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[736/737] Le frecce dei nemici


MacParland
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Che palle, con sto GLB. :rolleyes: Boselli, Ruju e gli autori moderni devono avere uno stile proprio e non scimmiottare lo stile di uno sceneggiatore morto da vent'anni.

Se vi va bene solo GLB leggete e rileggete le sue storie.

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1 hour ago, MarrFarr said:

Che palle, con sto GLB. :rolleyes: Boselli, Ruju e gli autori moderni devono avere uno stile proprio e non scimmiottare lo stile di uno sceneggiatore morto da vent'anni.

Se vi va bene solo GLB leggete e rileggete le sue storie.

È vero! Basta tenere imprigionati questi autori bravissimi a personaggi vecchi e superati! Visto che è ovvio che la gente NON compra Tex per le cose fatte e codificate da GL Bonelli, ormai vecchio e superato, dovrebbero chiudere Tex e fare fumetti nuovi!!!

 

...e poi vediamo quanto vendono! :laughing::laughing::laughing:

 

(non ho ancora letto l'albo e non vado sui dettagli, sto rispondendo alla frase fuori contesto)

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E adesso invece ho letto l'albo...

 

Piuttosto che riempire il post di vari spoiler,. metto uno spoiler unico così poi posso parlarne liberamente...

 

 


In generale per ora è un "meh". Sufficiente, ma non particolarmente appassionante. C'è la sensazione generale di una trama che si muove unendo i puntini da 1 a 47.  Quando Quercia Rossa lascia i figli, ci avrei potuto scommettere che sarebbe successo qualcosa ai figli.  Poi lui che insegue gli assassini, e li uccide con facilità, Tex e Carson che seguono le tracce facendo battutine... intendiamoci, non c'è niente (almeno qui) di SBAGLIATO, ed è ovvio che dopo 700 albi le storie di Tex seguono sempre certi schemi più o meno prevedibili. Però, nelle storie migliori, su questo scheletro si innesta ALTRO, o personaggi memorabili, o scene particolari, o piccole (o grandi) variazioni sul tema.

Insomma, visto che non si può fare tutti i mesi la storia strabiliante con cose mai viste, a fare la differenza dovrebbe essere la sceneggiatura, i dialoghi, le caratterizzazioni, le cose che rendono uniche anche storie molto simili nello schema della trama (che erano proprio le cose su cui GL Bonelli eccelleva e che hanno reso grande Tex)

Ruju da una parte si sforza poco su questo aspetto, e da un altra si sforza troppo... nel senso che mentre troppe pagine delle sue storie sono piani di dialoghi piatti che di texiano hanno solo l'uso di qualche "satanasso", dall'altra si vede che cerca di rendere "uniche" le sue storie con un "gimmick" eclatante, che sia una strega che entra nel corpo delle persone e le controlla, o un vecchio indiano che usa le frecce dei suoi nemici. Ma quella "unicità" non può essere concentrata su quel singolo gimmick con il resto ultrapiatto, altrimenti pare l'equivalente del superpotere del supercattivo o del superamico in un team-up, messo lì per movimentare storie che altrimenti sarebbero la solita scazzottata buoni contro cattivi. Per me è molto, molto più efficace caratterizzare "un pochino" un po' tutti i personaggi della storia, o almeno quelli principali, con qualche minima particolarità, piuttosto che cercare la singola cosa eclatante che possa differenziare due storie fatte unendo gli stessi puntini.

 

Mi dà l'impressione comunque di non avere trovato ancora un "suo" Tex, una sua maniera di rappresentarlo, e di andare avanti per imitazione, colpi di scena farlocchi (pochi stavolta, almeno finora) e gimmicks...

Andando dal generale al particolare...

La scena iniziale mi ha lasciato, a posteriori, abbastanza perplesso...  Quercia Rossa si dimostra più avanti solido come... una quercia, non un vecchio che si lascia morire di freddo, di fame e di sete perchè è già debilitato e non vuole essere un peso. Anche se avesse avuto propositi suicidi dopo la morte della moglie, una persona sana e forte come si mostra successivamente avrebbe un agonia notevole a lasciarsi morire di fame e di sete... mi pare che qui Ruju abbia cercato un inizio "poetico" ma che si adatta male al resto della storia, con Quercia Rossa terminator invincibile... 

 Subito dopo arriva la Rujata.  immancabile. Carson insegue un indiano in mezzo alla prateria. Lo insegue per farsi portare dagli altri, non sa dove sono (e quindi è impossibile che Tex si sia appostati lì prima, altrimenti voleva dire che sapeva dove sono e la manovra di Carson è inutile). Gli indiani circondano Carson, Oddio Oddio come potrà mai salvarsi? Super easy, barely an inconvenience, c'èra Tex che lo seguiva NASCOSTO FRA I FILI D'ERBA CAVALCANDO RASOTERRA, tanto da apparire DI SORPRESA in mezzo ad una prateria sconfinata...   :rolleyes:

 Funziona nei film, perchè quando la telecamera si gira velocemente inquadrando il nuovo arrivato lo spettatore non ha il tempo di ragionare (e comunque, l'arrivo dei DVD ha ammazzato anche questa trovata al cinema, oggi la sgami subito). Nei fumetti è davvero ridicola...   :rolleyes:

Dopo aver visto una rujata arrivare così subito, ad inizio albo, temevo il peggio. invece per fortuna il resto dell'albo (almeno, fino al punto della storia dove siamo arrivati) non ne presenta altri, spero che sia così fino alla fine...

