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TWF - Tex Willer Forum

[712/713] I forzati di Dryfork


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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, borden dice:

Lo sperimentavano coi loro cavalli.

 

 

:lol:

 

Appena letti tutti d'un fiato i due albi, storia molto carina.

Dalle anteprime i disegni sembravano molto peggio.

Adesso aspetto Mastantuono ad aprile!

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<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, borden dice:

Ehm... Sai che cos'è un bacio VERO?  Non un bacetto?

 Io non ho mai baciato una donna:P solo cavalli:laughing:

Ok quindi quello  con Kate è stato solo un bacetto.. li vorrei anch'io  così  i bacetti insignificanti;)

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, laredo dice:

 Io non ho mai baciato una donna:P solo cavalli:laughing:

Ok quindi quello  con Kate è stato solo un bacetto.. li vorrei anch'io  così  i bacetti insignificanti;)

 

Se mi dici dove abiti...

... ti trovo io il maneggio più vicino.

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Comunque, anche se la critica è certamente scherzosa, dire che Tex non è accurato storicamente e geograficamente

è fargli un piccolo/grande torto. Lasciando stare il primo periodo G.L. Bonelli cercava di essere il più accurato possibile,

magari non negli eventi storici ma almeno nella geografia e comunque stiamo sempre parlando di fumetto avventuroso

e popolare. Se avete la fortuna (o sfortuna) di abitare in un paese dove hanno girato un film o una fiction vi sbellicherete

dalle risate a vedere i protagonisti uscire da una casa affacciata su una via e trovarsi dopo pochi passi dalla parte opposta della

città oppure in tutto un altro posto...

Per l'altro discorso non è mia abitudine essere così in confidenza con donne, cavalli, cani ecc...

l'unico a cui permetto di mettermi qualcosa in bocca è il dentista o al massimo la sua assistente e non è mai niente

di piacevole!

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  • Collaboratori

Nel complesso, osservazioni sul primo albo a parte, una bella storia, non banale, ben disegnata (ma Prisco poteva certamente far di meglio solo restando ticciano invece di imitare il suo imitatore scarso Repetto). A proposito, Boss, Prisco è già al lavoro su una storia di Tex e a chi l'hai affidato ?

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Letizia dice:

 

Se mi dici dove abiti...

... ti trovo io il maneggio più vicino.

:laughing:andiamo insieme:P

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, borden dice:

Ma era un bacio a fior di labbra, quello di  Kate, e lei aveva preso l'iniziativa. ;)

Ok Borden;)

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<span style="color:red;">22 ore fa</span>, borden dice:

Spero state scherzando, vero?.. E' il primo bacio vero RACCONTATO NEL FUMETTO. Fuori campo si è allenato a limonare con le ragazze della Nueces Valley, solo che non è stato mai raccontato.

 

 

Ma se insistete lo racconteremo.

 

<span style="color:red;">16 ore fa</span>, borden dice:

Ehm... Sai che cos'è un bacio VERO?  Non un bacetto?

 

<span style="color:red;">22 ore fa</span>, borden dice:

Spero state scherzando, vero?.. E' il primo bacio vero RACCONTATO NEL FUMETTO. Fuori campo si è allenato a limonare con le ragazze della Nueces Valley, solo che non è stato mai raccontato.

 

 

Ma se insistete lo racconteremo.

No, che di questo passo Tex potrebbe incontrare Jacula, che era pur sempre (anche) un vampiro. :-)

  • Haha (0) 1
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<span style="color:red;">27 minuti fa</span>, San Antonio Spurs dice:

No, che di questo passo Tex potrebbe incontrare Jacula, che era pur sempre (anche) un vampiro. :-)

 

Quell'-anche- è un tocco di stile non indifferente. :D

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1 hour ago, San Antonio Spurs said:

No, che di questo passo Tex potrebbe incontrare Jacula, che era pur sempre (anche) un vampiro. :-)

 

Volete farmi cambiare idea sui cross-over? Io li ho sempre odiati nei personaggi Bonelli, ma su un Tex - Jacula potrei fare un eccezione...   :lol:

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3 ore fa, Diablero dice:

 

Volete farmi cambiare idea sui cross-over? Io li ho sempre odiati nei personaggi Bonelli, ma su un Tex - Jacula potrei fare un eccezione...   :lol:

Cresce il movimento a favore di una collana "Hard Tex".

 

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  • co fondatore

L'utente San Antonio Spurs è pregato di imparare a quotare.

