi Sherman prova a fregarli puntandogli la pistola per rubargli acqua e cavallo, non ci trovo niente di male che in un secondo tempo il più giovane dei due provi a portagli via gli stivali...del resto ripagavano Sherman con la stessa moneta.

Giusto. Diciamo allora che sono colpevoli di vivere in tempi difficili e di passare di lì.:lol::laugh:

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Storia potente e imponente sotto ogni aspetto: da soggetto e sceneggiatura a disegni e colorazioni. Una perfetta ricostruzione dell’universo temporale, una magistrale sintesi di 75 anni, dunque un riuscito tentativo di celebrazione: ci sono Lylith, gli altri tre pards rappresentati esattamente per come li abbiamo conosciuti, un comprimario di livello come Ely Parker, il desrto, un paio di indiani più erranti che balordi, la figura elegante del segretario di Parker che poi in realtà è abile anche in altri contesti, un paese guidtao da un odioso ras e frequentato dai soli balordi, sparatorie, inseguimento, un pizzico di onirico, un poco ortodosso agente Pinkerton che si rivelerà una delle “spalle” più azzeccate di sempre e un finale a sorpresa che da solo vale il prezzo d’acquisto (come si diceva una volta di certi spettacoli e dei relativi biglietti).
Questo non è un numero 100, 200 eccetera, è solo il numero 755 eccezionalmente a colori con intento 
celebrativo. Lo stesso Boselli è chiaro, a pagina 4: «L'episodio è perfettamente calibrato sull'eccezionalità dell'evento».
Mi dispiace che da alcuni non sia stata compresa questa volontà. Io per primo sono critico verso la riproposizione di certi personaggi, ma quando si festeggia il 25 aprile o il 2 giugno ci si orienta di più verso il ricordo e la ricostruzione dei fatti o ci si proietta verso un futuro indefinito? Che si voleva, un Tex ibernato che si risveglia nel 2023?
 

Modificato da San Antonio Spurs
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21 minutes ago, San Antonio Spurs said:

Mi dispiace che da alcuni non sia stata compresa questa volontà. Io per primo sono critico verso la riproposizione di certi personaggi, ma quando si festeggia il 25 aprile o il 2 giugno ci si orienta di più verso il ricordo e la ricostruzione dei fatti o ci si proietta verso un futuro indefinito? Che si voleva, un Tex ibernato che si risveglia nel 2023?

Cioè, fammi capire: per te le uniche alternative erano sventrare "il giuramento" o fare una storia con Tex ibernato che si sveglia nel 2023? :blink:

 

E quindi alla prossima non ci sono alternative, bisognerà fare per forza di cose la storia di Tex ibernato che si sveglia nel 2023? :laughing:

 

Questa non è la prima storia "anniversario" di Tex. Ci sono stati il 100, il 200, il 300, il 400, etc., e sono state storie più o meno dimenticabili, a volte speciali anche per qualche piccola cosa tipo il numero di "guest star" del numero 100. In genere si diceva (a ragione) che le storie a colori per i centenari fossero le più "deboli" ma ci si passava sopra, lo scopo non era festeggiare LA STORIA PUBBLICATA (che non era a colori perchè era una storia strabiliante mai vista prima, il culmine di tutta la serie), ma era celebrare TUTTE LE STORIE PUBBLICATE PRIMA. Era un TRAGUARDO, non una "storia strabiliante mai vista prima che svelerà segreti incredibili" come vorrebbe il nerdismo attuale.

 

Poi, con il nerdismo imperante, assieme alle richieste di un multiverso Bonelli in cui finalmente Tex potesse avere avventure insieme a Dragonero, assieme alle limited e variant cover, insieme alle ossessive richieste di "ritorni" per rivedere sempre le stesse facce, è arrivata che l'idea che le storie  "centenarie" o "anniversario" dovevano essere STORIE SPECIALI. Perchè erano su un albo speciale! (che ha lo stesso senso del chiedere una storia basata sul numero 734 se viene pubblicata nell'albo 734, e si basa sull'idea che gli albi "speciali" si possano fare a comando e gli altri 99 su 100 li facciano brutti apposta perchè non sono "speciali"

 