Una cosa che mi lascia perplesso di tutto il "modus operandi" di Quercia Rossa...  a pagina 55 Tex capisce che il sopravvissuto è lui perchè delle frecce "non ne è rimasta nessuna"...

"nessuna"? Ha raccolto TUTTE le frecce scagliate da DECINE di guerrieri? Ed erano TUTTE ancora utilizzabili? Nessuna rotta, scheggiata, senza punta? Le ha estratte tutte quante dai corpi, una per una? Quanto tempo ci ha messo? (le frecce entrano con una certa forza spiovendo dall'alto, non è facile estrarle con la facilità che ci fanno vedere nei film, oltretutto erano fatte per rompersi lasciando la punta dentro se le estraevi tirandole indietro...). Con quanti cavalli carichi di sacchi di frecce girava? In un momento in cui doveva raggiungere a piedi uomini a cavallo? (capire cosa intendo quando dico che Ruju quando cerca di trovare un Gimmick spesso esagera? Per quanto sia meno sovrannaturale, Quercia Rossa che gira con il gonnellino di Eta Eeta dove con un quantitativo enorme di frecce recuperate perfette intatte in pochi secondi l'una è altrettanto impossibile...)

Poi...  a quanto ne sapevo, gli indiani recuperavano essi stessi le frecce ancora recuperabili. Cosa normale, quando le munizioni invece di comprarle a scatole dal droghiere, te le devi fabbricare una per una a mano. Questo da una parte potrebbe spiegare come mai Quercia Rossa riesca a portarsele dietro, non le ha tutte, ha solo quelle che avevano lasciato lì... ma dall'altra pone il problema di cosa possa fare Quercia Rossa solo con frecce rotte e inutilizzabili...

"quante pive, Diablero", mi dirette, "sarà improbabile, o impossibile, o illogico, ma senza, come facevi a caratterizzare Quercia Rossa in maniera da renderlo memorabile?".

Ehm...  con i dialoghi? Con la personalità? Per adesso mi pare solo la sagoma "indiano in cerca di vendetta numero 15, con optional capelli bianchi e superpotere 'usa frecce dei nemici'"

Il fatto che prenda le frecce serve a far capire a Tex che è lui? OK, ma peccato che questa cosa è TOTALMENTE INUTILE nella storia. Anzi, addirittura controproducente. Tex e Carson avrebbero seguito qualunque indiano superstite anche senza sapere che era lui. Tex avrebbe potuto ricordare Quercia Rossa dopo averlo incontrato, oppure semplicemente perchè quello era il suo villaggio e non era fra i morti. il fatto di identificarlo esattamente per il suo "Gimmick" non solo non ha nessuna utilità nella storia, ma toglie forza al loro incontro più tardi... "ciao Tex, ti ho visto arrivare da tre ore, "ciao Quercia Rossa, so che eri tu da tre giorni"...

La triste infanzia travagliata di Chogan la vedo come il tributo ai tempi tristi in cui viviamo, in cui a nessun cattivo è permessa la dignità dell'essere un vero villain senza essere psicanalizzato e aver stabilito che è tutta colpa della società. E poi ci si meraviglia se i cattivi del cinema oggi sono anemici e incolori (povere vittime innocenti di una società crudele...) e devono recuperare i cattivi dei fumetti degli anni 60...   (salvo poi psicanalizzare anche loro e stabilire che nessuno è davvero cattivo, solo malato, come in Spider-man no way home, trasformando Spider-man nella versione moderna di Tofffsy e l'Erba Musicale...  )

I disegni di Prisco non mi sono piaciuti molto, non tanto perchè imiti o no qualcuno, quanto perchè ci sono molte vignette che mi hanno dato un impressione di "non finito". E non sto parlando del background (che il fatto che lo lasci spesso libero è invece una cosa positiva) quanto dei personaggi principali, a volte sproporzionati (che è successo alla testa di Tex nella terza vignetta di pagina 21? È più piccola delle mani. In compenso il braccio è meno della metà dell'avambraccio ma le dita sono enormi...)


(la testa di Tex è piccola in un sacco di pagine).

 

E che cappello ha Tex nella seconda vignetta di pagina 57? Gliene hanno tagliato un pezzo? (sono le prime cose che sono saltate agli occhi riaprendo l'albo, così come l'errore nella prima vignetta di pagina 91, con le linee della camicia di Tex che sembrano proseguire quelle della collina, con un Tex semitrasparente)

Abbastanza interessante il fatto che come modello per Tex abbia scelto... Marlon Brando! (pagina 67, 56, 103, etc)  :P

Boh, aspetto la seconda puntata. Finora nessun peccato è irrecuperabile, la storia potrebbe ancora avere un colpo di coda nel finale. Oppure potrebbe svaccare del tutto!  :rolleyes:
 

 

Modificato da Diablero
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classica media texiana, per ora, senza infamia ma manco cum laude

 

Spoiler

condivido molto del post di Diablo...

aggiungo solo un aspetto su Choogan. Sembra che Ruju si sia ispirato per il capo geurriero ai capi milizia che rapivano i fanciulli africani per farne "bambini soldato": tale topos è affiorato sempre con più banalità in  molte produzioni holliwoodiane recenti (vedi "Blood Diamond)

il discorso di Chogan ai marmocchi prigionieri, con l'idea del "non avere paura" mi ha fatto tornare alla mente tante cose lette sul rapimento di bambini in Africa, puntualmente seguito dallo sterminio dei congiunti, ad opera di "rivoluzionari di professione" che instillavano nei bambini l'idea che in loro potesse nascere un nuovo potere, e che dovevano dimenticare le proprie radici per divenire una nuova stirpe eletta invincibile.