 

E magari anche di convertirsi al Verbo dei Celtics.

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32 minutes ago, San Antonio Spurs said:

Cresce il movimento a favore di una collana "Hard Tex".

 

 

Non esageriamo, Jacula non era mica hard, non si vedeva niente....

 

...diverso sarebbe un bel crossover fra "Tex" e "Texana"...  :lol:

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Mister P dice:

L'utente San Antonio Spurs è pregato di imparare a quotare.

 

E magari anche di convertirsi al Verbo dei Celtics.

 

<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Perché no. Mi associo. :)

Mi chiamo SAS pensando che sarebbe la squadra per cui tiferebbe, ma il mio cuore è al Gardem da quando ci giocava un certo numero 33.

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, San Antonio Spurs dice:

 

Mi chiamo SAS pensando che sarebbe la squadra per cui tiferebbe, ma il mio cuore è al Gardem da quando ci giocava un certo numero 33.

 

Larry. :wub:

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On 10/3/2020 at 20:47, ymalpas dice:

A proposito, Boss, Prisco è già al lavoro su una storia di Tex ?

 

Ovviamente sì e viste le tempistiche relative alle scadenze di consegna delle tavole, direi che ci sta lavorando almeno da dicembre.

 

On 10/3/2020 at 20:47, ymalpas dice:

e a chi l'hai affidato ?

 

Non a Burattini  come pensava qualcuno, ma questo dovresti saperlo già. Per il momento non posso dirlo ma in fondo non è difficile da indovinare.;)

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Dopo la brutta storia apparsa sul magazine 2019 anche il debutto di Rauch sulla serie regolare e' decisamente fiacco, trattandosi purtroppo del classico compitino dimenticabilissimo senza infamia e senza lode. Come altri forumisti hanno gia' fatto notare tutta la prima parte della storia con l'evasione dal penitenziario e' stata pensata con una bella dose di faciloneria, ma per me i problemi piu' grossi arrivano dopo, tra (troppi) personaggi piatti e monodimensionali e sviluppi della trama molto prevedibili, dalla brutta fine che lo sceriffo fara', intuibile fin dall'incontro con Tex in cui parla del fatto che stia per andare in pensione e ritirarsi in una bella fattoria, all'equivoco sul fatto che sia stato il giovane Taylor a impiombarlo (con tanto di scambio di battute francamente ridicolo tra Tex e Carson poco prima dell'ultimo atto: "Forse quel giovanotto non e' del tutto bacato" "Pero' alla prigione ha freddato il povero Ike" "E se le cose invece non fossero andate esattamente nel modo in cui ci hanno riferito?" "Mmm..." "Forse ci converra' interrogarlo, quando ce lo troveremo davanti!" "Ci penseremo a tempo debito!").

Una menzione d'onore se la merita anche il fatto che, viste tutti gli incontri fortuiti tra vecchie conoscenze verrebbe da pensare che la storia sia ambientata a Brembate di Sopra e non nei territori sterminati del Nevada.

A parte queste magagne, pero', la mia insoddisfazione per questa storia deriva dal semplice fatto che mi ha annoiato, cosa che con Tex non succede quasi mai. 

 

Concludo la mia valutazione con un breve commento sui disegni di Prisco: come ho gia' detto dopo aver sfogliato la prima parte l'ho trovato meno in forma rispetto alla storia Le schiave del Messico. Il problema principale sono i volti che non mi convincono affatto: mentre quelli di Tex e Carson (ma anche della squaw Juna) sono quasi sempre dettagliati (al punto che in alcune vignette mi sono chiesto se non ci abbia messo mano qualche altro disegnatore per dare una ritoccatina), molto spesso quelli dei comprimari sono abbozzati o caricaturali. Piu' che Repetto o Ticci ci ho visto similitudini con i fratelli Di Vitto, Bruzzo e Rodolfo Torti. 

 

Decisamente un passo indietro rispetto alla gradevolissima storia doppia di Nizzi e Filippucci, che pur non essendo candidata a entrare nella storia della serie e' riuscita molto, ma molto meglio nell'intento di farmi trascorrere un'oretta in spensieratezza.