È un idea che viene (come tante idee tipiche del nerdismo) dalla Marvel vista come faro e luce e maestra su come si devono fare i fumetti (ignorando il fatto arcinoto che con queste trovate la Marvel è alla canna del gas e che se non ci fosse il reparto cinematografico a tenerla su probabilmente avrebbero già smesso di fare fumetti vendendo i personaggi ad altri). Alla Marvel è facile "rendere speciale" per un Nerd un albo, basta svelargli "qualcosa che non sapeva prima", o far morire qualche personaggio o far tornare in vita un personaggio morto, o far scoprire che la cosa mai detta prima nell'anniversario precedente non era vera e non era mai avvenuta, etc.

 

Applichiamo queste americanate nerd a Tex, e ne vediamo il risultato (che non mi meraviglia troppo piaccia a Villa, tutto sommato, grande fan Marvel): in generale un sacco di "ritorni", ma anche albi "speciali" resi artificiosamente "speciali" non come TRAGUARDI ma "alla maniera marvel", "ti svelo che Higgins è ancora vivo", "ti svelo come è morto lo sceriffo di Il Passato di Tex", etc.

 

Il problema è che gli "appiogli" lasciati in vecchia storie da GL Bonelli sono limitati, non è pieno di sceriffi implicati nella morte del fratello di Tex lasciati andare ma uccisi "in un altra storia" mai narrata.  Finiti quelli che si fa?

 

Si iniziano a raccontare "segreti mai visti prima" sulle storie cardine della serie, miele per le orecchie del nerd che pregusta quando potrà dire a chi non legge più tex che lui sa una cosa che loro non sanno, fiele per chi ama il buon fumetto e non queste cose prefabbricate, finte e commerciali.

 

Cosa volevo io? una storia anche non "speciale" che celebrasse il passato di Tex. Non una storia che "per essere speciale" su quel passato ci sputasse sopra.

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Mister P dice:

A-hem... Nell'ormai lontano 2002, all'inizio della storia La grande invasione, Tex contraddice questo assunto.

Evidentemente i due anni in pantofole accanto a Lilyth e Kit sono uno spreco nella vita di Tex e non si riesce a resistere alla tentazione di movimentarli un po'... 

Come del resto si è dato vivo movimento a gente fatta morire da GLB... e non parlo di zombi...

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Si. Basta con questi anniversari. Si stanno moltiplicando come le testate e le dichiarazioni roboanti di specialità.

Il numero 143 La cella della morte è un albo straordinario eppure sono 110 tavole presentate come le altre degli anni '70, invece è il vertice di 75 anni di storia.

 

In quei fantastici tempi ogni storia era speciale senza che nessuno la pubblicizzasse. Erano gli acquirenti che certificavano post-lettura la "specialità".

Adesso sono l'editore e gli autori che autoproclamano l'evento.

Per mantenere il ritmo l'editor dovrà sfornare bollini celebrativi, ricorrenze, novità, con sempre maggiore frequenza, perché chi si nutre di queste cose bisogna pasturarlo altrimenti ti annoia.

Peccato che i "capolavori" non si scrivono a comando, ci vuole l'ispirazione, che ormai è un ricordo, e non seguire il presunto target.

 

Si, la Marvel è a tutta evidenza il modello che sta scopiazzando la dirigenza SBE e il risultato sarà lo stesso. La fine del fumetto popolare italiano per eccellenza.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Cioè, fammi capire: per te le uniche alternative erano sventrare "il giuramento" o fare una storia con Tex ibernato che si sveglia nel 2023? :blink:

 

E quindi alla prossima non ci sono alternative, bisognerà fare per forza di cose la storia di Tex ibernato che si sveglia nel 2023? :laughing:

 

Questa non è la prima storia "anniversario" di Tex. Ci sono stati il 100, il 200, il 300, il 400, etc., e sono state storie più o meno dimenticabili, a volte speciali anche per qualche piccola cosa tipo il numero di "guest star" del numero 100. In genere si diceva (a ragione) che le storie a colori per i centenari fossero le più "deboli" ma ci si passava sopra, lo scopo non era festeggiare LA STORIA PUBBLICATA (che non era a colori perchè era una storia strabiliante mai vista prima, il culmine di tutta la serie), ma era celebrare TUTTE LE STORIE PUBBLICATE PRIMA. Era un TRAGUARDO, non una "storia strabiliante mai vista prima che svelerà segreti incredibili" come vorrebbe il nerdismo attuale.

