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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N.40] Sierrita Mountains


MacParland

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Adesso, Angelo1961 dice:

No. Sottintendi che la sua presenza ci condiziona. Ci condiziona solo se siamo senza spina dorsale.  Se ce l'abbiamo continuiamo a dire la nostra senza curarci della presenza dell'autore che, anzi, è un valore aggiunto.

Esempio personale: non apprezzo il Burattini degli ultimi anni e se partecipasse ai forum non avrei remore a dirglielo.

Sono d'accordo. Certo, poi magari qualche autore può finire per prendersela, ma questa eventualità non deve comunque condizionare la dialettica e il confronto.

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1 ora fa, Letizia dice:

Credi che sia talmente stupida da essere considerata una "intoccabile"?

 

Non dico questo, dico che trovo esagerati i tuoi toni e che mi dispiacerebbe se ti sanzionassero per una tempesta che siete riusciti gratuitamente a scatenare davvero in un bicchier d'acqua.

 

Ribadisco che non ho dimestichezza con l'utente joe7, del quale semplicemente non ho apprezzato l'intervento su Ombra Silenziosa. Ma, pur discordando con lui in maniera netta, in questo topic non mi è parso così offensivo da generare una tale reazione, sia da parte tua che di Magic Wind. Poi voi potreste essere sanzionati, d'accordo, ma nemmeno questa è una bella cosa per il forum. Non sarei certo felice di un allontanamento, sia pure temporaneo, di Letizia!

 

E' possibile che ci siano vecchie ruggini con il forumista in questione (non ho letto molti topic recenti perché sono in arretrato con le storie, sia di Tex che di Tex Willer), ma se devo giudicare solo da questo, le vostre risposte erano sprezzanti, irrispettose e per me sorprendenti. Da qui il mio invito alla calma. 

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<span style="color:red">12 minuti fa</span>, Angelo1961 dice:

No. Sottintendi che la sua presenza ci condiziona. Ci condiziona solo se siamo senza spina dorsale.  Se ce l'abbiamo continuiamo a dire la nostra senza curarci della presenza dell'autore che, anzi, è un valore aggiunto.

Esempio personale: non apprezzo il Burattini degli ultimi anni e se partecipasse ai forum non avrei remore a dirglielo.

 

Anch'io. Se partecipasse Burattini gli direi che un bravissimo critico letterario e un saggista d'elezione, ma che dovrebbe prendersi una bella pausa come sceneggiatore di Zagor e lasciar perdere altre testate come Tex e Dampyr, come avvenuto in passato.

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Adesso, Leo dice:

bicchier d'acqua.

Dipende dai punti di vista.

Io non ho ruggini con nessuno e ho anche memoria corta per cui non serbo rancori verso nessuno.

Ma non devo favori a nessuno e, se qualcuno mi provoca, reagisco.

Se poi qualcuno mi tocca negli affetti più cari, divento una belva.

Poi, ripensandoci, mi chiedo se ne è valsa la pena e se non potevo soprassedere.

 

Ma lì per lì mi chiedo: perché dovrei soprassedere?

Paura di esser giudicata una pazza furiosa?

Neanche per sogno.

Chi mi conosce sa bene che non lo sono.

Eppoi, se qualcuno vuol pensare male di me, lo fa senza dover attendere una giusta motivazione.

E quindi, se devo diventare una belva, perché no?

 

Ma, se mi si lascia in pace, sono un agnellino.

Lasciare in pace non vuol dire darmi sempre ragione (che, si sa, agli scemi si dà sempre), ma vuol dire ribattere le mie opinioni con la logica e con il rispetto dovuto a ogni essere vivente. 

 

Andatevi a rivedere tutti i miei commenti e tutte le mie "liti", non ho mai estratto la colt per prima.

Ma, se estraggo, sparo.

 

E chiudo con un "chiedo venia anticipato".

Vi sarete accorti che la mia ironia talvolta non è forse troppo sottile e che bonariamente (molto bonariamente) amo prendere in giro i miei interlocutori: ebbene, se qualcuno si offende prendendo troppo sul serio le mie parole, gli chiedo scusa in anticipo e se qualcuno vuol farmi notare di aver esagerato, non abbia scrupoli a mandarmi a quel paese e riceverà pubbliche scuse.

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  • Rangers
<span style="color:red">18 ore fa</span>, joe7 dice:

Capisco le reazioni di tutti, ma non era mia intenzione sollevare un caso, nè offendere nessuno. Ho solo detto un mio pensiero: è un problema che c'è in tutti i forum e che ho notato spesso. Poi ogni forum ha il diritto di organizzarsi come gli sembra meglio, ci mancherebbe: io sono solo un utente.

Invece il forum è nato anche per avere dialogo con gli autori, che hanno il diritto di passare e dire la loro se qualcuno fa critiche alle loro storie.

Altrimenti sarebbe un forum a senso unico e non avremmo neanche la possibilità di leggere molti aneddoti e retroscena che stanno dietro alle quinte della lavorazione delle storie.

 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Leo dice:

... trovo esagerati i tuoi [ndr vostri] toni e che mi dispiacerebbe se ti [ndr vi] sanzionassero per una tempesta che siete riusciti gratuitamente a scatenare davvero in un bicchier d'acqua.

 

...pur discordando con lui[Joe7] in maniera netta, in questo topic non mi è parso così offensivo da generare una tale reazione, sia da parte tua che di Magic Wind. Poi voi potreste essere sanzionati, d'accordo, ma nemmeno questa è una bella cosa per il forum.

 

E' possibile che ci siano vecchie ruggini con il forumista in questione, ma se devo giudicare solo da questo, le vostre risposte erano sprezzanti, irrispettose e per me sorprendenti. Da qui il mio invito alla calma. 

Mi associo all'invito alla calma. 

 

    Premesso che le madri di tutti sono sacre, @Joe7 le aveva citate solo come esempio

 

  (molto infelice quanto volete, ma solo un esempio come da lui ribadito: mi pare evidente la buona fede-certo per prudenza avrebbe potuto scrivere  Se q.no insultasse la madre di q.naltro- ma un esempio rimane)

 

dopo la discussione sulla liberta' di parola con @MagicWind.