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5 ore fa, MarrFarr dice:

Dopo la brutta storia apparsa sul magazine 2019 anche il debutto di Rauch sulla serie regolare e' decisamente fiacco, trattandosi purtroppo del classico compitino dimenticabilissimo senza infamia e senza lode. Come altri forumisti hanno gia' fatto notare tutta la prima parte della storia con l'evasione dal penitenziario e' stata pensata con una bella dose di faciloneria, ma per me i problemi piu' grossi arrivano dopo, tra (troppi) personaggi piatti e monodimensionali e sviluppi della trama molto prevedibili, dalla brutta fine che lo sceriffo fara', intuibile fin dall'incontro con Tex in cui parla del fatto che stia per andare in pensione e ritirarsi in una bella fattoria, all'equivoco sul fatto che sia stato il giovane Taylor a impiombarlo (con tanto di scambio di battute francamente ridicolo tra Tex e Carson poco prima dell'ultimo atto: "Forse quel giovanotto non e' del tutto bacato" "Pero' alla prigione ha freddato il povero Ike" "E se le cose invece non fossero andate esattamente nel modo in cui ci hanno riferito?" "Mmm..." "Forse ci converra' interrogarlo, quando ce lo troveremo davanti!" "Ci penseremo a tempo debito!").

Una menzione d'onore se la merita anche il fatto che, viste tutti gli incontri fortuiti tra vecchie conoscenze verrebbe da pensare che la storia sia ambientata a Brembate di Sopra e non nei territori sterminati del Nevada.

A parte queste magagne, pero', la mia insoddisfazione per questa storia deriva dal semplice fatto che mi ha annoiato, cosa che con Tex non succede quasi mai. 

 

Concludo la mia valutazione con un breve commento sui disegni di Prisco: come ho gia' detto dopo aver sfogliato la prima parte l'ho trovato meno in forma rispetto alla storia Le schiave del Messico. Il problema principale sono i volti che non mi convincono affatto: mentre quelli di Tex e Carson (ma anche della squaw Juna) sono quasi sempre dettagliati (al punto che in alcune vignette mi sono chiesto se non ci abbia messo mano qualche altro disegnatore per dare una ritoccatina), molto spesso quelli dei comprimari sono abbozzati o caricaturali. Piu' che Repetto o Ticci ci ho visto similitudini con i fratelli Di Vitto, Bruzzo e Rodolfo Torti. 

 

Decisamente un passo indietro rispetto alla gradevolissima storia doppia di Nizzi e Filippucci, che pur non essendo candidata a entrare nella storia della serie e' riuscita molto, ma molto meglio nell'intento di farmi trascorrere un'oretta in spensieratezza.

Totalmente in disaccordo, sopratutto per quanto riguarda la storia di Nizzi vhe ho trovato molto peggiore di questa.,(questo naturalmente dal mio punto di vista.)

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<span style="color:red;">6 ore fa</span>, MarrFarr dice:

Dopo la brutta storia apparsa sul magazine 2019 anche il debutto di Rauch sulla serie regolare e' decisamente fiacco, trattandosi purtroppo del classico compitino dimenticabilissimo senza infamia e senza lode. Come altri forumisti hanno gia' fatto notare tutta la prima parte della storia con l'evasione dal penitenziario e' stata pensata con una bella dose di faciloneria, ma per me i problemi piu' grossi arrivano dopo, tra (troppi) personaggi piatti e monodimensionali e sviluppi della trama molto prevedibili, dalla brutta fine che lo sceriffo fara', intuibile fin dall'incontro con Tex in cui parla del fatto che stia per andare in pensione e ritirarsi in una bella fattoria, all'equivoco sul fatto che sia stato il giovane Taylor a impiombarlo (con tanto di scambio di battute francamente ridicolo tra Tex e Carson poco prima dell'ultimo atto: "Forse quel giovanotto non e' del tutto bacato" "Pero' alla prigione ha freddato il povero Ike" "E se le cose invece non fossero andate esattamente nel modo in cui ci hanno riferito?" "Mmm..." "Forse ci converra' interrogarlo, quando ce lo troveremo davanti!" "Ci penseremo a tempo debito!").

Una menzione d'onore se la merita anche il fatto che, viste tutti gli incontri fortuiti tra vecchie conoscenze verrebbe da pensare che la storia sia ambientata a Brembate di Sopra e non nei territori sterminati del Nevada.

A parte queste magagne, pero', la mia insoddisfazione per questa storia deriva dal semplice fatto che mi ha annoiato, cosa che con Tex non succede quasi mai. 

