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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 29 / 33] Sull'alto Missouri


natural killer

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Stuzzicato dal fatto che "sull'alto Missouri" sarebbe stato una sorta di per quel de "il passato di Carson" (la mia storia preferita) ho deciso di acquistare questi cinque albi ed approcciarmi per la prima volta alla serie del giovane Tex.

Sono rimasto soddisfatto, un prodotto fresco, snello, molto western e disegnato splendidamente da Del Vecchio.

La storia mi è piaciuta parecchio,  anche se non si arriva a toccare le vette raccontate con la banda degli innocenti, ma le due storie di Tex e Carson si sviluppano molto bene ed arrivano quasi ad incrociarsi nell'ultimo albo. Stupenda la descrizione degli indiani Blackfoot e Crow da una parte, emozionante le rivedere Lena e Ray Clemmons dall'altra.

Ho deciso quindi di seguire, almeno nei suoi capitoli più importanti, la giovane serie. Sto acquistando gli albetti della ristampa de "il magnifico fuorilegge " ( a proposito, grazie Borden per questa iniziativa)e mi regalerò per il compleanno il cartonato "vivo o morto "

 

Voti

Copertine 9,5

Sceneggiatura 8,5

Disegni 9

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Il 25/7/2021 at 22:31, Diablero dice:

In un caso questo uso di personaggi realmente esistiti ha "sgonfiato" un colpo di scena:

 

  Scopri testo nascosto

ed è sempre lui, Cigno Bianco, di cui mi ero già lamentato il mese scorso. Se il mese scorso trovavo la sua "storicità" inutile ed eccessiva, stavolta è davvero dannosa, demolendo un colpo di scena nella storia: come fa il lettore a credere che sia davvero morto quando viene colpito dalla pallottola (sembrerebbe) in faccia a pagina 45, quando sappiamo che diventerà famoso anni dopo? È ovvio che è ancora vivo....

 

 

Hai ragione:unsure:

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storia che lascia ancora volutamente  "lontano" il momento in cui i due Satanassi di Tex e Carson si incontreranno di persona.

finale che lascia aperto il seguito de Gli Innocenti  e spiega il modo in cui Ray ha conosciuto Lena e diventerà sceriffo

Mi ha fatto realmente impressione vedere la nascita de il rapporto tra Tex e Skinner, ben sapeno di che razza di carogna sia stato il vecchio Cyrus...pazzesco vedere come Tex, pur mantenendo inalterati i suoi principi e la su moralità, riesca comunque a legare anche per poche pagine con tali personaggi grigi che in futuro diventeranno neri come la pece senza appello.

Borden riesce con rara maestria a mantenere Tex sempre sul filo del rasoio, essere appunto fuori dalla legge, senza però fargli mai dimenticare per un secondo il suo personale codice d'onore e ila sua capacità di raddrizza torti.

l'amicizia tra Crow e Blakfeet è un bell'omaggio alla capacità di Tex di vedere sempre al di là del colore della pelle e dell'appartenenza tribale, e di dare sempre il giudizio corretto sugli uomini in base al cuore.

 

  • +1 1
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personalmente questa storia non l' ho apprezzata granchè,trovo che le manchino dei guizzi che la rendano memorabile.In particolare,gli avversari sono davvero poca cosa.

Certo,ci sono le apparizioni di Lena e Clemmons,ma non è che alla fine facciano niente di ecclatante.Un' altra cosa che non mi è piaciuta        ( diciamo che mi ha dato parecchio fastidio) è stato il cambiamento di Birdy e Lily rispetto al cartonato di Manfredi,da coppia senza vincoli e un po' litigiosa, ad una coppietta di sposini che si limitano a battibeccare,cosa questa,tipica di Boselli,e che trovo abbastanza stucchevole.

  • Sad (0) 1
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Su Birdy e Lily sarei curioso di scoprire al giorno d'oggi quale fine possano aver fatto. Vivi e lontani dal Montana? Morti in quel territorio?