   Purtroppo poi la questione e' scivolata pesantemente sul personale con @Letizia, ma, secondo me, in gran parte si e' trattato di un equivoco legato al fatto di scrivere on line: non sempre  l'iperbole e l'ironia vengono colte sul momento e quando poi sfugge una parola di troppo (o che viene percepita come tale) si finisce per far deragliare la discussione.

 

   Comprendo bene che quando si e' nell'occhio del ciclone  tempesta in un bicchier d'acqua o maelstrom fa tutt'uno, ma anch'io, come Leo, preferirei un chiarimento e un trattato di pace a tre, invece che l'eventuale condivisione di un'ipotetica sanzione.

 

Si stava parlando dell'opportunita' degli interventi degli autori nel forum, non spostiamola sul personale, grazie.

 

P.s.Avevo anche ripreso i singoli punti, ma

1 questo spetta ai moderatori.

2 Non vorrei finire per essere IO a farvi litigare in modo peggiore, per questo chiedo scusa in anticipo nel caso queste righe avessero ulteriormente intorbidato le acque: non era questa la mia intenzione.

 

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  • co fondatore

Signore e signori, siete pregati di rimettere le colt nella fondina. Non obbligate lo staff a prendere decisioni sofferte, grazie.

  • +1 3
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La presenza degli autori è un valore aggiunto per un forum.

 

Già il silenzio di Borden ha impoverito le discussioni; purtroppo Ruju interviene pochissimo, di conseguenza il fatto che Rauch decida di tanto in tanto di dire la sua in questa sede, deve renderci felici, altro che infastidire.

 

Non capisco il perchè, se dibatto con un autore e muovo educatamente le mie eventuali critiche, non dovrei essere libero di farlo se mi mantengo dentro i limiti della doverosa educazione e rispetto dell'interlocutore. Ma questo vale anche con gli altri utenti, di conseguenza mi dissocio dalla presa di posizione letta sopra.

 

Comunque, non volendo entrare in merito sullo screzio verbale che si è scatenato, mi auguro che si torni alla calma e si chiarisca tutto col sorriso. Le sanzioni sono sempre una sconfitta per il Forum. :)   

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Adesso, Condor senza meta dice:

silenzio di Borden

Se fare un po' di caciara serve a far rientrare Boselli nel forum, io ci sto, consideratene prenotata.

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A questo giro un'ondata di caldo ha colpito @joe7 e @Letizia. Succede, rientrate nei ranghi e non accanitevi.

Questione autori sul forum: per me è sempre un po' un'arma a doppio taglio. Gradita la loro presenza, ma sono convinto che dovrebbero avere una discussione a loro dedicata e starsene lì. Intervenire in discussione che parlano delle loro opere capisco sia una tentazione ma io fossi in loro me ne guarderei.

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Esco dal mio silenzio (momentaneo? Boh. Ogni volta che provo a scrivere un messaggio mi blocco, trovando più utile non scriverlo) solo per offrire una riflessione: la presenza degli autori sul forum altera la discussione? Certo. Come, al postutto, quella di ogni altro utente, perché la discussione non è un'entità astratta, ma il prodotto tangibile delle interazioni tra le nostre personalità.

Poi c'è chi preferirebbe avere gli autori come chi preferirebbe non averli, chi preferisce un forum con Diablero, Letizia, Grande Tex, Mister P, il sottoscritto e via elencando; e chi senza. Anche tra gli autori, c'è chi preferisce partecipare e chi no, chi partecipa in maniera funzionale e garbata e chi insulta gli insegnanti di sostegno degli interlocutori (vedi alla voce "Roberto Recchioni")... Tutto ciò ricade nella categoria ben descritta da uomini migliori di noi con la locuzione "Tot capita, tot sententiae".

Sul litigio specifico, non facendo parte dello staff, non mi esprimo. Mi permetto, però, di condividere l'appello di @Mister P.

  • +1 1
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<span style="color:red">23 minuti fa</span>, virgin dice:

Tot capita, tot sententiae

Certe volte anche di più.

C'è una vecchia barzelletta su cosa fanno tre inglesi, tre tedeschi, francesi spagnoli...

Ebbene che fanno tre italiani?

Tre italiani fondano quattro partiti.

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<span style="color:red">13 minuti fa</span>, Letizia dice:

Certe volte anche di più.

C'è una vecchia barzelletta su cosa fanno tre inglesi, tre tedeschi, francesi spagnoli...

Ebbene che fanno tre italiani?

Tre italiani fondano quattro partiti.

Ad onor del vero questa era valida qualche tempo fa ! In Francia , Germania e Spagna negli ultimi anni la frammentazione politica di italiana origine ha preso il sopravvento. Resistono le Monarchie nordiche ed il regno unito. Belgio e Paesi Bassi nemmeno se la passano bene:P

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Adesso, ciro dice:

Ad onor del vero questa era valida qualche tempo fa ! In Francia , Germania e Spagna negli ultimi anni la frammentazione politica di italiana origine ha preso il sopravvento. Resistono le Monarchie nordiche ed il regno unito. Belgio e Paesi Bassi nemmeno se la passano bene:P

La proliferazione dei partiti non è il clou della freddura.

E non c'entra neanche il fatto che un italiano per convenienza possa avere in tasca la tessera di due partiti diversi.

Succede.

E a sottolineare che gli italiani sono meno delle loro opinioni è proprio il fatto che 3 italiani fondano 4 partiti.

Fondano.

 

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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Letizia dice:

La proliferazione dei partiti non è il clou della freddura.

E non c'entra neanche il fatto che un italiano per convenienza possa avere in tasca la tessera di due partiti diversi.

Succede.

E a sottolineare che gli italiani sono meno delle loro opinioni è proprio il fatto che 3 italiani fondano 4 partiti.

Fondano.

 

Io sicuramente sono quello che ne fonda due e in contrasto tra loro :D!

 

Ma alla fine c'e' bisogno di una sintesi.

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Volevo rispondere subito a @Ombra Silenziosa ma poi è scoppiato il flame, e ho pensato che era meglio attendere che si placasse.

