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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N. 27] I tre fratelli Bill


natural killer

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, virgin dice:

Pazzi non direi... però secondo me, fatta salva la libertà che ha ciascuno di dire ciò che vuole, negli ultimi tempi di UBC trascesero un po'. Le ultime cose che lessi di loro sulla gestione di Boselli erano a dir poco paranoiche. Poi, oh, nemmeno io sono d'accordo con tutto tutto ciò che ha fatto Boselli; ma da qui ad accusare Boselli di voler distruggere il mito di Tex e stravolgerlo a propria immagine e somiglianza ce ne passa.

Boselli è autore (oltre che persona, a quanto ho potuto constatare) dalla personalità fortissima e quindi è normale che inserisca note personali in ciò che scrive: lo fece anche Nizzi prima di lui, per non parlare di Sergio Bonelli che scrisse sempre tutt'altro rispetto a Tex. Si può entrare nel merito di ciò che scrive, si possono contestare le scelte che fa; ma presupporre in lui una tale malafede è un tantinello eccessivo.

 

 

Ma infatti ho scritto che hanno ragione! Il cambiamento è fisiologico e inevitabile. Succede quando si scrive per trent'anni (o per settantadue!). Succede  quando si cresce e si  vive. Io voglioTex vivo e loro vogliono un cadavere in una teca. La differenza sta tutta qua. Sono due ragionamenti del tutto incompatibili. Li posso persino capire. Io apprezzo il Mortimer di Jacobs e detesto quello degli attuali autori . Secondo me solo perchè le storie sono mediocri. Ma forse in questo caso la penso come loro, chissà. Solo che in Tex sto dall'altra parte. E' semplice.

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Sì, il cambiamento è fisiologico e inevitabile, @borden. Però penso, e certo lo pensi anche tu, che vi sia un mondo di differenza fra un cambiamento fisiologico dovuto al fatto che GLB è morto e non è più quel tempo; e uno stravolgimento totale e irresponsabile del personaggio.

E preciso, appunto, che mica approvo stile carta bianca tutto quello che fai: ad esempio qualche scena in déshabillé apparsa negli ultimissimi anni così a occhio mi fa storcere il naso (ma non ho letto le storie, quindi non mi esprimo); ma non si può dire, almeno a essere onesti, che tu stia stravolgendo la serie volontariamente per distruggerne il mito. :D

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<span style="color:red;">11 ore fa</span>, Juan Ortega dice:

Per chi fosse interessato, al seguente link è presente una (entusiasta) recensione di questo Maxi:

 

https://www.youtube.com/watch?v=06tqsZA-xLM

 

 

 

Ottima analisi di questo eccezionale maxi! Siamo a livelli altissimi, sul podio delle migliori storie del 2020!

Peccato che il ragazzo del video non conosca i film di Ford&Wayne.:wacko:

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A mio parere in alcuni commenti precedenti si è un po' troppo abusato del termine capolavoro: probabilmente questo bel maxi non lo è (così come onestamente ammesso pure da Borden stesso) ma rimane comunque una prova discreta e lascia del tutto soddisfatto il lettore appena chiuso il malloppone. Se la collana avesse garantito questa qualità grafica e di sceneggiatura negli anni, di sicuro il sottoscritto non avrebbe interrotto l'acquisto, ma stavolta la scelta di correre in edicola è stata premiata e l'albo ha brillantemente soddisfatto le mie aspettative. Buon ritmo, lodevole lavoro dello sceneggiatore per rendere funzionale il particolare (e complicato) team up e disegni notevoli che confermano la classe di Piccinelli ai pennelli. I capolavori sono altri, ma ciò non toglie che questo maxi merita comunque un grande plauso.  

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  • co fondatore

Ho notato i continui riferimenti all'ultima storia con i Netdahe. Non mi dispiace questa continuity.

Dopo riprendo a leggere la seconda parte (mi sono fermato a p. 146).

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Dal mio punto di vista, questa sorta di continuity con la recente storia con i Netdahe ha in primis ulteriormente impreziosito questo Maxi, seguendo una tendenza che Boselli ha portato negli anni recenti e che abbiamo potuto ravvisare anche riguardo altre storie (mi sovviene in particolare il fulmineo collegamento che tramite Tex sussiste tra La regina dei vampiri e la breve - e tutt'altro che memorabile - Il cavallo di ferro contenuta nel Maxi di aprile 2019).