 

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Io condivido in particolare la parte riguardante il personaggio di Chogan: cattivo perchè ha avuto un'infanzia difficile, e sarà il numero 120 più o meno così.

Mi piacerebbe vedere un tipo come nel film "Delitto a luci rosse" con Nicholas Cage, dove si parla di snuff movies.

Il tizio che sevizia e uccide le ragazze durante le riprese si fa chiamare "Macina", e alla fine dice esplicitamente che non ha avuto nessun trauma infantile, non gli è mancato l'affetto e cose simili: uccide solo perchè gli piace farlo, senza un motivo.

Un bel pazzo assassino e sadico senza nessuna scusante, sarebbe a questo punto anche su Tex una cosa diversa dal solito, senza ricorrere al soprannaturale.

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in realtà, quasi tutti i cattivi hanno un motivo per esserlo.Il punto è che non serve mostrarlo per forza.Prendi quello di questa storia.Se non ci descrivevano il suo passato,che cosa cambiava? Davvero a qualcuno interessava perchè fosse così? 

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16 minutes ago, zagor70 said:

Io condivido in particolare la parte riguardante il personaggio di Chogan: cattivo perchè ha avuto un'infanzia difficile, e sarà il numero 120 più o meno così.

Mi piacerebbe vedere un tipo come nel film "Delitto a luci rosse" con Nicholas Cage, dove si parla di snuff movies.

Il tizio che sevizia e uccide le ragazze durante le riprese si fa chiamare "Macina", e alla fine dice esplicitamente che non ha avuto nessun trauma infantile, non gli è mancato l'affetto e cose simili: uccide solo perchè gli piace farlo, senza un motivo.

Un bel pazzo assassino e sadico senza nessuna scusante, sarebbe a questo punto anche su Tex una cosa diversa dal solito, senza ricorrere al soprannaturale.

 

O, come scrive Frank Miller in "A dame to kill for"...



A-Dame-to-Kill-for-116resized.jpg
A-Dame-to-Kill-for-117resized.jpg

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18 hours ago, Diablero said:

È vero! Basta tenere imprigionati questi autori bravissimi a personaggi vecchi e superati! Visto che è ovvio che la gente NON compra Tex per le cose fatte e codificate da GL Bonelli, ormai vecchio e superato, dovrebbero chiudere Tex e fare fumetti nuovi!!!

 

...e poi vediamo quanto vendono! :laughing::laughing::laughing:

 

(non ho ancora letto l'albo e non vado sui dettagli, sto rispondendo alla frase fuori contesto)

 

Non si tratta di chiudere Tex e fare fumetti nuovi (che comunque ci sono e vendono, basta vedere per esempio l'altra serie di Boselli che ha superato il ventennale). Semplicemente non ha senso continuare a pretendere dagli autori che scrivono Tex nel 2022 di attenersi ciecamente agli stilemi di GLB degli anni 50/60/70/80 e brontolare perchè le storie nuove non assomigliano abbastanza a quelle di Bonelli sr. 

Poi continua a fare tutte le battutine sceme che vuoi. :)

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11 minutes ago, MarrFarr said:

 

Non si tratta di chiudere Tex e fare fumetti nuovi (che comunque ci sono e vendono, basta vedere per esempio l'altra serie di Boselli che ha superato il ventennale). Semplicemente non ha senso continuare a pretendere dagli autori che scrivono Tex nel 2022 di attenersi ciecamente agli stilemi di GLB degli anni 50/60/70/80 e brontolare perchè le storie nuove non assomigliano abbastanza a quelle di Bonelli sr. 

Poi continua a fare tutte le battutine sceme che vuoi. :)

Guarda, non dirigo io la Bonelli (per fortuna), quindi il fatto che non capisca gli enormi vantaggi economici che potrebbe avere il rinunciare e schifare "i vecchi stilemi di GLB" e fare un Tex "moderno" (chessò, stile manga? Stile supereroi? Stile tamarro alla Recchioni? Stile eterno depresso alla Chiaverotti? Boh...) non è un problema.

 

Non vedo però perchè tu debba perdere il tuo tempo a dare consigli a gente che non capisce nulla di fumetti, tanto che continua a perdere tempo a produrre e leggere un fumetto "superato" quando potrebbe fare miliardi con i vendutissimi "Fumetti moderni".  Hai la RICETTA PER IL SUCCESSO, e non hai concorrenti perchè i "fumetti moderni" anche se vendono cifra strabilianti, non li fa nessuno... che aspetti?

