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Siete favorevoli all'aumento costante delle uscite "fuori serie" di Tex?


Poe
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Siete favorevoli all'aumento costante delle uscite "fuori serie" di Tex?  

72 utenti hanno votato

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A me interessa la cronologia (continuity?) di TexWiller e Speciali TexWiller (fino ad ora, intendo solo gli speciali), propongo che le due storie di TexWiller ormai datate e che danno fastidio in questo senso, vale a dire Ruju/Zaghi e Rauch/Giardo vengano pubblicate su uno Speciale TexWiller Una Tantum (come le tasse). Così ce le togliamo di torno e si può proseguire in continuità sulla TexWiller.

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20 ore fa, dario63 dice:

Premesso che quanto stiamo discutendo qui difficilmente potrà avere una qualche forma di attenzione e di applicazione da parte dei vertici delle edizioni Bonelli...

Scusami però @Dix Leroy, ma non riesco proprio a comprendere i vantaggi della tua (a mio discutibile avviso) stravagante proposta di fondere, di fatto, la pubblicazione di Tex con quella della nuova serie "Tex Willer".

Anzitutto, non spieghi quale dovrebbe essere il prezzo di copertina di questo albo (ma comunque l'aumento della foliazione del singolo albo credo sarebbe un motivo sufficiente per ritoccare i prezzi al rialzo rispetto alle due testate sommate)...

Inoltre, questo implicherebbe lo stravolgimento dei ritmi di pubblicazione già programmati  per le storie in fase di completamento, dal momento che, di solito, le storie di recente pubblicazione durano due albi interi (quindi 224 pagine e non solo 200). Dubito peraltro che questo tipo di cambiamento dell'impostazione della lunghezza delle storie (presumibilmente, un loro accorciamento) possa apportare vantaggi sul loro livello qualitativo.

Infine, pur constatando che i partecipanti a questo forum sono in gran parte (ma non tutti) lettori di entrambe le serie, non capisco per quale motivo si debba costringere il lettore di Tex ad acquistare insieme due serie di cui magari una non è particolarmente gradita.

Tutto sommato, mi pare proprio una prospettiva che irrigidisce l'attuale impostazione e può creare più scontenti che approvazioni...

Che problema c'è a recarsi in edicola due volte al mese anziché una?

Amico Dario, premetto che la mia esternazione era poco più di una provocazione, ma ora che mi ci fai pensare meglio si può anche ragionare e andare sul pratico. Quando l'editoria attraversò una crisi forse peggiore di questa che stiamo vivendo la si affrontò ridimensionando l'uso del colore (poi il fumetto italiano dovette essere quasi sempre in bianco e nero), poi con la diminuzione della foliazione e poi del formato (dall'albogiornale Audace alle 32 pagine della striscia" che forse ne era un foglio solo).

Ora invece si preferisce stampare a colori il retro della copertina, aumentare le uscite e ogni tanto il prezzo.

Un albo di Tex com'era agli inizi degli anni sessanta e con due storie com'era la Collana Araldo non intaccherebbe la tradizione, ridurrebbe i costi della realizzazione di due albi distinti (c'è comunque una copertina di meno) e probabilmente il prezzo al cliente.

Per otto euro scarsi e per un formato così oggi abbiamo un Tex Color. Quindi dimmi te dove sarebbe il problema. E se il nuovo Tex fosse tutto a colori anche Dotti continuerebbe a realizzare la copertina (che sarebbe all'interno).

Modificato da Dix Leroy
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<span style="color:red">17 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Amico Dario, premetto che la mia esternazione era poco più di una provocazione, ma ora che mi ci fai pensare meglio si può anche ragionare e andare sul pratico. Quando l'editoria attraversò una crisi forse peggiore di questa che stiamo vivendo la si affrontò ridimensionando l'uso del colore (poi il fumetto italiano dovette essere quasi sempre in bianco e nero), poi con la diminuzione della foliazione e poi del formato (dall'albogiornale Audace alle 32 pagine della striscia" che forse ne era un foglio solo).

Ora invece si preferisce stampare a colori il retro della copertina, aumentare le uscite e ogni tanto il prezzo.

Un albo di Tex com'era agli inizi degli anni sessanta e con due storie com'era la Collana Araldo non intaccherebbe la tradizione, ridurrebbe i costi della realizzazione di due albi distinti (c'è comunque una copertina di meno) e probabilmente il prezzo al cliente.