 

Il nesso, inoltre, è stato a mio parere azzeccato anche per una motivazione dal carattere puramente prosaico: era prevedibile che i Netdahe che in Messico erano fuggiti prima dello scontro con Tex dopo aver vigliaccamente abbandonato e fregato i compari sarebbero prima o poi stati rispolverati, e credo proprio sia stato meglio per tutti noi che ciò sia avvenuto "prima" (che più prima non si sarebbe potuto..!) e, soprattutto, senza riservare loro "l'onere e l'onore" di presentarli come principali o unici antagonisti in una storia di ampio respiro. Avversari che alla prova dei fatti si sono rivelati così inconsistenti non lo avrebbero meritato.

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Storia bella proprio. Riscatta l'amaro in bocca di Natdahe sulla regolare, mi regala tre personaggi gustosi che non conoscevo, c'è un buon irlandese "grigio" (Flanagan), c'è un Piccinelli di alto livello (un Villa bis?), ci sono gli apaches, c'è Cochise, ci sono alcuni siparietti tra Tex/Carson sfiziosi, c'è epicità. Veramente un buon Maxi (alla pari con Oklahoma e Nueces). Però@Boss puoi far morire ogni tanto qualche bel personaggio ? Tipo Shane...:-) Ti sei rammolito? Comunque, a parte gli scherzi , tanti complimenti.

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Davvero una bella storia.

 

Ho letto da ragazzino qualche storia sui Tre Bill, ma li ricordavo ben poco e purtroppo non so dove siano finiti quegli albi: una rispolverata l'avrei data volentieri. Tuttavia, Boselli li ha presentati in maniera soddisfacente nelle prime battute della storia, prima nelle scene in cui appariva uno solo dei tre a turno, illustrandone le caratteristiche salienti, poi con la storia del loro passato raccontata da Carson. Belle le pagine di "chiusura" della loro presentazione (pagg.27 e 28), con il sentimentalismo di Sam deriso dagli altri fratelli, in una scenetta piuttosto classica ma che ben dimostra l'affiatamento degli allegri congiunti. Ho anche apprezzato, in questa fase, le citazioni leoniane, dal carillon al cacciatore di taglie che cade nella fossa.

 

A pag.29, una piccola novità: dei segnali di fumo illeggibili. E qui dirò una cosa che potrebbe fare incazzare qualcuno: meno male! Non ho mai amato quella convenzione texiana secondo la quale i segnali di fumo sono lunghi poemi letterari, quindi accolgo con favore questa ritrosia di Boselli a servirsi di un espediente secondo me un po' abusato e forse anche superato. E' una situazione canonica texiana, e forse se le esigenze della storia lo avessero richiesto Boselli l'avrebbe utilizzata come tante altre volte prima di oggi, ma io sono stato ben contento, stavolta, di veder salire nel cielo quei solchi ben poco interpretabili.

 

Nel corso della storia, apprendiamo del legame di questa vicenda con quella dei Netdahe (appena passata, complimenti per il sincronismo perfetto) e con una futura che ci sarà raccontata in una storia di Tex Willer, segno che Borden sta un po' "dampyrizzando" Tex, introducendo una sia pur blanda continuity fatta di rimandi a storie e personaggi sempre creati dal nostro. Secondo alcuni, in tal modo starebbe snaturando Tex, bosellianizzandolo: ma l'operazione boselliana, per quanto immagino possa renderlo orgoglioso di stare introducendo tante novità - in termini di rapporti e vicende del passato mai nemmeno immaginate dal vecchio GLB - e di stare quindi connotando pesantemente la saga di tanti elementi esclusivamente boselliani, è pienamente giustificata dalla necessità, dal dovere direi, di infondere continuamente nuova linfa a un personaggio che, dopo 70 anni, avrebbe altrimenti francamente ben poco da dire. Il Tex d'antan era perfetto, ma non si può continuare a rimpiangerlo e contemporaneamente a stroncare qualsiasi tentativo di arricchirlo: per il Tex di un tempo ci sono le vecchie storie, si leggano quelle! Queste in edicola sono le storie degli anni 2020, scritte in maniera classica eppure moderna da ALTRI autori, diversi da GLB, diversi ma fortunatamente altrettanto validi. E meno male che ci sono!