 

Prima, i miei 2 cent sull'argomento "autori nel forum". Concordo in generale con Virgin:

14 hours ago, virgin said:

la presenza degli autori sul forum altera la discussione? Certo. Come, al postutto, quella di ogni altro utente, perché la discussione non è un'entità astratta, ma il prodotto tangibile delle interazioni tra le nostre personalità.

Come ogni altro utente, un autore può essere costruttivo, distruttivo, portare informazioni e argomenti, essere insultante, etc, e va semplicemente giudicato come qualunque altro utente.

 

In più, è vero che presenta alcuni "rischi" ulteriori, legati al suo ruolo (un autore distruttivo è più facile che si crei una sua claque rispetto ad un normale utente), e ci sono utenti che reagiscono in maniera "strana" alla presenza degli autori (o cominciando praticamente a venerarli, o più comunemente iniziando ad attaccarli ad ogni occasione, come se li percepissero come una "minaccia" al loro status nel forum: ma sono "rischi" per me minimi, rispetto alla possibilità di arricchimento, e di confronto, che offrono.

 

Siamo qui per discutere e parlare delle storie, poterlo fare discutendone direttamente con gli autori, non è un arricchimento del forum? Mi pare ovvio che lo sia. Poi certo, ogni autore è un caso a parte, e certe interazioni che ho avuto in passato con certi autori sono state molto antipatiche. Ma mi hanno "arricchito" di conoscenze anche quelle, nel farmeli conoscere meglio, e non farli restare solo un nome sugli albi che compro.

 

Quindi spero che @Ombra Silenziosa torni altre volte ad arricchire il forum, la discussione è (quasi) sempre positiva! Anche se viene per dirmi che ho torto! :lol:

 

Sui vari punti:

 

On 7/11/2024 at 3:01 PM, Ombra Silenziosa said:

La scena della cella.

Ti stupirò, Diablero, ma trovo che la tua sia una giusta osservazione. Anch’io rileggendola ho trovato che qualcosa strideva e la tua acuta analisi del motivo per cui stride, è corretta. Però senza esagerare (lasciamo stare il sadismo, dai). Perché Tex non è che ha preso un malcapitato e l’ha pestato senza ragione. Il soggetto (che è un rapinatore, non un cherubino) cinque pagine prima gli ha sparato contro e nella stanza accanto c’è l’amico sceriffo con una pallottola nella spalla. Il pestaggio qui (inteso come lezione da dare al malfattore) è pienamente giustificato (dura tre vignette, non sei pagine) e si svolge in un contesto in cui di solito Tex butta la gente dalla finestra.:laugh: Dunque, a meno che la cancel culture e il politicamente corretto non abbiano fatto vittime anche tra i lettori di Tex, questa è una scena texiana nelle premesse… Ma poco riuscita per alcune sfumature (non di poco conto, ne convengo, perché la forma qui è anche sostanza. E hai notato bene. Basta una frase sbagliata o un sorriso ironico che si trasforma in uno sghignazzo, a dare l’effetto opposto a quello voluto). Di certo GLB l’avrebbe scritta meglio, ma su questo, purtroppo, non ci si può fare nulla, come già ti hanno efficacemente spiegato altri.

Comunque, se capiterà nuovamente l’occasione, terrò conto delle tue giuste osservazioni.

 

Sì, mi hai stupito, molto positivamente. È abbastanza normale (e umano) per un autore difendere la sua opera in pubblico, quello che spero di solito è che comunque gli autori tengano conto delle osservazioni, e "facciano meglio" la volta dopo, che quella è la cosa importante, leggere buone storie. Il fatto che mi hai dato ragione su questo punto mi rassicura su questo. Hai perfettamente ragione sul fatto che il problema non è che Tex pesti il prigioniero ma COME lo fa, ed era anche quello che dicevo io. Andrà meglio la prossima volta, fagli pestare più gente nelle prossima storie così fai pratica...   :P

 

On 7/11/2024 at 3:01 PM, Ombra Silenziosa said:

La scena del saloon.

Qui invece, non sono d’accordo per nulla. Perdona se mi rivolgo ancora a te, Diablero, ma sei tu che ti sei avventurato nell’analisi dettagliata della sceneggiatura. E, dunque, sul mio terreno;).

La tua critica è completamente errata, perché si basa su quello che NON accade. 

Tu dici che la scena è sbagliata perché Tex entra come un kamikaze nel saloon provocando una sparatoria che poteva causare una strage di innocenti. Appunto, POTEVA. Ma non accade. E perché non accade? Perché lo decide lo sceneggiatore. Ed è tutto qui il punto.

Non è sbagliato far prendere un azzardo a TEX (ammesso e non concesso che quello nella mia storia lo sia e che l’azzardo in questione non sia una palese stronzata). Sbagliato sarebbe se l’azzardo costasse la pelle a qualcuno! 

La mia scena sarebbe stata sbagliata se:

1-    Tex avesse agito non da Tex. E chiaramente non è questo il caso, perché Tex è uno che fa saltare con la dinamite i locali pieni di gente, per dire quanto è accorto. 

2-    Se il suo azzardo fosse costato la pelle a qualche innocente. Ma questo ovviamente non accade nella mia storia, così come non accade quando fa saltare con la dinamite i locali sulla Costa dei Barbari.

Ti dirò di più. La mia scena è molto simile a quella di Assalto al Treno (e mi stupisce che nessuno l’abbia notato). La scena me la ricordavo e per curiosità l’ho ricontrollata. Tex agisce lì nel modo IDENTICO alla mia storia. Lui e Carson arrivano in paese sulle tracce di quattro rapinatori e passano dallo sceriffo a chiedergli se li abbia visti. Lui gli dice che sono in un saloon e loro si avviano senza neanche cagarlo di striscio, al punto che è lo sceriffo stesso a fermarli e a chiedere loro di accompagnarli. Altro che chiedere aiuto a qualcuno o agire con prudenza! :laugh:… Per farla breve, anche lì entrano nel saloon affollato e scatenano la sparatoria con gente che si butta di qua e di là dietro ai tavoli.

 

Per me qui il discorso è molto simile: sono piccole sfumature, ma che fanno un enorme differenza nella maniera in cui percepiamo Tex come personaggio.