Per otto euro scarsi e per un formato così oggi abbiamo un Tex Color. Quindi dimmi te dove sarebbe il problema. E se il nuovo Tex fosse tutto a colori anche Dotti continuerebbe a realizzare la copertina (che sarebbe all'interno).

 

 

Non ti è chiaro che più grosso l'albo e più costa, perché il problema di quest'anno è l'aumento pazzesco delle materie prime. Non potrebbe certo costare di meno, oltretutto, ma secondo quale logica mai potrebbe? Oltre a essere una cosa brutta da vedersi... Un giano bifronte... Mah!

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<span style="color:red">34 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Non ti è chiaro che più grosso l'albo e più costa, perché il problema di quest'anno è l'aumento pazzesco delle materie prime. Non potrebbe certo costare di meno, oltretutto, ma secondo quale logica mai potrebbe? Oltre a essere una cosa brutta da vedersi... Un giano bifronte... Mah!

Non ho parlato di un Flip book (perché non siamo in America). Come farebbe un Tex mensile di 160 pagine bn costare più di un Color Tex di 160 pagine a colori adesso me lo spieghi tu!

<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Non ho parlato di un Flip book (perché non siamo in America). Come farebbe un Tex mensile di 160 pagine bn costare più di un Color Tex di 160 pagine a colori adesso me lo spieghi tu!

Non era bello neanche il comandante Mark con Alan Mistero appiccicato in fondo, o le strisce di Tex con i Marines di Missaglia in appendice. Quando bisogna far di necessità virtù si fa questo e altro. Comunque è tutto per conversare amabilmente, io non voglio insegnare niente a nessuno.

 

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<span style="color:red">42 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Non ho parlato di un Flip book (perché non siamo in America). Come farebbe un Tex mensile di 160 pagine bn costare più di un Color Tex di 160 pagine a colori adesso me lo spieghi tu!

 

 

 

Sarebbe un aborto. Inutile e dannoso. Scontenterebbe tutti.E gli esempi che fai appartengono a cinquant'anni fa. E neppure erano granchè.  Ma a che pro?

 

Io avevo proposto un contenitore estivo di questo tipo, peraltro: l'EstaTex! Ma non mi hanno dato retta...

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5 minuti fa, borden dice:

 

 

Sarebbe un aborto. Inutile e dannoso. Scontenterebbe tutti.E gli esempi che fai appartengono a cinquant'anni fa. E neppure erano granchè.  Ma a che pro?

 

Io avevo proposto un contenitore estivo di questo tipo, peraltro: l'EstaTex! Ma non mi hanno dato retta...

A me piaceva il fatto di comprare un albo solo. Ora però (se non è un problema) ci racconti di come sarebbe stato l'EstaTex, visto che la mia idea di acquisti ora si è focalizzata solo sul Bis estivo.

Modificato da Dix Leroy
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Io non sono contraria al proliferare di Tex.

Se a qualcuno viene un'idea "strana", perché non fare uno speciale fuoriserie UltraTex?

Se non riscuote un successo apprezzabile, la cosa finisce lì ma, se al contrario funziona, potrebbe uscirne qualcosa di buono.

Non è nata così la collana Tex Young?

 

Io un'idea un po' balzana ce l'avrei: uno speciale "impossibile" in cui si narra una situazione "fuori dal normale" del tipo "cosa succederebbe se...".

E non venitemi a parlare di "what if".

Diciamo subito che quello che si narra non è accaduto, non accadrà mai, è un sogno (se volete) e in tutti gli albi successivi tutto continua come se non fosse mai successo, perché non è successo.

 

Volete un esempio?

Kit che si sposa, Tex che si innamora, Tiger Jack che muore...

E poi si guarda (di nascosto) l'effetto che fa.

Un matrimonio di Kit potrebbe magari essere accettato dai lettori.

In fondo ci sarebbe già stato, o quasi, ma poi l'hanno ammazzata, poverina.

 

Ma comunque, che vengano le prove.

Se si prova e si riprova, può nascere qualcosa.

Altrimenti si può andare avanti con Mefisto, Yama, la resurrezione della Mano Rossa, Gettisburg, Custer, l'infanzia di Tiger Jack, Tesah a scuola con Lilyth...

Oddio, tutte cose che, se fatte bene, funzionano sempre...

Ma... viva le novità.