 

Una storia futura, dicevamo, legata a questa: devo dire che mi incuriosisce molto il personaggio di Delkay: come sarà presentato nella futura (o passata) vicenda che potremo leggere su Tex Willer? Sarà l'"antico compagno di lotte" di Cochise, suo fratello di sangue in tutto e per tutto, o già in questa vicenda il lettore potrà assistere al germoglio di quei tarli, nella mente dell'apache, che lo porteranno poi a tradire il suo capo e amico di sempre? Sarà una vicenda rivelatrice di quello che accadrà in futuro, si vedrà il verme che comincia a scavare, o vedremo un Delkay in linea con quello che era stato per Cochise fino al momento del tradimento? Mi pongo tutte queste domande perché questo personaggio mi ha colpito, lasciandomi anche alcune perplessità: un uomo sempre al fianco di Cochise, che più tardi lo tradisce ma contemporaneamente lo mette in salvo nell'agguato, che è leale nel duello finale, e che al momento della morte lo saluta come "fratello": cosa ha spinto Delkay - personaggio per quanto detto non del tutto negativo - a tradire il suo amico di sempre? La sua volontà di riscatto contro i bianchi? la sua fede in Tiago come nuovo capo per la causa apache? Sicuramente tutto questo, ma forse c'è dell'altro, e non mi sarebbe dispiaciuto se le motivazioni dell'uomo fossero state approfondite maggiormente; non escludo, però, che già alcune avvisaglie rivelatrici possano aversi nella prossima avventura.

 

La conclusione in piena lotta, infine, l'ho trovata inconsueta ma bella: l'esito è scontato, non c'è bisogno di farcelo vedere; è sufficiente il piacere di veder combattere, tutti insieme, i due ranger e i tre Bill.    

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3 ore fa, Leo dice:

Ho letto da ragazzino qualche storia sui Tre Bill, ma li ricordavo ben poco e purtroppo non so dove siano finiti quegli albi

 

Nel corso della storia, apprendiamo del legame di questa vicenda con quella dei Netdahe (appena passata, complimenti per il sincronismo perfetto) e con una futura che ci sarà raccontata in una storia di Tex Willer, segno che Borden sta un po' "dampyrizzando" Tex, introducendo una sia pur blanda continuity fatta di rimandi a storie e personaggi sempre creati dal nostro.

 

Una storia futura, dicevamo, legata a questa: devo dire che mi incuriosisce molto il personaggio di Delkay: come sarà presentato nella futura (o passata) vicenda che potremo leggere su Tex Willer?

 

Boselli ci ha confidato che in redazione giudicano le storie originali del Tre Bill un po' sorpassate. Hanno tenuto lo spirito del format e lo hanno aggiornato. Eppure al loro esordio furono una specie di terremoto ed ebbero un seguito abbastanza importante, tanto che se ne fece un ritorno, durato esattamente quanto il primo ciclo.

 

Non mi è passato inosservato il fatto che i rimandi alla serie Tex Willer vengono fatti sulle collane collaterali e non sul mensile "gigante".

 

Il personaggio di Delkay nasce e muore nello stesso volume, salvo poi narrare a ritroso le sue origini nelle nuove storie. Questo fatto è molto strano a leggersi, ma a ragionarci ha una sua coerenza. Tranne alcuni personaggi canonici che è libero di usare (Lupe, Tesah, Carson, il cast del ranch Willer originale, Cochise e Montales), Boselli sta creando un suo parco personaggi, utilizzabili in varie epoche e in varie testate.

Edited by Dix Leroy
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<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

 

Il personaggio di Delkay nasce e muore nello stesso volume, salvo poi narrare a ritroso le sue origini nelle nuove storie. Questo fatto è molto strano a leggersi, ma a ragionarci ha una sua coerenza. Tranne alcuni personaggi canonici che è libero di usare (Lupe, Tesah, Carson, il cast del ranch Willer originale, Cochise e Montales), Boselli sta creando un suo parco personaggi, utilizzabili in varie epoche e in varie testate.