1) In "assalto al treno", lo sceriffo è da solo (non si fa alcun cenno ad aiutanti, e GL Bonelli sottolinea come sia un semplice "town marshal" con poteri limitati), la cittadina è piccola, Tex e Carson sospettano che siano loro i banditi in fuga ma non ne sono sicuri (e il marshall ha dubbi). Basta questo per cancellare le altre opzioni: Tex e Carson stanno inseguendo banditi in fuga, non possono perdere tempo, aspettare che escano, questa componente di "fretta" fa in pratica un enorme differenza.

2) Non ci sono, come già detto, aiutanti. Tex e Carson vogliono agire da soli, è lo sceriffo che si aggrega, di sua iniziativa. Cioè, Tex e Carson rischiano in proprio. Il marshall è vero che propone di "attendere l'arrivo dello sceriffo Di TUCSON" (che sta seguendo Tex) , che in questo caso però avrebbe un autorità maggiore e NON È IN PAESE

Oltre alla fretta, c'è anche il fatto che Tex e Carson non hanno la possibilità di agire con maggiore prudenza: se quelli non sono gli uomini che stanno cercando, i veri colpevoli gli sfuggiranno. E non hanno "altri uomini da schierare", sono solo 2 (più il marshal dubbioso che si è auto-invitato), contro quattro.

3) C'è anche la "fretta" di GL Bonelli nel raccontare la cosa: non ti lascia il tempo di pensare ad alternative, la decisione arriva IN QUATTRO VIGNETTE (una a pagina 89 e tre a pagina 90), presentata come un dato di fatto (dedica invece molto più tempo all'effettiva sparatoria), e non ci sono feriti fra gli innocenti, in maniera de evitare di sottolineare i possibili rischi del comportamento di Tex.

 

invece nel Texone...  sembra appunto che vuoi SOTTOLINEARE quanto sia sbagliato il comportamento di Tex!

1) A differenza che in "Assalto al treno", Tex sa con CERTEZZA che sono loro, nessun dubbio. Sa che DORMIRANNO LÌ (lo sceriffo gli conferma che hanno preso le camere, e comunque a differenza che in Assalto al treno qui i banditi non hanno una posse alle calcagna, sono più tranquilli), quindi tutto l'elemento "fretta" viene cancellato. Perché Tex vuole affrontarli subito, allora?

2) A differenza che in "assalto al treno", ci sarebbe la possibilità di avere altra gente ad aiutare, ma Tex la rifiuta esplicitamente. E per quale motivo? Fretta? No. "Sboronaggine". Prende anche bonariamente in giro lo sceriffo che pensa di avere bisogno di un vice. Ecco, su questi momenti di "tamarraggine" bisogna starci MOLTO attenti: l'eroe "action" moderno che si vede spesso al cinema è un tamarro. Cioè fondamentalmente un cretino che si assume rischi inutili per mostrare quanto è "sborone". Ma Tex è un eroe di tempi in cui non era ancora avvenuta "l'invasione dei tamarri senza cervello". Spericolato, coraggioso, sì, ma non "tamarro". E vedo che molti autori che si sono avvicinati a Tex (penso a Faraci e a Recchioni per esempio) hanno questa tendenza a rappresentarlo come un tamarro. Ma per Tex la tamarraggine è la kryptonite, un personaggio che si comporta come Tex se lo fa con tamarraggine diventa subito odioso!

3) La scelta di Tex di deridere lo sceriffo per la sua proposta di chiamare il vice viene prima EVIDENZIATA dal tempo dedicato alla pianificazione (21 vignette per 4 pagine), poi dal fatto che lo sceriffo È UN AMICO di Tex e non una faccia anonima, e dal fatto che anche se non glielo chiede Tex esplicitamente, tutta la scena viene mostrata come lo sceriffo fosse praticamente "spinto" da Tex nel saloon. Lo sceriffo entra per primo e le sue remore precedenti vengono SOTTOLINEATE dal fatto che viene appunto ferito.

 

Alla fine, la scena differisce solo in piccoli dettagli: ma è evidente che differenza fanno! Un amico di Tex viene ferito dopo che Tex lo ha spinto, deridendolo, a correre più rischi del necessario!

 

È vero che "è facile parlare dopo aver visto la storia disegnata" (anche il pestaggio nella cella sarebbe percepito diversamente se Palumbo non avesse disegnato quei pugni con quella potenza), ma anche qui, sarebbe bastato probabilmente togliere qualunque riferimento al vice, e far dire allo sceriffo (in un ruolo attivo, e non passivamente a seguire Tex) che "va immediatamente ad arrestarli", con Tex e Carson che lo seguono, per cambiare completamente il tenore della scena: Tex e Carson sarebbero visti come amici dello sceriffo che lo salvano, non come quelli che lo mettono in pericolo...

 

On 7/11/2024 at 3:44 PM, Ombra Silenziosa said:

La scena dello yaqui al pueblo.

Anche questa scena l’hai toppata nella tua analisi, Diablero, se mi consenti. Perché ti sei dimenticato per strada elementi importanti (oltre che incorrere nel tuo consueto errore di analizzare le scene secondo ciò che NON accade). 

 

Prima di tutto tu scrivi... "Cosa sarebbe successo senza Tex e Carson?"

E la risposta automatica sarebbe, chi se ne frega. Tex e Carson ci sono e risolvono loro. Senza di loro, lo yaqui ammazzava tutti e si prendeva la donna. Fine. 

Ma, per fare un paragone irriverente, anche in Sangue Navajo, senza Tex, i soldati sterminavano i navajos e gli affaristi si prendevano le loro terre. Fine. 

Non capisco la ratio di questo discorso. O, comunque, la intuisco, ma secondo me lo hai svolto male.

È una critica che si collega ad un discorso più generale, delle "storie in cui Tex e Carson sembrano infilati a posteriori".

 

Cioè, non è un generico "e se la mia nonna avesse le ruote, sarebbe una formula uno", non mi sto a chiedere cosa sarebbe successo se il cavallo di Tex fosse bianco o se fosse arrivato da est invece che da ovest: la domanda "e se non ci fosse Tex?" è una MIA maniera per cercare di capire se un idea per una storia conteneva da subito Tex, o è stato infilato dopo (che ovviamente non avendo scritto la storia io, non lo posso sapere direttamente, mi tocca fare deduzioni)

 

In particolare, recentemente mi capita di vedere storie che sarebbero (a mio avviso, ovvio) MIGLIORI senza Tex, come per me questa (dove sei stato fra virgolette "costretto" ad inserire scene per me estranee, come quella del saloon, per "dare a Tex qualcosa da fare", mentre per me la storia fra Selina, Lo Yaqui e John era il vero "cuore" emozionale della trama, e risulta sacrificato dal doverci infilare Tex.