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Tutti siamo concordi sul dire che la collana Tex Willer sia un successo (anche se il merito è di Mauro che ha corretto e stravolto la boiata d'idea di Airoldi), ma al netto di una pubblicazione positiva, quanti albi mediocri e anonimi ci siamo sorbiti in questi anni tra raddoppi di maxi, color, bis e chi più ne ha, più ne metta?

 

Rendere semestrali collane come i color, i maxi, gli speciali Tex Willer e i cartonati, significa voler prendere per sfinimento i lettori e spingerli ad antipatiche scelte in edicola.

 

Il troppo stroppia, come si suol dire, e credo che la misura sia quasi colma.

 

 

 

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Ogni epoca ha formati più adatti o meno. le strisce erano adattissime al dopoguerra, quando c'erano pochi soldi, ancora meno ne davano ai ragazzi e se li beccavano con il "troppo violento e peccaminoso" Tex magari il prete li menava. Si sono estinte poi negli anni 60 non per una cospirazione degli editori (che anzi per me Bonelli guadagnava di più in percentuale dalle strisce, visto che avevano un prezzo per pagina superiore) ma per i gusti del pubblico, che a quel punto preferiva albi più corposi e "collezionabili".

 

Anche il formato Maxi è nato in tempo di "vacche grasse", per gente che stav al mare per settimane e voleva qualcosa di corposo da leggere.

 

Oggi la gente non ha tempo, in vacanza non legge niente perchè sta tutto il giorno sullo smartphone come al solito (e comunque al mare ci vanno per un weekend per volta), la carta costa un botto... per me oggi il formato "Maxi" è obsoleto come negli anni 70 le strisce. Dare un numero di pagine inferiore a Tex Willer per me è sta un ottima idea (anche perchè tanto a che serve fare albi di 110 pagine se poi ti rendi conto che hanno "allungato il brodo" per arrivarci? Meglio 62 pagine con un ritmo meno sonnolento,,,). prevedo che man mano che il costo aumenterà, i Maxi caleranno le pagine per non superare la "soglia psicologica" dei 10 euro.

 

Il colore è un tasto dolente...  per decenni, stampare a colori costava UN CASINO. Quindi l'editoria italiana, che mirava a tenere bassi i prezzi (a differenza di quella Francese) ha puntato sul b/n. E questo ha portato allo specializzarsi di veri e propri "maestri del b/n", da Pratt a Battaglia a Galep a Ticci etc etc.

 

Con l'avvento della stampa in digitale, quella differenza si è appiattita. Certo, stampare a colori costa ancora di più, ma non tantissimo di più. Visto che il pubblico italiano era abituato a pagare un sacco il colore, associandolo a "lusso e ricchezza", le cosiddette "edizioni da siuri" (di solito orrende), molti editori hanno pensato che fosse l'uovo di Colombo: stampare robaccia rovinata da colore economico e dato frettolosamente (che ormai costa così poco stampare a colori che il costo del colorista è diventato un fattore importante, metterci "tuo cuggino" per fargli fare una pagina in 5 minuti conviene), cioè dare roba peggiore che a loro costa praticamente uguale o poco più, ma farla pagare molto di più al lettore che si lascia abbindolare da specchietti e perline colorate.  Da qui il boom di fumetti a colori, ristampe a colori di fumetti in b/n, etc in genere colorati malissimo e frettolosamente, a danneggiare ancora di più il senso estetico dei lettori abituandoli a cose sempre più pacchiane.  :angry:

 

Insomma, "come buttare a mare una "scuola" fumettistica che ha fatto grande il fumetto italiano per buttarsi a pesce sull'imitare gli americani"...  :rolleyes:

 

Con l'inflazione che torna a crescere, la carta che costa sempre di più, paghe sempre più basse in termini reali, assistenza sanitaria praticamente eliminata per far largo ai privati e demonizzata assieme ad ogni altri tipo di assistenza alle fasce sociali meno abbienti, e una "forbice" sempre più allargata fra chi guadagna cifre assurde e non sa come spenderli e chi non avrà più manco i soldi per i fumetti, per me i formati del futuro" sono di due tipi: ultraeconomici, poche pagine (li voglio vedere però gli sceneggiatori attuali, abituati a praterie e lungaggini per allungare il brodo, ad imparare la sintesi...), bianco e nero, e ogni altro modo per ridurre il prezzo, e dall'altra parte albi costosissimi per chi vuole oggetti di lusso che magari non leggerà neanche.