 

Fatti finanziare da una banca se non hai i soldi, ma apri una casa editrice, e pubblica fumetti moderni rinunciando agli stilemi vecchi e stantii dei "fumetti vecchi" tipo Tex, Zagor, Diabolik, etc che notoriamente non legge nessuno, e pubblica le cose di straordinario successo degli autori attuali aggiornati, trendy, "moderni" e hip, cose tipo Orfani o Odessa che vendevano miliardi di copie ma sono state evidentemente chiuse per l'oscurantismo degli editori che non gli danno abbastanza fiducia.

 

Metti il portafoglio sulle "verità" che dici. Se sono vere ci fai un sacco di soldi, no?

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Il 12/2/2022 at 05:42, Diablero dice:

La triste infanzia travagliata di Chogan la vedo come il tributo ai tempi tristi in cui viviamo, in cui a nessun cattivo è permessa la dignità dell'essere un vero villain senza essere psicanalizzato e aver stabilito che è tutta colpa della società.

 

Il 12/2/2022 at 13:30, zagor70 dice:

il personaggio di Chogan: cattivo perchè ha avuto un'infanzia difficile, e sarà il numero 120 più o meno così.

 

Il 12/2/2022 at 13:37, Grande Tex dice:

Se non ci descrivevano il suo passato,che cosa cambiava? Davvero a qualcuno interessava perchè fosse così? 

 

Io non la vedo così. Il flashback sull'infanzia difficile di Chogan non ha lo scopo di attenuare le sue colpe (farci vedere il passato non significa giustificare il presente): è un po' come in "Cercatori di piste" in cui Boselli ci fa conoscere l'infanzia di Mickey Finn per spiegarci perché lui odia così tanto gli indiani (perché è un mezzosangue trattato con durezza e cresciuto dai Comanche nell'odio). Ma ciò non toglie che Mickey Finn è (e resta) una carogna fino alla fine, quando ormai morente maledice Tex che aveva cercato in passato di aiutarlo.

 

Quindi il flashback di Chogan non è affatto una scena inutile e gratuita, perché tutta la storia mi sembra incentrata - oltre che su Quercia Rossa e le sue frecce - proprio sui ragazzini. Mi sembra questa l'idea (abbastanza) originale su cui punta Ruju (anche vedendo le tavole in anteprima del prossimo albo sul sito, in cui i ragazzini avranno un ruolo importante): Chogan vuole strapparli alle loro famiglie per farne dei guerrieri terribili senza più paura, e vuole legarli a sé come se fosse lui il loro vero padre. Dei bambini soldato, insomma, a cui fare il lavaggio del cervello.

E' per farci capire da dove nasce questa sua idea malsana e insolita (per gli indiani), che Ruju ci fa vedere l'infanzia senza padre e senza amici di Chogan, una scena che è quindi funzionale alla comprensione del personaggio e delle sue azioni, non superflua. E probabilmente questo servirà anche a spiegare meglio il suo comportamento e le scelte che farà nel secondo albo, il suo rapporto "strano" con i ragazzini (o almeno così dovrebbe). Lo si intravede già nel personaggio del giovane Kimy, che Chogan sta cercando di plagiare e portare dalla sua parte.

 

Non è un caso se l'unico superstite che Tex e Carson incontrano è proprio un ragazzo, Lono, che vorrebbe seguirli per vendicare la sua famiglia. Tex lo fa desistere, commentando: (p. 67) "Lono... ha imparato a conosce l'odio e la ferocia dei suoi simili. Spero solo che non diventi come loro, un giorno." 

Perciò, secondo me, il secondo albo, più che attorno alla vendetta di Quercia Rossa, dovrebbe ruotare proprio sul rapporto adulti/ragazzini, padri/figli, destino crudele/libertà di scelta. O almeno queste sono le premesse...

 

Modificato da Poe
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Il 12/2/2022 at 05:42, Diablero dice:

E adesso invece ho letto l'albo...

 

Piuttosto che riempire il post di vari spoiler,. metto uno spoiler unico così poi posso parlarne liberamente...

  Scopri testo nascosto

 


In generale per ora è un "meh". Sufficiente, ma non particolarmente appassionante. C'è la sensazione generale di una trama che si muove unendo i puntini da 1 a 47.  Quando Quercia Rossa lascia i figli, ci avrei potuto scommettere che sarebbe successo qualcosa ai figli.  Poi lui che insegue gli assassini, e li uccide con facilità, Tex e Carson che seguono le tracce facendo battutine... intendiamoci, non c'è niente (almeno qui) di SBAGLIATO, ed è ovvio che dopo 700 albi le storie di Tex seguono sempre certi schemi più o meno prevedibili. Però, nelle storie migliori, su questo scheletro si innesta ALTRO, o personaggi memorabili, o scene particolari, o piccole (o grandi) variazioni sul tema.