 

Proprio il tuo esempio di "Sangue Navajo" è un chiaro esempio di questa differenza: senza Tex, "Sangue Navajo" non esiste. È Tex che "mette in moto" la vicenda, rifiutando di accettare una evidente ingiustizia, fino al punto di dichiarare guerra agli stati uniti. Senza un personaggio "larger than life" e sopra le righe come Tex, che arriva a questo per la giustizia, la storia "Sangue Navajo" sarebbe al massimo una storia breve di ingiustizia, in cui due criminali senza scrupoli ammazzano dei ragazzi indiani e la fanno franca senza conseguenze. Fine.

 

Ma non è questo il caso di "Sierrita Mountains": la storia parte senza nessun intervento di Tex, e i personaggi chiave (John, lo Yaqui, Selina) entrano in azione senza manco sapere che Tex esiste. Tex deve apparire ogni tanto "perchè altrimenti il lettore si lamenta" ma fino a pagina 80 non li incontrano nemmeno. Dopo che fanno? Accompagnano John (prigioniero) a caccia dello Jaqui e di Selina. Cosa avrebbe fatto John senza la presenza di Tex nella storia? Avrebbe dato la caccia comunque allo Yaqui, nello stesso identico modo, anche senza di loro... 

 

Togliendo Tex e Carson (e tutte le loro scene) e con piccoli aggiustamenti alle altre scene, questa avrebbe potuto benissimo essere una storia pubblicabile su "le storie" quando ancora pubblicava storie inedite. E sarebbe stata probabilmente una storia migliore.

 

On 7/11/2024 at 3:44 PM, Ombra Silenziosa said:

Comunque. Ciò che mi premeva era dare un occhio alla sceneggiatura perchè tu dici che è sbagliata.

 

Ti dici che... "Tex e Carson arrivano da Summers che è ancora vivo (quindi è passato pochissimo), Summers gli dice che una donna è stata appena rapita da un indiano (quindi ha POCHI MINUTI DI VANTAGGIO, e SONO IN DUE SU UN CAVALLO), e Tex e Carson invece di corrergli dietro e RAGGIUNGERLO IN POCHI MINUTI...  si fermano??????? 

NON HA ALCUN SENSO! "

 e poi...

"Pag. 105-109: come già detto, Tex e Carson RINUNCIANO A SALVARE LA RAGAZZA..."

 

 

Ti spiego

Tu hai scordato che Tex e Carson non hanno con loro i cavalli. Anzi. Li hanno lasciati a fondo valle, chissà dove, per avvicinarsi al pueblo di nascosto. Al massimo Tex, volendo inseguire lo yaqui subito, avrebbe potuto recuperare uno dei cavalli dei banditi, al pueblo. Ma anche per far questo avrebbe perso tempo. 

Quando ho letto questa parte del tuo post ci sono rimasto di sacco. "possibile che mi sia sfuggita una cosa simile"?

 

(Domanda retorica: certo che è possibile! A volte mi sono fuggite anche cose più evidenti! :laugh: )

 

Comunque, sono subito corso a controllare. Tex e Carson sono arrivati a piedi, dopo una "salita" che hanno fatto senza cavalli, vero (difficile da quantificare, Carson si lamenterebbe anche di pochi metri...), ma quando Tex cattura John, questi sta tenendo per le briglie il cavallo di Mayler. Potrebbe essere scappato, spaventato dagli spari? Certo. Finendo in bocca a Carson. Ma valutiamo l'ipotesi peggiore, che quel cavallo sparisca velocissimo all'orizzonte: quanto tempo serve a Tex e Carson per recuperare i loro cavalli? Da come ne parli sembra ci vogliano ore. Eppure, a pagina 106, prima di "svegliare" John, i pard HANNO GIÀ RECUPERATO I LORO CAVALLI.

 

Andiamo con ordine:

 

Tex stende John con un pugno a pagina 96. Lo Yaqui ancora non si è visto. C'è una piccola incongruenza (John è ancora sveglio dopo il pugno, Tex dice di legarlo, poi a pagina 105 John è sì legato ma ancora stordito). Quando Tex e Carson arrivano in cima dicono che hanno sentito gli spari "poco fa", e Summers, pur essendo "ridotto male" è ancora vivo per il tempo di dire due parole e rivelare che è stato un indiano che ha rapito una donna bianca.

 

Secondo me, con il poco vantaggio che ha lo Yaqui a quel punto...  Tex almeno un tentativo per raggiungerlo a piedi lo farebbe. Sono in cima ad un Pueblo, non certo un terreno adatto per galoppate, e dove Tex dovrebbe poter vedere a distanza, e ha un fucile e lo Yaqui sul cavallo ha una prigioniera: Tex realisticamente per breve tempo sarebbe più veloce, e senza un cavallo di scorta (che ha, ma Tex non può ancora saperlo) non prenderebbe comunque troppo vantaggio. Vederlo rinunciare subito ricorda davvero troppo i "Mefisto è fuggito su un calesse 5 minuti fa, è inutile inseguirlo a cavallo!" che ricordiamo fin troppo bene.

 

Ma in ogni caso, se quando torna ("poco dopo" dice la didascalia) John è ancora svenuto, e Carson HA GIÀ RECUPERATO I CAVALLI.. quanto tempo può essere passato? Carson non ha alcun bisogno di "rifarsi la salita", può semplicemente correre giù sulla pista, prendere i cavalli e risalire in groppa. E John non può essere svenuto per ore, mica gli ha causato una commozione cerebrale.