 

Poi, con il nerdismo imperante, assieme alle richieste di un multiverso Bonelli in cui finalmente Tex potesse avere avventure insieme a Dragonero, assieme alle limited e variant cover, insieme alle ossessive richieste di "ritorni" per rivedere sempre le stesse facce, è arrivata che l'idea che le storie  "centenarie" o "anniversario" dovevano essere STORIE SPECIALI. Perchè erano su un albo speciale! (che ha lo stesso senso del chiedere una storia basata sul numero 734 se viene pubblicata nell'albo 734, e si basa sull'idea che gli albi "speciali" si possano fare a comando e gli altri 99 su 100 li facciano brutti apposta perchè non sono "speciali"

 

È un idea che viene (come tante idee tipiche del nerdismo) dalla Marvel vista come faro e luce e maestra su come si devono fare i fumetti (ignorando il fatto arcinoto che con queste trovate la Marvel è alla canna del gas e che se non ci fosse il reparto cinematografico a tenerla su probabilmente avrebbero già smesso di fare fumetti vendendo i personaggi ad altri). Alla Marvel è facile "rendere speciale" per un Nerd un albo, basta svelargli "qualcosa che non sapeva prima", o far morire qualche personaggio o far tornare in vita un personaggio morto, o far scoprire che la cosa mai detta prima nell'anniversario precedente non era vera e non era mai avvenuta, etc.

 

Applichiamo queste americanate nerd a Tex, e ne vediamo il risultato (che non mi meraviglia troppo piaccia a Villa, tutto sommato, grande fan Marvel): in generale un sacco di "ritorni", ma anche albi "speciali" resi artificiosamente "speciali" non come TRAGUARDI ma "alla maniera marvel", "ti svelo che Higgins è ancora vivo", "ti svelo come è morto lo sceriffo di Il Passato di Tex", etc.

 

Il problema è che gli "appiogli" lasciati in vecchia storie da GL Bonelli sono limitati, non è pieno di sceriffi implicati nella morte del fratello di Tex lasciati andare ma uccisi "in un altra storia" mai narrata.  Finiti quelli che si fa?

 

Si iniziano a raccontare "segreti mai visti prima" sulle storie cardine della serie, miele per le orecchie del nerd che pregusta quando potrà dire a chi non legge più tex che lui sa una cosa che loro non sanno, fiele per chi ama il buon fumetto e non queste cose prefabbricate, finte e commerciali.

 

Cosa volevo io? una storia anche non "speciale" che celebrasse il passato di Tex. Non una storia che "per essere speciale" su quel passato ci sputasse sopra.

Lo dico e non lo nego. Quello che ho fatto per me è normale per il curatore 

di una serie in edicola da 75 anni.

 

Il vero autentico irrimediabile nerd piuttosto è il lettore che grida all’eresia, al tradimento etc per una scelta narrativa non avallata dal suddetto nerd e depositario del Verbo. :D 

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3 minutes ago, borden said:

Il vero autentico irrimediabile nerd piuttosto è il lettore che grida all’eresia, al tradimento etc per una scelta narrativa non avallata dal suddetto nerd e depositario del Verbo. :D 

Fai confusione (volontaria) fra i concetti di "nerd", che è un fenomeno relativamente recente (si inizia ad usare nel senso moderno, dopo essere stato prima un insulto generico, circa 40 anni fa) e che si usa per cose tipo variant edition, multiple covers, acquisto compulsivo di paccottiglia e action figures (se non sei convinto basta vedere una puntata di The Big Bang Theory e pensare che il concept della serie era <4 NERD e una ragazza>), e altri concetti diversi.