Insomma, visto che non si può fare tutti i mesi la storia strabiliante con cose mai viste, a fare la differenza dovrebbe essere la sceneggiatura, i dialoghi, le caratterizzazioni, le cose che rendono uniche anche storie molto simili nello schema della trama (che erano proprio le cose su cui GL Bonelli eccelleva e che hanno reso grande Tex)

Ruju da una parte si sforza poco su questo aspetto, e da un altra si sforza troppo... nel senso che mentre troppe pagine delle sue storie sono piani di dialoghi piatti che di texiano hanno solo l'uso di qualche "satanasso", dall'altra si vede che cerca di rendere "uniche" le sue storie con un "gimmick" eclatante, che sia una strega che entra nel corpo delle persone e le controlla, o un vecchio indiano che usa le frecce dei suoi nemici. Ma quella "unicità" non può essere concentrata su quel singolo gimmick con il resto ultrapiatto, altrimenti pare l'equivalente del superpotere del supercattivo o del superamico in un team-up, messo lì per movimentare storie che altrimenti sarebbero la solita scazzottata buoni contro cattivi. Per me è molto, molto più efficace caratterizzare "un pochino" un po' tutti i personaggi della storia, o almeno quelli principali, con qualche minima particolarità, piuttosto che cercare la singola cosa eclatante che possa differenziare due storie fatte unendo gli stessi puntini.

 

Mi dà l'impressione comunque di non avere trovato ancora un "suo" Tex, una sua maniera di rappresentarlo, e di andare avanti per imitazione, colpi di scena farlocchi (pochi stavolta, almeno finora) e gimmicks...

Andando dal generale al particolare...

La scena iniziale mi ha lasciato, a posteriori, abbastanza perplesso...  Quercia Rossa si dimostra più avanti solido come... una quercia, non un vecchio che si lascia morire di freddo, di fame e di sete perchè è già debilitato e non vuole essere un peso. Anche se avesse avuto propositi suicidi dopo la morte della moglie, una persona sana e forte come si mostra successivamente avrebbe un agonia notevole a lasciarsi morire di fame e di sete... mi pare che qui Ruju abbia cercato un inizio "poetico" ma che si adatta male al resto della storia, con Quercia Rossa terminator invincibile... 

 Subito dopo arriva la Rujata.  immancabile. Carson insegue un indiano in mezzo alla prateria. Lo insegue per farsi portare dagli altri, non sa dove sono (e quindi è impossibile che Tex si sia appostati lì prima, altrimenti voleva dire che sapeva dove sono e la manovra di Carson è inutile). Gli indiani circondano Carson, Oddio Oddio come potrà mai salvarsi? Super easy, barely an inconvenience, c'èra Tex che lo seguiva NASCOSTO FRA I FILI D'ERBA CAVALCANDO RASOTERRA, tanto da apparire DI SORPRESA in mezzo ad una prateria sconfinata...   :rolleyes:

 Funziona nei film, perchè quando la telecamera si gira velocemente inquadrando il nuovo arrivato lo spettatore non ha il tempo di ragionare (e comunque, l'arrivo dei DVD ha ammazzato anche questa trovata al cinema, oggi la sgami subito). Nei fumetti è davvero ridicola...   :rolleyes:

Dopo aver visto una rujata arrivare così subito, ad inizio albo, temevo il peggio. invece per fortuna il resto dell'albo (almeno, fino al punto della storia dove siamo arrivati) non ne presenta altri, spero che sia così fino alla fine...

Una cosa che mi lascia perplesso di tutto il "modus operandi" di Quercia Rossa...  a pagina 55 Tex capisce che il sopravvissuto è lui perchè delle frecce "non ne è rimasta nessuna"...

"nessuna"? Ha raccolto TUTTE le frecce scagliate da DECINE di guerrieri? Ed erano TUTTE ancora utilizzabili? Nessuna rotta, scheggiata, senza punta? Le ha estratte tutte quante dai corpi, una per una? Quanto tempo ci ha messo? (le frecce entrano con una certa forza spiovendo dall'alto, non è facile estrarle con la facilità che ci fanno vedere nei film, oltretutto erano fatte per rompersi lasciando la punta dentro se le estraevi tirandole indietro...). Con quanti cavalli carichi di sacchi di frecce girava? In un momento in cui doveva raggiungere a piedi uomini a cavallo? (capire cosa intendo quando dico che Ruju quando cerca di trovare un Gimmick spesso esagera? Per quanto sia meno sovrannaturale, Quercia Rossa che gira con il gonnellino di Eta Eeta dove con un quantitativo enorme di frecce recuperate perfette intatte in pochi secondi l'una è altrettanto impossibile...)

Poi...  a quanto ne sapevo, gli indiani recuperavano essi stessi le frecce ancora recuperabili. Cosa normale, quando le munizioni invece di comprarle a scatole dal droghiere, te le devi fabbricare una per una a mano. Questo da una parte potrebbe spiegare come mai Quercia Rossa riesca a portarsele dietro, non le ha tutte, ha solo quelle che avevano lasciato lì... ma dall'altra pone il problema di cosa possa fare Quercia Rossa solo con frecce rotte e inutilizzabili...

"quante pive, Diablero", mi dirette, "sarà improbabile, o impossibile, o illogico, ma senza, come facevi a caratterizzare Quercia Rossa in maniera da renderlo memorabile?".

Ehm...  con i dialoghi? Con la personalità? Per adesso mi pare solo la sagoma "indiano in cerca di vendetta numero 15, con optional capelli bianchi e superpotere 'usa frecce dei nemici'"

Il fatto che prenda le frecce serve a far capire a Tex che è lui? OK, ma peccato che questa cosa è TOTALMENTE INUTILE nella storia. Anzi, addirittura controproducente. Tex e Carson avrebbero seguito qualunque indiano superstite anche senza sapere che era lui. Tex avrebbe potuto ricordare Quercia Rossa dopo averlo incontrato, oppure semplicemente perchè quello era il suo villaggio e non era fra i morti. il fatto di identificarlo esattamente per il suo "Gimmick" non solo non ha nessuna utilità nella storia, ma toglie forza al loro incontro più tardi... "ciao Tex, ti ho visto arrivare da tre ore, "ciao Quercia Rossa, so che eri tu da tre giorni"...