 

Sanno di avere contro un solo avversario. Che ha rapito una donna. Per quello che ne sanno, sono in due su un cavallo. Mentre Tex e Carson hanno un cavallo in più. E non può avere più di pochi minuti di vantaggio. PERCHÉ si fermano per ore a scavare fosse? Per quello che ne sanno, possono benissimo raggiungere lo Yaqui, salvare la ragazza, e tornare indietro con calma a scavare fosse prima del tramonto con John ancora legato... (e se non si fidano può rimanere Carson con Tex che segue lo Yaqui con due cavalli).

 

Intanto, mentre loro si fermano premurosi a scavare fosse, per quello che ne sanno lo Yaqui può torturare con calma la ragazza per farsi dare le informazioni per poi ucciderla e scalparla, e a quel punto Tex e Carson manco saprebbero che faccia ha...

 

Ripensa a come è costruita la scena da pagina 106: "poco dopo" la fuga dell'indiano, si vedono Tex e Carson, CON I LORO CAVALLI...  che discutono tranquillamente del fatto che ha rapito la ragazza... e non si muovono.  Fanno le presentazioni. Chiedono con calma a John chi è l'indiano. Hanno pure fortuna che John lo sa: è uno sgherro della persona che ha fatto uccidere suo fratello e VOLEVA UCCIDERE SELINA. John non ha la minima idea del vecchio rapporto che c'era fra lo Yaqui e Selina, dice a Tex quello che sa, che in pratica è "non so perchè non l'ha già ammazzata, a quanto ne so la cercava per ucciderla, forse prima vuole informazioni". E come reagiscono i pard? "allora abbiamo tempo. Adesso ci mettiamo con calma a seppellire tutti i morti, poi ci pensiamo..."

 

Davvero, rileggendola stampata, non ti suona "storta" come scena?

 

On 7/11/2024 at 3:44 PM, Ombra Silenziosa said:

Ora, è ovvio che io volessi che lo yaqui scappasse. Ma l’ho costruito PRIMA, in modo semplice. Che cosa ho fatto? Ho semplicemente strutturato la scena in modo che i protagonisti si dividessero e che al momento fatidico, Tex non avesse con sé un cavallo a portata di mano con cui inseguire immediatamente lo yaqui. A quel punto non c’è bisogno di aggiungere altro. Tutto quello che ti ho spiegato sopra sprecando un fiume di parole, per il lettore è automatico e lo intuisce subito (cosa che infatti è successa per la quasi totalità dei lettori). Lo yaqui si è dileguato e Tex non ha il cavallo con sé. Stop. A questo punto interviene la leggibilità della storia. Per cui, Tex e Carson non si mettono subito a inseguire come pazzi lo yaqui, perché ha rapito una donna e “perché sennò chissà che le succede”. Perché in ogni caso Tex non la può raggiungere e perché comunque alla donna NON SUCCEDE NULLA NEL FRATTEMPO. Qui, come sopra, i “se” e i “ma poteva succedere che” contano zero. 

E le cose vanno raccontate BENE in modo che il lettore possa seguire una linea narrativa semplice e immediata. Dunque, a questo punto, lo yaqui è scappato (e non ci si può far nulla). Ci si ferma e si fa il punto della situazione (si interroga Long John, si delinea la situazione con chiarezza ecc). Poi, insieme a Tex e Carson, si riprende l’inseguimento e alla fine comunque si libera la donna con successo. Questo è il modo corretto di procedere.

 

Vedo una notevole differenza fra le intenzioni e la realizzazione.

 

È chiaro che ti serviva che lo Yaqui prendesse il volo. Ma invece di affidarti a motivazioni "durature" (fa perdere le tracce, ha cavalli più freschi, ha rapito Selina ore prima dell'arrivo di Tex, etc.) come potrebbe appunto anche essere "Tex e Carson sono a piedi", vediamo "poco dopo" a pagina 106 Tex e Carson già con i cavalli, demolendo tutta la costruzione precedente dei motivi per cui sono senza cavallo. In pratica hanno solo perso il tempo necessario per riprenderli. Ma la didascalia non dice "Tre ore dopo, Carson è di ritorno con i cavalli". La didascalia dice "poco dopo", con John ancora svenuto per un pugno.

 

E John aggiunge il tassello che mancava a Tex e Carson: l'indiano cercava PROPRIO Selina, agli ordini di qualcuno che la vuole morta, perchè Selina ha "misteri" che ha celato a John

 

A quel punto, nulla impedisce a Tex e Carson di almeno provare ad inseguirlo. Notare LA SCELTA DELLA FRASE di Tex a pagina 109:

"PRIMA DI METTERCI SULLE TRACCE DI QUELL'ASSASSINO ci aiuterai a seppellire i tuoi compadres e il nostro povero amico"

 

È una chiara dichiarazione delle sue priorità: PRIMA seppellire i morti, POI evitare che muoia Selina... e a quel punto hanno tre cavalli.

 

 

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E' stata una buona analisi; anche la tua osservazione sull'intervento degli autori è stata giusta. Non ho nulla in contrario sui loro interventi, avevo solo delle perplessità di cui ho parlato, ma le vostre osservazioni al riguardo le hanno chiarite. 

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Ma no, dai, @Diablero, è tutto sbagliato. 

Tu stai tratteggiando un personaggio che non è Tex ;)

 

Tex che va a diritto, non è sboronaggine o tamarraggine. E' Tex!...

Nella scena del saloon, ci sono lui, Carson, il pinkerton e lo sceriffo con lo doppietta! E per interrogare cinque beccaccioni, alla domanda dello sceriffo, Tex avrebbe dovuto rispondere di aspettare anche il vice? E poi? Anche la guardia nazionale? Ma dai! La risposta che gli dà Tex allo sceriffo nella mia storia, non è una risposta da tamarro (tamarro è altro), ma è proprio una risposta da Tex. Anzi è la risposta opposta che sarebbe stata sbagliata! Tex non aspetta l'aiuto di un vicesceriffo qualsiasi. Tex è sbruffone, spavaldo, sicuro di sé. 

E Tex non si mette a questionare se nel saloon ci sono degli innocenti. 