 

Da qui la bosellizzazione di cui parlo nel mio post, che per me ha un'accezione positiva mentre altri la vedono come una sorta di lesa maestà. Senza rendersi conto che il personaggio di Glb, se vuole vivere, deve evolversi, perché la vita va avanti. Proprio come ha detto Borden. 

 

Dove ha scritto Boselli che le storie dei tre Bill sono considerate un po' sorpassate? (Sicuramente i personaggi caratterizzati come loro sono un po' sorpassati, come lo è anche Pat McRyan secondo me, e in parte - anche se molto meno - Gros Jean)

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che poi parlare di bosellizzazione e' esagerato

i cambiamenti sono poco importanti nella sostanza

per quanto riguarda la storia, dopo l'ottimo inizio con la presentazione dei fratelli bill devo dire che mi ha deluso.

I nemici sono poca cosa, non ci sono situazioni molto intetessanti, e poi a me non piacciono i team up, perche' finisce che i protagonisti si oscurano l' un l'altro, cosa che infatti accade anche qui.

Splendidi invece i disegni di Piccinelli.

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

che poi parlare di bosellizzazione e' esagerato

i cambiamenti sono poco importanti nella sostanza

per quanto riguarda la storia, dopo l'ottimo inizio con la presentazione dei fratelli bill devo dire che mi ha deluso.

I nemici sono poca cosa, non ci sono situazioni molto intetessanti, e poi a me non piacciono i team up, perche' finisce che i protagonisti si oscurano l' un l'altro, cosa che infatti accade anche qui.

Splendidi invece i disegni di Piccinelli.

 

La bosellizzazione nel senso di personaggi ricorrenti che tornano in più storie, anche collegate tra di loro (vedi quella dei Netdahe, che collega ben quattro storie, compresa la stessa Netdahe). E ripeto che io penso vada bene così. Suo team up, non ho pregiudiziali, dipende sempre dalle storie che ne vengono fuori. Credo che questo con i tre Bill sia riuscito, e penso che altri possano riuscire anche meglio, se solo si riuscissero a risolvere alcune questioni di diritti e di volontà 😡

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17 minuti fa, Leo dice:

Dove ha scritto Boselli che le storie dei tre Bill sono considerate un po' sorpassate? (Sicuramente i personaggi caratterizzati come loro sono un po' sorpassati, come lo è anche Pat McRyan secondo me, e in parte - anche se molto meno - Gros Jean)

 

Eh, credo sia stato in risposta alla mia domanda perché non avessero utilizzato l'Avventura Magazine 2020 per riproporre almeno le prime avventure.

Disse, più o meno, che aveva proposto una cosa del genere ma la risposta fu che era meglio concentrarsi sulla nuova storia e lasciare solo un vago ricordo delle splendide vignette di Benvenuti.

9 minuti fa, Grande Tex dice:

che poi parlare di bosellizzazione e' esagerato

i cambiamenti sono poco importanti nella sostanza

per quanto riguarda la storia, dopo l'ottimo inizio con la presentazione dei fratelli bill devo dire che mi ha deluso.

I nemici sono poca cosa, non ci sono situazioni molto intetessanti, e poi a me non piacciono i team up, perche' finisce che i protagonisti si oscurano l' un l'altro, cosa che infatti accade anche qui.

Splendidi invece i disegni di Piccinelli.

Per quanto riguarda la storia nuova i nemici sono messi in ombra dalla forte personalità dei protagonisti.

Il fulcro della storia è che Tex e Carson devono capire se i fratelli Bill sono realmente passati dall'altra parte della legge e indagare sulla scomparsa di Cochise. Ho letto con interesse e divertimento altri team up che si rivelarono molto meno solidi di questo Maxi che mi ha soddisfatto in pieno, considerando che un ulteriore ritorno di questi tre buontemponi non avverrà almeno per i prossimi sessant'anni...

Edited by Dix Leroy
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  • 2 weeks later...