La triste infanzia travagliata di Chogan la vedo come il tributo ai tempi tristi in cui viviamo, in cui a nessun cattivo è permessa la dignità dell'essere un vero villain senza essere psicanalizzato e aver stabilito che è tutta colpa della società. E poi ci si meraviglia se i cattivi del cinema oggi sono anemici e incolori (povere vittime innocenti di una società crudele...) e devono recuperare i cattivi dei fumetti degli anni 60...   (salvo poi psicanalizzare anche loro e stabilire che nessuno è davvero cattivo, solo malato, come in Spider-man no way home, trasformando Spider-man nella versione moderna di Tofffsy e l'Erba Musicale...  )

I disegni di Prisco non mi sono piaciuti molto, non tanto perchè imiti o no qualcuno, quanto perchè ci sono molte vignette che mi hanno dato un impressione di "non finito". E non sto parlando del background (che il fatto che lo lasci spesso libero è invece una cosa positiva) quanto dei personaggi principali, a volte sproporzionati (che è successo alla testa di Tex nella terza vignetta di pagina 21? È più piccola delle mani. In compenso il braccio è meno della metà dell'avambraccio ma le dita sono enormi...)


(la testa di Tex è piccola in un sacco di pagine).

 

E che cappello ha Tex nella seconda vignetta di pagina 57? Gliene hanno tagliato un pezzo? (sono le prime cose che sono saltate agli occhi riaprendo l'albo, così come l'errore nella prima vignetta di pagina 91, con le linee della camicia di Tex che sembrano proseguire quelle della collina, con un Tex semitrasparente)

Abbastanza interessante il fatto che come modello per Tex abbia scelto... Marlon Brando! (pagina 67, 56, 103, etc)  :P

Boh, aspetto la seconda puntata. Finora nessun peccato è irrecuperabile, la storia potrebbe ancora avere un colpo di coda nel finale. Oppure potrebbe svaccare del tutto!  :rolleyes:
 

 

 

Davvero un'ottima disamina, complimenti.

 

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Il 12/2/2022 at 05:42, Diablero dice:

Insomma, visto che non si può fare tutti i mesi la storia strabiliante con cose mai viste, a fare la differenza dovrebbe essere la sceneggiatura, i dialoghi, le caratterizzazioni, le cose che rendono uniche anche storie molto simili nello schema della trama (che erano proprio le cose su cui GL Bonelli eccelleva e che hanno reso grande Tex)

 

 

Il fatto più strabiliante che ho letto in questo primo albo è il volo di dieci metri di Chogan da bambino dall'alto del dirupo, con questo che si alza poco dopo senza niente di rotto, con compagni e madre che ci spiegano come quel tentativo sia una pazzia. Sono quelle sequenze che illustrano l'incapacità di chi scrive di atteggiarsi  troppo a deux ex machina facendo accadere nella storia quello che vuole perché tanto è mera finzione, una delle cose IMO da evitare assolutamente. Avesse accentuato che nella caduta il giovanotto ha riportato numerose fratture e invece niente, sceglie di usare le vignette a disposizione per fare dire alla madre e agli altri ragazzi come effettivamente il salto sia stata una pazzia, cioè sceglie di esaltare l'eccezionalità del gesto invece di renderlo realistico e credibile. Ora, se succede in una storia, si può sorvolare, con Ruju succede spesso ed è un errore: Tex non è un fumetto di supereroi e delle cadute rocambolesche di Tex già ci lamentiamo che pure è l'eroe, se le rendi operative in altri personaggi che non aspirano a diventare chissà chi come questo capo ribelle, stai squalificando la narrazione, minando la serie con conseguenze incalcolabili. Se l'autore legge queste righe spero corregga il tiro nelle prossime sue avventure. Quello che è più preoccupante è che sequenze come questa passino al vaglio e siano infine avvallate anche dal curatore che sarebbe chiamato a correggerle e mitigarle e qui chiamo in causa Boselli. 

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Il primo albo mi è piaciuto - come volevasi dimostrare visto che commentando la storia precedente auspicavo l'abbandono dei ghiacci e il ritorno a atmosfere più consuete. Non sarà la storia del secolo ma al di là di qualche difetto che avete già evidenziato mi sono appassionato alla lettura - come succede quando rileggo GLB e come non mi è successo nella ricerca delle navi nell'Artide... Quindi plauso a Ruju!

 

In particolare concordo con Poe

17 ore fa, Poe dice:

Io non la vedo così. Il flashback sull'infanzia difficile di Chogan non ha lo scopo di attenuare le sue colpe (farci vedere il passato non significa giustificare il presente): è un po' come in "Cercatori di piste" in cui Boselli ci fa conoscere l'infanzia di Mickey Finn per spiegarci perché lui odia così tanto gli indiani (perché è un mezzosangue trattato con durezza e cresciuto dai Comanche nell'odio). Ma ciò non toglie che Mickey Finn è (e resta) una carogna fino alla fine, quando ormai morente maledice Tex che aveva cercato in passato di aiutarlo.