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In questa storia scopriamo che Carson è già Capitano.  Sulla regolare,  ma non ricordo in che storia,  mi sembra che è arrivato fino a Colonnello.  Qualcuno si ricorda (magari Monni) di quale storia si tratta.🙋‍♂️

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Due storie parallele dalle quali ogni tanto qualche personaggio si stacca e va a caratterizzare l'altra. Ottima descrizione della frontiera vera e propria, delle difficoltà di rapporti fra tribù indiane quasi più che fra le stesse e la novità rappresentata dai coloni. Che sono di tutti i tipi e che in realtà, vedi Fort Owen, a parte qualche gruppo di balordi attabrighe (ovunque diffusi) rappresentano un perfino inatteso esempio di cooperazione e integrazione. All'interno di comunità che verrebbe da dire esemplari e che sembrano prepararsi, irrobustendosi, alla prevedibile calata dei cercatori d'oro con basi già strutturate e solide. Non tutto è idilliaco, la tensione per il futuro è ben presente ad esempio nella figura del Maggiore Owen, ma per il momento la storia ha una sua sorte di lieto fine. Con Tex e Carson che si sfiorano e con il secondo che ribadisce la sua "indifferenza" nei confronti di quello che già a Sud è comunque un ricercato. Entrambi tornano verso le terre calde e con il "senno di poi", assume contatti più precisi la triangolazione Carson, Lena, Clemmons; con il primo che lascia campo d'azione al terzo. Vedremo nel prosieguo come ci si legherà all'episodio sul mensile - il primo di Boselli - sul passato di Carson e le successive allusioni/illusioni sul suo successivo rapporto con una Lena che saluta il ranger facendomi venire l'idea che al momento la cottarella lei l'abbia presa eccome.

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Decisamente non poteva esserci un albo conclusivo più idoneo e degno per una storia - o, forse, una avventura che si suddivide in due storie parallele, come giustamente ha osservato @San Antonio Spurs - in cui Boselli non ha certo lesinato azione né colpi di scena, ma nemmeno una considerevole cura per la caratterizzazione dei personaggi. Oltre a Birdy e Lily ed al giovane Cigno Bianco, ho assai apprezzato la gestione di Cyrus Skinner e Rattlesnake Dick, così uguali ed al contempo molto diversi tra loro: il primo è un trafficone senza scrupoli che cerca sempre di trarre vantaggio da qualsiasi situazione (il patto suggellato con Tex per scagionare Birdy ne è un valido esempio), benché a suo modo un sognatore, mentre il secondo si dimostra migliore della fama che lo precede non esitando a schierarsi con Tex ed i suoi amici contro Hannigan e Gomez, e pagando questa scelta con la vita. 

 

Come ogni parallelismo che si rispetti, anche in quest'ultimo albo le azioni di Tex e Carson si sono svolte con sorprendente sincronia, dandosi continuamente aiuto a vicenda pur senza mai incontrarsi faccia a faccia (pensate cosa avrebbero potuto combinare se avessero collaborato direttamente). L'ancor Giovane Cammello ha d'altro canto palesato un buonissimo affiatamento anche con Ray Clemmons e Lena Parker, lasciando intravedere ed intendere sin da ora quel che avverrà anni dopo a Bannock (e, forse, ancor prima in una prossima storia, come secondo me prima o poi accadrà).

 

Tra le scelte di Boselli che hanno senza dubbio impreziosito ancor di più questa avventura, oltre al già da me osannato inserimento di personaggi realmente esistiti, non posso non citare quei tocchi di realismo nel tipico stile western (il processo "addomesticato" per scagionare Birdy dall'accusa di omicidio, le scommesse effettuare dalla gente di Fort Owen in occasione dello scontro tra Tex e gli amici e la banda di Hannigan e Gomez).

 

Chiosa finale per la prova ai disegni di Del Vecchio, davvero superlativa, dalla perfetta caratterizzazione grafica dei personaggi alla magnifica resa dei suggestivi paesaggi innevati dell'Upper Missouri.  

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  • 2 weeks later...

Volendo cominciare dai difetti, io li individuerei nei seguenti aspetti:

- personaggi: semplicemente troppi. A un certo punto mi ci sono perso, non sapevo più chi era a favore di chi e chi contro. Non sono per la verità sicuro se sia un effettivo difetto della storia o se non sia piuttosto un mio limite, temporaneo o permanente (magari sono stanco ORA, o magari non riesco più a star dietro a trame troppo complesse e ricche di personaggi); resta il fatto che, alla fine di questa maratona (letta tutta d'un fiato), un po' di fiatone lo avevo, e non so se prendermela con lo sceneggiatore o con il mio cervello poco allenato.

- i disegni: i banditi sembrano tutti agnellini, persino quel bastardo di Gomez. Non bucano lo schermo, non sono detestabili, fanno anzi tenerezza.