 

L'idea che i lettori di fumetti, prima del nerdismo, non facessero confronti fra i diversi autori di una serie, e che non si lamentassero quando c'erano palesi incongruenze, è assurda, puoi trovarle quelle proteste persino nella pagina della posta dei fumetti Marvel anni 60 (e persino su Weird Tales negli anni 30...): confondi la mancanza dei forum dove esternare le proteste con l'assenza di esse

 

Ti invito al ripasso sui termini "fan" (di Tex), "appassionato" (idem), "rispetto per l'opera" e soprattutto di "salto dello squalo"...

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Tex é nato nel 1948 quando al cinema era pieno di film Western con attori tipo Gary Cooper e John Wayne, questi film hanno avuto il loro periodo d'oro parallelamente a Tex e poi sono andati via via diminuendo fino quasi a scomparire per mancanza di idee e perché sicuramente il Western puro ad un certo punto non ha più molte cose da dire che non siano già state dette. Ora noi abbiamo il nostro Tex che ancora va bene ed appassiona sarà forse perché qualcuno (Boselli & staff) sanno il loro mestiere? Se noi (e mi ci metto pure io) cominciamo a dire: i ritorni no, completare le storie del passato no perché stravolgono la storia di Tex, Zagor e Tex no perché non mi piace l'universo condiviso e poi quell'orribile messicano! Tenendo conto della quantità enorme di storie scritte su Tex, cosa rimane da scrivere?

Vogliamo che Tex finisca come sono finiti i film Western triti e ritriti sulle stesse idee? 

Questa é la mia modesta opinione da piedi dolci, a voi le risposte

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, borden dice:

Giusto. Diciamo allora che sono colpevoli di vivere in tempi difficili e di passare di lì.:lol::laugh:

 

Non fa una piega:D

<span style="color:red">22 minuti fa</span>, borden dice:

Lo dico e non lo nego. Quello che ho fatto per me è normale per il curatore 

di una serie in edicola da 75 anni.

 

Il vero autentico irrimediabile nerd piuttosto è il lettore che grida all’eresia, al tradimento etc per una scelta narrativa non avallata dal suddetto nerd e depositario del Verbo. :D 

 

Ne prendo atto a malincuore...perchè in tutta onestà non riesco a capire perchè un curatore per celebrare i 75 anni di Tex debba per forza rifarsi ad un capolavoro indiscusso come Il giuramento (attenzione, non un capolavoro tra i tanti) stravolgendo completamente l'essenza di tale storia così come scritta al tempo da GL Bonelli.

E i nerd per quanto mi riguardano non c'entrano nulla con questo discorso, in questo sono completamente in disaccordo con @Diablero in quanto convinto che alla maggioranza dei lettori di oggi della sorte di Higgins e del suo ritorno dal mondo dei morti non interessi nulla, anzi arrivo a dire che gli osanna letti per esempio sulla pagina commerciale Facebook di Tex vengano da gente che Il giuramento non l'ha nemmeno letto e che gli bastano una decina di vignette riprese pari pari (come il testo) da questa iconica avventura per gridare al capolavoro.

 

Infine...la scelta narrativa in oggetto (il ripescaggio di un morto) non è contestata solo dall'appasionato fan vecchio estremista e cattivo ma dallo stesso GL Bonelli, che quel personaggio l'ha fatto morire (insieme a tutti gli altri) più di sessanta anni fa per dare un senso compiuto alla sua storia.

E se permetti, nel confine di questa storica e iconica avventura di Tex, l'unico Verbo che conta è quello del creatore del personaggio.

 

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Secondo me, la storia perfetta per il 75esimo anniversario di Tex, in realtà, c'era già: "Fratello di sangue" di Giusfredi e Font. 

Non certo un capolavoro, ma un'onesta e appassionante avventura ben sceneggiata, che vede in azione tutti i quattro pards (ben valorizzati, al contrario di questa), affronta un argomento del passato non proprio fondamentale (il patto di sangue tra Tex, Tiger e Carson) però comunque interessante e ben reso, e che oltretutto omaggia degnamente le vecchie storie di GLB di carovane e indiani.

Nulla di trascendentale, ma piacevole e adattissima a un albo celebrativo. Bastava spostarla di tre mesi in avanti, da giugno a settembre, colorarla  ben bene e oplà! :lol:

 

Tra parentesi, la storia di Giusfredi è anche una storia positiva, ottimista, che parla di amicizia e di aiuto reciproco, di legami indissolubili, di donne coraggiose, e così via. Una storia quindi perfetta per un anniversario celebrativo, per una festa.