 

Quindi, per me formati come il Maxi o l'almanacco sono già obsoleti, e lo saranno sempre di più. Altro che aggregare più storie per fare "mallopponi" (che oltretutto il pubblico italiano non gradisce le "riviste contenitore" e le ha fatte fallire praticamente tutte...)

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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

 quanti albi mediocri e anonimi ci siamo sorbiti in questi anni tra raddoppi di maxi, color, bis e chi più ne ha, più ne metta?

 

Dici bene! Albi "mediocri" in, ti cito, maxi, color, bis e chi più ne ha, più ne metta. 

La serie principale non ne ha risentito e neppure le altre iniziative di pregio ormai storicizzate. Quindi, di cosa dobbiamo avere paura? Le cose non si mescolano come l'acqua e il vino. L'acqua resta acqua e il vino resta vino e, per non stare male, basta non berlo.

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<span style="color:red">22 minuti fa</span>, Angelo1961 dice:
11 ore fa, Condor senza meta dice:

 quanti albi mediocri e anonimi ci siamo sorbiti in questi anni tra raddoppi di maxi, color, bis e chi più ne ha, più ne metta?

 

Dici bene! Albi "mediocri" in, ti cito, maxi, color, bis e chi più ne ha, più ne metta. 

La serie principale non ne ha risentito e neppure le altre iniziative di pregio ormai storicizzate. Quindi, di cosa dobbiamo avere paura? Le cose non si mescolano come l'acqua e il vino. L'acqua resta acqua e il vino resta vino e, per non stare male, basta non berlo.

 

Per essere onesti, anche nella serie regolare abbiamo dovuto sorbirci storie di una mediocrità sconcertante, se non peggio. Giusto per citarne due a caso, mi sovvengono Oltre il fiume (la storia in cui rifà capolino Cane Giallo), piuttosto che La città nascosta.

 

Altrettanto vero, però, che in proporzione i cosiddetti albi Speciali - specie da quando vi è stato il raddoppio per molti di essi - ne hanno contenute anche di più (ne ho già citate un paio in un precedente post).

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  • co fondatore
11 ore fa, Diablero dice:

che anzi per me Bonelli guadagnava di più in percentuale dalle strisce, visto che avevano un prezzo per pagina superiore

Non a caso ha abbondonato il formato nei primi Settanta (Tex è un'eccezione, ma molte delle prime storie inedite sul gigante erano state originariamente concepite per le strisce). Zagor, novembre '70. Piccolo Ranger, marzo '71. Tex Serie Rossa, marzo '72.

Le altre serie a striscia di successo (Blek, Miki, Akim) avevano già chiuso da un pezzo.

Modificato da Mister P
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27 minuti fa, juanraza85 dice:

 

Per essere onesti, anche nella serie regolare abbiamo dovuto sorbirci storie di una mediocrità sconcertante, se non peggio. Giusto per citarne due a caso, mi sovvengono Oltre il fiume (la storia in cui rifà capolino Cane Giallo), piuttosto che La città nascosta.

 

Altrettanto vero, però, che in proporzione i cosiddetti albi Speciali - specie da quando vi è stato il raddoppio per molti di essi - ne hanno contenute anche di più (ne ho già citate un paio in un precedente post).

Oltre il fiume è del 2010, La città nascosta del 2017... Stiamo quindi dicendo che in 13 anni ci sono state poche storie mediocri o brutte... Su oltre 150 numeri. Se è solo così, stiamo implicitamente confermando che non ci sono cali di qualità. Tenuto pure presente che il 2010 soprattutto, ma anche il 2017, è precedente alla cosiddetta "inflazione" di albi in edicola. :D.

Cioè, da qualunque lato io (IO) la guardi, non vedo cali do qualità, ma solo conferme di scarse qualità laddove già c'era. 

 

Magari ci fosse su Zagor (dove non c'è altrettanta proliferazione di proposte) la stessa qualità... 

Tenendo conto che, nello stesso arco di tempo (2010-2022) sono usciti Deadwood, I demoni del nord, I giustizieri di Vegas, Sei divise nella polvere, I trapper dello Yellowstone, Espectro, Tombstone Epitaph, El supremo, La stirpe del'abisso, Luna insanguinata, Winnipeg, Mano cattiva, Il segno di Yama, Jethro, Lupe, Wolfman, Proteus, Il Maestro, L'oro dei pawnee, La figlia di Satania, Belle Star (che a me è piaciuto), Netdahe, Guatemala (che a me è piaciuto), Il pistolero Vudu (che mi è piaciuto al netto di alcune ingenuità), Il mostro del lago salato (che a me è piaciuto), La navi perdute, la saga di Mefisto e Yama, Vancouver (che devo ancora leggere, quindi lo metto in fiducia)... :)

Modificato da Angelo1961
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13 hours ago, Condor senza meta said:

Rendere semestrali collane come i color, i maxi, gli speciali Tex Willer e i cartonati, significa voler prendere per sfinimento i lettori e spingerli ad antipatiche scelte in edicola.