 

Arriviamo ora ai pregi:

- i personaggi: Lancia Spezzata, che legge le tracce meglio di Tex, con quest'ultimo che pensa di doversi fare insegnare a leggere i segni sulla neve (bello e plausibile che il giovane Tex possa considerare altri delle chiocce che possano farlo crescere), e che mi ha ricordato, non so perché, Chinganckgook de L'ultimo dei Mohicani; il maggiore Owen, rigoroso nel difendere l'embrione di comunità che si appresta a creare, non peritandosi di mettere alla porta Tex, in cui pure ha riconosciuto un uomo d'onore; Rattlesnake Dick, consueto personaggio boselliano che qui gioca una bella parte; finanche il cugino di Lena, che suona la sua ultima musica per salvarsi, invano, la vita; ed ovviamente Ray e Lena: del primo si intuisce abbondantemente il suo essere al limite tra il buono e il cattivo, della seconda si intravede la fascinazione per Carson, che diverrà secondo nel suo cuore (o meglio, nel suo letto) solo perché,  a differenza di Ray, tornerà nel Sud Ovest. 

 

- i disegni: spaventosamente belli, vero valore aggiunto di una storia già di per sé molto bella. L'espressività dei personaggi e la bellezza dei paesaggi sono un vero piacere per gli occhi e aiutano ad entrare nella vicenda. Paradigmatica la vignetta in cui si mette in scena il turbamento dei due giovani maschi (Kit e Ray) di fronte alla bellezza mozzafiato di Lena: guardatela quella vignetta, quando la ragazza è in abito da scena, nessuno dei due è compiaciuto o favorevolmente sorpreso da tanta bellezza; sono entrambi turbati, quasi che un leggero dolore abbia percorso tutto il loro corpo, un dolore fisico, leggero ma duraturo, come solo le grandi bellezze a volte sanno suscitare. 

 

Ci rivediamo a Bannock, con Ray e Lena e con "la cortesia in persona" Skinner: tutti loro escono impreziositi da questo prequel, e non era scontato né facile. 

Edited by Leo
  • +1 1
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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Leo dice:

Volendo cominciare dai difetti, io li individuerei nei seguenti aspetti:

- personaggi: semplicemente troppi. A un certo punto mi ci sono perso, non sapevo più chi era a favore di chi e chi contro. Non sono per la verità sicuro se sia un effettivo difetto della storia o se non sia piuttosto un mio limite, temporaneo o permanente (magari sono stanco ORA, o magari non riesco più a star dietro a trame troppo complesse e ricche di personaggi); resta il fatto che, alla fine di questa maratona (letta tutta d'un fiato), un po' di fiatone lo avevo, e non so se prendermela con lo sceneggiatore o con il mio cervello poco allenato.

- i disegni: i banditi sembrano tutti agnellini, persino quel bastardo di Gomez. Non bucano lo schermo, non sono detestabili, fanno anzi tenerezza.

 

Arriviamo ora ai pregi:

- i personaggi: Lancia Spezzata, che legge le tracce meglio di Tex, con quest'ultimo che pensa di doversi fare insegnare a leggere i segni sulla neve (bello e plausibile che il giovane Tex possa considerare altri delle chiocce che possano farlo crescere), e che mi ha ricordato, non so perché, Chinganckgook de L'ultimo dei Mohicani; il maggiore Owen, rigoroso nel difendere l'embrione di comunità che si appresta a creare, non peritandosi di mettere alla porta Tex, in cui pure ha riconosciuto un uomo d'onore; Rattlesnake Dick, consueto personaggio boselliano che qui gioca una bella parte; finanche il cugino di Lena, che suona la sua ultima musica per salvarsi, invano, la vita; ed ovviamente Ray e Lena: del primo si intuisce abbondantemente il suo essere al limite tra il buono e il cattivo, della seconda si intravede la fascinazione per Carson, che diverrà secondo nel suo cuore (o meglio, nel suo letto) solo perché,  a differenza di Ray, tornerà nel Sud Ovest. 

 

- i disegni: spaventosamente belli, vero valore aggiunto di una storia già di per sé molto bella. L'espressività dei personaggi e la bellezza dei paesaggi sono un vero piacere per gli occhi e aiutano ad entrare nella vicenda. Paradigmatica la vignetta in cui si mette in scena il turbamento dei due giovani maschi (Kit e Ray) di fronte alla bellezza mozzafiato di Lena: guardatela quella vignetta, quando la ragazza è in abito da scena, nessuno dei due è compiaciuto o favorevolmente sorpreso da tanta bellezza; sono entrambi turbati, quasi che un leggero dolore abbia percorso tutto il loro corpo, un dolore fisico, leggero ma duraturo, come solo le grandi bellezze a volte sanno suscitare. 