Infatti la mia scena e quella di Assalto al treno ribadisco che sono proprio identiche. La distinzione tra town marshall o sceriffo o deputy o quello che vuoi è del tutto insignificante. Quello sceriffo è la legge in città (mica un vigile urbano) e comunque i nostri se ne strabattono e sono pronti a fare senza di lui (anzi, lì sono SICURI che si tratta proprio dei quattro rapinatori, perché li hanno seguiti. E' NELLA MIA STORIA che NON sono sicuri e li vogliono interrogare). Ma, a parte questo, che cosa impediva al Tex di Assalto al Treno, una volta al saloon, di guardare dalla finestra e decidere di aspettare i rapinatori fuori, per non scatenare una sparatoria? O di aspettare la posse che sarebbe arrivata a breve e di circondare il locale, mentre quei bischeri se ne stavano tranquilli a  gocare a poker? Nulla. Semplicemente Tex QUESTE COSE NON LE FA! Tex, non lo aspetta fuori il fuorilegge, quando lo becca. Tex entra e gli spenge il sigaro nella birra!:lol:... Il personaggio prudente e considerevole che descrivi tu (voi) non è Tex! 

 

Così come non è Tex, per motivi esattamente opposti, il personaggio che tu avresti descritto nella scena del pueblo. Ti ho già spiegato che una volta che lo yaqui si è dileguato, NON LO PRENDI PIu'! Anche se Tex avesse avuto a disposizione una mandria di cavalli, quell'altro lo avrebbe portato a spasso e alla fine, avrebbe avuto lo stesso tutto il tempo di torturare o fare della donna quello che gli pare. Una volta stabilito questo, Tex non si mette a correre dietro alle farfalle alla cieca, solo perchè una donna (CHE NON PUò RAGGIUNGERE) è in pericolo. Oltretutto Tex non sa neanche chi sia la donna! Né chi sia quello che l'ha rapita o perché!... Quindi è perfettamente inutile che Tex si stracci le vesti paventando chissà quale destino infausto per lei. E dunque NON LO FA!

Tex è cool! Tex si ferma. ragiona. e poi riparte con cognizione di causa. E se lo yaqui per assurdo ammazzasse la donna (cosa che RIPETO Tex non potrebbe impedire, e comunque non fa),  Tex lo regolerebbe una volta raggiunto. Stop

In quest'ottica, la faccenda del seppellimento dei cadaveri è perfettamente in regola. Tex doveva lasciare il povero Pinkerton ai coyotes per lanciarsi in un inseguimento inutile? No. E' ovvio che non lo avrebbe mai fatto. Un'ora in più o meno è uguale. In più la cosa dà lo spunto per uno scambio di battute particolarmente riuscito secondo me e dunque è pure funzionale alla narrazione per  abbozzare la relazione con long John.

 

Per concludere, mi sembra che quello che tu descriva sia un Tex che fa il prudente quando invece di solito agisce come un caterpillar. E che si lancia in inseguimenti sconsiderati, quando invece di solito riflette e ragiona.;)

Boh. Forse sono io che me lo ricordo male, ma questo Tex che si muove sulle uova ed è pieno di considerazioni politicamente corrette, mi è un po' alieno. Di sicuro io un Tex così mi rifiuto di scriverlo. ;)

 

 

 

 

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Anche per mè queste scene sono perfettamente da Tex. 

 Sia la sparatoria nel saloon, il pestaggio in carcere, e la fuga dello Yaqui, per mè non hanno niente di così sbagliato.  Dopo il Texone indubbiamente non è uno dei migliori, ma per mè  è stata una piacevole lettura.:old:

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Credo che ognuno abbia il "suo" Tex, formatosi con le letture che più lo hanno affascinato da bambino o da ragazzo. Così alcune cose piacciono a qualcuno e meno ad altri oppure risultano per qualcuno poco in linea e per altri perfettamente in linea con la psicologia di Tex. 

E credo che questo valga sia per i lettori che per gli autori e non solo per Tex.

Edited by Il sassaroli
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<span style="color:red">18 ore fa</span>, Il sassaroli dice:

Credo che ognuno abbia il "suo" Tex, formatosi con le letture che più lo hanno affascinato da bambino o da ragazzo. Così alcune cose piacciono a qualcuno e meno ad altri oppure risultano per qualcuno poco in linea e per altri perfettamente in linea con la psicologia di Tex. 

E credo che questo valga sia per i lettori che per gli autori e non solo per Tex.

Quoto. :ok: :ok:

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Se gli impegni lavorativi mi hanno tenuto da un po' lontano dalla partecipazione attiva al forum, non ho mancato di continuare a leggere quanto vi si scrive.

 

Sul Texone dico che per me non è un capolavoro, ma è comunque un'opera che ho apprezzato perché ha raggiunto il suo scopo di interessarmi per un paio d'ore. Però, a mio modesto avviso, il godimento dell'opera è per molti rovinata dalla prassi, ormai troppo diffusa, di sezionare una storia per esaminarne lo svolgimento vignetta per vignetta, perdendone di vista lo svolgimento complessivo.

Sono d'accordo con lo sceneggiatore del Texone. Le sequenze del saloon e del pueblo non sono sbagliate: Tex non aspetta un vicesceriffo; al tempo stesso, per quanto ardito e coraggioso, non è uno sconsiderato, ed è capace di scegliere le strategie più adeguate per raggiungere il suo scopo.

 

Quanto ai disegni, se da un lato il tratto mi ha deluso in sé, perché troppo patinato, dall'altro lato mi ha ricordato il Tex di Zaniboni. Anche in quel caso vi era un Tex "diverso", ma dare al pubblico letture "diverse" di Tex era proprio lo scopo di questa pubblicazione.

 

Infine, ritengo preziosa la presenza sul forum degli autori di Tex. In particolare, l'intervento di Jacopo Rauch ci ha svelato dei retroscena sul modo di sceneggiare che hanno arricchito la mia consapevolezza sul mestiere di creatore di nuvole parlanti. Spero proprio che @Ombra Silenziosa continui a frequentarci e, anzi, auspico che anche @borden, dopo essersi disintossicato, voglia tornare a interloquire con noi.

 

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1 hour ago, F80T said:

Però, a mio modesto avviso, il godimento dell'opera è per molti rovinata dalla prassi, ormai troppo diffusa, di sezionare una storia per esaminarne lo svolgimento vignetta per vignetta, perdendone di vista lo svolgimento complessivo.