 

Ma da quando è antipatico fare una valutazione sul contenuto dell'albo prima di fare un acquisto? :lol:

Tant'è che il periodo in cui ho preso meno Tex nella mia ormai quasi 25-ennale carriera di lettore è stato quello dal 2004 al 2016 in cui c'erano molte meno uscite di adesso ma la presenza di Nizzi in versione strabollita e di Faraci mi spingevano a quelle che tu definiresti antipatiche scelte in edicola.

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<span style="color:red">6 ore fa</span>, Angelo1961 dice:

Oltre il fiume è del 2010, La città nascosta del 2017... Stiamo quindi dicendo che in 13 anni ci sono state poche storie mediocri o brutte... Su oltre 150 numeri. Se è solo così, stiamo implicitamente confermando che non ci sono cali di qualità. Tenuto pure presente che il 2010 soprattutto, ma anche il 2017, è precedente alla cosiddetta "inflazione" di albi in edicola. :D.

Cioè, da qualunque lato io (IO) la guardi, non vedo cali do qualità, ma solo conferme di scarse qualità laddove già c'era. 

E' ovvio che i gusti sono soggettivi e non tutti i lettori hanno lo stesso parere sulle pubblicazioni, tuttavia nel recente passato io ricordo molte storie sottotono anche sulla regolare.

Tralasciando Faraci, che dopo un inizio promettente non ne azzeccata nessuna, anche Ruju negli ultimi anni è calato parecchio: oltre al Pistolero vudu (un episodio alquanto sgraziato a mio avviso), ha fornito prove sotto lo standard del calibro di "Le frecce dei nemici" o "Cuore Apache" o il riempitivo dei due gemelli. Per non tacere di Nizzi che non è riuscito, al ritorno sulla serie, a lasciare minimamente il segno. Lo stesso Mauro è incappato in qualche prova meno riuscita come quella della Montoya o la seconda di Mefesto e il monaco di Zambeletti sulla regolare, non doveva affatto apparire ma così non è stato. 

 

Io non sto parlando di crollo verticale della qualità, sia ben chiaro, perchè la situazione, almeno per adesso, non è così drastica sulla regolare, ma è indubbio che il massiccio "turnover" degli autori (Mauro nell'anno del settantesimo compleanno esordì solo col bis d'agosto!) rischia alla lunga di compromettere il livello complessivo. 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, MarrFarr dice:

Ma da quando è antipatico fare una valutazione sul contenuto dell'albo prima di fare un acquisto? :lol:

Da appassionato, mi piacerebbe acquistare tutti gli albi in uscita e di fatto in passato era così per me.

Ultimamente mi è impossibile farlo, per evidenti ragioni ed è sempre brutto dover fare scelte o selezioni. Questo intendevo per "scelta antipatica".

 

Oltretutto può pur capitare qualche errore di valutazione, che ti porta a lasciare in edicola storie meritevoli o acquistare episodi sottotono che avresti benissimo potuto evitare e questo è spiacevole. 

 

 

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Non è mai semplice fare scelte nette. La qualità e la quantità si influenzano a vicenda.

Immaginiamo che tutte le uscite sia di ottima fattura, chi vorrebbe rinunciare ad averne una in più?

 

Purtroppo però l'aumento senza freni di proposte è di per sé stesso un danno. Anche il cibo più prelibato dopo una certa dose non dà più la medesima soddisfazione.

La regola è non strafare e semmai centellinare, chè tutte le cose di valore sono di norma rare e non comuni.

 

Giudicando lo stato attuale io sarei per eliminare tutto, meno la serie classica e il Cartonato. La prima è la pubblicazione più amata del fumetto italiano e si può dire che è da tutelare come i monumenti e le bellezze naturalistiche.

Il Cartonato oltre ad essere l'unico esperimento I technicolor pregevole, è adatto ad "ospitare" fumettisti d'eccezione, mentre il Texone non ha la stessa appetibilità causa il numero di pagine.