 

Ci rivediamo a Bannock, con Ray e Lena e con "la cortesia in persona" Skinner: tutti loro escono impreziositi da questo prequel, e non era scontato né facile. 

Ti consiglio una seconda o terza lettura. Lo apprezzerai di più, ti godrai i disegni e ti emozionerai pensando al futuro de Il passato di Carson.

  • +1 1
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<span style="color:red">8 ore fa</span>, Diablorojo82 dice:

Ti consiglio una seconda o terza lettura. Lo apprezzerai di più, ti godrai i disegni e ti emozionerai pensando al futuro de Il passato di Carson.

 

La farò. Grazie per il consiglio ;)

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  • co fondatore

Storia bellissima e che mi rileggerò presto per intero (quindi non albo mese dopo mese). La maestria dimostrata da Mauro a far intersecare due trame parallele senza che si incrociassero andrebbe segnalata in tutti i manuali di sceneggiatura. I disegni molto belli. Personaggi memorabili come l'infido stregone.

 

9.5 per me.

Edited by Mister P
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Letti i 5 albi tutti d’un fiato. Storia stupenda (8)e disegni fantastici (9). Non provavo simili emozioni dai tempi di Ken Parker.

Per Tex Willer auspicherei un ritorno di Frisenda, sarebbe il disegnatore ideali per questi scenari.

Una osservazione: nella prima vignetta di pag. 11 dell’ultimo albo si parla di una banda di Blackfoot vagabondi, ma non erano predoni Crow? Mi sbaglio?

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5 ore fa, Mister P dice:

Storia bellissima e che mi rileggerò presto per intero (quindi non albo mese dopo mese). La maestria dimostrata da Mauro a far intersecare due trame parallele senza che si incrociassero andrebbe segnalata in tutti i manuali di sceneggiatura. I disegni molto belli. Personaggi memorabili come l'infido stregone.

 

9.5 per me.

 

Verissimo. La naturalezza con cui le due avventure scorrono parallele per poi intersecarsi per poi riprendere a scorrere, senza che i due futuri pards si incontrino mai, è obiettivamente straordinaria. C'e' una freschezza in questa storia, una fragranza quasi, che non sorprendono più solo perché questa collana ci ha ormai abituati troppo bene; a ben pensarci, però, siamo di fronte a pezzi di bravura davvero fuori dal comune. La stessa gestione dei personaggi che poi troveremo a Bannock è da applausi, con tutti gli elementi che si incastrano alla perfezione fino a che Cyrus Skinner non offre a Ray QUEL posto da sceriffo, e Carson torna nel Sudovest dando un dispiacere a Lena. Ci ripensavo a mente fredda e non posso non pensare che questa sia una vera pietra miliare della neonata collana, oltre che, lo ribadisco, un pezzo di bravura spaventosa. 

Per non parlare della gestione di Carson, da applausi, si respira già il Carson di Bannock, quella stessa sua grandezza... già la prima scena in cui appare, in cui Volpe Nera lo sgama facendone un ritratto bellissimo, è nella sua semplicità una scena emblematica di ciò che sarà Carson in questa storia, ed in generale di quel personaggio che con Boselli ha davvero vissuto una seconda giovinezza.

 

Unico appunto, quando nell'editoriale di Sfida a Fort Owen definisce Carson "il character più amato della serie, fatta eccezione, SI INTENDE, per Tex". Ma chi ti intende? Che è sta confidenza? Parla per te! 

 

A proposito di editoriali, vorrei fare i miei complimenti anche per quelli: oltre alla chicca ariostesca, la quarta pagina di Boselli è una lettura nella lettura, ti dispone al piacere della lettura fornendo elementi, spunti (che bella la piccola dissertazione sulla canzone preferita di Carson) che rendono questi volumetti ancor più preziosi. 

 

Veramente un prodotto di lusso, questo Tex Willer!