Fantastico commento, visto che la mie critiche principali sono PROPRIO sullo svolgimento complessivo (sullo "spreco" di Palumbo e sulla sostanziale fastidiosità di un Tex inutile), contro una visuale di Tex secondo cui "basta che meni" e "basta che spari"...  :rolleyes:

 

Ma vabbè, ormai sono abituato, è una "frase fatta" che viene copia-incollata ogni volta a sproposito senza manco leggere le critiche, ma va bene così, l'importante è che le capisca chi di dovere, e chi legge i post a cui risponde. Per gli altri, inutile farsi il sangue cattivo...

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10 ore fa, Diablero dice:

Ma vabbè, ormai sono abituato, è una "frase fatta" che viene copia-incollata ogni volta a sproposito senza manco leggere le critiche, ma va bene così, l'importante è che le capisca chi di dovere, e chi legge i post a cui risponde. Per gli altri, inutile farsi il sangue cattivo...

 

Mi dispiace se hai percepito il mio commento come un attacco a te, anche perché sei uno degli utenti che maggiormente apprezzo per acutezza delle osservazioni e conoscenza enciclopedica del mondo del fumetto. Né, nei miei anni di permanenza su questo forum, abbiamo mai avuto ragione per scontrarci.

 

Semplicemente, in questo caso il mio punto di vista è diverso dal tuo: a me non sembra che il Tex di questo albo si limiti a sparare e a menare le mani. 

 

E, se mi permetti solo per questa volta l'uso di un argumentum ad hominem, ho l'impressione che, in fin dei conti, la tua implacabile capacità di analisi dei fumetti finisca per privarti un po' del piacere della lettura.

 

Ciò posto, non solo hai tutto il sacrosanto diritto di dettagliare le critiche che ritieni (ci mancherebbe altro!), ma, per mio conto, ti invito a continuare a illustrarci le tue considerazioni sulle storie del nostro Tex, visto che, condivisibili o meno che siano per me le tue valutazioni, sono per me (sempre) uno stimolo di riflessione e (spesso) una fonte di conoscenza.

Edited by F80T
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Visto che l'autore della storia è intervenuto, è giusto che dica la mia, senza offendere, nè altro: semplicemente, vorrei rispondere a certe sue affermazioni su Tex. Si può essere d'accordo o no su quello che dico, si può dire che questo sia solo il "mio Tex"...ma, almeno, lasciatemi dire com'è il "mio Tex". 

 

Il 15/07/2024 at 18:43, Ombra Silenziosa dice:

Tex è sbruffone, spavaldo, sicuro di sé.  E Tex non si mette a questionare se nel saloon ci sono degli innocenti.

 

Qui è assurdo: il Tex che conosco, invece, si mette a questionare se nel saloon ci sono degli innocenti. Se no sarebbe un pazzo furioso.

 

Inoltre, dire che Tex è sbruffone, spavaldo, sicuro di sè, sarebbe come dire che Tex è un cretino che prima spara e poi pensa.

Tex è ironico, non è sbruffone. E' coraggioso, non è spavaldo: lo spavaldo ostenta un'eccessiva sicurezza, sfrontata e temeraria. Tex non è un incosciente che non valuta il rischio: è coraggioso, quindi prende le misure. Tex è sicuro di sè: ma non con la sicurezza del cretino, ma con la sicurezza di chi sa di avere la situazione in mano.

 

All'improvviso mi viene in mente il famoso Tex di "Uno contro Venti", che affronta tutta la banda di Lowett, quasi lasciandoci le penne. Azione temeraria? No: l'ha fatto semplicemente perchè in quella situazione non aveva scelta: o li affrontava subito o moriva subito. Quindi ha fatto incetta di fucili, pistole, proiettili e munizioni e ha dato inizio al massacro. Avrebbe potuto morire, certo, però solo in quel modo poteva sopravvivere.

 

Il 15/07/2024 at 18:43, Ombra Silenziosa dice:

Tex entra e gli spegne il sigaro nella birra!

 

Certo, lo farebbe. Però, in questo caso, affronterebbe da solo tutti i quattro delinquenti, spalleggiato da Kit e li affronterebbe subito spuntando fuori la pistola prima di loro. In tal caso, i cattivi non potranno muoversi perchè sono già sotto tiro. E il problema è sistemato senza sparatorie e proiettili vaganti.  Il Tex che conosco non andrebbe al saloon in pompa magna con tanto di sceriffo, provocando così i banditi.

 

Il 15/07/2024 at 18:43, Ombra Silenziosa dice:

Anche se Tex avesse avuto a disposizione una mandria di cavalli, quell'altro lo avrebbe portato a spasso e alla fine, avrebbe avuto lo stesso tutto il tempo di torturare o fare della donna quello che gli pare.

 

Tex non lascia mai andare una donna in mano a un criminale. Un Tex che permette che la donna venga catturata, violentata e poi ammazzata è un fallito, non è Tex. Con Tex queste cose non accadono, nè possono accadere.

 

E non conta se questo non accade perchè lo Yaqui non la voleva violentare nè ammazzare: il risultato comunque è uguale, perchè Tex non lo ferma. Tex doveva fermare lo Yaqui e impedirgli di portar via la donna.

 

Sono delle regole non scritte di Tex. Si possono violare: ma in questo caso non si ha più Tex come personaggio, ma Mister No o Nick Raider.

 

Il 15/07/2024 at 18:43, Ombra Silenziosa dice:

Tex doveva lasciare il povero Pinkerton ai coyotes per lanciarsi in un inseguimento inutile? No.

 

Il Tex che conosciamo avrebbe raggiunto lo Yaqui, lo avrebbe pestato, magari lo Yaqui sarebbe riuscito a scappare, OK, ma Tex sarebbe tornato con la donna salvata e poi avrebbe seppellito il tizio della Pinkerton.

 

Ma mai - ripeto, MAI - avrebbe lasciato una donna in mano a un potenziale stupratore, non importa se lui la donna la conoscesse o meno. Tex non protegge solo chi conosce: protegge TUTTI gli indifesi, conosciuti o sconosciuti. Queste sono le regole texiane di base. 

 

Almeno, questo è il mio Tex. Poi fate pure il Tex che volete, ma non posso fare a meno di confrontarlo col Tex che conosco.

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