Essendo questa storia un crossover o un team up che dir si voglia (che poi alla fine sono più o meno la stessa cosa) mi aspettavo qualcosa, non voglio dire di più ma, sicuramente, di diverso, visto l’incontro “epocale” tra personaggi che, pur condividendo lo stesso autore e, direi, anche lo stesso universo narrativo, non si erano mai incontrati prima d’ora. Se poi consideriamo che alla Bonelli questi incroci, tolti i crossover tra Dylan Dog e Martin Mystere, sono eventi più unici che rari, mi sarei aspettato una storia, data appunto l’eccezionalità della cosa, in cui Tex e Carson avessero interagito maggiormente con i tre Bill perché, con questi personaggi a disposizione, si sarebbe potuta avere una combinazione veramente esplosiva con una resa narrativa sicuramente superiore a quella che poi si è avuta, il risultato, invece, è stato di avere due storie distinte e parallele che convergono solo nel finale. E aggiungerei che, proprio per questo motivo, si è rivelata una trama dall’intreccio poco lineare, povera di grandi sorprese e priva di quella certa tensione che tiene incollato il lettore fino all’ultima pagina. Non sono d’accordo, però, con chi ha visto un maggior protagonismo dei tre Bill ed un Tex più defilato, in realtà, dopo la gran bella introduzione che ce li fa conoscere, creando molte aspettative nel lettore, mi pare che i tre fratelli, strada facendo, abbiano perso un po' di mordente a favore di Tex e Carson che, con il loro maggiore carisma, sono diventati i veri padroni della scena. Nel complesso si tratta comunque di un albo piacevole, storia tipicamente western ricca di ritmo e azione (anche se mancano un po' di continuità) e che, come si dice in gergo, si lascia leggere, peccato solo che non sia stato sfruttato a dovere il crossover, ma immagino che ci rifaremo con il team-up dei team-up e cioè quello con Tex e Zagor di futura pubblicazione. Per quanto riguarda Piccinelli che dire, se non che, si è dimostrato azzeccato per questo Maxi, che i suoi disegni sono di alta qualità con personaggi espressivi e scenari molto realistici e che non sfigura affatto nei confronti dei disegnatori regolari di Tex.

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  • 4 weeks later...

Veramente un ottimo maxi, che conferma ancora una volta l'ottimo stato di forma di Boselli, che firma il quinto capolavoro di Tex, a mio avviso, dell'anno ("L'inesorabile", "La vendetta delle ombre", "Nethdae!" e "Guerriglia nella palude"). Boselli, inoltre, quest'anno non ha realizzato capolavori solo su Tex, ma anche su Dampyr, come dimostra lo speciale "I vampiri di Mompracem").
In questo volume, Boselli ha avuto l'idea (secondo me eccellente!) di portare sulla serie di Tex tre personaggi western creati da G.L.Bonelli, ormai quasi dimenticati: i tre Bill. I tre Bill sono tre personaggi fantastici, caratterizzati ottimamente, e per questo diversi tra loro.
La trama, complessissima, è gestita e orchestrata da Boselli, come al solito, in modo impeccabile. Ogni tanto forse lo stile è un po' verbosetto, ma la trama è comunque assai interessante e appassionante. Non mancano neppure i colpi di scena e alcune belle scene d'azione. Un altro personaggio ben caratterizzato e mai banale è il grande capo indiano e fratello di sangue di Tex, Cochise. Ottimo il finale, con due bei duelli in stile Apache. Molto bella anche la tavola finale, per quanto insolita.
Sto sempre più apprezzando i disegni del bravissimo Piccinelli, che in quest'albo fa un lavoro egregio nei visi, nelle ambientazioni e nei paesaggi, nelle scene d'azione e nei cavalli. Complimenti!
All'albo non può certo mancare un'ottima copertina, se questa è a opera di Claudio Villa, e infatti così è!
Maxi splendido, promosso a pieno voti.
Storia: 9+
Disegni: 9,5

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  • 1 month later...

Anzitutto, parto dicendo che il solo fatto che questo Maxi sia stato concepito, mi esalta. Non ho mai letto una pagina dei vecchi Fratelli Bill, ma riportare in vita tre creature storiche di Glb per farle muovere nel mondo Texiano moderno costituisce di per suo un omaggio nobilissimo al Maestro. E mi invoglia oltremodo a leggere qualcosa dei Tre Bill -a trovarla-

Ne scaturisce un romanzone western-avventuroso, sorretto da una trascinante felicità narrativa. Boselli è ispiratissimo, inserisce spunti innumerevoli, una moltitudine di personaggi, allaccia fili lasciati in sospeso (I Nedtahe), ripesca personaggi (Hashkeday), ne "anticipa" altri (Delkay), e governa una materia narrativa ricca e multistrato, senza che questa risulti mai ingarbugliata, ma mantenendo sempre una limpida scorrevolezza (e questo è proprio solo della GRANDE narrativa avventurosa).