Edited by Leo
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Letta e riletta. Una storia magnifica che costituisce, probabilmente, il preludio ad almeno un'altra avventura antecedente a quella de Gli Innocenti. Il colpo di fulmine per Carson c'è stato, eccome! Curioso il fatto che in questa storia Carson venga presentato, verso la fine, come "capitano" dei ranger. Da un precedente numero della serie Tex Willer, in particolare dalla scena del saloon affollato di ranger (che arrivano alle mani), pareva, invece, che Carson fosse ancora un ranger semplice. Meglio così, perchè sarebbe più coerente con il suo essere già un personaggio famoso ed uno dei migliori ranger (forse il migliore?).

Non ho ancora capito se ci si dovrà attendere anche un incontro tra Tex e Carson, prima che il primo entri nel corpo dei ranger (dunque, prima del n. 1 della serie regolare). Le poche, laconiche, vignette di Bonelli e Galep, consentono entrambe le opzioni: 1) i due si conoscono per la prima volta su quel vagone, 2) su quel vagone, Tex apprende soltanto che Carson è un ranger.

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3 ore fa, james dice:

Letta e riletta. Una storia magnifica che costituisce, probabilmente, il preludio ad almeno un'altra avventura antecedente a quella de Gli Innocenti. Il colpo di fulmine per Carson c'è stato, eccome! Curioso il fatto che in questa storia Carson venga presentato, verso la fine, come "capitano" dei ranger. Da un precedente numero della serie Tex Willer, in particolare dalla scena del saloon affollato di ranger (che arrivano alle mani), pareva, invece, che Carson fosse ancora un ranger semplice. Meglio così, perchè sarebbe più coerente con il suo essere già un personaggio famoso ed uno dei migliori ranger (forse il migliore?).

Non ho ancora capito se ci si dovrà attendere anche un incontro tra Tex e Carson, prima che il primo entri nel corpo dei ranger (dunque, prima del n. 1 della serie regolare). Le poche, laconiche, vignette di Bonelli e Galep, consentono entrambe le opzioni: 1) i due si conoscono per la prima volta su quel vagone, 2) su quel vagone, Tex apprende soltanto che Carson è un ranger.

 

Scusami James, perché ritieni che tra questa e il passato di Carson ci sarà un'altra storia?

 

Non ho capito nemmeno la storia del vagone... grazie per le delucidazioni :)

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Circa il vagone, forse ricordo male ma, nel n. 1 mi pare che Marshal presenti a Tex Kit Carson e Arkansas Joe sopra un vagone di un convoglio speciale. Almeno, mi pare.

 

Circa l'ipotesi di un'altra storia con Carson, Lena e Clemmons, forse più che un'ipotesi è una speranza.

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Sarebbe sorprendente se Boselli ci riuscisse. Già ad aver scritto questa storia ha fatto un capolavoro, metterne un'altra in mezzo sarebbe a mio parere davvero azzardato...

 

Sul vagone: Io ricordo che si incontrano nella sede dei ranger, mi pare.

 

 Comunque grazie per le risposte :)

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Il 20/8/2021 at 19:39, Leo dice:

Sarebbe sorprendente se Boselli ci riuscisse. Già ad aver scritto questa storia ha fatto un capolavoro, metterne un'altra in mezzo sarebbe a mio parere davvero azzardato...

 

Sul vagone: Io ricordo che si incontrano nella sede dei ranger, mi pare.

 

 Comunque grazie per le risposte :)

In realtà non si vede bene. Arriva un treno (motrice e un vagone) alla stazione. Poi si vede una sala piuttosto lunga e stretta con poltrona e tavolino, con pareti finestrate da entrambi i lati e porta centrale in fondo. Sopra la porta c'è un accenno di curvatura fra le teste di Tex e Jeff che potrebbe far pensare alla parte alta di un vagone. Anch'io avevo sempre avuto l'impressione che questo incontro fosse avvenuto su un treno, anche perchè doveva rimanere riservato.

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  • 3 months later...

Letto con molto ritardo...

Una storia magnifica, per me la migliore della collana, dopo l'imbattuta "I Due Disertori".

Ci sono i tempi e i modi dell'avventura di ampio respiro, una galleria di personaggi tutti caratterizzati, un mondo sfaccettato descritto con minuzia e credibilità, il senso del viaggio con la sua bellezza e i suoi ostacoli sfiancanti, una natura che si fa co-protagonista, il vento gelido che ti taglia la faccia, il bianco abbagliante e ubriacante della neve che confonde la vista...

Tutte cose che si trovano sempre più di rado sulla serie principale, e che dimostrano come invece, attualmente, "Tex Willer" abbia più di una marcia in più...