 

Con queste due sole pubblicazione si potrebbe ridurre il parco autori, restituendo una certa uniformità di stile sia lato storie che disegni che ora è saltata. Un fatto alla fine positivo per chi resta.

Infatti la scelta sbagliata dell'editore di lasciare in mano al solo Nizzi Tex è stata terrificante per me, ma ha "inventato" una nuova generazione di lettori - i nizziani - che è l'ultima.

 

Ora non si riesce proprio vista l'eterogeneità delle uscite.

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Premessa:

come quasi tutti sono a favore di una "limitazione" delle uscite,

ho votato in tal senso nel sondaggio, certe cose non mi piacciono affatto (vedi raddoppio degli Speciali Tex Willer e dei Maxi, oppure la reiterazione dei "Bis" sulla regolare),

senza per questo mettere in dubbio la professionalità delle persone che lavorano in Bonelli e personalmente da anni seleziono cosa comprare senza vedere nelle mie scelte nulla di drammatico.

 

Detto questo alcune delle cose che leggo mi lasciano perplesso.

 

La Bonelli è un'azienda, non un'ente di beneficenza, che opera in un mercato capitalistico e che ha come scopo il lucro.

Qualsiasi piccolo imprenditore o commerciante può spiegare che, anche se è più importante avere "margine/profitto" (più introiti rispetto alle spese) che "fatturato", quest'ultimo è lo stesso importante, soprattutto per i riflessi a livello di rapporti con le banche (es: concessione di prestiti per nuove iniziative, vedi la produzione di film).

 

A questo aggiungete che il numero di lettori è perennemente in calo, per svariati motivi (le nuove generazioni non leggono o leggono cose diverse, i vecchi lettori salutano pian piano la compagnia e vanno a suonare l'arpa in Paradiso, il western non è di moda e così via).

 

Io non credo che in Bonelli pubblichino all'infinito collane in perdita (e la chiusura di tante di esse lo dimostra), quindi anche le cose "meno gradite" e più contestate (Color, Maxi, Magazine, Cartonato, Speciale Tex Willer) in qualche maniera devono generare un minimo profitto o quanto meno avvicinarsi alla parità altrimenti... chiudono!

 

Qualcuno pensa davvero che la Bonelli possa decidere di eliminare, non per motivi economici ma nel nome della qualità e del piacere dei lettori, una certo numero di copie vendute (leggi "fatturato e "profitto") nella speranza che questa rinuncia possa essere compensata da un aumento delle vendite delle collane rimanenti?

Oppure stiamo suggerendo alla Bonelli una "decrescita felice" della serie "Si è vero perdi fatturato, perdi profitto, ma vuoi mettere la qualità del prodotto"?

Mi sono perso la notizia del cambio di natura giuridica in ONG?

 

Come ha spiegato @Diablero (e non solo lui) chiuderanno qualcosa quando ci perderanno dei soldi, perchè il mondo in cui viviamo funziona così in qualsiasi settore e nel frattempo la "potenziale spremitura" difficilmente si fermerà.

 

A me, da vecchio appassionato ed ex-frequentatore di stadi, il campionato di calcio dal venerdì al lunedì e con tutte le partite ad orari diversi, fa schifo.

Ho smesso di abbonarmi, non ho il pacchetto Calcio di Sky, dopo un periodo di prova ho disdetto DAZN e adesso nel tempo lasciato libero dalle partite leggo Tex, o un libro oppure guardo una serie TV.

 

Non si ferma questa valanga senza una "vera rivoluzione", non c'è riuscita nemmeno una pandemia (da cui dovevamo uscire tutti "migliori", come dimostra chiaramente Putin).

 

Noi nel frattempo lamentiamoci, auguriamoci che la Bonelli sappia limitare l'iperproduzione e soprattutto non compriamo tutto se non vogliamo farlo.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da Augustus McCrae
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Innanzitutto una considerazione da avvocato e penalista per giunta: l'impostazione del sondaggio fin dal suo titolo e dal come sono formulate molte domande tendenziosa e suggestiva ossia spinge a dare determinate risposte. Se si chiede se si  favorevoli al costante proliferare delle uscite legate a Tex come si fa a non rispondere: no?

Per questo motivo, non ho volutamente risposto alla prima domanda e nemmeno lo farò: pone due alternative che a mio parere sono troppo secche ed insoddisfacenti. In  pratica si chiede di scegliere tra tutto o niente o quasi.