"La cavalcata del destino" è invece una storia truce, di vendette, di suicidi, di epidemie, stragi e altre vendette ancora (persino la dolce Lilith, da angelo custode di Tex vista in "Snakeman" diventa un angelo vendicatore che istiga al suicidio). Qui il passato torna solo per ripresentarsi uguale, in una coazione a ripetere negativa, dove in fondo Higgins viene recuperato solo per farlo suicidare (non una grande idea, a mio parere, per giustificare il ripescaggio di un vecchio avversario).

 

Una storia che, come "Sul sentiero dei ricordi" di Nizzi, (anche quella celebrativa e poco memorabile), è una pura storia di routine camuffata da evento straordinario solo per la presenza di Lilith (e i riferimenti al passato).

 

Questa di Villa al massimo - se proprio bisognava scriverla e disegnarla (è legittimo e non grido al tradimento) - si poteva metterla su uno speciale, non so, un Maxi, come fosse una specie di "what if": ""cosa sarebbe successo se Higgins  fosse sopravvissuto"? Magari insieme a un'altra dal titolo: "cosa sarebbe successo a Fraser se fosse sopravvissuto? E magari aggiungerci anche una terza su Lucero. Così non ci si pensava più, le si metteva in un numero fuori dalla serie regolare, che vendeva un sacco di copie, mentre i lettori più esigenti la ignoravano e neanche la sfogliavano. :lol:

 

P.S.: comunque il fatto che "La cavalcata del destino" non turberà in futuro la mia rilettura de "Il Giuramento" è dimostrato dal fatto che quando riprendo in mano il capolavoro "Gli eroi di Devil Pass" non penso minimamente al ritorno di Cane Giallo fatto da Nizzi ne "Il ponte di roccia" (forse la sua peggiore storia in assoluto). Faccio finta che non esista e basta.:lol:

Tex 596-597 Yaaak! - Recensione(tex/?20753) - uBC Fumetti

 

 

 

 

 

Modificato da Poe
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<span style="color:red">20 minuti fa</span>, Kamoose dice:

 

alla maggioranza dei lettori di oggi della sorte di Higgins e del suo ritorno dal mondo dei morti non interessi nulla, anzi arrivo a dire che gli osanna letti per esempio sulla pagina commerciale Facebook di Tex vengano da gente che Il giuramento non l'ha nemmeno letto e che gli bastano una decina di vignette riprese pari pari (come il testo) da questa iconica avventura per gridare al capolavoro.

Condivido pienamente... non c'è altra spiegazione.

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Io credo che nel confronto con i grandi sceneggiatori del passato spesso ci si dimentica che essi, pur nella loro grandezza, non si sono mai trovati a dover avere a che fare con personaggi che hanno alle spalle ben 75 anni di storia. Credete che lo stesso grande Bonelli non avrebbe ben più di qualche difficoltà a scrivere una storia di Tex oggi?

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<span style="color:red">12 minuti fa</span>, frank_one dice:

Io credo che nel confronto con i grandi sceneggiatori del passato spesso ci si dimentica che essi, pur nella loro grandezza, non si sono mai trovati a dover avere a che fare con personaggi che hanno alle spalle ben 75 anni di storia. Credete che lo stesso grande Bonelli non avrebbe ben più di qualche difficoltà a scrivere una storia di Tex oggi?

Applauso...

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7 minutes ago, frank_one said:

Io credo che nel confronto con i grandi sceneggiatori del passato spesso ci si dimentica che essi, pur nella loro grandezza, non si sono mai trovati a dover avere a che fare con personaggi che hanno alle spalle ben 75 anni di storia

Questa risposta cozza con una semplice osservazione: che stiamo criticando la storia PROPRIO perchè "abusa" di quei 75 anni di storia!

 

Se Tex fosse iniziato solo nel 1993, e avesse quindi "solo" trent'anni di storia (e ricordiamoci che GL Bonelli l'ha scritto per più di 30 anni) il problema non si porrebbe nemmeno, perchè non esisterebbe "il giuramento", e quindi... non esisterebbe nemmeno questa storia!