Dal punto di vista del crossover : bilanciatissimo... tanto i Fratelli Bill quanto Tex e Carson hanno il giusto peso nella storia, e se i Bill, comprensibilmente, hanno forse nel corso della vicenda i momenti più tonitruanti e spettacolari, a Tex (in combo con Cochise) spetta il Gran Finale, una delle sfide all'arma bianca, nella sua ferina velocità, tra le più epiche forse della storia del Tex.

Non so quanto i Tre Bill siano fedeli all'incarnazione originale di Glb, ma vedendo la sentita adesione del suo Tex Willer alle prime storie di Glb, non ho dubbi in riguardo-anche se, ho letto, uno dei punti basilari dei Tre Bill era di uccidere solo se strettamente costretti, e qui fanno una strage:D va beh che sono tutte emergenze...

Inoltre il Maxi propone un susseguirsi di scontri a fuoco semplicemente MAESTOSI, architettati e messi in scena allo stato dell'arte...in questo Boselli continua a ribadire di essere un Maestro assoluto...e per il sottoscritto le sparatorie di livello, sono un ingrediente FONDAMENTALE nella ricetta del Tex perfetto:D

Alcune piccole chicche che rischiano di passare inosservate, ma mi hanno fatto molto piacere :

-Carson che toppa clamorosamente la previsione sulla diligenza al sicuro dietro la palizzata del trading post ("ci metto la mano sul fuoco:D), stacco : panoramica del trading post devastato e gli occupanti trucidati...mi ha fatto molto ridere, ma sono sicuro che se l'avesse fatta un altro sceneggiatore (uno a caso) sarebbero partiti i piagnistei circa quello che vuole distruggere i personaggi, il Carson piccione etc.:rolleyes:

-Tex ferito di striscio alla tempia (cosa che ormai non sopporto veramente più), ma la scena è poi risollevata da una strizzata d'occhio ironica in cui Carson fa notare come Tex presenti già diverse cicatrici nello stesso punto:D

-La "scena bistecca" tra le più spassose, in cui, una volta tanto, a Carson capita una bistecca dura come una suola, che fa fatica a mangiare, lamenta lui...ma è già la seconda, si affretta a far notare Tex:D

Miglior ammazzamento : Sam Bill uccide lo sgherro Coney usando il cadavere di un Nedtahe come oggetto contundente:D

Difetti : pochissimi, e tutti super-veniali...

-soprattutto la tendenza a un certo spiegazionismo logorroico un po' innaturale in certi frangenti-un esempio su tutti : la fuga di Bill, Kid e Cochise, che scappano trafelati dai Netdahe, nel frattempo continuando a dialogare tra loro, con Bill che chiede intanto a Kid di continuare a raccontargli le ultime vicissitudini

-oltre al colpo di striscio alla tempia, che poi però diventa pregio con la battuta di Carson:D

Grandi disegni di Piccinelli, particolareggiati, dinamici nell'azione, espressivi nei volti, evocativi nei paesaggi.

In sintesi, ottimo Maxi e ottimo crossover...e mi sento di sottoscrivere l'appello di Graziano Frediani : chi sarà il prossimo ?;)

 

 

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6 hours ago, Testa di Vitello said:

Non so quanto i Tre Bill siano fedeli all'incarnazione originale di Glb, ma vedendo la sentita adesione del suo Tex Willer alle prime storie di Glb, non ho dubbi in riguardo-anche se, ho letto, uno dei punti basilari dei Tre Bill era di uccidere solo se strettamente costretti, e qui fanno una strage:D va beh che sono tutte emergenze...

 

La cosa era presente anche nelle storie originali. Dopo la presentazione del "giuramento", passate non tantissime pagine i fratelli Bill sparano e amazzano senza problemi.