Io non voglio la proliferazione indiscriminata delle serie legate a Tex ma la situazione attuale mi sta bene, ma questa possibilità non trova quasi spazio tra le alternative proposte.

Che poi ci sia una proliferazione indiscriminata è tutto da dimostrare a mio parere.

L'idea che poi tutte queste uscite inciderebbero sulla qualità, è fuorviante e per molti versi sbagliata. Sarebbe vero se Tex avesse un solo sceneggiatore e pochissimi disegnatori ma così non è.  Che ad alcuni di voi certi sceneggiatori o disegnatori non piacciano non ha rilevanza perchè su questo tipo di cose l'unaniimità è impossibile.

Trovo peraltro significativo che altrove, per dimostrare le sue tesi, che ovviamente non condivido, Diablero ha dovuto tirare in  ballo come sceneggiatore Recchioni, che non è nello staff regolare, e tra i disegnatori Torti, che ha 75 anni e non credo che lo vedremo ancora per molto , e Chiarolla che di Tex non ha mai disegnato neanche una vignetta, ha 80 anni e per l'età che si ritrova ha ancora una qualità notevole, lo dico da vecchio lettore di Zagor.

Tirando le somme, questo sondaggio è viziato da un pregiudizio di fondo che non condivido affatto e concepito apposta per ottenere certe risposte, quindi lo boccio

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50 minutes ago, Carlo Monni said:

Trovo peraltro significativo che altrove, per dimostrare le sue tesi, che ovviamente non condivido, Diablero ha dovuto tirare in  ballo come sceneggiatore Recchioni, che non è nello staff regolare, e tra i disegnatori Torti, che ha 75 anni e non credo che lo vedremo ancora per molto , e Chiarolla che di Tex non ha mai disegnato neanche una vignetta, ha 80 anni e per l'età che si ritrova ha ancora una qualità notevole, lo dico da vecchio lettore di Zagor.

E non pensi che l'abbia fatto perchè, nonostante quello che pensi, sono ancora MOLTO diplomatico?  :lol:

 

Riguardo il sondaggio, non condivido le critiche: è stato fatto per "contare" chi stava da una parte o dall'altra di una precisa diatriba che c'è stata nel forum, fra chi dice (testualmente) "più tex ci sono meglio è", e chi si lamenta di una proliferazione vista come esagerata e incontrollata (Borden dice che non si può aumentare più di così, ma io ho i miei dubbi che l'editore si fermi qui...)

 

QUESTE sono le posizioni su cui si è dibattuto per mesi se non anni, e quindi mi pare corretto che per "contarsi" un sondaggio debba citate le posizioni REALI viste nella discussione REALMENTE AVVENUTA, non in una discussione ideale in un forum ideale di saggi che filosofeggiano...  :rolleyes:

 

Si vogliono informazioni invece su esattamente quanti albi di Tex ci vogliano e quali serie si apprezzino? OK, interessante, ma è una domanda SU UNA DIOSCUSSIONE CHE NON C'È MAI STATA. Magari chi è interessato a questo secondo questo potrebbe, non dico lanciare un SUO sondaggio, ma magari aprire un thread? Perchè finora non se ne è parlato...

 

"la domanda per come è stata posta è fuorviante perchè tutti, borden compreso, risponderebbero no?" Beh, l'esito stesso del sondaggio ti smentisce: come puoi vedere, il 16% dei votanti ha risposto "sì". Per quanto anch'io la ritenga una risposta assurda (e non mi meraviglia che borden avrebbe votato no, per me è la risposta ovvia...), C'È CHI VOTA SÌ, e si voleva capire quanti erano. Perchè adesso vediamo che sono il 16%, ma in vecchi post qualcuno diceva che erano il 90%...  :lol:

 

 

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

(Borden dice che non si può aumentare più di così, ma io ho i miei dubbi che l'editore si fermi qui...)

Aspetta Diablero, se non vado errato Borden ha detto (pag. 1 di questo topic) che è impossibile triplicare le uscite già doppie (Maxi e Cartonati, suppongo)... ma ciò non esclude che si possano aggiungere altri albi sotto altri nomi :lol:

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Sono uno di quelli che ha votato 'sì' alla prima domanda

 

Questo perchè non mi fa nè caldo nè freddo quanti 'vari' Tex ci siano in edicola per me potrebbero essere anche cinquanta titoli diversi

 

Alla fine è il mercato stesso che decide quali campano e quali scompaiono, non la nostra (a dir poco varia) opinione di un gruppo ristrettissimo (e quindi di fatto ininfluente sui numeri totali del venduto) di componenti di un forum (che già lo strumento del forum è a dir poco ormai obsoleto tranne in rarissimissimi casi, come questo).