 

Quindi il flashback di Chogan non è affatto una scena inutile e gratuita

 

L'abuso di flashback è fastidioso ma qui sono brevi e significativi.

 

Lo stile dei disegni non mi piace tanto ma non mi piaceva tanto nemmeno Fusco, le cui storie ho comunque apprezzatolo stesso.

 

Il refuso nelle pagine finali l'ho notato subito, non è bello ma non starei a fare un processo a Borden e collaboratori per simili stupidaggini,non ho dubbi che facciano del loro meglio e nel complesso ci riescono, potrei fare paragoni che risulterebbero impietosi per altre pubblicazioni.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, ymalpas dice:

 

 

Il fatto più strabiliante che ho letto in questo primo albo è il volo di dieci metri di Chogan da bambino dall'alto del dirupo, con questo che si alza poco dopo senza niente di rotto, con compagni e madre che ci spiegano come quel tentativo sia una pazzia. Sono quelle sequenze che illustrano l'incapacità di chi scrive di atteggiarsi  troppo a deux ex machina facendo accadere nella storia quello che vuole perché tanto è mera finzione, una delle cose IMO da evitare assolutamente. Avesse accentuato che nella caduta il giovanotto ha riportato numerose fratture e invece niente, sceglie di usare le vignette a disposizione per fare dire alla madre e agli altri ragazzi come effettivamente il salto sia stata una pazzia, cioè sceglie di esaltare l'eccezionalità del gesto invece di renderlo realistico e credibile. Ora, se succede in una storia, si può sorvolare, con Ruju succede spesso ed è un errore: Tex non è un fumetto di supereroi e delle cadute rocambolesche di Tex già ci lamentiamo che pure è l'eroe, se le rendi operative in altri personaggi che non aspirano a diventare chissà chi come questo capo ribelle, stai squalificando la narrazione, minando la serie con conseguenze incalcolabili. Se l'autore legge queste righe spero corregga il tiro nelle prossime sue avventure. Quello che è più preoccupante è che sequenze come questa passino al vaglio e siano infine avvallate anche dal curatore che sarebbe chiamato a correggerle e mitigarle e qui chiamo in causa Boselli. 

 

Ci sono modi per cadere anche da altezze di alcuni metri senza fracassarsi, vedi l'addestramento per il paracadutismo o degli stuntman.

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3 ore fa, ymalpas dice:

Il fatto più strabiliante che ho letto in questo primo albo è il volo di dieci metri di Chogan da bambino dall'alto del dirupo

 

Anche Mefisto cadde per più di dieci metri, per di più con in corpo un proiettile di fucile sparatogli da Tiger Jack, eppure sopravvisse. Nel mondo del fumetto mi si insegna possa succedere questo ed altro.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, juanraza85 dice:

 

Anche Mefisto cadde per più di dieci metri, per di più con in corpo un proiettile di fucile sparatogli da Tiger Jack, eppure sopravvisse. Nel mondo del fumetto mi si insegna possa succedere questo ed altro.

Vero pard, ma Mefisto è un personaggio di tutt'altro spessore, la vera nemesi dell'eroe e una forzatura simile la si accetta più facilmente per farlo tornare, ma come specificava Sandro (e concordo!), il Chogan di turno non giustifica una scena così eclatante (così come non meritava quei poteri esagerati la strega voodoo incartapecorita). Il suo intervento è acuto e fa riflettere.  

  • +1 1
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<span style="color:red">22 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Vero pard, ma Mefisto è un personaggio di tutt'altro spessore, la vera nemesi dell'eroe e una forzatura simile la si accetta più facilmente per farlo tornare, ma come specificava Sandro (e concordo!), il Chogan di turno non giustifica una scena così eclatante (così come non meritava quei poteri esagerati la strega voodoo incartapecorita). Il suo intervento è acuto e fa riflettere.  

Concordo, l'osservazione di ymalpas ribadita da Condor mi sembra molto pertinente. 

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, ymalpas dice:

 

 

Il fatto più strabiliante che ho letto in questo primo albo è il volo di dieci metri di Chogan da bambino dall'alto del dirupo, con questo che si alza poco dopo senza niente di rotto, con compagni e madre che ci spiegano come quel tentativo sia una pazzia. Sono quelle sequenze che illustrano l'incapacità di chi scrive di atteggiarsi  troppo a deux ex machina facendo accadere nella storia quello che vuole perché tanto è mera finzione, una delle cose IMO da evitare assolutamente. Avesse accentuato che nella caduta il giovanotto ha riportato numerose fratture e invece niente, sceglie di usare le vignette a disposizione per fare dire alla madre e agli altri ragazzi come effettivamente il salto sia stata una pazzia, cioè sceglie di esaltare l'eccezionalità del gesto invece di renderlo realistico e credibile. Ora, se succede in una storia, si può sorvolare, con Ruju succede spesso ed è un errore: Tex non è un fumetto di supereroi e delle cadute rocambolesche di Tex già ci lamentiamo che pure è l'eroe, se le rendi operative in altri personaggi che non aspirano a diventare chissà chi come questo capo ribelle, stai squalificando la narrazione, minando la serie con conseguenze incalcolabili. Se l'autore legge queste righe spero corregga il tiro nelle prossime sue avventure. Quello che è più preoccupante è che sequenze come questa passino al vaglio e siano infine avvallate anche dal curatore che sarebbe chiamato a correggerle e mitigarle e qui chiamo in causa Boselli. 