 

La spiegazione che mi do, pensando anche al fatto che gli altri eroi di GL Bonelli del periodo sparano senza problemi, è che fosse magari una richiesta della casa editrice. Tex all'epoca era all'indice, nell'elenco delle letture a fumetti "proibite" pubblicato dalla Chiesa italiana, considerato troppo crudo e violento, poteva spingere i ragazzi al vizio, a bere, a fumare e a guardare le indianine in minigonna. Di quegli anni sono le prime censure nelle ristampe, per mitigare minigonne, colli femminili, sangue e parolacce. E sempre in quegli anni i fumetti più "leggeri e per ragazzi" della EsseGesse, Miki e Blek, vendevano un sacco, molto più di Tex. Quindi niente di più facile che abbiano chiesto a GL Bonelli una serie più umoristica e "leggera" e magari con un trio di protagonisti (come Miki e Blek)

 

E niente di più facile anche che GL Bonelli, scrivendo da "narratore istintivo", dopo aver messo quel giuramento iniziale per far contento l'editore, poi se ne sia fregato!  :lol:

 

Boselli in questo Maxi presenta una spiegazione della cosa, assente nelle storie originali, che vedono sì i tre Bill in avventure spericolate in cui si infilano ridendo in situazioni impossibili (probabilmente la maniera di Bonelli di fare storie più "spensierate"...  :lol:), ma non viene mai detto che lo fanno apposta per poter agire  liberi dal giuramento...

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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

La cosa era presente anche nelle storie originali. Dopo la presentazione del "giuramento", passate non tantissime pagine i fratelli Bill sparano e amazzano senza problemi.

 

La spiegazione che mi do, pensando anche al fatto che gli altri eroi di GL Bonelli del periodo sparano senza problemi, è che fosse magari una richiesta della casa editrice. Tex all'epoca era all'indice, nell'elenco delle letture a fumetti "proibite" pubblicato dalla Chiesa italiana, considerato troppo crudo e violento, poteva spingere i ragazzi al vizio, a bere, a fumare e a guardare le indianine in minigonna. Di quegli anni sono le prime censure nelle ristampe, per mitigare minigonne, colli femminili, sangue e parolacce. E sempre in quegli anni i fumetti più "leggeri e per ragazzi" della EsseGesse, Miki e Blek, vendevano un sacco, molto più di Tex. Quindi niente di più facile che abbiano chiesto a GL Bonelli una serie più umoristica e "leggera" e magari con un trio di protagonisti (come Miki e Blek)

 

E niente di più facile anche che GL Bonelli, scrivendo da "narratore istintivo", dopo aver messo quel giuramento iniziale per far contento l'editore, poi se ne sia fregato!  :lol:

 

Boselli in questo Maxi presenta una spiegazione della cosa, assente nelle storie originali, che vedono sì i tre Bill in avventure spericolate in cui si infilano ridendo in situazioni impossibili (probabilmente la maniera di Bonelli di fare storie più "spensierate"...  :lol:), ma non viene mai detto che lo fanno apposta per poter agire  liberi dal giuramento...

 

I Tre Bill visti nel Maxi sono abbastanza fedeli all'originale, tranne che Black è meno spietato killer alla spaghetti western (non lo avevano ancora inventato) ma piuttosto l'intelligentone del trio, mentre Kid (almeno nella prima serie) è seriamente legato a Jenny, che comunque poi non si vedrà più. Sam è proprio mezzo Pat Mc Ryan e mezzo Gros-Jean. Ma sono variazioni che io da vecchio appassionato della striscia ho comunque gradito.

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8 hours ago, Testa di Vitello said:

Diablero e Dix Leroy, grazie delle delucidazioni ;)

Sempre più curioso di leggere qualcosa dei Tre Bill originali, confido magari in un prossimo Avventura Magazine...

 

Viste le ristampe di altre serie Bonelli, è possibile, ma comunque non è difficile trovare ristampe dei Tre Bill, oltre alla tuttowest credo siano stati recentemente ristampati da Bono (pure le anastatiche di Piacentini si trovano a buon prezzo)

 

La prima ristampa in formato "grande" fu nella prima serie de "le avventure del west" con le copertine disegnate da Galep, volevo mettere il link ad una copertina di Galep per i tre bill e ho trovato un inserzione ebay con foto degli interni, dove si vede la pagina della morte di Geronimo, che è ormai in continuity in Tex   :lol:

 

 

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