L'ultima decina di pagine di "Sfida a Fort Owen" è un concentrato di romanticismo ed epica sotto-traccia da brividi...

Unici difetti :

-I dialoghi dei pellirosse, a volte sono resi bene, a volte suonano sin troppo forbiti e articolati, per rendere il linguaggio di qualcuno che si esprime in un inglese rudimentale-capisco anche che l'adattamento di tutto ciò in italiano non è facile, senza cadere nel rischio di sembrare macchiette da b-movie anni 30...

-Le solite ferite dei protagonisti che guariscono un po' troppo in fretta, considerando le condizioni igieniche dell'ambiente in cui ci si trova (leit-motif presente moltissimo in Boselli, soprattutto l'ultimo Boselli)

-Le scollature di Lily e Lena-per quanto la "componente gnocca" sia sempre benvenuta per il sottoscritto- parecchio poco credibili nel contesto climatico dal "freschino" al "rigido" in cui si svolge la storia.

Disegni di Del Vecchio stupendi, con l'unico difetto, forse, di non essere super-dinamici nei momenti d'azione.

Voto : 9

p.s. 

Tex Willer in Ottava Rima è geniale:D

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  • 1 year later...

Nel mio perenne ritardo sono finalmente arrivato a questa storia, che ho letto con gran gusto.

 

Abilissimo Boselli a gestire la trama parallela di Tex e Carson, con quest'ultimo particolarmente grintoso e tosto (cosa che mi fa molto piacere).

Interessante il nugolo di personaggi storici, affascinante l'apparizione di importanti personaggi della saga (l'entrata in scena di Lena è magnifica nella sua drammaticità) e molto divertenti le "strizzate d'occhio" al lettore veterano rappresentate dai riferimenti ad avvenimenti "futuri" apparsi in storie già pubblicate (emblematica la frase di Clemmons a Carson). 

 

Riguardo alla parte grafica, eccellente lavoro del bravissimo Del Vecchio che in alcuni passaggi ho trovato "milazziano" (spero di non far arrabbiare nessuno).


Ultimo elogio per l'aulico omaggio di @borden. :D

 

In conclusione un'ottima storia che vale sicuramente l'acquisto del recente cartonato.

 

A questo proposito, visto il mio ritardo nella lettura e considerando che hanno iniziato a pubblicare i cartonati nella versione originale in B/N,  comincio a chiedermi se per le storie di Boselli non sia il caso di attendere direttamente la pubblicazione in volume invece di litigare con gli albetti, le cui pagine si "scollano" con allarmante frequenza (almeno nella versione in mio possesso)... :dubbioso:

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<span style="color:red">43 minuti fa</span>, Augustus McCrae dice:

 

 

A questo proposito, visto il mio ritardo nella lettura e considerando che hanno iniziato a pubblicare i cartonati nella versione originale in B/N,  comincio a chiedermi se per le storie di Boselli non sia il caso di attendere direttamente la pubblicazione in volume invece di litigare con gli albetti, le cui pagine si "scollano" con allarmante frequenza (almeno nella versione in mio possesso)... :dubbioso:

 

 

Fallo, se vuoi, ma rischiamo poi di chiudere, se tutti seguono il tuo esempio...:lol:  E i cartonati vanno bene, per ora, ma poi, chissà...

<span style="color:red">44 minuti fa</span>, Augustus McCrae dice:

 

 

Riguardo alla parte grafica, eccellente lavoro del bravissimo Del Vecchio che in alcuni passaggi ho trovato "milazziano" (spero di non far arrabbiare nessuno).


 

 

Se hai visto il video dell'incontro a Milano, capirai che ci hai preso.

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<span style="color:red">5 minuti fa</span>, borden dice:

Fallo, se vuoi, ma rischiamo poi di chiudere, se tutti seguono il tuo esempio...:lol:  E i cartonati vanno bene, per ora, ma poi, chissà...

 

Non preoccuparti, la "fumettite" non accenna a passarmi, quindi continuo a comprare tutto (o almeno molto) doppio, e quando arrivano i cartonati gli albetti finiscono in cantina (il problema più grosso è sempre quello dello spazio in casa...).

:D

 

<span style="color:red">10 minuti fa</span>, borden dice:

Se hai visto il video dell'incontro a Milano, capirai che ci hai preso.

 

Vado subito a guardarmelo allora...

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