 

La tua osservazione avrebbe un senso se Boselli avesse voluto fare una storia NUOVA, senza far "tornare" nessuno, senza rimandi a storie precedenti, e qualcuno nel forum fosse saltato su a dire "non è nuova! Somiglia al Giuramento". In quel caso sì che avrebbe avuto senso dire che è difficile fare storie davvero nuove, dopo 75 anni.

 

Ma se la storia VOLUTAMENTE vuole essere una sorta di "remake" (stesso villain che fa le stesse cose) di una storia precedente, "75 anni di storie" vuol dire semplicemente...  avete l'imbarazzo della scelta fra le storie da riutilizzare!

 

(e permettimi di ricordarti che se certi personaggi arrivano a 75 anni, è PROPRIO perchè avevano grandi autori, non perchè erano "appena nate", altrimenti anche Judas fra qualche anno festeggerebbe i 75 anni...)

 

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Per mè questa storia sarebbe andata benissimo ( anche come si salva Higgins ) se nel giuramento non ci fosse stata quell'ultima  vignetta dove si vede la lancia che si spezza. Ma quella vignetta è fondamentale per la bellezza di quella storia.🙋‍♂️

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<span style="color:red">14 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

Per mè questa storia sarebbe andata benissimo ( anche come si salva Higgins ) se nel giuramento non ci fosse stata quell'ultima  vignetta dove si vede la lancia che si spezza. Ma quella vignetta è fondamentale per la bellezza di quella storia.🙋‍♂️

PERFETTO! Quell'ultima vignetta è il suggello alla giustizia che si è compiuta, è il marchio a fuoco del destino inesorabile che certifica che tutti i colpevoli - mandanti ed esecutori - hanno avuto il fatto loro, è la firma col sangue di GLB che Lilyth e centinaia di indiani sono stati vendicati da Tex che HA GIURATO esattamente questo davanti alla tomba di Lilyth.

E pensare che qualcuno ha pure scritto (spererei con dissimulato sarcasmo, ma non ne sono così convinto) che la lancia avrebbe potuto essersi spezzata per una folata di vento troppo forte o perchè ormai marcia dopo tanto tempo! Ma come si fa a non vedere la poesia, la raffinatezza, il sentimento, l'ARTE NARRATIVA, in quella conclusione racchiusa in una sola semplice vignetta???

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3 minutes ago, Leo said:

 

Nessuno è depositario del verbo. Voi autori dovete però custodirlo, preservarlo, non alterarlo. 

 

In Per l'onore del Texas, Carson e Damned dimenticano di essersi già incontrati. Anche in altre circostanze c'è stata qualche piccola forzatura, nella tua riscrittura del passato: ci sta, nessuno ne fa un dramma né lo considera un tradimento, sono piccole strettoie, probabilmente inevitabili, che vanno attraversate a cuor leggero. 

 

Ma in questa storia no. I miei toni non sono carichi come quelli di Diablero, però il punto va tenuto. Far tornare Higgins (per fargli fare le stesse cose del passato, tra l'altro, anche se questo è un aspetto che al massimo nuoce solo alla bontà della storia in sé) è sbagliato. Perché c'è una lancia che si spezza. Perché c'è una vendetta compiuta. Perché c'è un giuramento esaudito. Perché c'è una delle storie più iconiche della saga che andava lasciata stare, già perfetta in sé, senza bisogno di inutili appendici.

 

E non lo dice un nerd che sacralizza Il Giuramento, che grida alla lesa maestà, che protesta alterato per l'oltraggio al Vate. Lo dice un lettore amareggiato che vuole coerenza nell'epopea, lo chiede un lettore romantico che si è emozionato  allo spezzarsi di una vecchia arma conficcata in una dura pietra da anni, lo pretende un datato texiano che SA che in quel momento, su quella roccia, gli dei sono intervenuti sulla lancia perché i colpevoli sono tutti morti. Perché chi doveva pagare ha pagati. Tutti. 

 

È troppo? È da nerd? Perdonami, Mauro, ma credo proprio di no. 

Scusa, Leo, ho finito i "+1" per oggi, te lo darò domani! :clapping:

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