 

 

Si tratta di un SALTO. E' fattibile, per un ragazzo giovane ed elastico. 

 

Ho tagliato invece una scena simile in una storia di prossima uscita che ovviamente NON DIRO' perché li cadevano dal tetto, in due, e non si facevano niente! Sta tranquillo, Ymalpas, che il mio lavoro lo faccio.

 

 

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, juanraza85 dice:

Anche Mefisto cadde per più di dieci metri, per di più con in corpo un proiettile di fucile sparatogli da Tiger Jack, eppure sopravvisse. Nel mondo del fumetto mi si insegna possa succedere questo ed altro.

 

Anche Zhenda, ma come ti ha già fatto notare Condor senza meta c'è personaggio e personaggio.

 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Letizia dice:

Se vado a contare tutti i cattivi fatti volare dalla finestra da Tex e uscirne solo con un occhio nero, ci faccio notte.

 

Nella tua lista non dimenticarti del tipo che Tex fa volare dalla finestra e poi si spezza l'osso del collo cadendo (210 o giù di lì).

 

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

Si tratta di un SALTO. E' fattibile, per un ragazzo giovane ed elastico. 

 

Ci può stare ma il succo del mio discorso sono le esagerazioni, le scene a effetto e tutto sommato gratuite. Ci vuole sostanza per caratterizzare i personaggi, non salti circensi come qualcuno ha detto sopra. L'avesse scritto Nizzi questo flashback questo topic sarebbe già oltre le dieci pagine :lol:

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

Vero pard, ma Mefisto è un personaggio di tutt'altro spessore, la vera nemesi dell'eroe e una forzatura simile la si accetta più facilmente per farlo tornare, ma come specificava Sandro (e concordo!), il Chogan di turno non giustifica una scena così eclatante (così come non meritava quei poteri esagerati la strega voodoo incartapecorita). Il suo intervento è acuto e fa riflettere.  

Per l'amor di Dio, non paragonarmi i poteri della strega Voodoo, davvero fuori contesto per una storia di Tex, ( Mefisto è un caso a parte) con la scena di Chogan, che io ritengo invece molto più credibile e che può succedere benissimo anche nella realtà.

 

Ricordo  che nel Texone di Kubert c'era  una caduta di Tex, di non so quanti metri, completamente nel vuoto, e ne esce praticamente indenne, e quella si che non era credibile, ma perché era sceneggiata o disegnata male, sarebbe bastato mettere qualche cespuglio che ne rallentava la caduta. Il salto di Chogan al confronto è niente di che.😉🙋‍♂️

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Ma dai, vi attaccate a dei dettagli per criticare questa storia... :rolleyes:

Un ragazzino indiano fa un salto da un dirupo e ne esce indenne. E allora? A parte che i bulletti, prima che lui salti, gli dicono: "Quel dirupo è alto, ma con un po' di fortuna potresti salvarti" (quindi non è altissimo e non è un'impresa così impossibile), a parte questo... si fanno simili critiche proprio su Tex? Un fumetto in cui fin da sempre si vedono personaggi pestati a sangue avere solo qualche piccolo livido, gente fatta volare da Tex contro gli armadi e le finestre e risollevarsi solo un po' storditi, precipitare da cascate altissime e salvarsi, cadere giù da cavalli in corsa senza farsi niente, riportare ferite gravi e riprendersi il giorno dopo, cadere dai treni in corsa con solo qualche piccolo mal di schiena, ecc. ecc. 

Chogan da ragazzino semplicemente era agile e un gran saltatore. Chissà forse era anche un esperto di parkour... :laugh:

 

1 ora fa, ymalpas dice:

L'avesse scritto Nizzi questo flashback questo topic sarebbe già oltre le dieci pagine 

E poi accusano continuamente Diablero di citare il nome di Nizzi invano! Qui davvero Nizzi non c'entra un tubo...

Diablero (perché è lui qui il più antinizziano) alla fine è il più coerente, perché stronca Nizzi, stronca le storie di Nolitta e anche questa di Ruju l'ha già fatta a fettine poco più sopra... Quindi non mi sembra proprio che qui si usino due pesi e due misure, a seconda degli autori... 

 

Oltretutto questo flash-back non sarà certo un capolavoro, ma non mi sembra neanche così terribile. Mah!

Il problema di questa storia è solo che finora - e sottolineo finora - è poco originale come trama e personaggi, e non presenta situazioni, dialoghi e scene particolarmente memorabili, ma potrebbe ancora riprendersi nel secondo albo. Oppure rimanere così, una storia di routine, come se ne sono viste a decine nella serie, un po' scritte da tutti gli sceneggiatori...:furiosi75:

 

Modificato da Poe
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Davvero pessimo...Tex e Carson paiono due automi con dei dialoghi glaciali e noiosi. La narrazione non ha mai un sussulto, un guizzo e manca anche quel "fervore" autoriale che ti consente di caratterizzare bene i personaggi. Beh il "compitino" del mese è stato sfornato.

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