Quindi, per me più ce ne sono e meglio è perchè (io lettore) ho più scelta, poi sono io (sempre come lettore) a decidere se e cosa acquisto in edicola (ad esempio prendo il Magazine solo se ci sono episodi inediti e solo di Tex, non di altri personaggi).

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<span style="color:red">15 ore fa</span>, Diablero dice:

una precisa diatriba che c'è stata nel forum

 non in una discussione ideale in un forum ideale di saggi che filosofeggiano...  :rolleyes:

 

Le parole sono pietre. 

Diatriba ha due significati: o è una conversazione di contenuto filosofico

oppure è un discorso di tono aspramente polemico.

Siccome tu stesso precisi che non è il secondo caso, è evidente che hai inteso uno scambio pacifico di vedute, come una discussione di tono aspramente polemico.  :)

Gilas la pensa come me sulle uscite. :D Compreso il peso che ha la nostra diatrib.... pardon,  discussione.

La percentuale REALE di chi gradisce un'uscita piuttosto che un'altra sarebbe facilmente deducibile dal rapporto tra le vendite di Tex serie e chi acquista le uscite extra. Quello che accade tra 4 gatti nel forum non ha peso. 

E' altrettanto logico però, che, finchè ci saranno percentuali accettabili, giustamente la Bonelli continuerà a proporre le uscite extra. 

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Il 23/1/2023 at 11:13, Gunny dice:

Basterebbe semplicemente tornare come qualche anno fa: 1 Magazine, 1 Maxi e 1 Texone. O magari togliere il Magazine, ormai inutile, e sostituirlo con il cartonato. 

 

Come i Texoni: che ragione di esistere hanno se vengono disegnati dai soliti noti?

Quoto tutto. Personalmente ho deciso che d'ora in poi acquisterò solo :

Tex Willer mensile - Quasi sempre una garanzia, almeno quando lo scrive Boselli

Tex mensile - Anche se per ogni tanto mi è balenata una mezza idea di mollarla, ma l'uscita di "Alla ricerca delle navi perdute" e "Vancouver" mi hanno ricordato che grandi storie sono ancora possibili, anche qui...

Texone - Collana che in virtù della sua storia ha assunto connotati leggendari...e capace ancora di regalare grandi cose (su tutte il capolavoro "Tex l'inesorabile" negli ultimi anni), anche se la qualità si è fatta più altalenante, e concordo sulla considerazione di Gunny...venendo a mancare i grandi disegnatori esterni alla casa editrice e i mostri sacri dall'estero, è un po' venuta meno anche la ragione d'essere che rendeva davvero speciale questa uscita...

Cartonati - L'unico speciale davvero peculiare e innovativo, graficamente e, perché no, narrativamente, data la brevità che "costringe" gli autori ad altri ritmi ed approcci narrativi. Senza contare che ha, almeno in parte, preso il posto del Texone come punto d'incontro tra Tex e grandi disegnatori extra-bonelliani. Anche qui la qualità è altalenante, anche più che nel Texone...ma alcune delle cose più belle degli ultimi anni sono passate da qui (L'eroe e la Leggenda, Cinammon Wells, Snakeman).

 

Discorso maxi : quelli a due storie li ho già mollati da anni...ho deciso di smettere anche con quelli a storia singola, non perché non siano uscite storie belle ultimamente (Nueces e Tre Bill su tutti) ma trovo anche qui sia un po' venuta a mancare la peculiarità che rendeva questa uscita speciale, e il più delle volte ci si trova tra le mani semplicemente "storie lunghe" che potrebbero stare lì come sulla regolare...

Degli speciali di Tex Willer non ce n'è uno che mi sia particolarmente piaciuto (in parte quello di Mefisto, ma crolla sul finale), quindi mollo anche su quello...

Magazine e color li ho cassati già da tempo...

Purtroppo tempo e spazio costringono ad essere più selettivi e a fare delle scelte...

 

 

  • +1 2
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6 ore fa, gilas2 dice:

ad esempio prendo il Magazine solo se ci sono episodi inediti

Quando è uscito un Magazine con episodi editi? O ti riferisci appunto a quelli: "Tex presenta" (Yuma Kid, 3 Bill, ecc)?

Modificato da texwiller.cover
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