 

Concludo la mia valutazione con un breve commento sui disegni di Prisco: come ho gia' detto dopo aver sfogliato la prima parte l'ho trovato meno in forma rispetto alla storia Le schiave del Messico. Il problema principale sono i volti che non mi convincono affatto: mentre quelli di Tex e Carson (ma anche della squaw Juna) sono quasi sempre dettagliati (al punto che in alcune vignette mi sono chiesto se non ci abbia messo mano qualche altro disegnatore per dare una ritoccatina), molto spesso quelli dei comprimari sono abbozzati o caricaturali. Piu' che Repetto o Ticci ci ho visto similitudini con i fratelli Di Vitto, Bruzzo e Rodolfo Torti. 

 

Decisamente un passo indietro rispetto alla gradevolissima storia doppia di Nizzi e Filippucci, che pur non essendo candidata a entrare nella storia della serie e' riuscita molto, ma molto meglio nell'intento di farmi trascorrere un'oretta in spensieratezza.

 

Naturalmente opinioni e gusti sono personali. Concordo sul fatto che la trama sia abbastanza prevedibile, tuttavia nel secondo albo non mi sarei mai aspettato a priori la comparsa degli Slavers ma semplicemente una caccia dei pards verso un duplice obiettivo.

Inoltre trovo che la presenza di personaggi piatti non sia di per sé un elemento negativo. Anzi è una caratteristica molto importante nelle storie di Tex: la distinzione di due grandi tipologie di fuorilegge. Ci sono, come dici tu, i personaggi piatti, come Sly e i Decker (e troviamo infiniti esempi in altre storie), tipiche carogne prevedibili ma svelte e precise con le armi, e ci sono i fuorilegge a tutto tondo, in questa storia incarnati da Ray Cooper. 

Il fatto di presentare diversi caratteri, tra cui giustamente anche quelli più semplici e "banali" è parte fondamentale dell'abilità di uno sceneggiatore. Credo che la marcata semplicità dei Decker sia appositamente cercata, probabilmente al fine di sottolinearne la delinquenza.

 

Sulla sorte dello sceriffo Ike non posso che darti ragione: è un po' telefonata :D:D. Ma non importa, temo che ormai a un abituale lettore di Tex sia davvero difficile nascondere bene alcune cose. Sono disposto a passarci sopra se il resto della storia mi convince

 

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3 hours ago, Mondego said:

la distinzione di due grandi tipologie di fuorilegge. Ci sono, come dici tu, i personaggi piatti, come Sly e i Decker (e troviamo infiniti esempi in altre storie), tipiche carogne prevedibili ma svelte e precise con le armi, e ci sono i fuorilegge a tutto tondo, in questa storia incarnati da Ray Cooper. 

Il fatto di presentare diversi caratteri, tra cui giustamente anche quelli più semplici e "banali" è parte fondamentale dell'abilità di uno sceneggiatore. Credo che la marcata semplicità dei Decker sia appositamente cercata, probabilmente al fine di sottolinearne la delinquenza.

 

In linea di massima sono d'accordo con te, e' ovvio che non tutti i personaggi negativi possono essere memorabili esempi di grande caratterizzazione a 360 gradi. :D
Il guaio e' che nella storia di Rauch nemmeno Ray Cooper,  a mio avviso, e' delineato in una maniera interessante perche' in fin dei conti per gran parte della storia e' presentato come un mascalzone egoista, per poi avere un momento di altruismo verso la fine, giusto in tempo per redimersi. Insomma, tempo una settimana e probabilmente me ne saro' gia' scordato.

 

Quote

Sulla sorte dello sceriffo Ike non posso che darti ragione: è un po' telefonata :D:D. Ma non importa, temo che ormai a un abituale lettore di Tex sia davvero difficile nascondere bene alcune cose.

 

Ma li' uno non deve nemmeno essere un lettore abituale di Tex, nel genere poliziesco la morte del poliziotto che sta per andare in pensione e' da tempo immemore praticamente una barzelletta. :lol:

 

Quote

Sono disposto a passarci sopra se il resto della storia mi convince

 

Sta proprio qui, il problema. :lol:

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Una storia gradevole, ciò che mi ha colpito sono le varie tonalità di mariuolo: cattivo netto, Decker e gli slavers; cattivino, Cooper solo rapinatore uccide per forza maggiore ha un cuore; cattivo bravo, Taylor l'ira per la sorte avversa  lo porta a delinquere ma è  giustificato.
Che dire forse manca solo il cattivo per ideale.
Voto rauch 7 prisco 7

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A mio avviso Rauch ha  scritto una buona storia. La trama è risultata articolata, forse anche oltre il necessario. Ma il risultato finale è stato senz'altro soddisfacente. Anche Prisco ha superato la prova.

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